Autore: Redazione

  • 9 Aprile – Quella scheda somiglia a una polizza antifurto

    E’ sempre stato così. I governi di tutti questi anni sono stati fatti alla stessa maniera. Liste, seggi, posti da sottosegretari, cariche per il dopo, garanzie per gli esclusi. Promesse di partito a chi è rimasto fuori. Calmare le acque. L’immane sforzo, quello sì, di coprire tutti i buchi. “Immagina un gioco…Perché di questo si tratta…Un gioco di amicizie, di odi e di amori. Di alleanze interne…”. Occhi che illuminano ogni cosa quelli della persona che parla. Dunque è di questo che si tratta. Di una situazione blindata con un premio di maggioranza su base nazionale alla Camera, ed un premio di maggioranza su base regionale per il Senato. Qui l’ipotesi che vinca la destra è concreta, come è concreta l’ipotesi che si debba mettere insieme un governo alla tedesca. O ancora cambiare la legge elettorale subito, appena vinto.

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  • Velina/1 – Informazioni riservate sulla Carige

    Repubblica 19 gennaio 2006 spiega con l’entusiasmo che ci mette di solito quando parla della Carige come vengono amministrati i soldi della Fondazione Carige: palazzi, obbligazioni, e partecipazione azionarie nella banca Carige (ovviamente!) che in questo modo si riprende i soldi che lo statuto vorrebbe fossero destinati ad investimenti nel sociale e nella cultura.

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  • Velina/2 – Quegli innominati ospiti dell’Opus

    Repubblica e Secolo del 19 febbraio scorso hanno dedicato uno spazio di attenzione a Massimo Introvigne, “avvocato, sociologo, docente universitario alla Pontificia università della Santa Croce in Roma, esperto di Islam, terrorismo e massoneria, fondatore e direttore del Cesnur (Centro studi sulle nuove religioni) che il giorno precedente aveva inaugurato l’anno accademico alla “Residenza Universitaria Le Peschiere” il centro di formazione che l’Opus Dei possiede nel quartiere di Albaro.

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  • Scienza – Fare ricerca solo per fare cassa?

    Dal 2002 al 2005 i finanziamenti destinati agli enti pubblici sono stati ridotti del 20% denuncia l’Osservatorio sulla ricerca (www.osservatorio-ricerca.it). Prima del governo Berlusconi – sostiene Lucio Bianco, ex presidente del Consiglio Nazionale della Ricerca (Cnr) – la ricerca italiana era rispettata all’estero. Oggi rischiamo di essere tagliati fuori dell’Europa che conta, visto che il governo si è opposto alla costituzione del Consiglio europeo delle ricerche (Federico Ungaro, l’Unità, 10 febbraio 2006).

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  • Memoria G8 – Ma chi ha sparato dal defender?

    “Chi non vuole ricordare il passato è condannato a riviverlo.” E allora bando alla pigrizia e sforziamoci di ricordare, anche se fa male o dà fastidio.
    Al processo per gli avvenimenti di venerdì 20 luglio 2001 in piazza Alimonda, è di scena la presenza sulla jeep di un carabiniere di nome Dario Raffone. E’ venuto a testimoniare per l’accusa contro venticinque manifestanti accusati di devastazione e saccheggio, e dal suo interrogatorio sono emersi particolari interessanti.

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  • Elezioni – Quant’è duro il dovere di mandare a casa B.

    La notizia dell’estromissione di Zara dalle candidature delle prossime elezioni (Repubblica, 25 febbraio 2006), fa pensare all’affermazione di Brecht: “Ogni delusione è il frutto di una errata valutazione”. Nel caso specifico l’adesione del senatore, dopo l’elezione, alla Margherita.

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  • Cultura – Pera non sa quant’e’ buono il cus cus coi tortellini

    Tant’è il Vespa lecchino puntualmente ritorna sul XIX, nascosto in ultima pagina, perché quelli come me comprino il giornale e trovino poi la sorpresa, con le sue analisi sul Cavaliere & soci. Quando il nostro compare in TV basta un clic del telecomando per cancellarlo o per non incrociarlo zappinando su Porta a Porta.

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  • Miti – Ma e’ un sacrilegio spegnere la fiamma?

    Nei giorni scorsi ho assistito – su diversi TG della RAI – ad un servizio sulle vicissitudini della fiamma olimpica di passaggio in Val Susa. I fatti:
    una bandiera del movimento antiTAV ha sfiorato il tedoforo e relativa torcia. I commenti: “minacciata la fiamma di Olimpia (sul punto di spegnersi!)” grave colpo d’immagine e sdegno da parte di tutti (compresi alcuni portavoce del movimento antiTAV).

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  • Il progettista replica – Contare fino a trenta prima di dire mostro

    Dall’autore del contestato progetto di autosilo a Ponte Caffaro riceviamo:
    Circonvallazione a Monte è stata concepita non tanto come arteria atta a smaltire il traffico attorno al centro antico, ma piuttosto come asse portante dell’espansione edilizia ottocentesca collinare e nel tempo è diventata una delle strutture più caratterizzate e qualificanti dell’ intera città. Si sviluppa in modo pianeggiante grosso modo lungo una quota di livello compresa tra gli 80 ed i 100 mt. sul livello del mare; da Piazza Manin ai giardini di corso Ugo Bassi e incontra lungo il suo percorso alcuni rii e vallette:

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  • Città – Ponte Caffaro se non fossi incatenato

    A Genova un esteta disperato
    si arrovellava confuso ed umiliato:
    ho diffuso libelli
    ed inutili appelli
    ma forse, se mi fossi incatenato…

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