![]() |
|
Ci rivediamo nel 2012, AUGURI!
|
Autore: Redazione
-
OLI 325: VERSANTE LIGURE – PSICOBILANCIO
Di Papi in crisi esser felicima meno del preventivato;di ri-dover pagare l’Icigioir più dell’ipotizzato;vedere inaspettate lucie un buio non pronosticato:il conto, fra delusi auspicie qualche slancio esagerato,modificato è in molte vocima in fondo a saldo invariato. -
OLI 325: AUGURI – Il nuovo canto (RAP) degli italiani
Per il Natale dei centocinquanta anni vi offriamo il link al “Nuovo canto (RAP) degli italiani”: l’inno d’Italia riscritto da ZeroPlastica e “rimusicato” da Filarmonica Sestrese, la prima banda che, il 10 dicembre 1847 (14 anni prima dell’Unità d’Italia), lo suonò per la prima volta ad Oregina.
Gli ingredienti: il Cep di Prà, il quartiere i cui nomi delle vie ricordano i nomi e le date della liberazione; la Filarmonica Sestrese, che suonò per la prima volta l’inno d’Italia; gli ZeroPlastica, autori musicali genovesi. Il progetto “Il Nuovo Canto RAP degli italiani” è una piccola operazione che vuole giocare a rinnovare l’inno e contribuire a promuoverne i significati e il senso. Del “Nuovo Canto RAP degli italiani” è stata realizzata una prima esecuzione dal vivo, il 9 luglio 2011 al PalaCep (Pianacci).
Prodotto da: Consorzio Pianacci da un’idea di Enrico Testino & Carlo Besana
Regia, fotografia, montaggio di Simona Marziani
Operatore di ripresa, Marcello Massardo
Creative Commons autori: Federico Rosa, Lorenzo Pezzati, Matteo Bazzano
Etichetta Creative Commons: Nomadic Wax Recordings 2011
Testo di: Nio, Funky Lure(a cura di Paola Pierantoni) -
OLI 325: RAZZISMO – I sette secondi di Youssou N’Dour
Offriamo con piacere la canzone Seven seconds di Youssou N’Dour e Neneh Cherry come migliore augurio che con il nuovo anno possa trovare finalmente una soluzione il clima di razzismo che ha portato ai molti spiacevoli episodi nel mondo ed in Italia in particolare. Gli ultimi due casi di Torino e Firenze ci hanno riempito di amarezza per la gravità dei fatti e per la gratuità della violenza subita da persone inermi, pacifiche e che chiedono solo alla vita di poter migliorare di quel tanto la propria condizione lavorativa e personale.
“Quando un bambino viene al mondo non ha il concetto del colore della pelle nella quale dovrà vivere dentro”, è il messaggio di Youssou e Neneh, che riassume l’incolpevolezza di nascere in una parte del mondo (felice) piuttosto che in un’altra (massacrata di guerre), e ci ricorda che il nostro piacere, prima ancora che il nostro dovere, è quello di aiutare chi ha più bisogno di noi e cercare di creare, con la forza delle idee e non delle armi, un mondo migliore per tutti.
(La redazione di Oli)>
Boul ma sene, boul ma guiss madi re nga fokni mane
Khamouma li neka thi sama souf ak thi guinaw
Beugouma kouma khol oaldine yaw li neka si yaw
mo ne si man, li ne si mane moye dilene diapaleRoughneck and rudeness,
We should be using, on the ones who practice wicked charms
For the sword and the stone
Bad to the bone
Battle is not over
Even when it’s won
And when a child is born into this world
It has no concept
Of the tone the skin is living inIt’s not a second
7 seconds away
Just as long as I stay
I’ll be waiting
It’s not a second
7 seconds away
Just as long as I stay
I’ll be waiting (x3)J’assume les raisons qui nous poussent de changer tout,
J’aimerais qu’on oublie leur couleur pour qu’ils esperent
Beaucoup de sentiments de race qui font qu’ils desesperent
Je veux les portes grandements ouvertes,
Des amis pour parler de leur peine, de leur joie
Pour qu’ils leur filent des infos qui ne divisent pas
ChangerAnd when a child is born into this world
It has no concept
Of the tone of the skin he’s living in
And there’s a million voices
And there’s a million voices
To tell you what she should be thinking
So you better sober up for just a second(a cura di Stefano De Pietro)
-
OLI 325: SOCIETA’ – La marcia dei fratelli neri e bianchi
Sabato 17 dicembre in tutta Italia si sono svolte manifestazioni per l’assassinio a Firenze dei senegalesi Mor Diop e Samb Modou e il ferimento di altre tre vittime. Opera certamente di uno squilibrato, la cui follia era però alimentata non solo dalla xenofobia e dal razzismo dilaganti in certi strati della popolazione, minoritari ma non per questo meno inquietanti, se si considerano per giunta gli indegni compiaciuti commenti pubblicati sul web, ma anche dalle posizioni ripetutamente espresse da forze politiche presenti in parlamento e nello scorso governo, ai quali si è inteso contrapporre una risposta ferma e di grande civiltà.
Anche a Genova sono sfilate centinaia e centinaia di persone, dalla Commenda fino a De Ferrari per ridiscendere infine a Caricamento, in un corteo organizzato dalla comunità senegalese, dalle reti antirazziste e dall’ARCI. La stragrande maggioranza era nera. Tra i bianchi si riconoscevano volti noti e meno noti nel popolo della sinistra, dalle diverse collocazioni politiche e impegnati a vari livelli, tra cui l’avvocato Alessandra Ballerini e l’assessore comunale Bruno Pastorino. Non solo, ma pure cittadini “comuni” che via via si univano all’imponente marcia, tra i quali famiglie con i figli visibilmente partecipi anch’essi, soddisfatti di esserci per propria convinzione e non per compiacere i genitori.
Dal furgone in prima linea si alternavano musica e discorsi. La parola più ricorrente era “fratelli”: fratelli neri e fratelli bianchi, tutti uniti a ribadire la volontà di vivere insieme.Vedi il video de Il Secolo XIX: http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2011/12/17/AOawykWB-senegalesi_genova_ricorda.shtml?hl(Ferdinando Bonora)
-
OLI 325: SOCIETA’ – Porto d’armi, due pesi e due misure
Firenze, martedì 13 dicembre: Gianluca Casseri, estremista di destra, militante di Casa Pound, uccide due senegalesi, ne ferisce altri tre in modo grave, poi si uccide.
Su Il Messaggero del 15 dicembre, Michele Concina (*) si augura che qualcuno perda il sonno: “qualcuno che l’anno scorso ha autorizzato un estremista di destra schedato e denunciato due volte, in cura farmacologica per depressione e diabete, con la testa perduta tra mistica dell’uomo bianco e presenze extraterrestri, a tenere in casa «per uso sportivo» una 357 Magnum, una pistola capace di sfondare i muri”. Giustissimo, ineccepibile.
Il porto d’armi «per uso sportivo», tecnicamente denominato “Licenza di porto di arma lunga per il tiro a volo” (**) ha una durata di sei anni. Il rinnovo richiede, oltre alla presentazione di foto, versamenti e bolli vari, “la certificazione comprovante l’idoneità psico-fisica, rilasciata dall’Asl di residenza ovvero dagli Uffici medico-legali e dalle strutture sanitarie militari e della Polizia di Stato”: l’idoneità fisica si ottiene con una visita alla Asl (vista, udito, stato generale), mentre l’idoneità psicologica è certificata da un certificato del proprio medico curante.
Un mio conoscente, chiamiamolo Giovanni, è in possesso di un paio di pistole, per le quali è dotato di regolare porto d’armi «per uso sportivo»: l’anno scorso, presentatosi in Questura per il regolare rinnovo, Giovanni si è sentito chiedere “A suo figlio è stata recentemente ritirata la patente per guida in stato d’ebbrezza, vero?”. Innegabile, il figlio di Giovanni, qualche mese prima, era stato “beccato”, durante un normale controllo del sabato sera, col tasso alcolico oltre il limite consentito, nulla di eccezionale, ma tanto basta.
Per poter rinnovare il porto d’armi, a Giovanni è stata richiesta l’installazione, nella propria residenza, di un armadio blindato, dotato di combinazione: costo totale 400€. Una visita delle Forze dell’Ordine ha poi verificato che l’armadio blindato fosse stato effettivamente installato, e che, al di fuori di Giovanni stesso, nessuno ne conoscesse la combinazione: evidentemente il figlio, in preda ai fumi dell’alcool, avrebbe potuto impossessarsi delle armi e farne chissà che…
Intendiamoci, sia per la guida in stato di ebbrezza, sia per il possesso di armi, le precauzioni non sono mai eccessive, ma il paragone tra i due eventi sembra francamente incredibile, quasi grottesco: una leggera discrasia, leggera, per carità, sembrerebbe esserci… come uccidere una zanzara e lasciar libero un pitbull con la rabbia.
(Ivo Ruello – Disegno di Guido Rosato)
(*) http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=173274&sez=HOME_INITALIA&ssez=CRONACANERA
(**) http://www.poliziadistato.it/articolo/view/316/ -
OLI 325: IMMIGRAZIONE – Modificate la legge più censurata dalla Corte Costituzionale
La Corte Costituzionale con la sentenza n. 329, del 12 dicembre 2011, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della legge 388/2000 (legge finanziaria 2001), nella parte in cui chiede il possesso della carta di soggiorno per la concessione ai minori immigrati legalmente soggiornanti nel territorio dello Stato, della “indennità di frequenza” per i minori invalidi. Si tratta di una indennità concessa ai mutilati e invalidi civili minori di 18 anni “per il ricorso continuo o anche periodico a trattamenti riabilitativi o terapeutici a seguito della loro minorazione”. Tale norma, secondo la suprema Corte, priva il minore immigrato disabile, anche regolarmente soggiornante, di diritti fondamentali (all’istruzione, alla salute e al lavoro) in violazione della Costituzione italiana e della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo.
La legge 388/2000, del centro sinistra, è a questo punto, forse, il provvedimento normativo più censurato dalla Corte Costituzionale (un altro provvedimento che compete per avere questo titolo è il pacchetto sicurezza del centro destra). Numerose sono infatti le sentenze che hanno dichiarato l’illegittimità costituzionale di questa legge nelle parti che richiedono il requisito della carta di soggiorno per l’accesso degli immigrati regolari alle provvidenze ed alle prestazioni, anche economiche, di assistenza sociale (esempio: assegno sociale, assegno di invalidità).
La Carta di soggiorno è rilasciata a chi possiede un determinato livello di reddito, e soggiorna regolarmente da almeno cinque anni. E’ stata istituita per semplificare il soggiorno di chi vive in Italia da lunghi anni e la suprema Corte ha più volte sentenziato che non deve essere usata per escludere gli immigrati dal diritto alle misure di assistenza sociale. Modificando le parti censurate della legge 388/2000 (comma 19 art.80), non solo si ristabilisce lo stato di diritto e si aiuta l’integrazione, ma si alleggeriscono i nostri tribunali, e la stessa Corte, di una grande mole di lavoro.
(Saleh Zaghloul – Disegno di Guido Rosato) -
OLI 325: ELEZIONI – Attenti a quei due (e non solo)
– Una vergogna – sbottava sdegnato il costruttore Viziano per l’assenza delle istituzioni al concerto del Carlo Felice pro alluvionati il 10 dicembre, evento organizzato dal Conservatorio Paganini.
Avrebbe dovuto essere contento, invece, per la presenza dei candidati a sindaco Musso e Pinotti, due i cui posti lasciati liberi darebbero sollievo in Parlamento: il primo infatti già troppo ha svolazzato, irritando il Pdl nostrano. Alla seconda il partito sussurra “fatti più in là” per piazzare Stefano Fassina, portavoce economico del Pd, senza schiodare nemmeno “Melandri Giovanna”, eletta in Liguria, che spicca come missing nella solidarietà per le alluvioni.
Intanto si ha notizia intrigante di un blog appena avviato, pare da un misterioso candidato/candidata sindaco e in cui si stanno raccogliendo le idee dei cittadini http://antennaprimaria.wordpress.com, accessibile per ora a circuito chiuso, in attesa di fine corsa alle primarie.Invece i due presenzialisti in solitaria cercano consensi dentro e fuori i partiti, non lesinano commenti sui media, attivi alla noia, impallinando spesso la Marta, che cinguetta come loro su Twitter.
Appoggi in giro ne cercano e ne trovano, vedi Musso e Viziano in tandem sul Piano urbanistico che non s’aveva da approvare. E dire che fra parcheggi e palazzi il costruttore ha costruito il possibile e ancora è in lista per lavori qua e là, che ingrato. Si spiega persino l’inusuale intervento del senatore in Comune con un emendamento uscito dal cilindro per l’ex ospedale di Quarto “Un polo musicale per Genova, una casa della musica per una città che ha dato i natali al più grande violinista italiano, un centro congressi, un punto d’eccellenza turistico-alberghiero”.
Vago e curioso il progetto. A voler essere maliziosi la rivoluzionaria proposta potrebbe spiegarsi così: il presidente del Conservatorio Paganini è il costruttore Viziano, che magari aspira ad essere presidente della casa della musica per Genova (e a concorrerne alla costruzione).
Alla conferenza stampa di Musso sul Puc alcuni ex di Pericu, Assedil e immancabile Viziano per Confedilizia: che desolazione, come se altro costruire portasse lavoro vero.
L’ex ospedale di Quarto, valutato 35 milioni di euro è il pezzo più pregiato del patrimonio da vendere per ripianare il deficit della Sanità regionale, ma la fascinosa assessora all’urbanistica Idv ne ha stoppato di fatto la rivalutazione (sul mercato), non presentando la legge che dà alla Regione la diretta competenza sulle destinazioni di siti e immobili, al posto dei comuni, provocando una crisi fra presidente Regione e Idv: con la scusa dei costi della politica e del bilancio si celano lotte di potere o amici del cuore che vorrebbero comprare in saldo? Il mattone non ha colore certo.
Dunque con questi chiari (foschi) di luna Genova andrà a destra o a sinistra? Di sicuro alla deriva già c’è, e grande, lo sconcerto fra gli elettori.
Strania vedere che nella tenzone delle Primarie, diano fuoco alle poveri pure grandi “saggi”, come l’ex sindaco Giuseppe Pericu e Stefano Zara, l’ex contendente di Marta Vincenzi; almeno da loro ci si sarebbe aspettata piena consapevolezza che da questa corsa alla poltrona ormai fuori controllo ci sta rimettendo soltanto la città.
Di altri candidati racconteremo nella prossima puntata.
(Bianca Vergati) -
OLI 325: RELIGIONE – Crozza and company tra i dannati di Dante
Con tutta questa pubblicità che ci indirizza verso una vita di solletico consumistico e leggerezza, non siamo più abituati ad ascoltare le pesanti parole della Chiesa quando, in un clima da cinquecentesca inquisizione romana, decreta la dannazione eterna per qualcuno. Menomale che oggi i tribunali sono affidati ad un codice derivato dalla Rivoluzione francese, perché altrimenti per Crozza, il comico che ha inserito l’attuale Papa nel suo spettacolo su La7, sarebbero guai seri, se non addirittura il rogo.
La storia parte dal solito sito Pontifex, dove in due “puntate” successive il povero Crozza viene additato ad esempio di persona posseduta dal diavolo, per aver preso in giro il pontefice in più occasioni.
“Quando sarà vecchio e prima di salutare questa vita o sarà ammalato, si ricorderà che un giorno aveva insultato il Papa”, queste le parole di Mons. Bertoldo, Vescovo di Foligno. Possibile solo augurare a Crozza di passare a miglior vita per colpa dell’alzheimer, così che la sua storia giovanile possa essere stata opportunamente dimenticata.
Al commento di mons. Bertoldo si aggiunge anche lo stesso giornalista Bruno Volpe, che rincara la dose “Di Crozza, ormai preda di impulsi satanici (perché come previsto dal Rituale Romano di Esorcismo, manifesta palese e prolungata avversione al Sacro), non ne possiamo più. Bisogna fermarlo con tutti i mezzi legali a nostra disposizione”.
Anche Fiorello non è immune: s’immagina il buon Mike Bongiorno che lo guarda un po’ contrariato dalla sua nuvoletta, reo d’aver offeso la cristianità pronunciando la parola “preservativo” in televisione. Ce n’è anche per la cacca della canzone di Benigni, come se la stessa non facesse parte della creazione: che sia stata appaltata all’inferno in un momento di stanchezza divina?
Sullo stesso sito seguono, in coda agli articoli citati, una serie di altri interventi più o meno allineati con la logica che tutto ciò che non pensa “uno e trino” deve essere inevitabilmente sbagliato. Invece, scorrendo e cercando, non si trova alcunché sulle famiglie di rom che hanno perso la casa a Torino e per l’assassinio dei ragazzi senegalesi a Firenze: certezza della loro beatitudine o menefreghismo ecclesiastico?
Forse menefreghsimo, perché proseguendo nella lista, con una logica economica che rasenta l’idiozia senile viene chiesto ai cittadini di non comprare nei negozi dei cinesi e dagli extracomunitari, specialmente se neri, perché sfruttano il lavoro dei loro operai (mentre le raffinate scarpe rosse papali, di alto artigianato, sono Made in Italy, mica storie)! Che sia Pontiféss, e non Pontifex il vero nome del sito?
Per chi volesse divertirsi un altro po’, basta cercare per non restare delusi, risate garantite. Solo per dirne una, nella denuncia contro Fiorello e Jovanotti, leggiamo un outing in calce all’articolo: “in querela Jovanotti è indicato come Giovanotti (non funzionava la J sulla tastiera della macchina da scrivere, noi siamo antichi e medievali, abbiamo il computer a carbonella)”.
Meno allegra la posizione di questa “banda di matti” sull’omosessualità: “In Nigeria, Paese che viene definito arretrato, la legge ha stabilito che le unioni gay sono sanzionate con 14 anni di prigione. Una decisione saggia, perché in quel Continente la promiscuità sessuale uccide e le relazioni gay anche”. C’è proprio tanto bisogno di un papa nero!Lo sketch incriminato di Crozza(Stefano De Pietro)
-
OLI 325: NATALE – Il grande freddo
Ho due amiche molto care, circa la stessa età, trenta anni l’una, trentatrè l’altra.
Tutte e due laureate, anche se in campi diversi, e con successiva formazione di masters e dottorati.
Una vive ad Atene, l’altra a Genova.Vite lontane, ma unite da un’esperienza comune: quest’anno non hanno mai acceso il riscaldamento. Non hanno i soldi per pagarselo, ma per fortuna (diciamo così) sia l’una che l’altra hanno il riscaldamento autonomo e possono “scegliere”.
In questi stessi giorni mi arriva, sempre da Atene, la brossure di un convegno che si è tenuto nell’ambito della manifestazione “Money Show”. L’argomento sono i metodi costruttivi che permettono il risparmio energetico. Nel testo leggo questa osservazione: “Nelle nostre moderne comunità i poveri non soffrono la fame, ma hanno freddo”. Il costo dell’energia per riscaldarsi “come lo hanno calcolato finora” è andato infatti oltre le loro possibilità economiche.
Mio padre mi parlava dei “geloni” (http://en.wikipedia.org/wiki/Chilblains ), esperienza comune dei ragazzi poveri nei primi anni del secolo scorso. Niente riscaldamento nelle scuole, pochissimo nelle case.
Ma quando un amico greco mi dice che “dovremo di nuovo imparare a vivere poveramente come i nostri nonni”, forse non dovrà mettere in conto i geloni.
Il riscaldamento globale ci protegge.
(Paola Pierantoni – foto dell’autrice)




