VERSANTE LIGURE – L’ORA DEL RI(S)CATTO (Enzo Costa e Aglaja)
GRONDA – Come investire su un’opera inutile (Mario Torre)
IMMIGRAZIONE – Una tassa xenofoba sugli immigrati irregolari (Saleh Zaghloul)
La7 – “In onda” l’insulto libero a don Gallo (Ivo Ruello)
MONDO – Saluti da Cipro (Bianca Vergati)
SATIRA – Sora Cesira, divertirsi con la politica (Giovanna Profumo)
SOCIETA’ – Copenhagen, dove gli altri ti sorridono (Paola Repetto)
Parole degli occhi (a cura di Giorgio Bergami – foto di G.Profumo)
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OLI 312: SOMMARIO
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OLI 303: SOMMARIO
VERSANTE LIGURE – CEREBRO(IL)LESO (Enzo Costa e Aglaja)
MILANO – Questa volta in piazza c’era la gioia (Paola Pierantoni)
30 maggio: Milano in piazza (Paola Pierantoni e Ivo Ruello)
ELEZIONI – Come è cominciata (Angelo Guarnieri)
SCUOLA – La Don Milani narrata al Ministro (Giovanna Profumo)
COMUNICAZIONE – “Cacocromie” elettorali (Stefano De Pietro)
IMMIGRATI – La circolare è buona? Allora sospendiamola… (Saleh Zaghloul)
NUCLEARE – Perché sono contro il nucleare (da fissione) (Alberto Veardo)
CURIOSITA’ – La foto più grande del mondo (Stefano De Pietro)
RECENSIONI – The tree of life: rimpiangendo Tarkovskij (Paola Pierantoni)
PAROLE DEGLI OCCHI – Il silenzio della città parlante (a cura di Giorgio Bergami)
MEMENTO – REFERENDUM ACQUA
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OLI 302: SOMMARIO
VERSANTE LIGURE – NON SI LAVA (VIA) (Enzo Costa e Aglaja)
UN GRIFO D’ORO PER GIORGIO BERGAMI (Giovanna Profumo)
POLITICA – Obama, la pace in medio oriente non può più basarsi su accordi con uno o due dittatori arabi (Saleh Zaghloul)
SOCIETA’ – Questo non è un paese… (Angelo Guarnieri)
SOCIETA’ – Vecchie, anziane e studentesse (Paola Repetto)
POLITICA – Consigli elettorali (Stefano De Pietro)
COMUNICAZIONE – Ami i cani? Vota Letizia! (Eleana Marullo)
CEMENTO – La rapida demolizione degli scalini della Tosse (Giovanni Canepa)
PAROLE DEGLI OCCHI – Sull’autobus (a cura di Giorgio Bergami)
MEMENTO – REFERENDUM ACQUA
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OLI 301: SOMMARIO
VERSANTE LIGURE – BASSO PROFILO (Enzo Costa e Aglaja)
GIUSTIZIA – E’ ancora notte alla Diaz (Angelo Guarnieri)
SOCIETA’ – 2011 Odissea sul binario (Ivo Ruello)
CITTA’ – Tutti in piazza (Ferdinando Bonora, foto di Giorgio Bergami)
AMBIENTE – Tutti al mare? (a cura di Bianca Vergati)
SOCIETA’ – Milano Rogoredo: sei disabile? Puoi andare a Saronno! (Ivo Ruello)
PAROLE DEGLI OCCHI – Chi cerca trova (a cura di Giorgio Bergami)
LETTERE – La libertà di scelta resta fuori dalla porta. Della scuola. (Cristina Capelli)
MEMENTO – REFERENDUM ACQUA -
OLI 298: LETTERE – A proposito di nucleare
Leggendo su Oli “Nucleare-no e basta”, vengono in mente alcune considerazioni di tipo generale.
La prima considerazione riguarda l’atteggiamento dell’Autore, che oggi in Italia purtroppo sembra comune indipendentemente dai contenuti del pensiero.
Si ostenta una categorica certezza. Le affermazioni categoriche non caratterizzano i dibattiti per serenità e gli interlocutori per indipendenza di giudizio, ma piuttosto sono tipiche di una partecipazione emotiva simile a quella di una tifoseria calcistica; non favoriscono il confronto fra le opinioni e quindi non consentono di arrivare ad una decisione largamente condivisa; cosa tanto più necessaria quanto le conseguenze (positive o negative) di una decisione sbagliata sono rilevanti per molte future generazioni.
Quindi l’emotività va lasciata fuori, come pure il vituperato paternalismo.La seconda considerazione riguarda il merito.
E’ necessario stabilire in quale scenario globale si inserisce una proposta; cioè, semplificando, quale futuro ( di breve medio e lungo termine) vogliono i popoli, e in particolare il nostro, e quindi spiegare quali opzioni sono realmente, o solo probabilmente, disponibili.
Cioè nello specifico e in sintesi:
se è vero che tutti i popoli industrializzati non vogliono un regresso a condizioni di vita a minore intensità energetica (tutti vogliono lo sviluppo, cioè produrre di più, consumare di più, diventare molto più virtuosi nella spesa pubblica e quindi ridurre gli indebitamenti nazionali);
se è vero che i combustibili fossili generano insuperabili problemi per “effetto serra” e per instabilità politica (quanti morti hanno causato e possono causare le guerre per il controllo delle fonti?) che sono destinati ad aggravarsi man mano che altri 5 miliardi di esseri umani pretenderanno di consumare come gli europei e man mano che si l’elettrico sostituirà il termico fossile nei trasporti e nella produzione di calore;Se è vero che le tecnologie rinnovabili non possono allo stato della relativa tecnologia oggi prevedibile nei prossimi 10 anni garantire la disponibilità necessaria per il ns benessere ;
quale soluzione ci propone il ns autore?
Possiamo accettare un regresso civile, sociale ed economico causato da una limitata disponibilità di energia nel ns paese?
Esperti ambientalisti considerano il nucleare un passaggio obbligato nei prox 10 anni per mantenere gli standard attuali in attesa di una tecnologia dolce o rinnovabile. Si veda ad esempio Nature n 471, published on line 23 March 2011 by Charles Ferguson dal titolo “Do not phase out nuclear power — yet”; sottotitolo “Fission power must remain a crucial part of the energy mix until renewable energy technologies can be scaled up”.La terza considerazione riguarda il metodo
Si considera il nucleare e la radioattività come una tecnologia cattiva, quantomeno trascurando il contributo alla diagnostica e alla terapia
Le tecnologie di per sé , non sono né buone né cattive; possono essere invece utili (buoni) o dannosi (cattivi) gli usi che se ne fanno. Ma credo non ci sia tecnologia, anche la peggiore poi abbandonata, che non abbia avuto un riflesso generalmente positivo sul percorso umano; ovvero lo sviluppo di quella tecnologia ci ha stimolato e quindi in ultima analisi ci ha permesso di impadronirci di tecniche, di padroneggiare nuovi processi di fabbricazione, nuovi materiali, nuovi modelli produttivi e di organizzazione e di controllo e quindi ci ha preparato alla tecnologia successiva.
Il nucleare è una tecnologia che può e deve essere gestita da una “società” evoluta soprattutto in termini di organizzazione e di controllo democratico dei processi produttivi e per questo può rappresentare una occasione per pretendere che la ns società cresca, così che impari a dar migliori garanzie verso il crollare delle scuole o delle case per i ns terremoti, verso le esondazioni di fiumi o invasi idroelettrici o verso lo smottamento delle colline sotto le annuali precipitazioni, etc.La quarta considerazione riguarda i costi.
E’ vero che fukushima avrà un costo esorbitante: ma il documento del governo francese, di cui un estratto è qui allegato, dovrebbe almeno essere analizzato, criticato e poi, semmai, rifiutato.
Rimane la “decrescita felice” cui giustamente noi occcidentali dovremmo aspirare. Resta un interrogativo: quanti di noi siamo disponibli ad essa , ma soprattutto quanti Paesi in via di sviluppo sarebbero concordi ad accettare tale filosofia? -
OLI 295: CULTURA – Assalto alla Banca
Sabato 26 e domenica 27 marzo si è svolta, come di consueto da 19 anni a questa parte, la Giornata Fai di Primavera.
In questa edizione, i volontari del Fondo per l’Ambiente Italiano hanno organizzato e gestito in tutta Italia il servizio dell’apertura straordinaria di circa 660 beni che normalmente sono chiusi del tutto o in parte, oppure che – pur accessibili al pubblico – non hanno la notorietà e la frequentazione che meriterebbero.
Di questi, per l’anniversario dell’Unità, circa 150 erano legati al Risorgimento, come i due scelti dalla Delegazione Fai di Genova: il Museo del Risorgimento – Istituto Mazziniano e la Banca d’Italia.
Il successo oltre ogni aspettativa conferma il gradimento dell’attesa ricorrenza e il desiderio dei cittadini di conoscere e di sentirsi consapevoli comproprietari di un patrimonio che appartiene a tutti, trasmessoci da chi ci ha preceduto e che siamo tenuti a lasciare in eredità a chi verrà dopo di noi.
Un bilancio più che positivo: sono stati circa 1500 i visitatori al Museo e oltre 8000 quelli che si sono messi ordinatamente in coda per accedere agli inaccessibili interni della Banca il cui nucleo iniziale – la Banca di Genova, poi Banca Nazionale – nacque proprio a Genova nel 1844 e il cui direttore Carlo Bombrini sostenne economicamente a più riprese la politica civile e militare di Camillo Benso conte di Cavour.(Ferdinando Bonora, fotografia di Lietta Dufour)
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OLI 292: PAROLE DEGLI OCCHI – Pensieri verso l’altra sponda del Mediterraneo
A Genova, davanti a Palazzo Ducale, con pochi mezzi si esprime spontanea solidarietà alle popolazioni in rivolta nel mondo arabo.
In altre sedi, nei palazzi del potere della Nato e degli Stati Uniti d’America, si valuta se avviare l’ennesimo intervento umanitario – con militari e con sanzioni economiche – per salvaguardare gli abitanti della Libia e i cospicui approvvigionamenti di petrolio e di gas per l’Occidente.
Al di là dell’Oceano, il presidente venezuelano Chavez, col sostegno del suo governo e di Bolivia, Cuba, Ecuador e Nicaragua, sta lavorando per costituire una commissione internazionale di rappresentanti di paesi di America Latina, Europa e Asia che permetta di trovare un’altra via d’uscita alla drammatica crisi di quella nazione araba, garantendovi la pace, i diritti umani e l’integrità territoriale. -
OLI 290: SOMMARIO
VERSANTE LIGURE – SE NON ORA, QUANDO? 2 (LA BURLETTA) (Enzo Costa e Aglaja)
8 MARZO – Costanza e le compagne (Giovanna Profumo)
LAVORO E LIBERTA’ – Uomini dal pensiero scisso (Paola Pierantoni)
MIGRANTI – Quanto (ci) costa il reato di clandestinità (Eleana Marullo)
MIGRANTI – Nato in Italia, genitori stranieri, 18 anni? Attenzione … (Saleh Zaghloul)
REGIONE – Casa dolce casa (Bianca Vergati)
SOCIETA’ – Quando l’opposizione telefonica è azzoppata (Stefano De Pietro)
PAROLE DEGLI OCCHI – Non toccate il cantiere di Riva (a cura di Giorgio Bergami) -
OLI 289 – SOMMARIO
VERSANTE LIGURE – SE NON ORA, QUANDO? (Enzo Costa e Aglaja)
DAL MONDO – Le ragioni della rabbia di Manama (Eleana Marullo)
DAL MONDO – I flussi migratori ai tempi della caduta dei tiranni (Saleh Zaghloul)
STEFANO CUCCHI – Se la destinazione fosse stata Bollate (Maria Alisia Poggio)
ARTE – Disegnare l’acqua per i bambini (Giovanna Profumo)
CITTA’ – Bucato story (Paola Pierantoni)
POLITICA – Schopenhauer, Gelmini e le radical chic (Luigi Lunari. Foto di Marvi Rachero, Ivo Ruello, Vinicio Vassallo)
PAROLE DEGLI OCCHI – Genova faziosa e radical chic (a cura di Giorgio Bergami e Giorgio Badi)
LETTERE – L’operazione Ist vista dall’interno (Simonetta Astigiano)
LETTERE – Donne in piazza (Bianca Vergati)
