Categoria: Saleh Zaghloul. Guido Rosato

  • OLI 343: IMMIGRAZIONE – Genova, Everyone is welcome

    La recente apertura, in vico Croce Bianca a Genova del PADISS (Progetto Accoglienza Diurna Inclusione Sociale Sanitaria) era stata riportata nelle pagine genovesi de La Repubblica del 27 aprile scorso: il centro, nato da un progetto finanziato dal Ministero dell’Interno con il Fondo Europeo per l’Immigrazione, è gestito dalla Onlus Afet Aquilone con la cooperativa Mater Domina, e fornisce agli immigrati servizi di vario tipo, dalla doccia, al bucato, al barbiere, per arrivare a corsi di lingua, orientamento al lavoro e consulenza legale. “Everyone is welcome”, recitano i volantini affissi all’ingresso del PADISS, ognuno è il benvenuto: deve solamente fornire età, nazionalità e “nickname”, soprannome, per accedere ai servizi. Arrivano soprattutto uomini, dal Maghreb, ma recentemente anche un gruppo di donne maghrebine ha chiesto ospitalità per le proprie riunioni.
    Lo scorso 4 maggio l’incontro svoltosi al PADISS con il Senatore Ignazio Marino ha permesso di fare il punto della situazione: secondo le parole di Rossella Ridella, responsabile del progetto, è stato stabilito un rapporto con l’ASL per le informazioni sul Servizio Sanitario Nazionale, con le associazioni Camici e Pigiami, e Ambulatorio Internazionale di Città Aperta, ma l’ambizione del centro è ampliare la rete di collaborazioni.
    Dagli interventi del dibattito che si è volto tra il pubblico (composto in prevalenza da operatori del settore), è emersa pricipalmente la difficoltà per gli immigrati, anche regolari, di accedere alla medicina di base, provocando come conseguenza, da un lato l’utilizzo spesso improprio delle strutture di Pronto Soccorso, dall’altro lato il ricorso obbligato al volontariato.

    Per affrontare meglio questi problemi, affermano i responsabili del centro, si sta cercando di ampliare le collaborazioni con medici di base ed altre associazioni: a volte però ciò non è stato possibile.
    Ad esempio il tentativo di stabilire rapporti con i medici di base non è stato certamente favorito dall’Ordine dei Medici, preoccupato che ciò potesse privilegiare i medici più “disponibili”.

    Come non è stato possibile fondare una sezione genovese dell’associazione Avvocato di Strada, a cui non è stato fornito alcun riscontro da parte dell’Ordine degli Avvocati.
    Se il centro PADISS di vico Croce Bianca costituisce una realtà sicuramente virtuosa, dove le energie sane della società collaborano, intristisce la sostanziale indifferenza di questi ordini professionali. Perché non abolirli, finalmente?
     (Ivo Ruello – foto dell’autore)

  • OLI 322: IMMIGRAZIONE – Nuovo governo, nuove politiche

    La Lega Nord è forse il partito che dal 1994 ha avuto la più lunga influenza sul governo del paese, persino più di Berlusconi: infatti, diversamente dal Polo delle Libertà, aveva appoggiato anche il governo Dini (17 gennaio 1995 – 17 maggio 1996), primo caso di “governo tecnico” interamente composto da esperti e funzionari non eletti al Parlamento. Di certo la Lega ha avuto una parte importante nel disegnare la politica migratoria del Paese, in particolare con le modifiche portate alla legge Turco – Napolitano attraverso la Bossi – Fini, il decreto sicurezza, e recentemente con il permesso di soggiorno a punti. Ciò ha avuto come risultato una politica migratoria italiana disastrosa che ha recato gravi danni al paese culturalmente, socialmente e soprattutto economicamente: impedendo il rispetto dei diritti degli immigrati e la loro integrazione ha finito per ostacolare e limitare il contributo dei migranti alla crescita del paese.Il nuovo governo del professore Monti ha istituito un ministero per l’integrazione, e soprattutto è privo dell’appoggio della Lega, potrebbe essere quindi il governo giusto per operare la svolta necessaria alle politiche migratorie del paese. Ci vogliono nuove politiche capaci di integrazione che amplino i diritti civili e di cittadinanza a partire dal diritto al voto e che diano ai migranti la possibilità di aumentare il loro già importante contributo allo sviluppo dell’Italia. Occorre, soprattutto, un provvedimento straordinario che restituisca alla regolarità ed alla legalità le persone che hanno perso il loro permesso di soggiorno negli ultimi cinque anni per motivi diversi da quelli di pericolosità sociale o di ordine pubblico.
    Occorre una nuova legge sull’immigrazione: partendo dall’abolizione di tutte le modifiche operate alla legge Turco – Napolitano per poi procedere al suo miglioramento. In particolare molta attenzione va dedicata alla regolarità dell’ingresso e al consolidamento della regolarità del soggiorno, allungando, ad esempio, la durata dei permessi (che devono avere costi “europei”), sciogliendo ogni legame tra contratto di lavoro e permesso di soggiorno, e promuovendo seriamente l’ottenimento della Carta di soggiorno. Una nuova legge deve essere attenta al problema abitativo, all’istruzione universitaria e post universitaria dei figli degli immigrati ed alla lotta contro il lavoro nero dei migranti puntando sulla regolarizzazione attraverso piani permanenti di emersione che prevedano il rilascio del permesso di soggiorno al lavoratore immigrato irregolare, anche nel caso di opposizione del datore e di lavoro.
    Il miglioramento della legge Turco – Napolitano può avvenire attraverso un recepimento più generoso ed aperto di tutte le direttive europee e la ratifica della convenzione ONU, del 1990, sui diritti dei migranti.
    (Saleh Zaghloul – Disegno di Guido Rosato)