Categoria: Bossi

  • OLI 333: IMMIGRAZIONE – La promessa di Monti

    Disegno di Guido Rosato

    Insieme alla questione della tassa sui permessi di soggiorno pare che il governo intenda intervenire anche sulla loro durata, per tentare di rendere più efficiente una politica fino ad ora irrazionale e contraddittoria su rilascio e rinnovo, e dunque sulla regolarità della presenza degli immigrati.
    Da una parte circa ogni cinque anni dal 1987, si faceva una regolarizzazione degli immigrati rilasciando ogni volta centinaia di migliaia di permessi a chi era presente irregolarmente, dall’altra parte al primo rinnovo si adottavano interpretazioni talmente restrittive da rendere molto difficile il loro rinnovo.
    Quando avveniva, moltissimi non rientravano nei paesi d’origine e finivano per rientrare in clandestinità, rimanendo a lavorare in nero aspettando la successiva sanatoria.
    Con l’approvazione della legge Bossi-Fini (L.189/2002) il numero dei permessi di soggiorno non rinnovati è aumentato da decine di migliaia a centinaia di migliaia: secondo il Dossier Caritas 2011, nel solo 2010 i permessi di soggiorno non rinnovati sono stati 684.413.
    La Bossi-Fini ha condizionato il rinnovo del permesso di soggiorno al possesso di un contratto di lavoro quando, precedentemente, con la legge Martelli (39/90) e la legge Turco Napolitano (40/98), era possibile rinnovare il permesso anche attraverso la dimostrazione di un reddito sufficiente, e coloro che non riuscivano a dimostrare il reddito e non avevano un contratto potevano comunque iscriversi al collocamento per un periodo non inferiore a 12 mesi.
    Inoltre la Bossi-Fini ha ridotto sensibilmente la durata dei permessi, moltiplicando le fasi di rinnovo e di conseguenza le occasioni di perdita del titolo di soggiorno.
    La legge Martelli e la legge Turco-Napolitano prevedevano per il primo rilascio una durata biennale dei permessi per lavoro e famiglia, ed al rinnovo una durata non inferiore al doppio della precedente (4 anni).
    La Bossi-Fini ha invece legato la durata del permesso alla durata del contratto di lavoro, limitandone la durata massima ad un anno quando il contratto è a tempo determinato e a due anni quando è a tempo indeterminato. Oltre a ciò è stato eliminata la previsione del  raddoppio della durata al momento del rinnovo, per cui il nuovo permesso non può avere una durata superiore alla precedente.
    L’anno seguente è entrata in vigore la legge 30/2003 sul mercato del lavoro, con contratti di lavoro delle durate più brevi possibili: i precari e le altre categorie più deboli sono divenuti i più esposti a perdere il permesso di soggiorno, essendo soggetti a rinnovi con tempi ravvicinati (ricordiamo che tra l’altro ogni rinnovo costa circa settantatre euro).
    E’ quindi necessario ed opportuno ritornare, almeno, alle norme della legge Turco-Napolitano.
    (Saleh Zaghloul)

  • OLI 324: PAROLE DEGLI OCCHI – Crozz’al verde

    Foto di Giorgio Bergami ©

    Italialand Nuove attrazioni su La7, 9 dicembre 2011: Lo sfottò di Maurizio Crozza a Umberto Bossi e ai suoi. La Lega Nord non è più al governo, ma continua ad esserci. Meglio non abbassare la guardia.

    Tutto lo sketch:

  • OLI 316: VERSANTE LIGURE – CHE BOSSI, CHE NOIA!

    Sei son federalisti 
    con spazio ad ogni dente
    e tre secessionisti 
    col labbro a nord sporgente
    due di stampo padano
    con lingua rugiadosa 
    ed uno anti-romano 
    con smorfia disgustosa: 
    non solo eterodossi 
    ma, a detta dei famigli, 
    diversi son, di Bossi, 
    i dodici sbadigli.
    Versi di ENZO COSTA
    Vignetta di AGLAJA

    .

  • OLI 313: VERSANTE LIGURE – STANDARD & POVERO ME

    Lui non si è dimesso
    con Bossi ha ancor feeling
    ci porta al collasso
    (politico stalking)
    caschiamo giù, adesso
    birilli da bowling.
    Mi sento depresso:
    calatemi il rating.
    Versi di ENZO COSTA
    Vignetta di AGLAJA

    .

  • LE CARTOLINE DI OLI 7: La Padania si restringe ad Arcore


    Il logo della Lega Nord sarebbe di proprietà di Berlusconi, che nel 1994 ne avrebbe comprato i diritti per salvare la Lega dal fallimento politico (ed economico). Anticipiamo quindi il nuovo logo della Lega Nord, in vista del probabile divorzio con Forza Italia.

  • OLI 306: VERSANTE LIGURE – DA LEGARE

    Sparava i suoi “pensieri”
    con deliranti grida
    concetti semiseri
    berciava a mo’ di sfida
    di testa era un po’ fuori
    ma salda avea la guida
    di sé, dei suoi furori.
    Si aggrava (sorte infìda!):
    l’han visto l’altroieri
    sul palco di Pontida.

    Versi di ENZO COSTA
    Vignetta di AGLAJA
  • OLI 274: VERSANTE LIGURE – COSA HO IN SERBO

    Da ultrà, la faccio enorme
    sguainando il medio dito
    mi atteggio in modo abnorme
    insulto a menadito
    l’etnia sventolo in forme
    fra il folle e l’inaudito:
    ministro alle Riforme
    io son (ma che hai capito?).
    Versi di ENZO COSTA