Categoria: Moschea

  • OLI 332: SOCIETA’ – I “No Moschea” scivolano … sul pesto

    Corriere Mercantile, venerdì 17 febbraio, uno scarno trafiletto annuncia la prossima presentazione per le elezioni di una lista civica del Comitato Cittadini Centro Est, che da anni si oppone alla costruzione della moschea di Via Bianco a Genova Lagaccio. Associata alla notizia, una foto proveniente (si suppone) da una delle manifestazioni anti-moschea, in cui un manifestante mostra il cartello “Mezzaluna, sì ma… pe u pestu!”, che invita ad usare la mezzaluna, simbolo della religione islamica, solamente come attrezzo di cucina. Notevole la “raffinatezza” del messaggio, del resto all’altezza dell’incompetenza degli estensori. Le nostre nonne hanno insegnato ad usare le mezzaluna per tritare verdure e preparare soffritti, ma non il pesto, per favore!
    La ricetta originale può vedere infinite varianti nella dosatura dei componenti, possono aumentare o diminuire le quantità di formaggio parmigiano o sardo, è possibile usare più o meno aglio, ma sugli attrezzi non c’è alcuna confusione: i puristi usano esclusivamente mortaio di marmo e pestello di legno. Chi ha fretta ripiega sul frullatore, ma nessuno, nessuno usa la mezzaluna! Come nessuno usa le noci al posto dei pinoli, lo insegna su youtube Fabrizio Casalino nell’esilarante parodia del film “Non è un paese per vecchi”: parafrasando Casalino, si inizia usando la mezzaluna e chissà dove si va finire…
    Il Comitato Cittadini Centro Est potrebbe, intanto, partecipare al prossimo Campionato Mondiale di Pesto che si terrà il prossimo 17 marzo a Palazzo Ducale … come osservatori, naturalmente, per gareggiare si usa mortaio e pestello!
    (Ivo Ruello – foto dell’autore)


  • OLI 327: CITTA’ – Cantieri e Moschea un progetto per il futuro

    La notizia circola già da diverso tempo in ambito marittimo. E si riferisce ad un grandioso progetto che metterebbe la parola fine alla nota polemica scaturita in un quartiere cittadino in merito all’edificazione di un tempio islamico sul territorio comunale.
    Chi ha visto il disegno – il modello è ancora in costruzione da un noto artigiano – ne è rimasto piacevolmente colpito poiché, pur essendo un natante, assolverà la funzione di moschea consentendo alla nostra città di diventare meta di pellegrinaggio da tutta Italia.
    Più grande della moschea di colle Val d’Elsa e di Roma, quella a progetto avrà una fila di lumini a punteggiare la tolda, una biblioteca, una sala congressi, diverse cabine alloggio, e sarà rifornita di piastrelle provenienti da Marocco. Inoltre un’immancabile area SPA potrà accogliere per massaggi e bagni turchi le persone dedite principalmente al culto del proprio corpo. Il prestigioso design italiano farà della moschea attraccata in porto una meta turistica oltreché religiosa.
    Il tempio galleggiante che darà lavoro alle maestranze dei cantieri navali, risponde chiaramente alla necessità di progetti innovativi di cui mai come in tempi di crisi si sente il bisogno per garantire il futuro occupazionale nella nostra città.
    Fonti di ambiente navale, nel divulgare la notizia, confermano che pare vi siano in corso contatti informali con gli Emirati per valutare la possibilità di mettere in cantiere una flotta di moschee galleggianti tutte di stile italiano.
    Il portavoce del pontefice non ha voluto rilasciare dichiarazioni ma è evidente che in Vaticano si stanno valutando risposte adeguate per far fronte ad una futura, possibile ondata di templi islamici galleggianti in tutto il mediterraneo.
    Certamente il progetto, se attuato, potrebbe dar corso ad un cambiamento epocale in ambito marittimo ed essere chiave di volta per natanti futuri. I cantieri del nuovo secolo potrebbero riguardare asili, scuole, ospedali, ospizi, luoghi di lavoro e tutto quello che rende tale una città, attraccati o alla deriva a seconda del tempo e delle stagioni. Pare che il Capo dello Stato abbia accolto con vibrante soddisfazione la nuova prospettiva occupazionale. Inoltre, fa notare un architetto del comune, tali progetti consentirebbero il superamento di estenuanti modifiche del Puc dando respiro alle risorse creative in ambito marittimo.
    Un noto esponente del Pd si è detto entusiasta per la moschea galleggiante che a suo parere incarna la storica vocazione di integrazione, occupazione, promozione della nostra città.
    (Giovanna Profumoimmagine da http://www.ilgiornaledellarchitettura.com/immagini/IMG20090911154844703_900_700.jpeg)

  • OLI 327: SOCIETA’ – Ignoranza costituzionale

    Il sondaggio alle ore 10.00 del 17 gennaio 2012

    “Moschea, dove la vorresti?” è l’ultimo sondaggio sul sito web de Il Secolo XIX. “Da nessun parte” è una delle risposte possibili. Se ci avessero scritto “Noi del Secolo avvalliamo l’ipotesi che la Costituzione italiana consente di negare il diritto di professione religiosa”, sarebbe stata la stessa cosa. La cosa sconcertante è che il 51% di votanti risponde “Da nessuna parte”, quindi circa 2500 persone a Genova non sanno che la Moschea “deve essere fatta”, che è un diritto inalienabile.
    Invitando il Secolo a realizzare un quadratino informativo sull’argomento, ci auguriamo che il prossimo sondaggio de Il Secolo XIX non trovi una possibile soluzione costituzionale al problema: “Vorresti mandare via dall’Italia tutti gli islamici, italiani compresi?”.
    (Stefano De Pietro)