Categoria: 189

  • VERSANTE LIGURE


    VIDEO NERO

    La Russa in mimetica
    Gasparri che sghignazza
    e Plinio che farnetica:
    a me ciò terrorizza
    per cui do in rima e metrica
    l’allarme sicurezza.



    Procurata sicurezza

  • Lanternopoli/1 – Ricambio generazionale, ma quali giovani?

    A coronamento di un anno di indagini, ripreso da una microspia piazzata nel suo ufficio, sorpreso in flagrante mentre intascava una mazzetta, il presidente di un ente pubblico viene arrestato dai carabinieri. Così comincia, con l’arresto di Mario Chiesa, la storia pubblica di Tangentopoli e di Mani pulite. Sbigottiti, i cittadini da lì a poco si familiarizzeranno con nuovi e vecchi nomi di brasseur d’affaires, di imprenditori e con giri vertiginosi di bustarelle e di affari dell’ordine di decine di milioni di euro. La nota vicenda di 16 anni fa è stata evocata dai giornali locali a proposito di quella che si pensa essere la sua riedizione genovese. Craxi parlava di “mariuoli”, Marta Vincenzi di “cattivi guaglioni”, ma per importanza del giro di affari e uomini (imprenditori, amministratori pubblici, politici) finora coinvolti nella corruzione, Lanternopoli non è Tangentopoli.

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  • Lanternopoli/2 – Dietro di loro il nulla

    L’inchiesta su mensopoli a Genova e il finimondo da essa suscitato sarà probabilmente destinato ad esaurirsi per stanchezza o archiviazioni, come talvolta accade in queste cose che per il loro riflesso politico generano tanta confusione. Ma a leggere le intercettazioni sui giornali cittadini c’è da chiedersi chi davvero siano questi personaggi che riempiono le loro conversazioni a telefono di se, di ma, di cioè, di punti sospensivi, di beh, di cazzo, come accadeva ai neofiti sessantottini ascoltandoli sui bus o nei cosiddetti “collettivi” o “attivi” che fossero. Eppure alla loro spalle, se hanno fatto tanta strada, un po’ di scuola di partito, un pezzo di laurea, la lettura di qualche libro e la conoscenza della grammatica dovrebbero esserci.
    Fierissimi dubbi suscita anche il concetto della loro laicità, magari usata come bandiera quando gli faceva comodo, se qualcuno di loro non esita ad appellarsi alle aderenze ecclesiastiche per vincere questa o quella gara, per avere questo o quel favore. Chi li ha scelti non si è accorto del nulla che gli stava dietro?
    (Giovanni Meriana)

  • Immigrazione – PD tra inseguimenti ed assenze

    Immigrati e stranieri in primo piano. Il governo ne fa il centro di una ricerca di consenso che, a quanto pare, viene generosamente accordato dalla opinione pubblica. Oggi Guido Bolaffi, a “Prima Pagina”, parla di una fase in cui finalmente emerge la realtà. Quella che sta emergendo, credo, è soprattutto la realtà culturale profonda del paese, che ora si sente legittimata ad esprimersi senza remore. Corrado Augias (Repubblica del 15 maggio) – rispondendo ad una lettrice incredula di fronte al suo vecchio zio socialista che confessa di aver votato Lega – cita Bauman: nei momenti in cui le prospettive si fanno incerte, i timori per il futuro si trasformano, al di là della realtà concreta, in timori per la propria immediata incolumità, “per la propria casa violata, per i bambini rapiti dagli zingari come in una antica fiaba terr ificante”. Quando le cose stanno così, aggiunge Augias, è inutile parlare di risanamento del debito pubblico: “Se non si capisce questo perfino il vecchio fabbro romagnolo che sembra uscito da un edificante racconto di fine ottocento va a votare per la Lega”.

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  • Sicurezza per tutti – Studiare l’esperienza genovese

    Nella esagerata e demagogica campagna politico mediatica sulla sicurezza, contraddetta dalle molte analisi che indicano l’Italia come il paese più sicuro in Europa e nel mondo, gli immigrati ed i Rom appaiano tutti e sempre colpevoli e mai vittime a cui pure occorrerebbe garantire tutela. Che la studentessa stuprata a Roma, alla vigilia delle elezioni, fosse africana e che sempre a Roma, sia stata stuprata una donna rumena, sono notizie che non hanno la stessa evidenza delle altre.

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  • Buroidiozie – Prosegue il calvario dei sans papier

    Prosegue la storia di Irina (vedi OLI 129) che è tornata in Ucraina e poi rientrata in Italia col visto per la famosa farsa dell’assunzione all’estero. Dopo 10 mesi siamo alla fase “faccio venire qui mio figlio”.
    La normativa in vigore parla chiaramente di avere “la disponibilità di un reddito minimo annuo derivante da fonti lecite non inferiore all’importo annuo dell’assegno sociale (5.061,60 euro) se si chiede il ricongiungimento di un solo familiare”. Mi lascia un pò perplesso il “lecite” messo vicino a “fonti”, mi piacerebbe conoscere quali sono le fonti illecite ai fini del reddito.
    Su http://www.aduc.it/dyn/immigrazione/noti.php?id=202883 si scopre che per il Senato della Repubblica quelle illecite sono “traffico di stupefacenti e prostituzione, o altro”! Meno male, Irina non fuma nemmeno… Anzi gioca al gratta e vinci contribuendo al Pil e vince! Rientrerà nel reddito lecito? Comunque non mi risulta che la prostituzione sia illecita in Italia, semmai lo è lo sfruttamento.

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  • Città – L’urbanistica ai tempi dell’Urban Lab

    “Sono giornate difficili”. Paolo Pissarello guarda serio le persone davanti a lui e con una frase giustifica l’assenza della sindaco Marta Vincenzi a programma nell’incontro del circolo Zenzero. I presenti annuiscono amareggiati e comprensivi.
    Mercoledì 21 maggio si discute di Urban Lab ed in sala soprattutto architetti e funzionari delle Belle Arti che si scontrano quotidianamente con un’idea di urbanistica dai contorni oscuri, grondante di interessi, che genera rancore per scelte fatte. Molti di loro portano perplessità ed un certo scetticismo per questo Urban Lab contenitore di eventi e temi urbanistici i cui confini sfumano fino a mescolarsi.

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  • Prè – La “Coscienza di Zena” nella piazza dei truogoli

    A Prè sabato 24 maggio c’è stata una novità.
    L’associazione “La coscienza di Zena” aveva organizzato un evento “multiculturale” nella piazza dei Truogoli di santa Brigida: dibattito, musica di vario tipo, sfilata di moda etnica, ballo finale. Beh, quale è la novità? Cose già viste in varie salse da molti anni in qua… salvo due cose importanti rese possibili da come è stato organizzato l’evento: gli interventi degli immigrati (soprattutto donne) e il pubblico.

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  • Stipendi – 5mila euro l’anno in meno

    Il titolo “Il declino degli stipendi” (Repubblica 3 maggio 2008) è già di quelli che fanno tristezza. Non si è invogliati a leggere quello che sappiamo già. Peccato, perché c’è sempre qualcosa da imparare. Ad esempio che in Italia e negli altri paesi industrializzati, durante gli ultimi 25 anni, la quota dei profitti sulla ricchezza nazionale è salita molto; al contrario di quella dei salari che invece è scesa non poco. Volete sapere di quanto? Lo dicono due economiste che hanno condotto uno studio per conto della Banca dei Regolamenti internazionali che opera nell’ambito del Fondo monetario internazionale (Fmi). Nel 2005 la quota di ricchezza nazionale destinata ai lavoratori era il 68%; 20 anni prima era del 75%. L’opposto di quello che è successo alla quota destinata ai profitti: nel 2005 era oltre 31% quando nel 1983 era il 23%. In sostanza la quota riservata ai lavoratori ha perso 8 punti in 20 anni, l’equivalente sul Pil di oggi di 120 mi liardi di euro. Per essere più chiari: se il rapporto percentuale fosse rimasto quello di 20 anni fa ai lavoratori italiani (professionisti, artigiani e commercianti compresi) sarebbero toccati oltre 5000 euro in più all’anno; 7000 euro se si considerano solo i lavoratori dipendenti.

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  • Incontri – L’Acquasola nella storia di Genova

    “Il significato civile e culturale del giardino dell’Acquasola nella storia di Genova” è il tema dell’incontro promosso dalla facoltà di Scienze della formazione, oggi mercoledì, 28 maggio 2008 alle ore 11.00 presso l’ Aula magna di corso Podestà 2. Il tema sarà presentato da Ennio Poleggi, storico della città di Genova. Sono previsti interventi di Stefano Podestà, presidente Club Speleologico Ribaldone CSU, di Maria Grazia Montaldo, storica dell’arte (Scienze della formazione), di Franca Guelfi, rappresentante di Italia Nostra, di Giorgio Matricardi, educatore ambientale, e la partecipazione di Andrea Agostini, circolo Nuova Ecologia di Lega Ambiente, di Guido Amoretti, vicepreside della facoltà di Scienze della formazione, di Roberto Faure, comitato per l’Acquasola, di Luca Guzzetti, della facoltà di Scienze della Formazione, di Vincenzo Lagomarsino, capogruppo dei Verdi al Munici pio 1 (Centro-est) e dell arch. Giovanni Spalla, della facoltà di Ingegneria.
    L’incontro sarà presieduto da Pino Boero, preside della facoltà di Scienze della formazione; moderatore, Giuliano Galletta del Secolo XIX.