Categoria: 196

  • VERSANTE LIGURE


    IL MEGALOMANE


    Se fermo in doppia sosta

    se ometto lo scontrino

    se sputo a zio Battista

    se rubo un maxi-cono,

    montatami la testa,

    ricorro al lodo Alfano.



    Non è vero che tutto fa LODO!

  • Piazza Navona – Borsellino: uno ad uno e tutti insieme

    C’è un tale, ottant’anni almeno, con una faccia meravigliosa: occhi azzurri e sopracciglia bianche, foltissime. Durante la manifestazione si appoggia a due bandiere, una rossa e una bianca, le tiene chiuse. Non le sventola mai: sono il suo bastone. Fa caldo. Si respira male in Piazza Navona. Ma lui resta lì. Nei suoi occhi fotogrammi nitidi di storia d’Italia.
    C’è una donna sconvolta sul palco. Le danno la parola perché ha perso suo figlio: “If you see me, come to the front, please…” Il bambino ha dieci anni. Indossa calzoncini e maglietta, dicono sia biondo, come la madre, inquadrata in angosciata attesa sullo sfondo durante gli interventi. A tratti, alcuni si scompongono, come per trovare il ragazzino. Ma senza convinzione. Lo cercano tra i piedi.

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  • Piazza De Ferrari – Al posto della politica

    Il 9 luglio, a De Ferrari, tra le persone che si auto-schedano lasciando le impronte digitali al banchetto dell’ARCI, ne incontro diverse che, il giorno prima, erano sotto la prefettura, alla manifestazione organizzata in parallelo a quella di Piazza Navona.
    Qualcuno dice: bè cosa è tutto questo scandalo? Il Papa e il Presidente della Repubblica possono essere criticati come chiunque altro.
    Ma davvero quello che conta sono solo i fatti che vengono denunciati, e non le parole e i modi usati per farlo? E davvero i fatti sono così oggettivi e indipendenti dalle parole utilizzate a denunciarli e descriverli?

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  • Fermata d’autobus/1 – “Nessuno vi ruba il lavoro”

    Una sera di questi esco dal lavoro vado alla fermata di autobus. E mi capitato di esistere in un piccolo discussione su di noi stranieri. Erano in due e parlavano tra se. Magari mi diresti che non si po’ ascoltare discorsi di altri persone, ma questo caso molto diverso. Questi persone (A e B) parlavano alla voce alta. Adesso Vi racconto quel discorso .
    A – questi stranieri vengono qui e vivono come se forse casa loro. E noi Italiani abbiamo il sangue Italiano la carta d’identità, noi ci sentiamo molto male e vero che se non forse loro noi ci stavamo qui molto meglio.
    B – missa che anche questa ragazza straniera.
    A – ma si vede che straniera da lontano.

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  • Fermata d’autobus/2 – Razzismo doc in edicola

    Lunedì, giornata di sciopero nazionale (anzi, Sciopero Nazionale con le dovute riverenze). Un solo autobus che circola da Nervi al centro di Genova. Aspetto da parecchio, sotto il sole che la cabina AMT non riesce a schermare con il suo maledetto tetto di vetro, anche se la situazione termica non si discosta molto dallo stare dentro un mezzo senza aria condizionata e senza finestrini apribili. Mi riparo allora sotto le tende della vicina edicola e naturalmente come mia abitudine attacco discorso con la edicolante, una signora sulla sessantina, marchio di fabbrica ligure stampato in viso. Sciopero qui governo là, si cade sulla questione stranieri e scopro a due passi da casa mia una vera razzista. Era un po’ che non avevo a che fare con qualcuno che si dichiarasse “francamente razzista”. “Tutta questa gente io la vedo qui davanti, sono maleducati, vogliono dei diritti. Tu li assumi per 5 ore e quelli ti fanno la causa sindacale…”. “Lei assume per 5 o re? Davvero? No sa, perché avrei alcune amiche da segnalarle, che cercano per non perdere il permesso di soggiorno …”. “Io?”, mi risponde, “in casa mia quella gente lì non entrerà mai. Si d’accordo, in mezzo al mucchio qualcuno bravo c’è sempre”, lo dice per appesantire la dose subito dopo, “ma il novanta per cento sono tutti o delinquenti o furbastri, li vedo io qui davanti”.

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  • Eventi – E se la cultura si occupasse del presente?

    “Evento”: la politica affida i suoi messaggi agli “eventi”; dagli eventi si attende simpatia, riconoscimenti e, al momento opportuno, il voto.
    Tra gli eventi uno dei più gettonati è l’annuncio di cosa diventerà Genova tra 2, 5, 10, 20 anni. Il futuro della città è stato annunciato in diverse conferenze stampa durante i mesi scorsi, ed ha avuto sui quotidiani uno spazio adeguato. Il futuro di tutto: mobilità urbana, edilizia, autostrade, ferrovia, mare, porto, “sicurezza”, università. A maggio e giugno scorsi non c’è stato giorno senza l’annuncio di un pezzetto di futuro radioso. Con qualche contrattempo. Come il mercato di Bolzaneto, atteso per oltre 20 anni, che da mesi se ne sta lì illuminato a giorno, misteriosamente vuoto. O l’annuncio del supertreno che ci porterà in poche ore a Barcellona su una linea che al presente non ha ancora completato il suo raddoppio. Piccole incongruenze che non inficiano l’opportunità di affrontare seriamente la questione del futuro della città. Insomma ben vegano i piani. E ben vengano gli esperti dei vari problemi, che studiano, confrontano, disegnano scenari.

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  • Informazione – L’insicurezza aumenta ma i reati calano

    Sul sito www.rassegna.it è possibile leggere una interessante inchiesta di Carlo Ruggiero sulla sicurezza e le forze dell’ordine in Italia. Mentre in questi giorni echeggia di giornale in giornale l’allarme per la mancanza di fondi destinati alle forze dell’ordine (e non solo in relazione agli stipendi per il personale, quanto per la benzina, la manutenzione dei mezzi, addirittura le lampadine da cambiare) l’autore ha esaminato i dati forniti dal Ministero dell’Interno (riferiti all’anno 2006) sulla percentuale di reati commessi: i risultati sono per lo meno inaspettati. Tutti i reati, ad eccezione dei furti di motocicli, risultano essere in calo. Sono in calo soprattutto gli omicidi (621 nel 2006, 1014 nel 1995, 1901 nel 1991), ma calano anche borseggi, scippi e furti in appartamento. L’Italia risulta essere una delle nazioni con minore criminalità nell’Unione Europea. Non solo: a leggere le cifre dell’Indagine O NU sulla criminalità effettuata nel 2004 (The Eighth United Nations Survey on Crime Trends and the Operations of Criminal Justice Systems) la presenza di addetti con compiti di polizia in Italia è fra le più massicce: abbiamo circa 559 agenti ogni cento mila abitanti, contro i 210 della Francia, i 294 della Germania, i 359 dell’Inghilterra.

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  • Carmine – Primo compleanno del “Cantiere”

    A partire dallo scorso luglio 2007 un piccolo numero di cittadini, in un quartiere “spento” da decenni quale era considerabile quello del Carmine, ha fatto propria l’idea di porre al centro della propria iniziativa la Cultura. Si sono costituiti in associazione, “Cantiere di Idee del Carmine”, e nel giro di pochi mesi hanno realizzato una varietà di iniziative importanti per la vita sociale e culturale del quartiere e, di riflesso, per quella della città. Alla base del loro progetto il rovesciamento d’un luogo comune: da “questa città (Genova) non ti dà niente” a “cosa dai tu alla città?”. Un tentativo di risposta spontanea e dal basso all’antipolitica, l’intenzione di raccogliere energie disperse, “un contributo visibile e concreto dei cittadini per rendere migliore ciò che li circonda”. Un esperimento sociale, “un laboratorio” che si propone oltre che al Carmine anche alla città e ai suoi quartieri.

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  • Comune – Genova Città dei Diritti

    Dal 16 al 26 luglio, nel 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e della Costituzione, il Comune di Genova organizza una serie di manifestazioni e di incontri dedicati ai diritti.

    I diritti e i deboli. 16 luglio, ore 11,30, Palazzo Tursi, Salone di rappresentanza. Intervengono Rosy Bindi, vice presidente della Camera, Marta Vincenzi, sindaco di Genova. Introduce Paolo Veardo.
    Genova e il diritto alla fede, 16 luglio, ore 15, Palazzo Tursi, Sala Giunta nuova. Firma del protocollo d’intesa tra Marta Vincenzi sindaco di Genova e la Comunità islamica rappresentata da Hussein Salah, presidente dell’Associazione di integrazione culturale.

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  • Un Galateo anche per gli amministratori

    “Tursi regalerà ai genovesi un manuale di buon vicinato”. I consigli per una convivenza più civile -i più ragionevoli: non fare rumore, non insudiciare le strade, non fateci cacare i vostri cani e simili – sono elencati su un librino dal titolo “Il galateo della città”. Le segnalazioni provenienti da singoli cittadini, circoscrizioni, associazioni, vigili di quartiere sono state utilizzate per comporre un prontuario finalizzato a migliorare la convivenza urbana. Un modo anche per limitare il mugugno, tipico dei genovesi, e il coinvolgimento dell’autorità in beghe che potrebbero facilmente essere risolte col buon senso.

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