(Giovanna Profumo, fotografie dell’autrice )
Categoria: EVENTI
-
OLI 315: CITTA’ – I cocktail di Gucci e il cittadino “comune”
È accaduto ancora.Si sa, a farle certe cose, ci si prende gusto.La cronaca mondana dell’evento – Il Secolo XIX del 7 ottobre 2011, a firma Roberta Olcese – questa volta segnala la presenza della candidata a sindaco Roberta Pinotti che, solo alla fine, “trafelata”, si è unita alla festa.Il 6 ottobre, via XXV Aprile è stata bloccata al traffico cittadino, all’ora dell’aperitivo serale, per un esclusivo party, “settecento inviti“, organizzato da Gucci.L’iniziativa era parte integrante del programma Genova in Blu – Il Salone Nautico in città (Fuori Nautico).Quanti soldi siano entrati nelle casse del Comune per trasformare un’arteria nodale in “un locale lounge” riservato a pochi non è dato ancora sapere. È dalla prima volta – dicembre 2010, per l’inaugurazione della boutique – che OLI ha chiesto la cifra. Su nostro invito, la consigliera comunale Angela Burlando aveva inoltrato alla giunta un’interrogazione in merito, senza ottenere a tutt’oggi delucidazioni. La domanda, adesso, è stata riproposta telefonicamente alla stessa e anche al capogruppo Pd in consiglio comunale Marcello Danovaro che, all’oscuro dell’iniziativa, ha garantito verbalmente una risposta. Risposta attesa con apprensione per rassicurare coloro che, in visita ad un parente, hanno subito la deviazione del bus n. 35 diretto all’Ospedale Galliera e ai molti altri che, più semplicemente, dovevano raggiungere casa o amici per la cena.C’è in questa trovata una dissonanza di fondo, data dalla mancanza di rispetto per il cittadino “comune”, c’è un’assenza di sguardo verso l’altro, una latitanza della politica incapace di cogliere la differenza tra iniziative eticamente opportune e quelle che non le sono.L’articolo del Secolo XIX indica fra i Vip la presenza di Sergio Muniz, star dell’Isola dei Famosi, uomo immagine e attore. Il quale durante il cocktail trova spazio per profonde riflessioni politiche: vorrebbe una pista ciclabile in corso Italia, un centro storico più sicuro, “alle volte ho paura anch’io”, e una città più all’avanguardia.Nello stesso articolo Andrea Morando – proprietario del negozio Gucci a Genova e organizzatore del party “per festeggiare insieme con la città il Salone Nautico” – invita “a non mollare. Anche se c’è la crisi”. Di seguito indichiamo i costi di alcuni modelli esposti nella vetrina fumé del negozio di sua proprietà affinché i lettori possano cogliere appieno la forza dell’appello:Borsa in pelle Euro 1.750,00 – borsa camoscio Euro 1.490,00 – Portafoglio 1973 Euro 430,00 – Ballerina 1973 Euro 395,00. -
OLI 315: PAROLE DEGLI OCCHI – Aperitivo in Blu

Foto di Ferdinando Bonora – a cura di Giorgio Bergami Nella serata di martedì scorso via Roma è stata chiusa al traffico veicolare, dirottato su percorsi alternativi. Il modesto disagio è stato ampiamente compensato dal piacere di poter passeggiare nel clima mite per la bella strada ottocentesca resa pedonale per qualche ora, liberamente accessibile a tutti, sfavillante di luci, con gli eleganti negozi aperti fino a tardi e assaggi dei prodotti enogastronomici liguri. Dall’adiacente Galleria Mazzini giungevano le note del concerto dell’orchestra del Carlo Felice, offerto gratuitamente e seguito con soddisfazione da un folto pubblico in piedi.
Si trattava di “Aperitivo in Blu”, nell’ambito dell’iniziativa Genova in Blu che in occasione del 51° Salone Nautico ha proposto numerosi eventi di vario tipo distribuiti per tutta la città, per farla conoscere e godere agli ospiti del Nautico e ai genovesi (http://www.genovainblu.it/index.asp).
Anche in questo caso è stata chiusa un’arteria centralissima, ma con ben altro stile e risultato rispetto a quanto – nel quadro dello stesso programma – sarebbe stato concesso due giorni dopo nella vicina via XXV Aprile, per l’irritante “cocktail esclusivo” a inviti della Boutique Gucci, a celebrare per pochi “la storia e la cultura marinara mediterranea nonché l’eleganza e il glamour delle nuove collezioni”, di cui s’è dato conto sopra. -
OLI 299: EVENTI – Will & Kate, papa beato e mondo senza Dio
Nei giorni scorsi si sono prodotti gli show planetari del royal wedding di William Windsor con Kate Middleton e della beatificazione di Karol Woitiła, eccellentemente orchestrati tra folle in delirio e sventolii di bandiere. Tanto di cappello per le spettacolari scenografie, i costumi, le coreografie e gli accompagnamenti musicali frutto di saperi accumulati in secoli di esperienza.Ottimi pretesti per tentare un rilancio, con eventi di grande impatto emotivo, di due istituzioni – la monarchia britannica e la chiesa cattolica romana – che negli ultimi tempi non pare godano di ottima salute presso l’opinione pubblica mondiale e in particolare delle rispettive nazioni, nonostante – per quanto riguarda il nostro paese – le continue e ostentate genuflessioni delle autorità civili ai poteri religiosi.
Nello spettacolo papale, la perla è stata l’entrata in scena – dopo il lento sollevarsi del sipario che ha scoperto l’effigie del nuovo beato – di due suore recanti il reliquiario del suo sangue: una provetta di un prelievo ematico effettuato a suo tempo al malato pontefice, previdentemente messa da parte e ora incastonata in una preziosa montatura esposta alla feticistica venerazione dei fedeli.A fronte di tanta commozione e devozione, c’è un’Italia miscredente e laicista che sta per tenere a Genova “In un mondo senza Dio” (“In a Godless World”), convegno internazionale sulle concezioni etiche non confessionali, che si terrà a Palazzo Ducale e al Politeama Genovese dal 6 all’8 maggio 2011.Un’importante opportunità di conoscenza e riflessione sulla possibilità – e il dovere – di condurre la propria vita elaborando la propria morale in modo autonomamente responsabile, a prescindere da quanto preconfezionato e imposto da altri presumendo che esista una divinità di cui si debbano esaudire i voleri.L’iniziativa è stata organizzata – nell’ambito della Federazione Umanista Europea – dall’Uaar, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, che “ha scelto la città di Genova per lo spirito laico che l’ha sempre caratterizzata e per la benevola accoglienza che l’amministrazione pubblica ha sempre dimostrato nei confronti delle sue iniziative”.Conferenze, dibattiti, tavole rotonde e seminari vedranno impegnate personalità del calibro di Giulio Giorello, Telmo Pievani, Paolo Flores d’Arcais, Margherita Hack, Nicola Piovani e molti altri.I momenti salienti della cerimonia di beatificazione (15’02’’):La videocronaca completa del matrimonio reale (1h42’18’’):
(Ferdinando Bonora)
-
OLI 299: POESIA – Fiori diVersi
Nel loggiato minore di Palazzo Ducale, a Genova, è in corso fino al 5 maggio la mostra d’arte contemporanea I fiori dell’immaginazione, a cura di Art Commission.In un’atmosfera fantasiosa e vivace una collettiva di opere, diverse per stile e linguaggio, si affianca ad eventi culturali sul tema del fiore, motivo ispiratore di creazioni originali, occasione di invenzione e sfida immaginativa, in un dialogo a distanza con Euroflora 2011.
Lunedì scorso s’è tenuto Fiori diVersi, un incontro con vari poeti e artisti, tra cui i nostri Enzo Costa e Aglaja, di cui proponiamo un brano, con un link agli altri loro componimenti.
-
OLI 283: CITTA’ – Gucci: festa di strada
Finalmente!
Dopo Firenze, Portofino, Venezia, Cortina, Milano, Capri, Roma, Porto Cervo, Monte Carlo, Dubai e tanti altri luoghi più o meno d’élite in tutto il mondo, anche Genova ha ora la sua boutique Gucci, nella centralissima Via XXV Aprile, al pianterreno del neoclassico Palazzo Costa Gallera (*1).
Giovedì 16 dicembre, tra il tardo pomeriggio e la prima serata, s’è tenuto il tanto atteso vernissage.
Molta bella gente di varia eleganza, dal casual al fashion victim. Impeccabili hostess controllavano gli accessi consentendo soltanto agli invitati l’ingresso nell’area della pubblica via recintata da vistosi cordoni, con l’asfalto coperto da una sobria moquette arredata con grandi cubi di luce. Gli ampi vasi con le piante che normalmente fiancheggiano il marciapiede erano stati spostati da un lato, sia per liberare il fronte del negozio, sia per schermare la postazione del tecnico che gestiva l’accompagnamento musicale dell’evento.
Grande animazione: fuori sfidando il gelo e all’interno nella raffinata atmosfera caratterizzata da vetri fumé, specchi, legno, marmi e moquette, dove Frida Giannini – la stilista direttore creativo di tutte le linee di prodotto Gucci – ha “volutoesaltare l’aspetto lussuoso della boutique attraverso la luce naturale e i richiami alla tradizione”, come riporta Wanda Valli su la Repubblica / Ed. Genova del 17 dicembre (pag. 3). Nello stesso pezzo, intitolato entusiasticamente “Gucci lancia la sfida all’austerity, ‘Città moderna, noi ci crediamo’ ”, si dà conto anche della compiaciuta visita della sindaco Vincenzi, “convinta che anche l’industria della moda serva a dar lavoro e a rilanciare Genova”, e si nota come pure altrove in città vi siano analoghi segnali di incremento d’offerta di prodotti di fascia alta.
Andrea Morando, proprietario di questo (in franchising) e di vari altri negozi in centro e altrove, dichiara in un articolo on line (*2): “siamo sicuri di avere successo. Per noi portare una griffe così importante al livello mondiale qui a Genova significa credere in unprogetto ambizioso. […] Il nostro è stato un investimento molto rilevante, il livello del brand è altissimo, per cui, essendo questa una nicchia del lusso, ci aspettiamo dei riscontri importanti”.
Auguri!
Ma casi come questo sono indici di ripresa o non piuttosto di un persistere – se non di un aggravarsi – della crisi?
Da che mondo è mondo, si sa che i consumi di lusso si intensificano nei periodi di recessione economica, quando si accentua il divario tra i pochi che dispongono di ingenti mezzi – e amano investirli anche in status symbol di una presunta superiorità reale o agognata – e i troppi che ne hanno pochi o niente affatto e restano a guardare, ora con invidioso rammarico, ora con indifferenza, ora con disgusto sdegnato o rabbioso.
Nel primo Seicento, momento di grave congiuntura in tutta Europa, proprio qui a Genova, quando schiere di mendicanti invadevano le strade (e infatti si eresse l’immenso Albergo dei poveri per rinchiuderveli), chi poteva permetterselo innalzava palazzi o chiese sfarzosi e le signore esibivano abiti che costavano quanto una nave di medio tonnellaggio o un caseggiato. Tutto ciò non era simpatico, almeno per certe sensibilità odierne.
Nessuno intende adesso contestare chi può e desidera comprarsi borse di pitone da 2800 euro o abitini da 1400 euro: liberissimo di farlo, buon per lui.
Non è però simpatico che – per quanto “prestigiosa” possa essere la griffe – per una festa privata d’inaugurazione – si dice con 1500 invitati, ma pare ne siano venuti assai meno – si chieda e si ottenga di occupare non uno spazio pubblico marginale, bensì una centralissima strada di grande traffico, per giunta in orario di punta – dalle 18,30 alle 21,30 – costringendo i mezzi a variazioni di percorso con l’intervento straordinario della polizia municipale e disagi per migliaia di cittadini.
Voci critiche si sono già levate, sia on line (*3), sia come riportato da Il Secolo XIX del 17 dicembre (pag. 26, a firma R.C.).
Vorremmo aggiungere ai competenti uffici alcune domande che ci paiono legittime, in un’ottica di trasparenza amministrativa: a fronte di tutto ciò, quale è stato il beneficio per la collettività? Quanto è stato versato al Comune dagli organizzatori per l’occupazione del suolo pubblico e altre spese? Qual è il ricavato netto per le nostre disastrate casse?
Grazie.
(*1) http://www.gucci.com/it/home
(*2) http://www.genova24.it/tag/gucci
(*3)http://www.genovaogginotizie.it/cronaca-cronaca-locale/2010/12/17/news-4848/genova-via-xxv-aprile-chiusa-ieri-per-100.htmlPer i non addetti ai lavori, sul significato di termini quali “brand”, “casual”, “fashion victim”, può essere d’aiuto Wikipedia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Casual
http://it.wikipedia.org/wiki/Fashion_victim(Ferdinando Bonora, foto dell’autore)
-
OLI 283: SOCIETA’ – La parabola di Marta tra Gucci, Littizzetto e Tenco
Giovedì 16 dicembre 2010 il traffico di Via XXV Aprile è stato interrotto nel pomeriggio perché veniva inaugurata la nuova boutique Gucci a Genova.
All’evento erano presenti molte personalità – Very Important Persons – del jet set genovese tra le quali la Sindaco Marta Vincenzi convinta, secondo la Repubblica / Ed. Genova, che l’industria della moda serva a rilanciare la città.Nel Settembre 2010 Victor Uckmar, presidente dell’Airc, partecipava ad una serata a Palazzo Lomellino interamente dedicata alla raccolta di fondi per la ricerca sul cancro. Mostra di quadri di personalità dello spettacolo e asta di tali opere facevano da cornice all’iniziativa. Ad ogni partecipante veniva richiesto un contributo.Né Marta Vincenzi, né alcun assessore della sua giunta hanno partecipato all’evento.Ma veniamo alla politica, con alcune domande per le quali attendiamo risposte:Quanti soldi sono entrati nelle casse del Comune per l’interruzione del traffico cittadino a causa dell’inaugurazione di una boutique? Quale l’impatto in termini di gestione della mobilità per AMT e vigili urbani?Sulla base di quale progetto politico Marta Vincenzi programma la sua agenda?Ai primi quesiti si risponderà semplicemente mostrando i conti, per provare ai cittadini, vessati da prossimi aumenti di tariffe, che il gioco è valso la candela.Alla terza domanda si potrà dare risposta con una vision – parafrasando il linguaggio dei corsi di formazione – condivisibile che, ultimamente, è assai faticoso cogliere.Qui non stiamo parlando solo dell’assenza all’Airc, ma di un’assenza generale della Sindaco Vincenzi dalle cose che la renderebbero più vicina ai cittadini che l’hanno eletta. Dalla manifestazione del 1 marzo a favore dei migranti, colma di gente, partita in un lungo corteo da piazza della Commenda che ha visto la Sindaco partecipare, solo con un saluto, quando la manifestazione è stata costretta ad uno stop sotto palazzo Tursi, per aggiungere i molti cortei cittadini e terminare con il mitico sportello delle multe del secondo piano del Matitone – botta di realtà per tutte le anonime Marte della città – nel quale i numeri di prenotazione scendono alla velocità di un bradipo.Luciana Littizzetto ha dato spazio a Marta Vincenzi, in prima serata, in relazione all’ordinanza relativa alle prostitute:
La “Sindachessa” è finita tra le notizie “balenghe” di Che tempo che fa.Non si chiede qui alla Sindaco di esserci sempre e comunque. Ma di selezionare, in base al clima pesante che grava sulle spalle di molti, le occasioni nelle quali la sua firma e presenza istituzionale possa avere spessore.La boutique di Gucci non fa parte della lista.Ai nostri lettori lasciamo, come augurio natalizio, l’ascolto della canzone del genovese Luigi Tenco, diventata bandiera della richiesta di cambiamento della sinistra.Con la speranza che Marta Vincenzi nel 2011 ne faccia buon uso.(Giovanna Profumo)
-
OLI 270: EVENTI – Incontro con il Nobel Shirin Ebadi
Giovedi 22 luglio 2010, ore 15.00, presso la Sala di rappresentanza della Regione Liguria in Piazza De Ferrari, si terrà un incontro pubblico con il premio Nobel Shirin Ebadi dal titolo “Iran, Genova: pace e diritti globali, una sfida per il futuro”.
L’incontro è organizzato dal Centro delle Culture di Genova e altre associazioni genovesi. Coordinatrice del dibattito, Mariam Molavi, della Comunità iraniana genovese.L’evento è all’interno della Settimana dei diritti a Genova (http://www.genovaurbanlab.it/spip.php?article1023).



