Categoria: Marchionne

  • OLI 287: Politica – Gradi di separazione tra la realta’ dei lavoratori e dei politici

    Fotografia di Sergio Banchieri

    C’è qualcosa di assai sottile che si contrappone alla “legittima” scelta della Fiom di scendere in piazza per dar voce ai diritti dei lavoratori Fiat.

    E’ tanto sottile quanto pericoloso perché fa leva sulla pacatezza che dovrebbe vincere su “una nuova stagione di duro conflitto sociale”.
    Giovanni Lunardon – vicesegretario Pd Liguria – su Repubblica ed. Genova di lunedì 31 gennaio, dopo aver scritto che “il Pd è vicino, sempre, a tutti i lavoratori che manifestano per i propri diritti e per il lavoro” spiega al lettore che non è condivisibile la scelta di Marchionne sulla rappresentanza, che è un grave errore mettere in discussione il contratto nazionale, che “il vero punto debole” del progetto Fiat “è la scarsa chiarezza sul piano industriale”. Ma aggiunge che, contrapposta al conflitto e alla rottura del fronte sindacale, c’è una strada “più difficile, più faticosa e ambiziosa ma probabilmente più utile per difendere i diritti dei lavoratori e contribuire alla ripresa dell’economia del paese”. E’ la strada nella quale vanno ricucite le divisioni sindacali, create le condizioni politiche e sociali per un accordo tra le parti, fatta una legge sulla rappresentanza in grado di dar voce sugli accordi ai lavoratori con il referendum. Infine va aperta “una nuova fase che ci conduca nel cuore del modello tedesco con la partecipazione dei lavoratori alle scelte strategiche delle (grandi) aziende, sperimentando forme inedite e innovative di democrazia sociale”.
    Progetto ambizioso quello del Pd, ma che non considera gli elementi del contesto sul quale il conflitto sta crescendo.
    Primo fra tutti la scelta ostinata di Fim e Uilm di non tenere conto della volontà dei lavoratori. Secondo, la totale assenza di condizioni politiche e sociali per una legge sulla rappresentanza; infine l’aspirazione al modello sindacale tedesco, in mancanza in Italia di (grandi) aziende che desiderino condividere utili e scelte strategiche con i lavoratori.
    Lunardon pare dire che il Pd sta vicino ai lavoratori, ma alle sue condizioni. Vicino, sì, ma a una certa distanza.
    Venerdì 28 gennaio 2011 in via XX Settembre a Genova i partecipanti alla manifestazione della Fiom hanno coperto l’intero tragitto da Piazza de Ferrari a Via Fiume. Molte altre categorie hanno partecipato.
    Nulla di ambizioso, sia chiaro. Solo la volontà di presidiare quello che sta per essere tolto. Perché all’ambizione si può aspirare quando i livelli di benessere sono elevati, quando a miglioramento si può aggiungere miglioramento. L’ambizione è un sentimento nobile e progressista, anche riformista ma in presenza di condizioni favorevoli. Oggi il mercato del lavoro non produce nessun sogno, tantomeno quello indicato da Lunardon, vicesegretario del Pd Ligure. E la volontà di modificare l’articolo 41 della Costituzione è un segnale lampante di quali “forme inedite e innovative di democrazia” si vogliono sperimentare in Italia. Forme di cui i giovani sono ben consapevoli.
    Accanto a quei lavoratori, insieme agli studenti, anche Sergio Cofferati parlamentare europeo del Pd eletto in Liguria.
    Chissà, sarà lo stesso Pd?
    No. Non poniamo domande ambiziose.
    (Giovanna Profumo)
  • OLI 287: PAROLE DEGLI OCCHI – Oppio dei popoli

    Foto di Giorgio Bergami ©

    Foto di Paola Pierantoni ©

    Nelle foto di Giorgio Bergami, Venerdì 28 gennaio 2001: locandine in edicola e manifestanti per strada.
    Lo sciopero indetto dalla Fiom contro le politiche di Fiat e governo e a favore dei diritti dei lavoratori ha mobilitato molti settori della società civile e dell’associazionismo, con affollate manifestazioni in diverse città, tra cui Genova. Oltre a tale evento, molte emergenze e criticità stanno investendo l’Italia e il resto del mondo, ma invece di promuovere conoscenza e riflessione su questi temi vitali, la stampa preferisce attirare l’attenzione (e vendere di conseguenza più copie) evidenziando soltanto quanto attira il grande pubblico, in questo caso il calcio. Si perpetua così quell’azione di anestetizzazione e stordimento delle coscienze in atto da tempo attraverso la carta stampata e la televisione.
    Ma non tutti ci cascano…

    Nelle foto di Paola Pierantoni, tre manifestazioni degli ultimi mesi: 27 gennaio 2011, flash mob delle donne alla Stazione Brignole per le dimissioni di Berlusconi; 11 novembre 2010, manifestazione a De Ferrari in difesa delle politiche sociali; 6 giugno 2010, lo sbarco della Nave dei Diritti.

    P.S.: Ecco una perla del Secolo XIX online del primo Febbraio. I tre sondaggi hanno ovviamente un’importanza paragonabile.
    (segnalato da Stefano De Pietro)

  • OLI 285: VERSANTE LIGURE – IL SOL DEL REGREDIRE

    Marchionne è esternatore
    tutt’altro che leggiadro?
    Borghezio, con furore,
    il Sud tratta da ladro?
    Deprimersi è un errore
    non così buio è il quadro:
    c’è il Sol (24 Ore)
    e in più quello di Adro.
    Versi di ENZO COSTA
    Vignetta di AGLAJA