a cura di Giorgio Bergami

© foto: Giorgio Bergami

© foto: Alisia Poggio
Parole degli occhi – Un bacio panoramico
a cura di Giorgio Bergami

© foto: Giorgio Bergami
Parole degli occhi
di Giorgio Bergami

© foto: Giorgio
Bergami
Parole degli occhi
a cura di Giorgio Bergami

© foto: Giorgio Bergami
Parole degli occhi – Treno della memoria 2010: i binari del trasporto ceneri
a cura di Giorgio Bergami

Nella primavera del 2004 nasceva il progetto Treno della Memoria, nella convinzione che tutti i giovani dovessero, almeno una volta nella vita, essere testimoni diretti dell’orrore dell’Olocausto di Auschwitz.
Dopo cinque edizioni, oltre 9000 ragazzi da tutta Italia hanno partecipato al progetto e si è formata una solida rete di ragazzi che, una volta partecipato al treno, hanno preso coscienza del mondo in cui vivono regalando all’associazione lavoro volontario e rendendosi costruttori del treno della memoria successivo.
© foto: Giulia Deidda
Parole degli occhi – Magistrati per la Costituzione
di Giorgio Bergami

Sabato 30 gennaio 2010, inaugurazione dell’anno giudiziario a Genova.
© foto: Giorgio
Bergami
Parole degli occhi – Bandiere a Palazzo
di Giorgio Bergami

25 gennaio 2010, Palazzo San Giorgio occupato dai pensionati del C.A.P. per protestare contro i tagli retroattivi delle pensioni.
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Bergami
Parole degli occhi – Il mondo accanto
di Giorgio Bergami

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Bergami
Parole degli occhi – In piazza per Rosarno
di Giorgio Bergami


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Bergami
Rosarno: ieri, in Piazza De Ferrari, centocinquanta persone che si sono chiamate tra loro con sms e mail per rendere una testimonianza di civiltà.
Il passa parola è partito dai gruppi “S.p.A. Politiche di Donne” ed “Usciamo dal Silenzio”. Il loro volantino parla della vergogna “Per l’incapacità delle istituzioni locali e nazionali a intervenire preventivamente in zone dove la delinquenza organizzata controlla l’organizzazione del lavoro sfruttando e riducendo a schiavi i più poveri … e nuovamente una grande vergogna per una perdita di identità e radici culturali di lavoratori e lavoratrici tale da renderli incapaci di manifestare indignazione e solidarietà per le vittime di una pesante manifestazione di violenza razzista”.
Le amare parole del volantino delle donne sono confermate dalla realtà: a De Ferrari, di sindacati e lavoratori non c’è traccia. Anolf Cisl (Organizzazione della Cisl per gli immigrati) e CGIL di Genova e Liguria si sono limitate a concedere la loro firma in calce a un volantino, firmato da ASGI Liguria (Associazione Studi Giuridici sulla Immigrazione), ARCI, Comunità di San Benedetto, Ambulatorio Internazionale di Città Aperta, CSOA Terra di Nessuno, Unione degli Studenti. Ma non si vede né un sindacalista, né una bandiera, né uno striscione, nessun iscritto è stato mobilitato dalla organizzazione, e sui siti delle locali CISL e Cgil l’unico riferimento ai fatti di Rosarno è un breve comunicato stampa dell’Auser, associazione collegata al sindacato pensionati della Cgil. Dei partiti di sinistra e centrosinistra nemmeno l’ombra.
Parole degli occhi – Al dopolavoro, cinquant’anni fa
di Giorgio Bergami


© foto: Giorgio
Bergami
Dopolavoro Italsider, fotografie dal 1953 al 1956