Categoria: Romanzo

  • OLI 429: LIBRI – Emisferi, l’ultimo romanzo di Silvia Bonucci

    OLI 429: LIBRI – Emisferi, l’ultimo romanzo di Silvia Bonucci

    Se fosse ancora viva, avrei preso il telefono e l’avrei chiamata per dirle che il suo ultimo romanzo Emisferi è davvero bello. Sono certa che, con la sua voce rotonda, un po’ diffidente, mi avrebbe chiesto: “Davvero ti è piaciuto?”.
    Sarebbe iniziata così una lunga telefonata nella quale avrebbe preteso le segnalassi eventuali dissonanze o buchi narrativi, perché Silvia Bonucci era esigente con se stessa e di una precisione martellante. Lo era sul lavoro – traduttrice per il cinema – nelle ostinate battaglie politiche, in tempi in cui i girotondi, senza grilli per la testa, sembravano a un passo dal dare una svolta al paese, e nella narrativa, sempre molto documentata, mai lasciata al caso.
    Alla presentazione romana del libro, ad un anno dalla morte dell’autrice, è stato detto che Emisferi (ed. Fandango Libri) è il quarto di una serie di romanzi che ripercorrono eventi della storia d’Italia dai primi del Novecento ad oggi. Infatti Silvia nell’ultimo libro ci porta nel presente, a Roma, tra le stanze mentali di Elena, una donna di cinquantotto anni alle prese con il bilancio spietato che l’avvicinarsi della vecchiaia impone. Stanze mentali dove va in scena la vita matrimoniale della protagonista con un uomo già in pensione, mentre lei attende la “finestra” per lasciare l’impiego alla Asl, in un quotidiano in cui ogni personaggio, dal barbone che dimora fuori dal suo palazzo, ai figli inghiottiti nel precariato, all’anziana madre, è parte di un universo che richiede attenzione, cura, equilibrio. Elena è, nei fatti, la madre di oggi, preoccupata dal futuro dei figli, delusa per le attenzioni che loro non sanno darle, è la moglie di mezza età che, nonostante menopausa e annichilimento, non si vuole arrendere al grigiore, ma è anche figlia di una generazione di anziani, talvolta egoista e ostinata, incapace di dare il meglio di sé per quello che gli resta da vivere. L’esplosione, anticipata da sintomi lievi e narrativamente incalzanti, che coinvolgerà ogni personaggio, porterà il lettore nei corridoi di un ospedale, tra le pagine di una diagnosi dura, nell’attesa paziente di un possibile ritorno alla vita. Emisferi è un libro completo, attuale che descrive con parole intelligenti e calde la vita di molte famiglie di oggi e delle proprie donne, senza mai cedere al patetismo e alla banalità.
    Chi volesse conoscere l’opera di Silvia Bonucci la troverà qui e nei suoi precedenti romanzi. Per chi le ha voluto bene Emisferi è la conferma che le persone straordinarie lasciano il segno anche se non sono più tra noi.
    (Giovanna Profumo)

  • OLI 308 – NUOVI TALENTI: Ester Armanino, giovane scrittrice genovese

    Dopo averlo finito è facile provare un senso di gratitudine.
    Perché Storia naturale di una famiglia di Ester Armanino (ed. Einaudi – Euro 16,50) è un ottimo romanzo, pieno di tutto quello che si vorrebbe trovare in un libro. Sono vicende comuni a molte famiglie, viste con gli occhi di una bambina che cresce e diventa grande. Sguardo preciso quello di Bianca, capace di cogliere l’essenza assurda dei rituali, il giudizio delle persone, lo sgretolarsi lento del rapporto dei suoi genitori:
    “Nelle altre famiglie si paralava di noi. A pranzo, a cena, dal parrucchiere, in chiesa. Eravamo una casa scoperchiata da un terremoto e tutti potevano sbirciare dentro, tra le macerie.
    Le altre famiglie si avventavano sui resti della nostra per provarne compassione disappunto, eccitazione, cattivo esempio, battute, lezioni di vita, ammonimenti, cose così. Ricordavano come eravamo prima, nelle loro case, alle loro cene. La coppia affiatata e i marmocchi nutriti d’amore.”
    Ma i personaggi di Ester Armanino stanno nella vita e nella vita cambiano. Senza occuparsi di quella degli altri. Annientati dal dolore, fanno fronte ognuno a proprio modo. Compongono e scompongono la propria esistenza. In Storia naturale di una famiglia c’è una tale quantità di amore da rimanerne sorpresi. Ambientato a Genova, offre della città piccole, chiare inquadrature. E c’è in Ester Armanino una capacità di scrittura che non ha nulla da invidiare ad Elena Ferrante, Tiziano Scarpa o Michela Murgia. L’autrice è genovese ed ha solo ventotto anni. Nella quarta di copertina c’è scritto che “è architetto”.
    (Giovanna Profumo)