Se fosse ancora viva, avrei preso il telefono e l’avrei chiamata per dirle che il suo ultimo romanzo Emisferi è davvero bello. Sono certa che, con la sua voce rotonda, un po’ diffidente, mi avrebbe chiesto: “Davvero ti è piaciuto?”.
Sarebbe iniziata così una lunga telefonata nella quale avrebbe preteso le segnalassi eventuali dissonanze o buchi narrativi, perché Silvia Bonucci era esigente con se stessa e di una precisione martellante. Lo era sul lavoro – traduttrice per il cinema – nelle ostinate battaglie politiche, in tempi in cui i girotondi, senza grilli per la testa, sembravano a un passo dal dare una svolta al paese, e nella narrativa, sempre molto documentata, mai lasciata al caso.
Alla presentazione romana del libro, ad un anno dalla morte dell’autrice, è stato detto che Emisferi (ed. Fandango Libri) è il quarto di una serie di romanzi che ripercorrono eventi della storia d’Italia dai primi del Novecento ad oggi. Infatti Silvia nell’ultimo libro ci porta nel presente, a Roma, tra le stanze mentali di Elena, una donna di cinquantotto anni alle prese con il bilancio spietato che l’avvicinarsi della vecchiaia impone. Stanze mentali dove va in scena la vita matrimoniale della protagonista con un uomo già in pensione, mentre lei attende la “finestra” per lasciare l’impiego alla Asl, in un quotidiano in cui ogni personaggio, dal barbone che dimora fuori dal suo palazzo, ai figli inghiottiti nel precariato, all’anziana madre, è parte di un universo che richiede attenzione, cura, equilibrio. Elena è, nei fatti, la madre di oggi, preoccupata dal futuro dei figli, delusa per le attenzioni che loro non sanno darle, è la moglie di mezza età che, nonostante menopausa e annichilimento, non si vuole arrendere al grigiore, ma è anche figlia di una generazione di anziani, talvolta egoista e ostinata, incapace di dare il meglio di sé per quello che gli resta da vivere. L’esplosione, anticipata da sintomi lievi e narrativamente incalzanti, che coinvolgerà ogni personaggio, porterà il lettore nei corridoi di un ospedale, tra le pagine di una diagnosi dura, nell’attesa paziente di un possibile ritorno alla vita. Emisferi è un libro completo, attuale che descrive con parole intelligenti e calde la vita di molte famiglie di oggi e delle proprie donne, senza mai cedere al patetismo e alla banalità.
Chi volesse conoscere l’opera di Silvia Bonucci la troverà qui e nei suoi precedenti romanzi. Per chi le ha voluto bene Emisferi è la conferma che le persone straordinarie lasciano il segno anche se non sono più tra noi.
(Giovanna Profumo)
Categoria: Silvia Bonucci
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OLI 429: LIBRI – Emisferi, l’ultimo romanzo di Silvia Bonucci
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OLI 292: RECENSIONI – Distanza di fuga
Il caso vuole che a pochi giorni dalla querelle sulla presenza di Fenzi in facoltà, a Genova venga presentato, venerdì 11 Marzo, da Feltrinelli il nuovo romanzo di Silvia Bonucci “Distanza di fuga” ed. Sironi.
E’ un libro coraggioso dove il passato del terrorismo, ostinatamente rimosso dalla protagonista, emerge con urgenza nel quotidiano chiedendo spazio.
Ambientato a Genova, nella trama a noi nota dei vicoli, del Righi e Sampierdarena, il libro, pagina dopo pagina offre al lettore lo scorrere delle giornate di Zoe, fisioterapista, e delle sue relazioni con i pazienti, la sorella, la madre, il nonno, gli amici e il compagno. A sgranarsi lentamente sono gli istanti frammentati di una donna resa inerme da un trauma che è incapace di affrontare. Silvia Bonucci intreccia passato e presente, mescolando le pagine scolastiche di una bambina con i fotogrammi di un’intervista ad un ex brigatista ai quali si aggiungono citazioni del comportamento animale tratte da Konrad Lorenz. Zoe appartiene alla parte migliore di quel mondo, sia in attacco che in difesa. Così a tratti, commuove, irrita, e rimane isolata. In “Distanza di fuga” c’è spazio per riflettere su maternità, amicizia, relazioni in un universo dove il dolore è afono, ma potente.
Questo è il terzo romanzo di Silvia Bonucci.
I precedenti “Voci di un tempo” ed. E/O e “Gli ultimi figli” ed. Avagliano sono ugualmente intensi.(Giovanna Profumo)