Categoria: Voci dalla stampa internazionale

  • OLI 427: ESTERI – Voci dalla stampa internazionale

    Il capo religioso di Al-Azhar (Egitto) si rifiuta di dichiarare l’infedeltà dell’ISIS. http://www.almasryalyoum.com/news/details/617771

    La violazione dei diritti umani negli USA secondo la Cina.
    China.org, 26 giugno 2015: “Testo integrale del rapporto cinese sulla situazione dei diritti umani negli Stati Uniti nel 2014”. Due visioni da due angoli diversi. Che dio ci protegga da tutti gli imperi e violatori dei diritti umani.
    http://www.china.org.cn/china/2015-06/26/content_35914526.htm

    Se Israele scommette sull’Isis
    “Famiglia Cristiana”, 23 giugno 2015: “Anche con la guerra in Siria alle porte del Golan, e con il rischio che Al Nusra, l’Isis e le altre formazioni del terrorismo islamico prendano sempre più piede, Israele non ha cambiato strategia. Al contrario, ha semmai stretto ancor più i legami con l’Arabia Saudita, che delle formazioni armate che operano in Siria è stata a lungo ispiratrice e finanziatrice”. http://www.famigliacristiana.it/blogpost/se-israele-scommette-sull-isis.aspx

    “I campi di battaglia di domani: le guerre USA in Africa”, nuovo libro di Nick Turse.
    “AllAfrica”, 7 maggio 2015: “Dal lancio di AFRICOM (comando militare USA in Africa), l’instabilità è aumentata in Africa. Dalla guerra in corso in Somalia, alla disgregazione della Repubblica del Sudan, alla successiva guerra civile nella Repubblica di recente creazione del Sud Sudan, alla guerra contro i cosiddetti estremisti islamici in Nigeria, Niger, Mali, Camerun e Ciad, questi sviluppi hanno alimentato il militarismo di Washington nel continente.”
    http://allafrica.com/stories/201505112664.html

    2013: Finché permane la guerra siriana, non c’è alcuna minaccia per Israele 
    New York Times, 6 settembre 2013: “Lasciate che le due parti rimangano vive, che insanguinino fino alla morte: questo è il pensiero strategico qui. Finché rimane così, non c’è vera minaccia dalla Siria””. http://www.nytimes.com/2013/09/06/world/middleeast/israel-backs-limited-strike-against-syria.html?_r=2

    Pandora TV, marzo 2015: Intervento integrale di Sahra Wagenknecht (Die Linke) al Bundestag il 19 marzo 2015. Sottotitoli in italiano. La leader dell’opposizione tedesca Sahra Wagenknecht critica le politiche filo-atlantismo e di rigore della Merkel e le ingerenze USA in Europa.
    http://www.pandoratv.it/?p=3104

    Coloni israeliani bruciano la chiesa della Moltiplicazione dei pani e dei pesci.
    Famiglia Cristiana, 19 giugno 2015: “Sono quelli che i palestinesi chiamano “coloni”, gli israeliani che vivono negli insediamenti. E proprio dagli insediamenti escono i vandali che dal 2009, come testimonia l’organizzazione israeliana “Rabbini per i diritti umani”, hanno attaccato e devastato 43 luoghi di culto cristiani o musulmani.” “Allo stesso modo, però, sarebbe da sciocchi non notare che quasi mai i responsabili sono stati identificati, catturati e processati. Il che è comunque un po’ strano, in un Paese che ha un imponente ed efficiente apparato di sicurezza e di polizia.”
    http://www.famigliacristiana.it/blogpost/le-chiese-bruciano-i-vandali-ridono.aspx

    RT, 23 giugno 2015: Sinistra tedesca sull’imperialismo americano
    http://francais.rt.com/international/3568-lex-president-spd–limperialisme

    Il silenzio del premio Nobel sul genocidio di Rohingya equivale alla complicità”
    The Independent, 23 maggio 2015: “In un genocidio il silenzio è complicità, ed è così con Aung San Suu Kyi e la disperata comunità Rohingya in Bermania. La persecuzione in corso da parte del governo birmano dei Rohingya ha raggiunto, negli ultimi due anni, un livello così insostenibile che i Rohingya si trovano ad affrontare solo due opzioni, o rimanere e rischiare l’annientamento o la fuga. L’attuale esodo di coloro che chiedono asilo è solo una manifestazione di genocidio “. “Una volta Aung San Suu Kyi aveva tenuto un enorme capitale morale e politico e ha avuto la possibilità di sfidare il razzismo vile e l’islamofobia che caratterizza il discorso politico e sociale birmano. Molti attivisti birmani per i diritti umani ed i loro seguaci avrebbero potuto ascoltare, imparato e iniziato a mettere in discussione il razzismo istituzionalizzato che incide negativamente su tutti i birmani. Questo non è mai stato nell’agenda politica di Aung San Suu Kyi”.
    http://www.independent.co.uk/voices/comment/aung-san-suu-kyis-silence-on-the-genocide-of-rohingya-muslims-is-tantamount-to-complicity-10264497.html

    “La Roccaforte di Hezbollah”
    “Spesso è definito dai media occidentali come una “Roccaforte di Hezbollah”, il quartiere Sud di Beirut è in realtà solo un quartiere normale operaio densamente popolato dove il partito di Hezbollah è popolare.” “Ora quello che ho trovato interessante è che Hezbollah aveva anche costituito un’impresa di costruzione dopo la fine della guerra del 2006, quando le bombe israeliane avevano raso al suolo un intero quartiere e ha lasciato circa 20.000 persone senza casa. E nel processo di ricostruzione, l’impresa di Hezbollah” Wa’ad” (promessa) ha anche bollato il suo logo sulle barricate di cemento. Una differenza importante è che Solidere, costituita dal miliardario precedente primo ministro libanese, ha trasformato la Beirut vecchia in un parco giochi di lusso per ricchi, cancellando gran parte del precedente tessuto sociale dal reddito misto del centro della città, mentre Waad di Hezbollah ha ricostruito il quartiere per le famiglie della classe operaia che vivevano lì e li ha incoraggiati di ritornarci”. http://www.beirutreport.com/2015/06/held-by-hezbollah.html

    “16 cose che potrebbe farti condannare a morte in Arabia Saudita
    Vocativ, 18 giugno 2015: “L’Arabia Saudita ha decapitato 100 persone quest’anno. Alcuni dei reati non sono nemmeno reati da carcere negli Stati Uniti.”
    http://www.vocativ.com/underworld/crime/saudi-arabia-execution-beheading/

    Israele sostiene che la guerra contro Gaza è stata una “guerra morale”
    The Guardian, 14 giugno 2015: “Israele ha rivendicato che l’operazione dell’esercito israeliano a Gaza la scorsa estate è stata una guerra morale, difensiva svolta in conformità del diritto internazionale”. “Secondo l’esercito israeliano sono stati uccisi 2.125 palestinesi durante la guerra di due mesi, 761 di loro, o 36%, erano civili non coinvolti, tra cui 369 bambini e 284 donne. I dati delle Nazioni Unite sono di gran lunga superiori, con almeno 1.483 civili uccisi (su un totale di 2.205), di cui 521 sono bambini e 283 sono donne.” http://www.theguardian.com/world/2015/jun/14/israel-defends-gaza-conflict-as-moral-war

    (a cura di Saleh Zaghloul – immagine di Guido Rosato)

  • OLI 426: ESTERI – Voci dalla stampa internazionale

    Conquistando Palmira l’ISIS interrompe l’antica “Via della seta”.
    Megachip, Thierry Meyssan, 26 maggio 2015: “La coalizione internazionale anti-Daesh, creata dagli Stati Uniti nell’agosto 2014, non ha mai combattuto gli jihadisti. Al contrario, è documentato − non una ma quaranta volte − che aerei occidentali hanno portato armi e munizioni all’Emirato Islamico.” “In ogni caso, Washington ha cambiato strategia. Come dimostra la nomina del colonnello James H. Baker a nuovo stratega del Pentagono” “La sproporzionata campagna mediatica sulla caduta di Palmira potrebbe essere solo una preparazione dell’opinione pubblica a un vero e proprio impegno militare contro l’Isis.”
    http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=120090&typeb=0

    Nella stessa settimana, Stati Uniti e U.K. hanno nascosto i loro crimini di guerra invocando la “sicurezza nazionale” 
    Glenn Greenwald, Intercept, 21 maggio 2015:  “Un governo che è in grado di nascondere le proprie atrocità per “motivi di sicurezza nazionale” sarà quello i cui cittadini si concentrano all’infinito sui crimini degli altri pur rimanendo beatamente inconsapevoli di quelli della propria nazione. Si tratta di un’eccellente descrizione di gran parte dei cittadini americani e britannici ed è una buona spiegazione del motivo per cui la parte più ricorrente del loro discorso è costituita da poco più di proclami che la Nostra è la parte migliore, nonostante i decenni di brutalità, aggressività e il militarismo che la loro parte ha perpetrato”.
    https://firstlook.org/theintercept/2015/05/21/key-tactic-us-uk-hide-war-crimes-invoking-national-security/

    L’integralismo religioso ebraico è peggio di quello musulmano ed è al governo
    Il Post, 22 maggio 2015: “Nel suo discorso Hotovely ha citato Rashi, uno dei più famosi commentatori della Bibbia, dicendo: «Rashi ci dice che la Torah si apre con la creazione e ci insegna che se il mondo ci nega il diritto di abitare su questa terra, noi dobbiamo rispondere che questa terra appartiene solo a Dio e che solo Lui ha deciso di offrircela”.
    “La reazione di molti diplomatici presenti alla riunione non è stata positiva: «Le persone erano in stato di shock: è la prima volta che ci viene chiesto di utilizzare un commento alla Torah ai fini della diplomazia», ha detto uno di loro al quotidiano israeliano Haaretz.”
    http://www.ilpost.it/2015/05/22/palestina-questa-terra-nostra-dice-la-viceministra-degli-affari-esteri-del-nuovo-governo-israeliano/

    L’Iran denuncia all’ONU che Israele intende bombardarlo con armi nucleari
     The Washington Post, 21 maggio 2015: “Per anni, gli israeliani si sono lamentati della retorica incendiaria della repubblica islamica, in particolare quella dell’ex presidente Mahmoud Ahmadinejad. Ma la realtà di fondo rimane che tra i due, un solo paese ha un’arma nucleare e che questo paese non è l’Iran.”
    http://www.washingtonpost.com/blogs/worldviews/wp/2015/05/21/iran-complains-to-the-u-n-that-israel-wants-to-nuke-it/

    Il silenzio del premio Nobel sul genocidio di Rohingya equivale alla complicità
    The Independent, 23 maggio 2015: “In un genocidio il silenzio è complicità, ed è così con Aung San Suu Kyi e la disperata comunità Rohingya in Birmania. La persecuzione in corso da parte del governo birmano dei Rohingya ha raggiunto, negli ultimi due anni, un livello così insostenibile che i Rohingya si trovano ad affrontare solo due opzioni, o rimanere e rischiare l’annientamento o la fuga. L’attuale esodo di coloro che chiedono asilo è solo una manifestazione di genocidio “. “Una volta Aung San Suu Kyi aveva tenuto un enorme capitale morale e politico e ha avuto la possibilità di sfidare il razzismo vile e l’islamofobia che caratterizza il discorso politico e sociale birmano. Molti attivisti birmani per i diritti umani ed i loro seguaci avrebbero potuto ascoltare, imparato e iniziato a mettere in discussione il razzismo istituzionalizzato che incide negativamente su tutti i birmani. Questo non è mai stato nell’agenda politica di Aung San Suu Kyi “. http://www.independent.co.uk/voices/comment/aung-san-suu-kyis-silence-on-the-genocide-of-rohingya-muslims-is-tantamount-to-complicity-10264497.html

    Esiste il complotto delle patate in Turchia?
    Al Monitor, maggio 2015: “Le patate non sono da prendere alla leggera. Nel 1840, la storia di una nazione è stata distrutta quando la malattia ha devastato le colture di patate in Irlanda e la carestia conseguente ha ridotto la popolazione del paese di circa il 25%, un milione di persone morirono e almeno un altro milione emigrò durante i sette anni ormai conosciuti come la Grande Carestia, la carestia delle patate o Gorta Mor in irlandese.” http://www.al-monitor.com/pulse/originals/2015/05/turkey-is-there-a-potato-conspiracy-cetingulec.html

    La parola “angelo” offende perché è riferita ad un palestinese
    New York Times, 18 maggio 2015: “Il saluto sottovoce di Papa Francesco al presidente Mahmoud Abbas dell’Autorità palestinese nel corso dell’incontro di sabato in Vaticano, nel quale ha fatto riferimento a Abbas come un “angelo della pace”, ma con un verbo incerto, ha provocato una diatriba linguistica e politica che continua ancora a giorni più tardi.” Abraham H. Foxman, direttore della Lega anti diffamazione, ha detto che la frase “tu sei un angelo” è arrivata come un fulmine sulla comunità ebraica, vista l’ammirazione e le aspettative che l’ebraismo mondiale ha per questo papa.” http://www.nytimes.com/2015/05/19/world/middleeast/vatican-seeks-to-quiet-uproar-over-popes-angel-of-peace-remark.html?ref=todayspaper&_r=1

    I media USA oscurano la citazione, fatta dal ministro della difesa israeliano, di “Hiroshima e Nagasaki” come modello per trattare con l’Iran.
    Mondoweiss, 20 maggio 2015: “Ma non c’è stata nessuna copertura di questa storia nei mainstream media. E’ un black-out, cosciente o no.” http://mondoweiss.net/2015/05/ministers-nagasaki-hiroshima

     “Sfruttare gay, lesbiche e questioni sociali per il militarismo e l’imperialismo”
    Glenn Greenwald, Intercept, 18 maggio 2015:“Vestire in senso figurativo le guerre americane con gli abiti graziosi delle cause sociali progressiste, o decorare letteralmente le agenzie di spionaggio con i colori della causa LGBT, non lascia alcun dubbio sulla natura di questa tattica. Il militarismo e l’aggressione non diventano più appetibile perché le istituzioni che li perpetrano permettono a donne e gay di partecipare a tali abusi”.
    https://firstlook.org/theintercept/2015/05/18/exploitation-social-issues-generate-support-militarism-imperialism/

    (a cura di Saleh Zaghloul)

  • OLI 425: ESTERI – Voci dalla stampa internazionale

    Hollywood contro Palestina: attenzione ai messaggi politici dei film

    Mintpressnews, 01 maggio 2015: “Un’analisi delle email contenute nell’archivio WikiLeaks riguardanti la Sony rivela come i dirigenti di Hollywood stanno lavorando per riparare l’immagine pubblica di Israele in seguito al bilancio barbaro delle vittime dell’offensiva della scorsa estate contro Gaza. Questo include un documentario che tenterebbe di legare la solidarietà con la Palestina alla violenza antisemita in Europa e negli Stati Uniti.”  “Wikileaks ha pubblicato un archivio di messaggi e documenti di posta elettronica interni del 16 aprile. L’analisi di tale archivio mostra un modello di sostegno a Israele e le sue violente politiche sioniste sia durante che dopo l’aggressione del 2014 contro Gaza da parte dei dipendenti di Sony e di altri importanti membri del industria cinematografica.”.


    Questo è l’unico membro socialista e l’unico ateo del Congresso USA 
    The Guardian, 03 maggio 2015: “Bernie Sanders chiede una ‘rivoluzione politica’ contro la classe miliardaria”. 
    http://www.theguardian.com/us-news/2015/may/03/bernie-sanders-political-revolution-billionaire-democratic-2016-race

    E’ possibile che persone che vivono in abitazioni che appartengono ai palestinesi, su un terreno di proprietà di palestinesi, che prestano tutte (uomini e donne) servizio militare nell’esercito israeliano che uccide civili palestinesi, avere la coscienza turbata solo dall’inquinamento atmosferico? 
    Haarez, 04 maggio 2015: “Centinaia protestano contro l’inquinamento atmosferico, alti tassi di cancro in Haifa”.
     http://www.haaretz.com/news/israel/.premium-1.654812?utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter 

    Francia, rimandata da scuola a casa perché indossa una gonna lunga 
    New York Times, 29 aprile 2015: “Una scuola secondaria nel nord est della Francia ha rimandato a casa due volte, nelle ultime due settimane, una ragazzina di 15 anni per aver indossato una gonna lunga che il direttore ha giudicato essere “un segno ostentato” della fede musulmana della ragazza 


    USA: Vittime civili dei droni americani? Non chiedere, è segreto. 
    Alternet, 27 aprile 2015: “In realtà, non sappiamo esattamente quanti civili muoiono in attacchi dei droni USA perché il programma è reso segreto dalla CIA. Le stime delle vittime civili di guerre americane in Iraq nel 1991, in Afghanistan nel 2001 e in Iraq nel 2003 restano un segreto del Pentagono. 
    http://www.alternet.org/world/cia-does-not-want-us-know-how-many-civilians-our-drones-kill

    Francia: truppe francesi abusano dei bambini della Repubblica Centrafricana 
    The Guardian, 29 aprile 2015: “Un operatore umanitario delle Nazioni Unite di alto livello è stato sospeso per aver rivelato ai pubblici ministeri un rapporto interno sull’abuso sessuale di bambini da parte delle truppe francesi di pace nella Repubblica Centrafricana. Fonti informate sul caso hanno detto che Anders Kompass ha passato il documento alle autorità francesi a causa del tentativo falliti delle Nazioni Unite per fermare l’abuso. Il rapporto documenta lo sfruttamento sessuale di bambini di nove anni da parte delle truppe francesi di stanza nel paese come parte degli sforzi internazionali di mantenimento della pace.”
    http://www.theguardian.com/world/2015/apr/29/un-aid-worker-suspended-leaking-report-child-abuse-french-troops-car 

    Soldati israeliani rompono il silenzio ed accusano Israele 
    Nena News, 05 maggio 2015: “Presentato ieri il rapporto della ong Breaking the Silence. Decine di testimonianze di soldati e ufficiali descrivono la violazione sistematica del diritto umanitario e delle leggi internazionali da parte delle forze armate israeliane durante l’offensiva contro Gaza.” 
    http://nena-news.it/israele-rompono-il-silenzio/ 

    Siria; gli alleati di al-Qaeda in Siria. 
    RT, 27 aprile 2015: “Israele, il paese che i suoi cherleaders in Occidente, hanno più volte detto essere in “prima linea” nella “guerra al terrore”, agisce come l’alleato di fatto di al-Qaeda in Siria”.
    http://rt.com/op-edge/253481-al-qaeda-syria-takeover-assad/ 

    USA/Israele: Violenza della polizia contro i neri americani ed israeliani 
    Mondoweiss, 01 maggio 2015: “Gli israeliani etiopi protestano contro la brutalità della polizia a Gerusalemme”
    http://mondoweiss.net/2015/05/ethiopian-brutality-jerusalem 
    Commondreams, 28 aprile 2015: “E lunedì, quando le tensioni esplosero ed i giovani di Baltimora hanno ripetutamente lanciato pietre contro i carri armati della polizia e navi da crociera, la scena ricordava stranamente i territori occupati, il che non dovrebbe sorprendere nessuno che abbia seguito la militarizzazione della polizia USA in base al modello dell’esercito israeliano”.
    http://www.commondreams.org/views/2015/04/28/baltimores-disgrace-history-police-violence 

    Finlandia: questo non potrà mai accadere dove i ricchi fanno le leggi per i ricchi 
    The Atlantic, 12 marzo 2015: “Reima Kuisla, un uomo d’affari finlandese, è stato recentemente scoperto mentre andava a 65 miglia all’ora in una zona con il limite di 50 miglia, nel suo paese, un reato che in genere si paga con una multa di un paio di centinaia di dollari, al massimo, negli Stati Uniti, ma dopo aver determinato il reddito di Kuisla, la polizia finlandese ha deciso una multa di 54.000 Euro.
    http://www.theatlantic.com/business/archive/2015/03/finland-home-of-the-103000-speeding-ticket/387484/  
    Yemen: Molte delle armi del Houthi sono state prodotte in Europa e negli Stati Uniti
    Jacobin Magazine, 16 aprile 2015: “In un documento dell’ambasciata degli Stati Uniti-Canada a Sana’a, del 9 dicembre 2009, si legge:” Contrariamente a quanto sostiene il governo Yemenita che l’Iran sta armando gli Houthi, la maggior parte degli analisti riferiscono che gli Houthi ottengono le loro armi dal mercato nero yemenita e anche dall’esercito Yemenita stesso”. “L’amara ironia è che molte delle armi del Houthi sono state prodotte soprattutto in Europa e negli Stati Uniti”.
    https://www.jacobinmag.com/2015/04/yemen-revolution-arab-spring-saudi-arabia/ 

    Francia: il “socialismo” francese in cerca di miliardi di euro da sauditi e Qatariti
    Reuters, 05 maggio 2015: “La Francia è in trattative, che potrebbero essere concluse rapidamente, per concordare miliardi di euro di contratti in Arabia Saudita che vanno dalla difesa civile aeronautica, trasporti ed energia – ha dichiarato il governo francese il martedì “. “La Francia ha firmato lunedì un contratto 7000 milioni dollari con il Qatar per aerei da combattimento, Rafale e ha già vinto 15 miliardi di dollari di contratti della difesa nella regione nel corso dell’ultimo anno.
    http://www.reuters.com/article/2015/05/05/us-france-saudi-contracts-idUSKBN0NQ0RH20150505
    (a cura di Saleh Zaghloul – immagine di Guido Rosato)

  • OLI 421 – ESTERI – Voci dalla stampa internazionale

    Miti sull’ISIS
    17 febbraio 2015 il  Juan Cole dissipa efficaciamente alcuni miti sull’Isis. http://www.juancole.com/2015/02/todays-about-daesh.html

    Gli abusi sessuali da parte di un Imam in Illinois (USA) sono in prima pagina.
    New York Times, 16 febbraio 2015. 
    http://www.nytimes.com/2015/02/16/us/sexual-assault-suit-against-illinois-imam-highlights-a-communitys-divisions.html?ref=todayspaper&_r=1

    A caccia dell’arma climatica
    The Guardian, 15 febbraio 2015: “Uno scienziato americano ha espresso la preoccupazione che i servizi di intelligence stiano finanziando una ricerca sul cambiamento climatico per sapere se le nuove tecnologie potrebbero essere usate come armi potenziali. Alan Robock, un climatologo presso la Rutgers University nel New Jersey”. http://www.theguardian.com/environment/2015/feb/15/spy-agencies-fund-climate-research-weather-weapon-claim

    Usare il clima come arma
    The Independent, 15 febbraio 2015: “Un esperto scienziato americato ha affermato che il governo degli Stati Uniti ha utilizzato il clima in modo ostile, citando l’azione di spargere nuvole durante la guerra del Vietnam (..). Ha anche dichiarato che la CIA aveva seminato nubi su Cuba “per far piovere e rovinare il raccolto dello zucchero”. http://www.independent.co.uk/news/science/spy-agencies-could-be-funding-geoengineering-research-in-pursuit-of-weaponising-the-weather-scientists-claims-10047544.html

    Human Rights Watch / Israele 
    Human Rights Watch, 17 febbraio 2015: “La sentenza della Corte Suprema Israeliana sulla richiesta di un risarcimento danni per la morte di Rachel Corrie invia un messaggio pericoloso alle forze armate israeliane che possono sfuggire alla responsabilità per le azioni illecite, ha detto, oggi, Human Rights Watch.”
     http://www.hrw.org/news/2015/02/17/israel-dangerous-ruling-rachel-corrie-case

    Hollywood e la politica
    The Intercept, 13 febbraio 2015: “La polemica di quest’anno su film e storia ha portato a una scrollata di spalle sprezzante da parte dei critici culturali che stancamente ci dice che i film sono solo film e che non si dovrebbe prendere a cuore la loro lettura della verità e godersi solamente lo spettacolo.” “Hanno ragione, Hollywood non è una aula scolastica, il problema, tuttavia, è che i film (..) possono plasmare la nostra comprensione degli eventi politici”. https://firstlook.org/theintercept/2015/02/13/why-hollywoods-war-stories-need-to-be-true/

    (a cura di Saleh Zaghloul – immagine di Guido Rosato)