Categoria: The New York Times

  • OLI 395: ESTERI – Voci dalla stampa internazionale

    Negare il genocidio degli armeni non è reato
    Reuters, 17 dicembre 2013: “Negare che le uccisioni di massa degli armeni nella Turchia ottomana nel 1915 erano un genocidio non è un reato penale, così ha stabilito la Corte di giustizia europea Martedì” in un caso riguardante la Svizzera.
    http://www.reuters.com/article/2013/12/17/us-switzerland-turkey-genocide-idUSBRE9BG0O820131217

    I reddito negli Stati Uniti
    The Economist, 14 dicembre 2013: “Tra il 1979 e il 2007 i redditi più alti dei lavoratori americani (1%) sono cresciuti del 275%, secondo il Congressional Budget Office. Quelli più bassi (20%) sono aumentati del 18%.”
    http://www.economist.com/news/united-states/21591616-americas-minimum-wage-debate-has-rolled-round-again-raising-floor?frsc=dg%7Ca

    Magia e stregoneria nel Bahrain
    Gulf Daily News, 11 dicembre 2013: “Ho studiato a scuola per 12 anni e ha lavorato come insegnante per 15 anni, ma non son mai imbattuto in qualsiasi argomento che affronta la magia o stregoneria, questo significa che il governo non riesce a sensibilizzare l’opinione pubblica”. http://www.gulf-daily-news.com/NewsDetails.aspx?storyid=366619

    Siria: è scomparsa una leader pacifista della protesta, sospettati i ribelli islamici
    Il Washington Post, 10 dicembre 2013, riporta il commento di Rami Nakhla, rifugiato politico siriano negli USA che, oggi, lavora all’U.S. Institute of Peace di Washington: “Il sequestro di Razan è stato come uno schiaffo in faccia, abbiamo bisogno di svegliarsi e riconoscere ciò che è diventato questo conflitto. E’ diventato una guerra settaria regionale, un gigante mostro sanguinario nascosto dietro le nostre legittime richieste di democrazia”. http://www.washingtonpost.com/world/middle_east/peaceful-protest-leader-in-syria-disappears-islamist-rebels-suspected-of-role/2013/12/10/8d1e3364-61d0-11e3-a7b4-4a75ebc432ab_story.html

    Roger Waters (Pink Floyd): musica, arte, cultura e diritti umani
    CounterPunch, 06 dicembre 2013, intervista Roger Waters: “La situazione in Israele/Palestina, con l’occupazione, la pulizia etnica e il regime israeliano di apartheid razzista sistematico non è accettabile. E’ sbagliato che un artista vada a suonare in un paese che occupa terre altrui e li opprime come fa Israele. Dovrebbe dire di no. Non avrei suonato per il governo di Vichy nella Francia occupata durante la Seconda Guerra Mondiale, non avrei suonato a Berlino durante lo stesso periodo. Molte persone l’hanno fatto. C’erano molte persone che affermavano che l’oppressione degli ebrei non stava accadendo dal 1933 fino al 1946. Quindi questo non è un scenario nuovo. Solo che questa volta è il popolo palestinese ad essere ucciso. E’ dovere di ogni essere umano pensante chiedersi: “Cosa posso fare?”
    http://www.counterpunch.org/2013/12/06/an-interview-with-pink-floyds-roger-waters/

    Attivista saudita condannata a frustate e prigione
    Reuters e Yahoo News: “Un giudice saudita ha condannato un attivista politico a 300 frustate e quattro anni di carcere per aver chiesto una monarchia costituzionale in Arabia Saudita”. http://ca.news.yahoo.com/saudi-activist-sentenced-lashes-prison-rights-group-162310752.html

    E’ morto Colin Wilson, autore di “The Outsider”
    Il New York Times, 13 dicembre 2013: “Il sentimento di Sartre era che la vita è priva di senso, che tutto è puro caso, che la vita è una passione inutile”, ha detto il signor Wilson al Toronto Star nel 1998. “La mia sensazione di base è sempre stata il contrario, che l’umanità è sull’orlo di un salto evolutivo a uno stadio superiore.”
    http://www.nytimes.com/2013/12/13/books/colin-wilson-author-of-the-outsider-dies-at-82.html?pagewanted=2&ref=todayspaper

    Yemen: Drone USA uccide almeno 13 persone che andavano ad una festa di nozze
    Yahoo News, 12 dicembre 2013: “I missili sparati da un drone statunitense hanno sbattuto contro un convoglio di veicoli che viaggiava verso una festa di nozze nel centro dello Yemen, giovedì, uccidendo almeno 13 persone, ha detto un funzionari della sicurezza yemenita.” http://news.yahoo.com/officials-us-drone-strike-kills-13-yemen-200318605.html

    La democrazia in Iraq
    Il Washington Post, 07 dicembre 2013: “Al-Qaeda controlla il 40 per cento della zona desertica della provincia di Anbar, ha detto Sabah Karhout, il presidente del Consiglio provinciale di Anbar.” http://www.washingtonpost.com/world/middle_east/next-door-to-syria-an-al-qaeda-linked-group-is-also-gaining-ground-in-iraq/2013/12/07/ca9dfd4a-5e16-11e3-bc56-c6ca94801fac_print.html

    USA: Gli scienziati del Congresso americano.
    Il Washington Post, 04 dicembre 2013: “Il rappresentante repubblicano Ralph M. Hall (R-Tex.), l’emerito presidente della commissione, ha chiesto al panello: “Pensi che ci sia vita là fuori, ci stanno studiando e cosa pensano di New York City?”
    http://www.washingtonpost.com/national/health-science/house-panel-ponders-extraterrestrial-life/2013/12/04/4496c3f6-5d05-11e3-95c2-13623eb2b0e1_story.html

    Israele/Palestina: “negoziati di pace”
    Il New York Times, 05 dicembre 2013: “Dall’inizio dell’ultimo round di negoziati, Israele ha demolito 159 case palestinesi, uccisi 23 palestinesi ed è andato avanti nella costruzione di 5.992 nuovi appartamenti nelle colonie in Cisgiordania.” “Mr. Erekat (il capo negoziatore palestinese) ha detto in occasione della Giornata delle Nazioni Unite di solidarietà con i palestinesi: “Io sono il negoziatore più svantaggiato nella storia del mondo, non ho nessun esercito, nessuna marina, nessuna forza aerea, nessuna frontiera, non ho economia.” http://www.nytimes.com/2013/12/05/world/middleeast/us-stepping-up-role-will-present-west-bank-security-proposal-to-israel.html?ref=todayspaper

    Siria: Diplomatico USA dobbiamo riprendere i rapporti con Assad
    Il New York Times, 04 dicembre 2013: “Dobbiamo iniziare a parlare di nuovo con il regime di Assad” su controterrorismo e altre questioni di interesse comune, ha detto Ryan C. Crocker, un diplomatico veterano che ha servito in Siria, Iraq e Afghanistan. “Deve essere fatto molto, molto tranquillamente. Per quanto Assad può essere un male non lo è quanto lo sono i jihadisti che avrebbero preso il sopravento in sua assenza.” http://www.nytimes.com/2013/12/04/world/middleeast/jihadist-groups-gain-in-turmoil-across-middle-east.html?ref=todayspaper&_r=1&

    (Saleh Zaghloul)

  • OLI 393: ESTERI – Voci dalla stampa internazionale



    Bangladesh: Il minimo per vivere
    The Guardian del 14 novembre 2013: Dal 1 dicembre il salario minimo degli operai tessili in Bangadesh aumenterà del 77 per cento, arrivando all’equivalente di 67 dollari al mese. Un compromesso raggiunto dal Governo e dai sindacati del settore dopo mesi di manifestazioni. Il sindacato però chiedeva di arrivare a 104,72 dollari al mese.
    http://www.theguardian.com/world/2013/nov/14/bangladesh-garment-workers-pay-rise

    British Counsil insegnate l’arabo nelle scuole
    L’Independent del 20 novembre 2013: “In un rapporto pubblicato oggi dal British Council l’arabo è classificato più importante del francese fra le lingue che i bambini dovrebbero imparare a scuola.” http://www.independent.co.uk/news/education/education-news/arabic-beats-french-mandarin-beats-german-and-spanish-is-best-uks-international-education-body-highlights-most-important-foreign-languages-to-learn-8949872.html

    USA: come sono visti i ricchi
    Il Washington Post del 27 novembre 2013: “Il 43 per cento degli intervistati ha detto che le persone ricche hanno più probabilità rispetto alla media degli americani di essere intelligenti e il 42 per cento ritiene che i ricchi lavorano più duro di tutti gli altri. I buoni ricchi! Il 53 per cento dice che le persone benestanti hanno più probabilità di essere avidi e il 34 per cento pensa che i ricchi hanno meno probabilità di essere onesti. I cattivi ricchi.” http://www.washingtonpost.com/opinions/the-deal-with-rich-people/2013/11/27/7b4b47d8-5318-11e3-9fe0-fd2ca728e67c_story_1.html

    USA: come si guardano i poveri
    Il New York Times del 28 novembre 2013: “Susan Friske, professoressa di psicologia all’Università di Princeton, ha scoperto che quando i soggetti della ricerca collegate ad una macchina di neuro-immagine guardano le foto dei poveri e dei senzatetto, i loro cervelli spesso reagiscono come se stanno vedendo cose, non persone. La sua analisi suggerisce che gli americani a volte reagiscono alla povertà non con simpatia ma con repulsione”. http://www.nytimes.com/2013/11/28/opinion/kristof-where-is-the-love.html?ref=todayspaper&_r=0&_r=1&

    L’Angola “vieta” l’Islam, immaginare un governo che “vieta” il cristianesimo.
    Il Guardian del 28 novembre 2013: “L’Angola è stato accusato di “vietare” l’Islam dopo aver spento la maggior parte delle moschee del paese e dopo le notizie di violenza e intimidazione contro le donne che indossano il velo. La Comunità Islamica di Angola ( ICA) sostiene che otto moschee sono state distrutte negli ultimi due anni e chi pratica l’Islam rischia di essere riconosciuto colpevole di aver disobbedito al codice penale dell’Angola.” http://www.theguardian.com/world/2013/nov/28/angola-accused-banning-islam-mosques

    Pedofilia nella Chiesa libanese, notare la “severa” punizione
    NOW.MMEDIA del 2 dicembre 2013: del “Appena due mesi dopo che il sacerdote maronita cattolico Padre Mansour Labaki è stato riconosciuto colpevole dal Vaticano di aver aggredito sessualmente tre minorenni (e al quale è stata data la severa punizione di “preghiera e penitenza”), il capo di un monastero greco-ortodosso di Koura, Archimandrite Panteleimon Farah è stata destituito dal vescovo del Monte Libano Giorgio Khodr e condannato all’isolamento all’interno del suo monastero per aver commesso «pratiche contrarie alla vita cristiana e alla vocazione monastica» – poi risultate essere molestie conro giovani.” https://now.mmedia.me/lb/en/newsandpolitics/523627-another-church-scandal-in-lebanon

    Pulizia etnica nel 21° secolo
    Il Guardian del 29 novembre 2013: “Decine di migliaia di beduini palestinesi sono costretti a spostarsi dalle loro case e terre. Allo stesso tempo, ci sono annunci del governo israeliano sul web che ti promettono finanziamenti come un immigrato inglese di venire a vivere in “comunità vibranti” nel Negev, se siete ebreo. Questa è pulizia etnica”. http://www.theguardian.com/world/2013/nov/29/britons-protest-israel-plan-remove-palestinian-bedouin

    Arabia Saudita: “notizia” dai media sauditi
    ARABNEWS del 1 dicembre 2013: “Sospetti clandestini etiopi hanno attaccato un uomo saudita e inciso una croce cristiana sul suo petto con un pezzo di metallo prima di fuggire”. http://www.arabnews.com/news/485861

    Siria: Jihadisti inglesi
    Il Daily Mail del 30 novembre 21013: “un uomo britannico che era stato ucciso combattendo a fianco degli estremisti legati ad al Qaeda in Siria, aveva finanziato il suo viaggio con rapine a persone in una zona ricca di Londra”. http://www.dailymail.co.uk/news/article-2516137/The-Al-Qaeda-fanatic-Britain-funded-jihad-trip-Syria-mugging-Londoners-Taser.html

    Siria: “da un gruppo di fratelli a signori di guerra”
    Il Telegraph del 30 novembre 2013: “L’Esercito Siriano Libero che ha iniziato come un semplice gruppo di combattenti contro Assad, sta ora facendo milioni con corruzione ed estorsione”. http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/middleeast/syria/10485970/Syria-dispatch-from-band-of-brothers-to-princes-of-war.html

    Palestina: per i bambini palestinesi non c’è sicurezza nemmeno nelle case loro
    Electronic Intifada del 28 novembre 2013: “Per i bambini, come Muhammad al-Majid di quattro anni, non c’è sicurezza nemmeno nelle loro case, perché le forze di occupazione israeliane possono invadere le case in qualsiasi momento del giorno o della notte. Secondo DCI, sono 179 i bambini palestinesi che sono stati imprigionati e processati nel sistema giudiziario israeliano al 30 settembre”. http://electronicintifada.net/blogs/ali-abunimah/israeli-forces-raid-home-arrest-4-year-old-dad-says
    (Saleh Zaghloul)

  • OLI 392: ESTERI – Voci dalla stampa internazionale

    Una soldatessa dei marines è stata violentata. “Il suo comandante ha detto che se lo meritava in quanto indossava pantaloncini da corsa.”
    Adam Mordochai racconta su UPWORTHY del 21 novembre 2013 la storia della soldatessa americana Ariana Klay: “è stata violentata dai suoi compagni marines. Ciò che è seguìto è stato uno spettacolo dell’orrore dove è stata intimidita dai suoi superiori, maliziosamente molestata, e vittima ancora una volta dal braccio militare nel quale si era offerta di servire volontariamente.”

    www.upworthy.com

    Leggeri “sensi di colpa” sionisti

    Leon Wieseltier sul New York Times del 21 novembre 2013 fa una recinzione del libro di Ary Shavit, giornalista israeliano di Haarez, La mia terra promessa, il trionfo e la tragedia di Israele: “egli sostiene che il sionismo era storicamente miracoloso e  al contempo storicamente colpevole. “Fin dall’inizio, il sionismo ha pattinato sul ghiaccio sottile”: C’era un altro popolo che viveva nella stessa terra. “Il miracolo si basa sulla negazione”, sottolinea senza mezzi termini. “ i Bulldozer hanno raso al suolo villaggi palestinesi, le autorizzazioni hanno confiscato la terra palestinese, le leggi hanno revocato la cittadinanza ai palestinesi ed hanno annullato la loro patria.” La narrazione di Shavit del massacro e la cacciata degli arabi di Lydda da parte delle forze israeliane nella guerra del 1948 è un tour de force nauseante, anche se non è, a suo parere, tutto quello che bisogna sapere sulla guerra o il paese. “La scelta è dura, dichiara senza battere ciglio: “O respingere il sionismo a causa di Lydda, o accettare il sionismo insieme a Lydda.”
    Lydda (città dove sono nati mio nonno e mio padre) non era che uno dei tanti massacri compiuti dai sionisti e la cosa strana è che queste persone che scrivono sul New York Times e Haaretz abbiano scelto di non rifiutare il sionismo ma di accettarlo con tutti i suoi massacri e tutte le sue atrocità.”

    Il lato oscuro di Hollywood: “Produttore di Hollywood rivela la sua doppia vita come un trafficante di armi e spia israeliana”

    Marie-Louise Olson sul Daily Mail del 22 novembre scrive di Arnon Milchan, il produttore israeliano di grandi successi tra cui Fight Club e Pretty Woman, il quale ha rivelato per la prima volta “il suo coinvolgimento negli affari clandestini per acquisire armi per Israele e il suo lavoro per la promozione del presunto programma nucleare del paese.”
    www.dailymail.co.uk

    Hamid Karzai insiste che gli Stati Uniti non debbano interferire nelle elezioni afghane.

    Rod Norland del New York Times scrive 23 novembre 2013 del presidente afghano Hamid Karzai che prima di firmare l’accordo di sicurezza con gli USA vuole che “le forze americane smettano le incursioni nelle case afghane, che contribuiscano a promuovere i colloqui di pace e che non interferiscano nelle elezioni”.
    www.nytimes.com

    “La NSA ha infettato 50.000 computer”

    NRC “Gli attacchi informatici NSA sono eseguiti da un dipartimento speciale chiamato TAO. Fonti pubbliche hanno detto che questo reparto impiega più di un migliaio di hacker.”

    I massacri israeliani contro i civili palestinesi nel 1948 al “Teatro J” di Washington

    Perter Marks scrive sul Washington Post del 21 novembre della protesta di alcuni membri della comunità ebraica di Washington per la programmazione al teatro della stessa comunità della “storia romanzata di Lerner sull’uccisione di abitanti palestinesi dai soldati israeliani durante la guerra arabo-israeliana del 1948” .
    www.washingtonpost.com

    L’accordo USA con l’Iran non è nell’interesse di Arabia Saudita

    Il New York Times del 22 novembre 2013 scrive del negoziato con l’Iran e dell’opinione di R. Nicholas Burns, ex sottosegretario di Stato USA che ha organizzato le prime sanzioni contro l’Iran durante l’amministrazione Bush: “è nell’interesse nazionale americano fare questo lavoro di negoziazione. Se non è nell’interesse di Israele o nell’interesse dell’Arabia Saudita, così sia.”
    www.nytimes.com

    “Se gli israeliani diventano protettori e difensori dei paesi musulmani sunniti”.

    David Ignatius opinionista del Washington Post (23 novembre 2013), parla dell’alleanza di fatto tra Israele ed Arabia Saudita contro l’Iran (Islam Sciita) dicendo che Israele è diventato il difensore dei paesi musulmani sunniti. Arabia Saudita, al Qaeda, i Fratelli Musulmani, Hamas sono fra quelli che appartengono all’Islam sunnita.
    www.washingtonpost.com

    (Saleh Zaghloul)

  • OLI 391: ESTERI – Voci dalla stampa internazionale

    Affinità tra l’antifemminismo israeliano e quello saudita
    Il giornale israeliano Haaretz del 14 novembre 2013 dice che un “importante rabbino israeliano” ha sentenziato che “le donne non devono guidare”.
    Bambini di tutto il mondo unitevi
    Lindsay Abrams su Saloon del 15 novembre scrive di lavoro agricolo minorile negli USA: “Bambini di 12 anni stanno lavorando – e morendo – nelle fattorie americane.” La legge non tutela i giovani lavoratori e la loro sicurezza: ” è inoltre legale che un bambino di 12 anni possa lavorare 70 ore settimanali in un campo di tabacco.”
    Il Sunday Times rivela un piano israeliano-Sauduta di colpire l’Iran
    Il Sunday Times dice che “il Mossad israeliano sta lavorando con funzionari sauditi su un piano di emergenza per un eventuale attacco contro l’Iran se il suo programma nucleare non fosse significativamente frenato in un accordo che potrebbe essere firmato a Ginevra questa settimana.” Molte ormai le affinità tra Arabia Saudita e Israele.
    “L’Arabia Saudita è il paese più accusato di diffondere il settarismo”
    Nell’ultimo numero di European Council on Foreign Relations, Fatima Ayub, esplora il fenomeno del settarismo nel Golfo e spiega come i governi della regione coltivano e manipolano le agende settarie per perseguire obiettivi politici strategici.
    Sciacalli nelle Filippine
    CSMONITOR del 13 novembre 2013 dice che: “la devastazione provocata dal tifone Haiyan – arrivato sulla scia di un terremoto micidiale in un’altra parte del paese – potrebbe favorire una grande presenza militare degli Stati Uniti, ora non solo meno desiderabile, ma addirittura auspicabile.” http://www.csmonitor.com/World/Security-Watch/2013/1113/US-military-footprint-on-Philippines-could-grow-after-typhoon-Haiyan-video
    Jehadisti occidentali
    “Ho visto ceceni, norvegesi, belgi e persino uno che diceva di essere somalo che parlava con un stretto accento di Bermingham. Questi combattenti vengono da ogni posto. Secondo gli analisi del controterrorismo gli occidentali sono circa il 10% dei combattenti stranieri in Siria. Gli ufficiali europei ed americani hanno lanciato l’allarme sull’aumento del numero dei loro cittadini che partecipano al combattimento.”  http://world.time.com/2013/11/14/jihad-for-beginners-westerners-fighting-with-al-qaeda-in-syria/
    Diplomatico saudita a Londra avrebbe schiavizzato le sue domestiche
    L’articolo di London Evening Standard del 13 novembre 2013 dice che “Un diplomatico saudita e la moglie avrebbero costretto due donne a lavorare in condizioni di schiavitù nella loro casa di Londra.” Il diplomatico saudita trattava le due lavoratici domestiche in base alla legge saudita sul lavoro dei migranti dove vige il cosiddetto “kefala system” in base al quale i datori di lavoro sauditi (anche in Qatar) controllano totalmente i loro dipendenti. Vedi articolo su OLI 390.
    Giustizia razzista negli USA: la popolazione carceraria
    “Al 2000, il 3 per cento della popolazione degli Stati Uniti è stato rinchiuso in carcere o è stato in libertà vigilata, un tasso senza precedenti in tutto il mondo. Michelle Alexander, autore di The New Jim Crow, ha dimostrato che questa tendenza colpisce in modo sproporzionato le persone di colore (il Dipartimento di Giustizia ha stimato che un terzo degli uomini neri e quasi un quinto degli uomini Latini nati nel 2001 andranno in carcere nel corso della loro vita), e rafforza la disuguaglianza razziale esistente in tutta la società degli Stati Uniti”. A che serve avere un presidente nero? Cosa sta facendo esattamente Obama?
    Un ribelle siriano decapitato per errore dagli stessi ribelli
    Il New York Times del 16 novembre dice che i ribelli siriani vicini ad al Qaeda hanno tagliato la testa di un oppositore del regime siriano per errore pensando fosse sciita.
    Il traffico internazionale di jehadisti
    La CNN dice che “è straordinario osservare questo volume di traffico internazionali da paesi dove Al Qaeda ha una confermata e consistente presenza verso uno stato membro della NATO”. “Viaggiare attraverso la Turchia è diventato così facile e confortevole che è il percorso preferito dei jehadisti.” “Ci sono persone che arrivano da Olanda, Germania e persino dal Perù” ha detto affermando che il numero delle reclute europee alla jihad sta superando quelle arabe.” 
    (Saleh Zaghloul)
  • OLI 388: ESTERI – Voci dalla stampa internazionale

    Glenn Greenwald, il crollo di credibilità e la non obbiettività dei media occidentali
    “Il crollo di credibilità dei media deriva, più che dalla parzialità ideologica, da come aiutano il governo degli Stati Uniti a diffondere falsità che hanno portato alla guerra in Iraq e, più in generale, ad un servilismo lampante nei confronti del potere politico.” Leggete tutte le sette pagine di corrispondenza online tra Glenn Greenwald e Bill Keller del New York Times, leggete tutto quello che scrive Greenwald. http://www.nytimes.com/2013/10/28/opinion/a-conversation-in-lieu-of-a-column.html?pagewanted=1&_r=4&hp

    Suu Kyi, le daresti ancora il Nobel per la “pace”?
    L’articolo del Telegraph del 24 ottobre 2013 parla dell’atteggiamento ambiguo di Miss Suu Kyi verso la violenza contro le minoranza musulmana birmana che rischia di offuscare la sua reputazione. “Le sue parole sul programma Today di ieri erano profondamente deludenti. La signorina Suu Kyi ha cercato di spiegare la violenza collettiva, che ha costretto 140.000 musulmani ad abbandonare le loro case, come un prodotto della “paura” della maggioranza buddista. Più stridente di tutto era la sua risposta alla semplice domanda: “Condanni la violenza antimusulmana”, lei rispose: “Condanno qualsiasi movimento che si basa su l’odio e l’estremismo.” Quando un premio Nobel non può rispondere a questa domanda particolare con un dritto “Sì”, abbiamo il diritto di sentirci sgomenti.” http://www.telegraph.co.uk/comment/telegraph-view/10402311/Suu-Kyi-lets-us-down.html

    La condotta di Obama, un altro Nobel per la “pace”!
    “Vogliamo capire perché una nonna di 67 anni rappresentava una minaccia per uno dei paesi più potenti del mondo. Vogliamo capire come potrebbero nove bambini, alcuni di loro giocando nei campi, altri appena tornati da scuola, avere minacciato la sicurezza di coloro che vivono in un continente ad un oceano di distanza”. http://www.theguardian.com/commentisfree/2013/oct/25/president-us-assassinated-mother

    Lo spettro del razzismo si aggira per l’Europa. Quali significati e valori ci insegnano esattamente quando, almeno due volte all’anno, celebrano la memoria degli orrori nazisti?
    “In Irlanda – un paese con un record vergognoso di ostilità nei confronti di nomadi – una bambina di sette anni ed un bambino di due anni, sono stati strappati dalle loro famiglie, pur avendo i certificati di nascita e passaporti in perfetto stato. In Serbia, gli skinheads hanno cercato di portare via un bambino rom biondo dai suoi genitori. In Gran Bretagna, le emittenti e giornali hanno riscaldato gli animi dando notizie allarmistiche e, con minima evidenza, alimentando il fuoco della vita infernale delle famiglie dei bambini scomparsi, come Madeleine McCann.” (..) In Italia, dove i teppisti hanno attaccato i loro campi cinque anni fa, dove il primo ministro ha risposto nel modo più razzista, ordinando di prendere le impronte digitali di tutti i 150.000 Rom, e dove dell’acido è stato lanciata contro una madre e suo figlio all’inizio di questo mese. Nella Repubblica Ceca , i gruppi per i diritti umani hanno chiesto misure per proteggere i Rom dalle violenze e le intimidazioni dopo i disordini di questa estate. In Slovacchia, essi vengono segregati dietro imponenti pareti, un eco inquietante della storia lugubre recente”. http://www.independent.co.uk/voices/comment/the-grim-history-of-the-roma-is-no-fairy-tale-8906270.html

    Tra i profughi nella periferia di Roma
    “” Vivere qui è molto difficile, non abbiamo niente”, ha detto Ahmed dalla Somalia, 27, che ha tentato di iniziare una nuova vita in Norvegia e in Svezia ma è stato rimandato due volte. (…) “La vita era migliore quando ho vissuto in Libia sotto Gheddafi di quanto lo sia in Italia oggi”, ha detto Ahmed, che ha un lavoro occasionale nello scarico merci”. http://www.thelocal.it/20131024/life-was-better-when-i-lived-under-qaddafi

    Glenn Greenwald ed i “difensori” della libertà di stampa
    “Il direttore della NSA, il generale Keith Alexander, ha chiesto giovedì di fermare la copertura che i giornali di tutto il mondo stanno facendo su questo sistema di sorveglianza segreta.” http://www.theguardian.com/commentisfree/2013/oct/25/europe-erupts-nsa-spying-chief-government

    Immaginate le reazioni dei media se fosse stato un miliardario musulmano ad invitare alla distruzione di un paese occidentale.
    “Il proprietario di Casino, il miliardario Sheldon Adelson, ha detto a una folla di Yeshiva University di New York, martedì, che l’unica tattica di negoziazione con l’Iran sarebbe quella di sparare un missile nucleare nel paese e minacciare di spazzare via l’intera popolazione di Teheran, la capitale della nazione.” http://www.huffingtonpost.com/2013/10/23/sheldon-adelson-nuke-iran_n_4150237.html

    La democrazia in Medio Oriente non rientra negli obbiettivi USA
    “Gli Stati Uniti hanno al massimo tre interessi strategici in Medio Oriente. In primo luogo, vogliamo che il petrolio e il gas del Golfo Persico continui a fluire verso i mercati mondiali (..) una grave interruzione di fornitura di energia dal Golfo farebbe aumentare i prezzi mondiali e farebbe male ad una economia globale ancora fragile. In secondo luogo, vogliamo scoraggiare i paesi del Medio Oriente di sviluppare Armi di Distruzione di Massa , e in particolare armi nucleari. Sarebbe stato meglio che gli Stati Uniti avessero fatto di più per impedire ad Israele di ottenere la bomba (..). In terzo luogo, vorremmo ridurre la violenza estremista che proviene da questa regione, in forma di terrorismo. (Questa minaccia è di solito esagerata, a mio avviso, ma non è certo inesistente.)” http://walt.foreignpolicy.com/posts/2013/10/25/playing_hard_to_get_in_the_middle_east
    (Saleh Zaghloul)

  • OLI 385: ESTERI – Voci dalla stampa internazionale

    I Fratelli Musulmani non sono l’unica manifestazione di Islam politico. 

    New York Times, 09 luglio 2013, articolo di Robert F. Worth: “Se l’islam politico fosse quotato in borsa, sarebbe crollato drasticamente durante la scorsa settimana.”  http://www.nytimes.com/2013/07/10/world/middleeast/aid-to-egypt-from-saudis-and-emiratis-is-part-of-struggle-with-qatar-for-influence.html?pagewanted=2&_r=4&hp&

    Una cosa sulla quale sono d’accordo le due parti in conflitto in Egitto. 
    The Washington Post, 10 luglio 2013, articolo di William Booth e Michael Birnbaum: “C’è poco in comune tra i sostenitori arrabbiati dei Fratelli musulmani ed i laici, festaioli liberali di piazza Tahrir in questi giorni – tranne che per una cosa. Entrambi ritengono che il governo degli Stati Uniti stia cospirando contro di loro “. http://www.washingtonpost.com/world/middle_east/in-egypt-gripes-about-us-government-are-a-common-theme/2013/07/09/6cf7e44e-e8e6-11e2-818e-aa29e855f3ab_print.html

    Israele e l’esercito egiziano.
    Haartz, 9 luglio 2013, articolo di Barak David: “Israele la scorsa settimana ha invitato gli alti funzionari degli Stati Uniti a non bloccare la somma di 1,3 miliardi di dollari con cui l’America sostiene l’esercito egiziano ogni anno in risposta al colpo di stato in Egitto”. http://www.haaretz.com/news/diplomacy-defense/israel-urged-u-s-not-to-halt-aid-to-egypt-says-top-american-official.premium-1.534651

    L’amico di Netanyahu.
    Ahramonline, 07 luglio 2013, articolo di Bassem Aly: “Il governo di Netanyahu considerava il presidente islamista dell’Egitto come un potenziale amico, soprattutto dopo la cacciata di Mubarak, ex-tesoro strategico israeliano”. http://english.ahram.org.eg/NewsContent/2/8/75909/World/Region/The-US–Israel-What-to-do-on-Egypt.aspx

    La vera rivoluzione.
    Jadaliyya, 08 luglio 2013, articolo di Sarah Carr: “La vera rivoluzione avverrà quando il coinvolgimento militare in politica sarà un ricordo lontano nella storia”. http://www.jadaliyya.com/pages/index/12779/on-sheep-and-infidels

    I quattro motivi per i quali ad Israele mancherà Morsi
    Haartz, 03 luglio 2013, articolo di Anshel Pfeffer: “Ma negli ultimi anni, sotto il governo di Morsi, l’esercito è stato inviato su operazioni più mirate e forte contro gli elementi di Al-Qaeda che hanno preso il sopravvento in alcuni parti della penisola, e ancora più importante per Israele è il fatto che ha demolito gran numero di tunnel di contrabbando . La vicinanza tra Fratelli Musulmani e Hamas ha reso l’Egitto più determinato a combattere gli islamisti estremi nel Sinai e Gaza, nonché il contrabbando di armi.” http://www.haaretz.com/misc/article-print-page/four-reasons-why-israel-may-miss-morsi-after-all.premium-1.533603?trailingPath=2.169%2C2.216%2C2.217%2C
    (Saleh Zaghloul)

  • OLI 384: ESTERI – Voci dalla stampa internazionale

    I militari USA in Africa
    Reuters, articolo di Peter Apps: “Tuttavia, con circa 4000-5000 persone a terra in ogni momento, gli Stati Uniti ora hanno più truppe in Africa che in qualsiasi altro tempo dal suo intervento in Somalia due decenni fa.” “Ci sono due ragioni principali: per contrastare al Qaeda e altri gruppi militanti, e per aumentare la propria influenza in un continente che potrebbe diventare una destinazione sempre più importante per il commercio e gli investimenti americani, vista la crescita della presenza della Cina in Africa (…) Altri temono che l’influenza militare degli USA possa essere utilizzata per portare via le risorse”. http://www.reuters.com/article/2013/06/27/us-usa-africa-military-idUSBRE95Q1EZ20130627

    L’abdicazione di un capo di una dinastia (di un sovrano assoluto) a favore di suo figlio è considerata riforma.
    The Economist, 29 giugno 2013: “Altri motivi possono aver spinto Hamad a dimettersi. Ora sessantunenne, ha a lungo sostenuto le riforme in altre parti del mondo arabo, al punto da finanziare generosamente le rivoluzioni in Libia e Siria. Tuttavia sentiva un certo disagio per non riuscire a praticare in casa ciò che predicava fuori”. http://www.economist.com/news/middle-east-and-africa/21580197-remarkable-emir-bows-out-hard-act-follow

    Razzismo in Israele: le ragazze ebree non devono uscire con i neri.
    MondoWeiss, 30 giugno 2013, articolo di David Sheen: “Aggressione a Tel Aviv: Le ragazze ebree non devono uscire con i neri!” “Questa è la stessa reazione che mia nonna ha affrontato in Germania, quando i nazisti hanno impedito ai tedeschi di camminare con lei, perché era ebrea.” http://mondoweiss.net/2013/06/attack-jewish-blacks.html

    Chi sono le principali minacce alla sicurezza per gli arabi?
    The New York Times, 01 luglio 2013, articolo di Mark Landler e Jodi Rudoren: “Un recente sondaggio di 20.000 persone in 14 Paesi fatto dal Centro Arabo per la Ricerca e gli Studi Politici in Doha ha trovato che Israele e gli Stati Uniti sono visti come le principali minacce alla sicurezza.” http://www.nytimes.com/2013/07/02/world/middleeast/mideast-chaos-grows-as-us-focuses-on-israel.html?ref=todayspaper&_r=2&
    (Saleh Zaghloul)

  • OLI 382: ESTERI – La Siria nella stampa internazionale

    Una conferenza di pace per la fornitura di armi?
    The New York Times, 12 giugno 2013, articolo di Mark Mazzetti e Michael R. Gordon: “La Gran Bretagna e la Francia hanno detto che potrebbero essere disposti a fornire armi ai ribelli in agosto, dopo la prevista conferenza di pace internazionale.”
    http://www.nytimes.com/2013/06/13/world/middleeast/syrian-forces-seen-stepping-up-air-attacks-on-rebels.html?_r=0

    L’ex ministro degli esteri francese Roland Dumas: La guerra in Siria è stato pianificata
    Global Research, 15 giugno 2013, articolo di Gearoid O Colmain: ”Ero in Inghilterra due anni prima della violenza in Siria per altri affari. Ho incontrato alti funzionari britannici, che mi hanno confessato che stavano preparando qualcosa in Siria. La Gran Bretagna stava organizzando un’invasione di ribelli in Siria.”. http://www.globalresearch.ca/former-french-foreign-minister-the-war-against-syria-was-planned-two-years-before-the-arab-spring/5339112?print=1

    Persino il conservatore Fox News vede i jihadisti in Siria come dei Robin Hood
    Fox News, 12 giugno 2013, articolo di Jamie Dettmer: “i combattenti siriani cercano di rovesciare l’uomo forte Bashar Assad, ha detto Foxnews.com. I jihadisti di Al Qaeda affiliati a Jabhat al-Nusra sono feroci in battaglia, ma poi dividono il bottino con gli abitanti di villaggi che soffrono, mentre altri insorti riempiono le tasche con il bottino”. “Non sono corrotti come gli altri. Ciò che catturano dalle basi governative lo distribuiscono. Sono corretti, molto corretti.”
    http://www.foxnews.com/world/2013/06/12/al-qaeda-linked-fighters-gain-respect-in-syria-with-social-outreach/

    Armi ai ribelli siriani “moderati”
    New York Times, 14 giugno 2013, articolo di Ben Hubbard: “Gli americani hanno detto che saranno armarti i battaglioni moderati”, ha detto.” Non so se il mio battaglione è moderato.” http://www.nytimes.com/2013/06/15/world/middleeast/syria-developments.html?pagewanted=2&ref=todayspaper&_r=1&

    YouTube dirà chi sono i moderati della “rivoluzione” siriana
    USA TODAY, 14 giugno 2013, Oren Dorell e Ahmad Kwidwe: “Sappiamo da fonti aperte, da video di YouTube e dalle interviste chi sono i laici amanti della libertà e chi sono quelli religiosi estremisti”, ha detto Harmer “.
    http://www.usatoday.com/story/news/world/2013/06/14/syria-rebels-weapons-logistics/2423185/
    (Saleh Zaghloul – immagine Guido Rosato)

  • OLI 381: ESTERI – Voci dalla stampa internazionale

    USA, PRISM, Infrastrutture di tirannia globale 
    The Atlantic, 7 giugno 2013, Conor Friedersdorf: “Bush e Obama hanno costruito infrastrutture che qualsiasi Diavolo avrebbe desiderato.”
    New York Times, 9 giugno 2013, articolo di Mark Mazzetti e Michael S. Schmidt: “Quando ti rendi conto che questo è il mondo che hai contribuito a creare, che sarà peggiore per le prossime generazioni e che estenderà le capacità di questa architettura di oppressione, allora realizzi che sei disposto a correre ogni rischio e non importa che cosa sarà il risultato”, ha detto il signor Snowden.

    Africa: Possesso della terra, dei semi e dei mercati dell’Africa
    The Guardian, 10 giugno 2013, articolo di George Monboit  intitolato “Africa, permettici di aiutarti – proprio come nel 1884”  “Uno degli scopi dichiarati della conferenza del G8, che sarà ospitata da David Cameron la prossima settimana, è quello di salvare i popoli dell’Africa dalla fame. Per assolvere a questa grave responsabilità, le potenze europee hanno scoperto, per la loro indubbia difficoltà, che le loro aziende devono estendere il proprio controllo e la proprietà in gran parte dell’Africa. Come risultato, essi si troveranno in possesso della terra, dei semi e dei mercati dell’Africa”.
    Palestina: Il 90% delle acque di Gaza è inadatto al consumo umano
    Reuters, 10 giugno 2013, articolo di Stephanie Nebehay : “Un investigatore dei diritti umani delle Nazioni Unite ha accusato Israele, lunedì, di imporre punizioni collettive su 1,75 milioni di palestinesi che vivono nella Striscia di Gaza”
    “Quarantasei anni fa, come oggi iniziava l’occupazione israeliana della Palestina. Sei giorni di guerra si sono trasformati in 46 anni di occupazione,” ha detto, al Forum di Ginevra, Falk, un ricercatore indipendente. “La viabilità di Gaza ha bisogno di urgente attenzione e non può essere lasciata alla mercé della continua occupazione israeliana”, ha detto.  La striscia di Gaza è governata dal movimento islamista Hamas, attorno alla quale Israele mantiene un assedio a causa di quello che considera problemi di sicurezza. Falk, che ha visitato Gaza lo scorso dicembre facendo ingresso attraverso l’Egitto, ha detto che il 70 per cento della popolazione di Gaza dipende dagli aiuti internazionali per la sopravvivenza e che il 90 per cento dell’acqua è “inadatta al consumo umano”. “Nel primo trimestre del 2013, Israele ha demolito 204 case e strutture palestinesi in Cisgiordania, spostando 379 palestinesi”, ha detto, citando dati Onu. “Israele detiene quasi 5.000 palestinesi, molti detenuti arbitrariamente e sottoposti a torture, confessioni forzate, isolamento e la negazione delle visite familiari”, ha detto.”
  • OLI 380: ESTERI – Voci dalla stampa internazionale

    La Siria rimprovera Erdogan per la violenza contro la rivolta turca
    New York Times, 1 giugno 2013 (Reuters): “La Siria ha allegramente rovesciato i tavoli sul primo ministro turco Tayyip Erdogan, sabato, per la sua risposta alle manifestazioni anti-governative, chiedendogli di fermare la violenta repressione delle proteste pacifiche o dimettersi” … “ le tv di stato siriane hanno trasmesso ore di filmati in diretta da Istanbul, dove migliaia di manifestanti si sono scontrati per il secondo giorno con la polizia che ha sparato gas lacrimogeni e cannoni ad acqua.” http://www.nytimes.com/reuters/2013/06/01/world/middleeast/01reuters-turkey-protests-syria.html?hp&_r=2&

    Erdogan definisce l’alcolismo:
    The Australian (APP): “Coloro che bevono sono alcolisti,” ha detto (Erdogan), prima di aggiungere: “Non voglio dire tutti, ma coloro che bevono regolarmente”
    http://m.theaustralian.com.au/news/breaking-news/erdogan-rejects-dictator-claims/story-fn3dxix6-1226655594916

    Erdogan: I social network sono la peggiore minaccia alla società.
    New York Times, 03 giugno 2013: “Ora abbiamo una minaccia che si chiama Twitter” ha detto. “I migliori esempi di bugie possono essere trovati lì. Per me, i social media sono la peggiore minaccia alla società.”
    http://www.nytimes.com/2013/06/03/world/europe/turkey-premier-says-protests-will-not-stop-plans-to-demolish-park.html?ref=todayspaper&_r=1

    Fosse accaduto in un paese musulmano sarebbe stato in prima pagina.
    The Times of Israel, 04 giugno 2013: “Una studentessa è stata espulsa da una scuola ultra-ortodossa per infermieri nel centro di Israele per aver messo in dubbio la sua fede.”
    http://www.timesofisrael.com/student-expelled-from-ultra-orthodox-school-for-loss-of-faith/

    Israele pianifica di espellere gli immigrati neri
    The Guardian, 03 giugno 2013: “Israele ha in programma di inviare migliaia di migranti africani in un paese non identificato, secondo un documento del tribunale, nel tentativo di affrontare una delle questioni più pressanti di Israele: cosa fare con un afflusso di circa 60.000 migranti africani che sono entrati di nascosto in Israele dall’Egitto nel corso degli ultimi otto anni.”
    http://www.guardian.co.uk/world/2013/jun/03/israel-plan-migrants-deport-east-africa
    (Saleh Zaghloul)