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| (fotografia di Ferdinando Bonora) |
Categoria: OLI 416
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OLI 416: PAROLE DEGLI OCCHI – Sala d’attesa
Genova, una sera di ottobre a Porta Principe, ore 23,45: nell’opera di ammodernamento in corso per il progetto nazionale Grandi Stazioni S.p.A., con gran copia di nuovi spazi commerciali, è stata mantenuta la vecchia elegante sala d’attesa per i viaggiatori, che però chiude alle 21 per riaprire l’indomani mattina. Anche i pochi locali di ristoro serrano i battenti poco dopo e per ora non sono state realizzati panchine o altri sedili, né è dato sapere se ne verranno istallati a lavori conclusi. Ai “clienti” che aspettano il treno non resta che accoccolarsi per terra oppure sedersi su scalini e scomodi muretti. -
OLI 416: CGIL – A Roma il Nidil diventa grande
Corre come una maratoneta e tiene alta la bandiera quasi fosse la fiaccola olimpica.
C’è chi sorride al suo passaggio – Ma che ci fa qui? – E’ impazzita! – osservano alcuni
Lei si chiama Carla: Guardi è la prima che ho trovato. Avevo quella dell’ulivo, sarei potuta venire anche con quella, ma non so dov’è finita… così ho portato questa, tanto è lo stesso! Qui nessuno lo dice, ma sono tutti elettori del Pd!
Carla ha la faccia di una che il Partito l’ha visto in tutte le salse: Pci – Ds – Ulivo – Ds + Margherita – Pd. Con Ochetto, Rutelli, Prodi, Veltroni e ha visto il partito liquido. E in quel fiume di gente che scorre verso il Colosseo, dove, per la prima volta, si manifesta contro le scelte di un segretario del Pd, Carla sembra davvero fuori posto. Un uomo la stessa bandiera la tiene bassa, listata a lutto, come a giustificarsi. Tanto sta commemorando un morto.
Gli altri, quelli che manifestano contro il tradimento, mostrano le molte facce di Renzi nei loro striscioni, così il patto del Nazareno si trasfigura in quello divino della cappella Sistina con Adamo che diventa Renzi creato dal dio Berlusconi. E la dicotomia si ripropone di continuo come se i due fossero fratelli della stessa madre. A Roma, in effetti, sfila un popolo di orfani. Ma sono tantissimi e politicamente in balia dell’attesa che il vuoto lasciato da Renzi a sinistra venga occupato prima di tutto da idee e programmi. Una Cgil rinnovata schiera sul palco tre giovanissimi a fare da conduttori. Una di loro ha la grinta di un dj. In corteo gli striscioni del Nidil muovono i primi passi, piccoli e fragili in confronto a quelli della FIOM o dello Spi. C’è solo da sperare che le altre categorie – zie ricche – con un sano spirito di sussidiarietà, si decidano a far crescere i tanti Nidil distribuiti sul territorio con risorse e persone, affinché si sappia chi tutelano e i giovani possano iscriversi. Una delegata, nel 2009 aveva chiesto esattamente questo durante un congresso della Cgil genovese. Ma allora non era stata cosa. Oggi con Renzi forse tutto cambierà.(Giovanna Profumo – foto dell’autrice)
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OLI 416: CITTÀ – Quale promozione turistica?
“A POCHI MINUTI DA / A FEW MINUTES FROM / PALAZZO DUCALE”, esclama un grande pannello sistemato da non molto nel cortile minore di Palazzo Ducale a Genova – quello che affaccia su piazza De Ferrari, di grande passaggio – con una pianta semplificata del centro cittadino.
Vi sono evidenziati alcuni importanti poli culturali, con linee rosse che suggeriscono i percorsi per raggiungerli e, nella fascia in basso, indicazioni pratiche sulla localizzazione, gli orari di apertura, le distanze e i tempi per raggiungerli a piedi o in autobus. Sono citati anche i due organismi che hanno prodotto tale informazione: “Genova Palazzo Ducale – Fondazione per la Cultura” e “Genova Musei”, che fa capo all’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune.
Compaiono solo complessi museali, oltre ovviamente lo stesso Palazzo Ducale. Una scelta di campo limitata, che sulle prime può apparire riduttiva, ma che in fin dei conti è condivisibile, in una città antica che è un unico grande monumento in cui c’è molto altro da trovare, conoscere e godere, la cui presentazione avrebbe però creato qui un farraginoso sovraccarico di dati e annullato l’efficacia di questo sintetico strumento promozionale.
Fissiamo pure l’attenzione sui musei, come luoghi in cui si concentrano variegate testimonianze del passato e del presente, lasciando la scoperta di tutto il resto all’autonomia dei visitatori.
Ma perché soltanto questi?
Vediamo infatti il Museo del Risorgimento, i Musei di Strada Nuova, il Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone, il Museo di Sant’Agostino, il Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce; oltre all’Acquario di Genova, anch’esso a pieno titolo museo naturalistico, con animali vivi e non imbalsamati. E basta, in una città con ben altra ricchezza di strutture analoghe.Non è difficile immaginare il criterio col quale sono stati selezionati: salvo prova contraria, si tratta degli unici musei civici presenti nell’area rappresentata e gestiti direttamente ed esclusivamente dal Comune; a parte il Ducale – dove ci si trova – e il famoso Acquario, che in virtù di un’eccellente strategia promozionale è ancor oggi impropriamente considerato da molti, fuori Genova, il principale motivo – se non l’unico – per venire da noi e quindi può anche starci, come riferimento e rimando di grande notorietà.
Se davvero è così, il pannello in questione risulta indecente, irritante e inaccettabile.
Vogliamo promuovere la città nel suo insieme, o soltanto un settore della sua amministrazione?
Intendiamo privilegiare le esigenze dei visitatori e dell’intera collettività, o soltanto di coloro che si occupano di una parte dei beni accessibili al pubblico – di cui non sono proprietari, ma gestori per conto della comunità – e che hanno prodotto questo invito?
Ai turisti, e anche ai residenti, interessa poco sapere se il tale museo fa capo al Comune piuttosto che allo Stato, o a una realtà ecclesiastica o privata, se non come informazione accessoria che arricchisce la conoscenza storica, ma non incide sulla sua sostanza di tessera di un vasto mosaico, la quale ha senso anche e soprattutto nel suo rapporto organico con tutto il resto, poco importa quale sia l’ente che se ne cura.
Dov’è il Museo dell’Accademia Ligustica di Belle Arti, appena al di là della piazza? Che fine ha fatto il Galata Museo del Mare, comunale ma con una gestione a sé stante che tocca anche la vicina Commenda di Prè? E il Museo del Tesoro di San Lorenzo, gioiello di fama mondiale tra gli addetti ai lavori, condiviso da Comune e Curia arcivescovile? E il Museo Diocesano? E il complesso conventuale e museale di Santa Maria di Castello? E il Museo dei Beni Culturali Cappuccini? E la magnificenza delle Gallerie nazionali di Palazzo Spinola e Palazzo Reale, proprietà dello Stato e non del Comune? E il Museo Luzzati a Porta Siberia? E la Villa del Principe, tuttora degli eredi di Andrea Doria?
Solo per citarne alcuni.
Continueremo a fare poca strada, se ciascuno continuerà a farla nel proprio carrugio.
(Ferdinando Bonora – fotografie dell’autore) -
OLI 416: CITTA’ – Corso Carbonara e FS: cambi di programma?
Era l’8 agosto 2011 quando avevamo postato una cartolina di Oli relativa a lavori indispensabili per la realizzazione di un pozzo di ventilazione della galleria ferroviaria San Tommaso previsto “nell’ambito della realizzazione del sestuplicamento della tratta Genova Principe – Genova Brignole del nodo ferroviario di Genova”.
In quell’occasione erano stati sacrificati più di 30 alberi in corso Carbonara a Genova. Sacrificati con la garanzia di assessori e FS che sarebbero stati sostituiti. Il cantiere era durato molto e dopo i lavori nessun albero è mai stato ripiantato, ma quello che inquieta di più sono le voci che circolano sull’opera oggi: si dice che non fosse necessaria, che i progettisti siano caduti in un madornale errore e che nulla sia stato completato. Poiché non siamo talpe ed è ovviamente impossibile verificare di persona, attendiamo una rapida smentita da FS e Comune di Genova per rassicurare cittadini e viaggiatori di avere speso bene i soldi della collettività e di essere adegutamente ventilati nelle gallerie genovesi.
Comunque nel quartiere si attende che gli alberi vengano ripiantati.
(La Redazione di Oli) -
OLI 416: ESTERI – Voci dalla stampa internazionale
Investimenti in “democrazia”
The Telegraph, 25/10/2014: “L’emiro, lo sceicco Tamim bin Hamad al-Thani, arriverà in Gran Bretagna in mezzo a un furore crescente sui presunti legami e finanziamenti del suo paese allo Stato islamico in Iraq e nel Levante (Isil) e al-Qaeda. Il premier ospiterà il sovrano del Qatar e il suo entourage per il pranzo al No 10, nell’ambito dei colloqui per attrarre miliardi di sterline di investimenti.” http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/islamic-state/11188380/David-Cameron-urged-to-press-Emir-of-Qatar-on-terror-funds.html“Il Canada, da 13 anni in guerra, è scioccato che un terrorista ha attaccato i suoi soldati”
The Intercept, 22/10/2014: “E ‘sempre sorprendente quando un paese che ha portato violenza e truppe militare in numerosi paesi agisce scioccato e disorientato quando qualcuno porta indietro una piccola parte di quella violenza in quel paese.” https://firstlook.org/theintercept/2014/10/22/canada-proclaiming-war-12-years-shocked-someone-attacked-soldiersMeno del 4% delle persone uccise dai droni sono membri di al Qaeda
Bureau of investigative Jornalism, 16/10/2014: “Arrivando il numero degli attacchi dei droni statunitensi in Pakistan a 400, una ricerca dell’Ufficio di Giornalismo Investigativo ha trovato che meno del 4% delle persone uccise dai droni sono stati identificati dai registri disponibili come membri di al Qaeda”. http://www.thebureauinvestigates.com/namingthedead/only-4-of-drone-victims-in-pakistan-named-as-al-qaeda-members/?lang=enGwynedd (Galles) Palestina
Electronic Intifada: Il consiglio comunale di Gwynedd, nel nord del Galles, ha votato una mozione che vieta qualunque commercio con Israele dopo la ferocia dell’attacco a Gaza. http://electronicintifada.net/blogs/asa-winstanley/welsh-council-embargoes-israel-over-gaza-savagenessISIS e Turchia
The Hill, 16/10/2014: “Diverse migliaia di combattenti stranieri provenienti da Europa hanno aderito ISIS in Siria. Molti di loro viaggiato dall’Europa e di là del confine della Turchia per raggiungere la Siria.” http://thehill.com/policy/defense/220988-us-worried-over-acceleration-of-isis-recruitsIl nipote del re saudita ammette il sostegno di Riyadh per ISIL
WordPress, 23/10/2014: “Il miliardario uomo d’affari saudita Alwaleed bin Talal ha ammesso il sostegno del regno per i terroristi ISIL che combattono contro i governi iracheno e siriano. Il magnate saudita, che è un membro della famiglia reale saudita, ha detto alla CNN, lunedì, che “alcuni estremisti in Arabia Saudita” hanno fornito sostegno finanziario ai terroristi.” http://yournewsline.wordpress.com/2014/10/23/saudi-kings-nephew-admits-to-riyadh-support-for-isil/
(A cura di Saleh Zaghloul)




