Categoria: The Economist

  • OLI 414: ESTERI – Voci dalla stampa internazionale

    Al-Akhbar è forse l’unico giornale arabo che combatte l’antisemitismo nel mondo arabo
    Il supplemento speciale del giornale libanese Al-Akhbar del 30 settembre 2014 è dedicato agli ebrei arabi. Nessun altro giornale arabo osa scrivere con tanta intensità contro l’antisemitismo. Al-Akhbar è infatti uno dei pochissimi giornali arabi non finanziato dai regimi arabi tirannici del petrolio. Il titolo dello speciale di Al-Akbar è “Awlad Haretna” ovvero “I ragazzi del nostro rione” così come li ha chiamati lo scrittore egiziano Najib Mahfuz nel suo omonimo romanzo. Il primo sottotitolo dello speciale è “Il nemico è Israele”, non gli ebrei che sono dei nostri, ragazzi del nostro rione appunto.
    Il romanzo di Najib Mahfuz è stato tradotto in italiano con il titolo (non esatto) “Il rione dei ragazzi” dal poeta e scrittore genovese Manrico Murzi. La prima edizione è stata pubblicata dalla casa editrice Marietti (don Antonio Balletto) nel 1991, la seconda da Tullio Pironti, Napoli 2001.
     http://www.al-akhbar.com/monodose

     Il Tribunale Russell sulla Palestina 
    The Nation, 6 ottobre 2014: “La giuria ha avuto poche difficoltà concludere che il modello di attacco, così come gli obbiettivi, sono una serie di crimini di guerra che sono stati aggravati dalla commissione di crimini contro l’umanità. Questi hanno incluso l’imposizione di punizioni collettive su tutta la popolazione civile di Gaza, in flagrante e sostanziale violazione dell’articolo 33 della Quarta Convenzione di Ginevra. Un ulteriore accertamento giuridico è stato il rigetto della pretesa israeliana centrale che essa ha agito per legittima difesa contro gli attacchi di razzi da Gaza. Ci sono diversi motivi per raggiungere questa conclusione: secondo il diritto internazionale, il diritto di auto-difesa non può essere utilizzato per giustificare una risposta alla resistenza di un popolo occupato, e dal punto di vista del diritto internazionale, Gaza rimane territorio occupato a causa del persistenti controllo israeliano, nonostante il presunto “disimpegno” di Israele nel 2005 (più propriamente definito come una ridistribuzione militare). 
    http://www.thenation.com/article/181858/israel-guilty-genocide-its-assault-gaza#

    Nei media occidentali i “regimi arabi tirannici” sono chiamati “paesi arabi moderati”
    The Intercept, 02 ottobre 2014: “Gli Stati Uniti sono da tanto tempo devoti ai tiranni nella regione proprio per garantire che l’opinione pubblica (che vede USA e Israele le maggiori minacce alla pace) rimanga oppressa dai tiranni fedeli agli USA”. https://firstlook.org/theintercept/2014/10/02/feigned-american-support-egyptian-democracy-lasted-roughly-six-weeks/

    Gli islamisti tedeschi hanno ricevuto incoraggiamento e anche aiuto quando hanno mostrato desiderio di lasciare il paese 
    DW, 02 ottobre 2014: “Un rapporto investigativo della televisione pubblica tedesca ha rivelato che alcuni islamisti tedeschi hanno ricevuto incoraggiamento e anche aiuto quando hanno mostrato desiderio di lasciare il paese.” “Quando qualcuno era diventato radicale ed ha voluto lasciare il paese, anche noi abbiamo cercato di lasciarlo partire e addirittura abbiamo cercato di accelerare la partenza con mezzi legali”, ha detto Schierghofer.” “La pratica di incoraggiare i jihadisti di lasciare il paese, equivarrebbe alla esportazione del terrorismo”, ha detto Mihalic”. http://www.dw.de/lethal-exports-germany-admits-to-urging-some-islamists-to-leave-in-past/a-17971327

    Bravo Ben Affleck 
    MEDIA ITE, 03 ottobre 2014: Il regista ed attore americano sta promuovendo il suo ultimo film, attaccano l’Islam e lui obbietta e dice che attaccare l’Islam in sé è razzista ed è come dire “Oh tu sospetto ebreo”! Ben Affleck è repubblicano ma pare essere un vero liberale passionale alla lunga migliore di Nicholas Kristof. http://www.mediaite.com/tv/they-will-fcking-kill-you-maher-and-ben-affleck-battle-over-radical-islam/

    “Giustificazione” delle autobombe contro i bambini in età scolare nel New York Times 
    New York Times, 02 ottobre 2014, Anne Barnard: “Le bombe hanno colpito nei pressi di una scuola elementare in Akrama (Siria), un quartiere che è la patria di molti sostenitori del governo ed è già stato preso di mira prima da gruppi jihadisti come il Fronte Nusra”. Anche i bambini sono sostenitori del governo? http://www.nytimes.com/2014/10/02/world/middleeast/isis-fighters-overrun-kurdish-village-in-syria.html?ref=todayspaper&_r=2 

    Il triste deterioramento della rivista The Economist 
    Questa rivista che una volta era rispettata è ridotto ora a diffondere voci sciocche.
    The Economist, 04 ottobre 2014: “Sono diffuse le voci secondo le quali la forza aerea di Assad hanno bombardato aree civili vicino a obiettivi militari colpiti dagli USA, creando confusione su chi dovrebbe essere la colpa”. Possono davvero gli aerei siriani avvicinarsi e non essere notato dagli aerei americani? http://www.economist.com/news/middle-east-and-africa/21621863-are-american-led-air-strikes-creating-sunni-backlash-unintended-consequences?frsc=dg%7Ca

    Perchè gli americani odiano le decapitazioni ma accettano l’uccisione con un drone?
    Huffington Post, 28 settembre 2014: “Come è possibile che anche i membri dei gruppi pacifisti sono ora venuti a sostenere i bombardamenti USA? Una signora ha inquadrato il problema in questo modo: “Chiedo che discutiamo ed esaminiamo il motivo per cui la decapitazione videoregistrata di un essere umano è considerata più eclatante dell’esplosione (quasi totalmente invisibile al pubblico) di un essere umano colpito da un missile o da una bomba sparato da un drone”. http://www.huffingtonpost.com/coleen-rowley/why-do-americans-hate-beh_b_5897958.html
    (a cura di Saleh Zaghloul – immagine di Guido Rosato)

  • OLI 413: ESTERI – Voci dalla stampa internazionale

    Il Nobel è un premio serio?
    The Intercept, 23 settembre 2014: “La Siria è diventata il 7 ° paese a maggioranza musulmana bombardato dal Nobel 2009 per la Pace Barack Obama, dopo l’Afghanistan, Pakistan, Yemen, Somalia, Libia e Iraq.”
    https://firstlook.org/theintercept/2014/09/23/nobel-peace-prize-fact-day-syria-7th-country-bombed-obama/

    L’ideologia wahhabita dell’Arabia Saudita è condivisa da ISIS. 
    New York Times, 25 settembre 2014:“Il duro Islam di ISIS ha le radici nell’ideologia austera dell’Arabia Saudita”
    http://www.nytimes.com/2014/09/25/world/middleeast/isis-abu-bakr-baghdadi-caliph-wahhabi.html?ref=todayspaper&_r=2

    Decapitazioni in Arabia Saudita 
    The Economist, 20 settembre 2014: “Eppure, nel giro di soli 18 giorni durante il mese di agosto, il regno ha decapitato circa 22 persone, secondo i sostenitori dei diritti umani. L’ondata di omicidi è stata sorprendente, non solo perché era così improvvisa, il regno ha effettuato un totale di 79 esecuzioni dello scorso anno, ma anche perché molti di quelli uccisi sono stati condannati per reati relativamente minori, quali il contrabbando di hashish o, stranamente, “stregoneria”.
    www.economist.com/news/middle-east-and-africa/21618918-possible-reasons-mysterious-surge-executions-other-beheaders?frsc=dg%7Ca

    Il figlio di un importante editorialista del New York Times serve nell’esercito israeliano?
    Mondoweiss, 24 settembre 2014: “Uno dei pezzi più interessanti sepolto in una lunga intervista dell’editorialista del New York Times David Brooks in lingua ebraica con Ha’arez, è la rivelazione, verso la fine, che il figlio maggiore di Brooks serve nelle Forze di Difesa Israeliane.” Potete immaginare se il figlio servisse nell’esercito di Hamas?
    http://mondoweiss.net/2014/09/surprise-brookss-israeli

    Fossero stati dei musulmani a farlo, la notizia sarebbe finita in prima pagina di tutti i giornali
    Y Net, 25 settembre 2014: “I passeggeri di El Al del volo New York-Israele hanno detto che uomini ebrei ortodossi haredi, hanno rifiutato di sedersi accanto alle donne, hanno persino offerto soldi ai passeggeri non religiosi per cambiare i loro posti facendo ritardare la partenza del volo.” http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-4574844,00.html

    Come è stato aiutato ISIS 
    The Diplomat, 31 agosto 2014: “Gli Stati Uniti ed suoi alleati hanno destabilizzato l’Iraq e la Siria, creando dei rifugi sicuri, che prima non esistevano, per gli estremisti. Alleati degli Stati Uniti hanno fornito il supporto materiale che ha permesso a ISIS, e gruppi simili, di per diventare una minaccia per l’intera regione, nonostante fosse privo di ogni sostegno popolare in Siria e in Iraq”. “Gruppi estremisti come ISIS e Jabhat al-Nusra sono stati costantemente aiutati da disastrosi interventi occidentali in Medio Oriente e dall’influenza di attori regionali come l’Arabia Saudita e Qatar. La responsabilità della crescita di ISIS non è più un mistero: l’Occidente ed i suoi alleati dovrebbero solo guardarsi nel loro specchio”.
    http://thediplomat.com/2014/08/iran-didnt-create-isis-we-did/

    Oakland – Sudafrica 
    Demotix, 27 settembre 2014: “Il porto di Oakland ha una ricca storia ricca di sostegno alla giustizia sociale. Aveva rifiutato, ad esempio, di caricare le merci fuori dal Sud Africa, durante il periodo dell’apartheid. Ora sta rifiutando di scaricare le merci trasportate dalla compagnia di navigazione israeliana Zim”.
    http://www.demotix.com/news/5891190/block-boat#media-5891174

    (a cura di Saleh Zaghloul – immagine di Guido Rosato)

  • OLI 409: ESTERI – Voci dalla stampa Internazionale


    Palestina/Israele: Una società rapita
    Haarez, 18/06/2014, Avraham Burg: “La società israeliana soffre e grida per il rapimento dei propri figli, ma non è in grado di comprendere le sofferenze e il grido di dolore di un intero popolo, che è stato rapito da noi”. http://www.haaretz.com/opinion/.premium-1.599318

    La situazione dei Rom in Francia
    The Telegraph,20/06/2014: “La maggior parte dei Rom in Francia vivono in campi di fortuna, senza acqua o elettricità.” “Il governo socialista ha perseguito politiche discutibili avviate sotto la precedente amministrazione conservatrice di Nicolas Sarkozy, demolendo campi Rom e mandando molti residenti di nuovo ai loro paesi d’origine.” http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/europe/france/10908942/Roma-boy-attacked-in-Paris-the-picture-that-will-shock-France.html

    Iraq: le responsabilità dell’occupazione USA
    The Guardian, 16/06/ 2014: “Le più gravi tensioni settarie ed etniche nella storia moderna dell’Iraq sono seguite all’occupazione guidata dagli Usa nel 2003, che ha affrontato una massiccia opposizione e resistenza popolari. Gli Stati Uniti usavano la politica del dividi ed impera, promuovendo organizzazioni irachene fondate sulla religione, etnia, nazionalità o setta piuttosto che politica. Molti alti ufficiali dell’esercito iracheno appena formato provengono da queste organizzazioni e dall’esercito di Saddam. Questa situazione si è aggravata, tre anni fa, quando i gruppi settari in Siria sono stati sostenute dagli Stati Uniti, Turchia, Arabia Saudita e Qatar.” http://www.theguardian.com/commentisfree/2014/jun/16/sectarian-myth-of-iraq

    Medio Oriente: USA offre “protezione”
    Medio Oriente Eye, 19/06/2014: “In altre parole, quando gli Stati Uniti e la Gran Bretagna offrono “sostegno” alla Nigeria contro Boko Haram, o all’Iraq contro ISIL, stanno offrendo una protezione contro una minaccia della quale sono responsabili essi stessi. L’inondazione del Nord Africa e del Medio Oriente con le milizie armate – la conseguenza palese e prevedibile delle azioni della NATO in Libia e Siria – mira a rendere l’Africa e il mondo arabo dipendente dall’Occidente per le sue esigenze di sicurezza”. http://www.middleeasteye.net/columns/western-foreign-policy-protection-racket/94738665

    Violenza buddista contro i musulmani
    The Economist, 21/06/2014: Sri Lanka “Il 15 giugno, teppisti sinhalesi buddisti hanno imperversato in tre città della costa meridionale, bruciando ed attaccando le imprese e le case dei musulmani”. “La violenza è durata per due giorni. Quattro persone, tre dei quali musulmani, sono stati uccisi, e circa 80 sono rimaste ferite.” http://www.economist.com/news/asia/21604601-another-minority-under-threat-buddhist-power

    Il nucleare indiano
    Reuters, 20/06/2014: “L’India sta sviluppando un  piano riservato di arricchimento dell’uranio che potrebbe sostenere lo sviluppo delle armi termonucleari” (..) “Un accordo di cooperazione nucleare civile con gli Stati Uniti, sigillato nel 2008, ha dato l’India l’accesso al know-how”.
    http://in.reuters.com/article/2014/06/20/india-nuclear-idINKBN0EV0JR20140620

  • OLI 407: ESTERI – Voci dalla stampa internazionale

    L’indipendenza dei giornalisti americani
    News Indiana, 01/05/2014: “I giornalisti, i redattori ed i produttori che mettono le notizie ogni giorno sono meno soddisfatti del loro lavoro, dicono di avere meno autonomia nel loro lavoro e tendono a credere che il giornalismo stia andando nella direzione sbagliata”. http://news.indiana.edu/releases/iu/2014/05/american-journalist-in-the-digital-age.shtml

    La foto non gradita di Papa Francesco a Gerusalemme
    The Economist, 24/05/2014: “Per il Municipio ebraico di Gerusalemme, la fotografia del Papa allegro in uno zucchetto bianco che saluta le folle dalle mura del Centro di Informazione Cristiana era troppo. Funzionari hanno chiesto ai padri francescani che gestiscono il Centro di tirarla giù. I monaci hanno detto di non poter obbedire ed avere la coscienza a posto ed hanno invitato la polizia a farlo. La polizia diplomaticamente è rimasta lontano e le autorità comunali non hanno opinato”. http://www.economist.com/news/middle-east-and-africa/21602749-popes-visit-should-improve-jewish-christian-relations-no-easy-task-still?frsc=dg%7Ca

    Troppa fretta del New York Times
    The New York Times, 20/05/2014: Questo era il titolo del New York Times un giorno prima dell’accordo tra Cina e Russia sul gas: “Cina e Russia non riescono a raggiungere l’accordo sul Piano Gas”. http://www.nytimes.com/2014/05/21/world/asia/china-russia.html?ref=todayspaper&_r=2

    Articolo dell’ex presidente Jimmy Carter sul processo di pace tra israeliani e palestinesi
    The Washington Post, 13/05/2014: “Nel corso dei precedenti nove mesi di trattative sono state approvate 14.000 nuove unità di insediamenti israeliani, sono stati arrestati oltre 3.000 palestinesi e 50 sono stati uccisi, provocando esempi preoccupanti di rappresaglia palestinese inclusa la morte di tre israeliani”. http://www.washingtonpost.com/opinions/jimmy-carter-united-palestinian-government-may-provide-new-opportunities-for-peace/2014/05/12/9e36f4a8-d9dd-11e3-b745-87d39690c5c0_story.html

    Jean-Marie Le Pen ed il virus Ebola
    The Guardian, 21/05/2014: “Jean – Marie Le Pen, fondatore del Fronte Nazionale francese di estrema destra, ha suggerito che il virus letale Ebola potrebbe risolvere la globale “esplosione demografica” e l’estensione del “problema immigrazione”” in Europa”. ” I sondaggi dicono che il FN potrebbe ottenere tra il 23 % e il 25 % dei voti in Francia questa domenica”. http://www.theguardian.com/world/2014/may/21/jean-marie-le-pen-ebola-population-explosion-europe-immigration

    Ajamu Baraka dell’Istituto di Studi Politici di Washington sulla Nigeria
    The Real News, 19/05/2014: “Shell, insieme con Mobil, Chevron, Texaco, tutti hanno enormi interessi materiali in Nigeria.” “Molti di noi credono che l’obiettivo principale della politica statunitense in Nigeria non è collegato alle preoccupazione per queste ragazze nigeriane che sono stati rapite, ma alla ricerca di un pretesto per radicarsi ulteriormente nella politica interna della Nigeria”. http://therealnews.com/t2/index.php?option=com_content&task=view&id=31&Itemid=74&jumival=11862

    Il presidente uruguayano su Obama
    The Washington Post, 16/05/2015: “Il presidente uruguayano ha accettato di prendere sei detenuti di Guantanamo”. “Ho sempre pensato che fosse davvero buono che Obama abbia voluto risolvere questo problema” ha detto Mujica. Ha descritto la prigione di Guantanamo come una vergogna per gli Stati Uniti. “Da una parte vuole sventolare la bandiera dei diritti umani e assume il diritto di criticare il mondo intero dall’altra ha questo pozzo di vergogna”. http://www.washingtonpost.com/world/national-security/uruguayan-president-agrees-to-take-six-detainees-from-guantanamo/2014/05/15/a1a3fca8-dc53-11e3-8009-71de85b9c527_story.html

    Articolo dello scrittore israeliano Avi Shavit
    The Guardian, 14/05/2014: “Il sionismo non è solo un fallimento senza riserve, ma è una tragedia di proporzioni storiche”. http://www.theguardian.com/books/2014/may/14/idea-israel-ilan-pappe-promised-land-ari-shavit-review
    (a cura di Saleh Zaghloul)

  • OLI 405: ESTERI – Voci dalla stampa internazionale

    Bangladesh: la tragedia del Rana Plaza
    Daily News, 21/04/2014:
      “A dodici mesi dalla tragedia del crollo della fabbrica nel  Bangladesh, dove sono rimasti uccisi 1.138 lavoratori tessili, la maggiore parte dei  sopravvissuti sono ancora troppo traumatizzati o feriti per poter ritornare a lavorare”
    http://www.hurriyetdailynews.com/most-bangladesh-factory-survivors-still-too-sick-to-work-survey.aspx?pageID=238&nID=65322&NewsCatID=356

    Ucraina
    The Washington Post, 22/04/2014: “Biden ha concluso la sua visita annunciando che gli Stati Uniti fornirà un ulteriore 50 milioni di dollari di aiuti all’Ucraina, di cui 11.4 milioni di dollari per aiutare a svolgere le elezioni”. http://www.washingtonpost.com/world/biden-pledges-us-support-for-fair-elections-in-ukraine-and-to-weather-russian-economic-pressure/2014/04/22/461781ee-c9dd-11e3-95f7-7ecdde72d2ea_story.html

    Siria: le sofferenze dei rifugiati siriani, le donne vulnerabili agli abusi
    The Economist, 21/04/2014: “Nadine era preoccupata ed indecisa a prendere il lavoro. “Gli uomini del Golfo hanno una cattiva reputazione ed io sarei stata lì da sola” ha detto. “Ma ho dovuto pensare alla mia famiglia e al mio futuro; non ci sono opportunità in Siria”. Dopo poche settimane il capo di Nadine ha cominciato ad assalirla sessualmente fino allo stupro. In risposta alla sua protesta ha minacciato di annullare il visto : “Se non ti piace, tornare alla guerra.”” http://www.economist.com/blogs/pomegranate/2014/04/syrian-refugees

    Israele: due diverse categorie di legge
    The Washington Post, 20/04/2014: “Minori israeliani e palestinesi accusati di crimini in Cisgiordania sono soggetti a due diversi categorie di leggi”. http://www.washingtonpost.com/world/middle_east/a-look-at-the-dual-justice-system-in-the-west-bank/2014/04/20/d3b004a6-c8be-11e3-b81a-6fff56bc591e_print.html

    Qatar: le lavoratrici domestiche
     Amnesty International, 23/04/2014: “donne che sono stati reclutati per lavorare in Qatar sulla base di false promesse sui salari e sulle condizioni di lavoro, per farle lavorare ore infinite per sette giorni alla settimana. Alcune donne hanno detto che sono state sottoposte a terribili episodi di violenza sessuale e fisica.” http://www.amnesty.org/en/news/foreign-domestic-workers-qatar-shocking-cases-deception-forced-labour-violence-2014-04-23

    Libia
    The Economist, 19/04/2014: “All’inizio di questo mese un negozio di parrucchiere e una caffetteria sono state bombardate. C’è stata un’ondata di omicidi. Tra le recenti vittime, oltre alle forze di sicurezza che sono spesso sotto tiro, ci sono operai egiziani, un ingegnere francese e un molto amato poeta locale famoso per aver recitato pubblicamente le sue poesie durante la rivoluzione.”  http://www.economist.com/news/middle-east-and-africa/21601023-countrys-eastern-capital-mishmash-hope-and-fear-if-only-bombs?frsc=dg%7Ca

    Palestina: Il luogo di nascita di Gesù è sempre più accerchiato
    The Economist, 19/04/2014: “Beit Skaria, per la gente di Betlemme, è un esempio desolante di quello che potrebbe ancora accadere a loro. Da tutti i lati, Betlemme viene anche circondato da strade di collegamento per coloni e da muri di cemento più alti di quelli che dividevano Berlino durante la guerra fredda. All’inizio di questo mese, il ministero della difesa di Israele ha confiscato il più grande pezzo di terra privata palestinese nella parte sud di Betlemme per allargare piccoli insediamenti, precedentemente non autorizzati dal governo israeliano. La popolazione di Beitar Illit, un insediamento ultra-ortodosso ad ovest di Betlemme, nel blocco di Gush Etzion, è destinato a crescere da circa 45.000 a 100.000 nei prossimi sei anni.”
     http://www.economist.com/news/middle-east-and-africa/21601021-birthplace-jesus-increasingly-hemmed-no-room-new-inn

    Siria: “Linee guida per una posizione di sinistra sulla Siria”
    Al-Akhbar, 22/04/2014: “E’ ormai usuale per la sinistra occidentale essere d’accordo con la destra sulla Siria. Non c’è alcun dibattito sulla Siria nei paesi occidentali.”
    http://english.al-akhbar.com/content/guidelines-formation-leftist-stance-syria

    L’amore al tempo del petrolio
    Gulfbusiness; 20/04/2014: “Mi piacerebbe dire che amo tutti i paesi del Golfo, e che tutti mi amano: l’Arabia Saudita, il Kuwait, gli Emirati Arabi Uniti, Oman e Bahrain. Io li considero un unico paese e una unica casa, ha detto.” http://gulfbusiness.com/2014/04/influential-cleric-attempts-soothe-gulf-rift/
    (Saleh Zaghloul)

  • OLI 395: ESTERI – Voci dalla stampa internazionale

    Negare il genocidio degli armeni non è reato
    Reuters, 17 dicembre 2013: “Negare che le uccisioni di massa degli armeni nella Turchia ottomana nel 1915 erano un genocidio non è un reato penale, così ha stabilito la Corte di giustizia europea Martedì” in un caso riguardante la Svizzera.
    http://www.reuters.com/article/2013/12/17/us-switzerland-turkey-genocide-idUSBRE9BG0O820131217

    I reddito negli Stati Uniti
    The Economist, 14 dicembre 2013: “Tra il 1979 e il 2007 i redditi più alti dei lavoratori americani (1%) sono cresciuti del 275%, secondo il Congressional Budget Office. Quelli più bassi (20%) sono aumentati del 18%.”
    http://www.economist.com/news/united-states/21591616-americas-minimum-wage-debate-has-rolled-round-again-raising-floor?frsc=dg%7Ca

    Magia e stregoneria nel Bahrain
    Gulf Daily News, 11 dicembre 2013: “Ho studiato a scuola per 12 anni e ha lavorato come insegnante per 15 anni, ma non son mai imbattuto in qualsiasi argomento che affronta la magia o stregoneria, questo significa che il governo non riesce a sensibilizzare l’opinione pubblica”. http://www.gulf-daily-news.com/NewsDetails.aspx?storyid=366619

    Siria: è scomparsa una leader pacifista della protesta, sospettati i ribelli islamici
    Il Washington Post, 10 dicembre 2013, riporta il commento di Rami Nakhla, rifugiato politico siriano negli USA che, oggi, lavora all’U.S. Institute of Peace di Washington: “Il sequestro di Razan è stato come uno schiaffo in faccia, abbiamo bisogno di svegliarsi e riconoscere ciò che è diventato questo conflitto. E’ diventato una guerra settaria regionale, un gigante mostro sanguinario nascosto dietro le nostre legittime richieste di democrazia”. http://www.washingtonpost.com/world/middle_east/peaceful-protest-leader-in-syria-disappears-islamist-rebels-suspected-of-role/2013/12/10/8d1e3364-61d0-11e3-a7b4-4a75ebc432ab_story.html

    Roger Waters (Pink Floyd): musica, arte, cultura e diritti umani
    CounterPunch, 06 dicembre 2013, intervista Roger Waters: “La situazione in Israele/Palestina, con l’occupazione, la pulizia etnica e il regime israeliano di apartheid razzista sistematico non è accettabile. E’ sbagliato che un artista vada a suonare in un paese che occupa terre altrui e li opprime come fa Israele. Dovrebbe dire di no. Non avrei suonato per il governo di Vichy nella Francia occupata durante la Seconda Guerra Mondiale, non avrei suonato a Berlino durante lo stesso periodo. Molte persone l’hanno fatto. C’erano molte persone che affermavano che l’oppressione degli ebrei non stava accadendo dal 1933 fino al 1946. Quindi questo non è un scenario nuovo. Solo che questa volta è il popolo palestinese ad essere ucciso. E’ dovere di ogni essere umano pensante chiedersi: “Cosa posso fare?”
    http://www.counterpunch.org/2013/12/06/an-interview-with-pink-floyds-roger-waters/

    Attivista saudita condannata a frustate e prigione
    Reuters e Yahoo News: “Un giudice saudita ha condannato un attivista politico a 300 frustate e quattro anni di carcere per aver chiesto una monarchia costituzionale in Arabia Saudita”. http://ca.news.yahoo.com/saudi-activist-sentenced-lashes-prison-rights-group-162310752.html

    E’ morto Colin Wilson, autore di “The Outsider”
    Il New York Times, 13 dicembre 2013: “Il sentimento di Sartre era che la vita è priva di senso, che tutto è puro caso, che la vita è una passione inutile”, ha detto il signor Wilson al Toronto Star nel 1998. “La mia sensazione di base è sempre stata il contrario, che l’umanità è sull’orlo di un salto evolutivo a uno stadio superiore.”
    http://www.nytimes.com/2013/12/13/books/colin-wilson-author-of-the-outsider-dies-at-82.html?pagewanted=2&ref=todayspaper

    Yemen: Drone USA uccide almeno 13 persone che andavano ad una festa di nozze
    Yahoo News, 12 dicembre 2013: “I missili sparati da un drone statunitense hanno sbattuto contro un convoglio di veicoli che viaggiava verso una festa di nozze nel centro dello Yemen, giovedì, uccidendo almeno 13 persone, ha detto un funzionari della sicurezza yemenita.” http://news.yahoo.com/officials-us-drone-strike-kills-13-yemen-200318605.html

    La democrazia in Iraq
    Il Washington Post, 07 dicembre 2013: “Al-Qaeda controlla il 40 per cento della zona desertica della provincia di Anbar, ha detto Sabah Karhout, il presidente del Consiglio provinciale di Anbar.” http://www.washingtonpost.com/world/middle_east/next-door-to-syria-an-al-qaeda-linked-group-is-also-gaining-ground-in-iraq/2013/12/07/ca9dfd4a-5e16-11e3-bc56-c6ca94801fac_print.html

    USA: Gli scienziati del Congresso americano.
    Il Washington Post, 04 dicembre 2013: “Il rappresentante repubblicano Ralph M. Hall (R-Tex.), l’emerito presidente della commissione, ha chiesto al panello: “Pensi che ci sia vita là fuori, ci stanno studiando e cosa pensano di New York City?”
    http://www.washingtonpost.com/national/health-science/house-panel-ponders-extraterrestrial-life/2013/12/04/4496c3f6-5d05-11e3-95c2-13623eb2b0e1_story.html

    Israele/Palestina: “negoziati di pace”
    Il New York Times, 05 dicembre 2013: “Dall’inizio dell’ultimo round di negoziati, Israele ha demolito 159 case palestinesi, uccisi 23 palestinesi ed è andato avanti nella costruzione di 5.992 nuovi appartamenti nelle colonie in Cisgiordania.” “Mr. Erekat (il capo negoziatore palestinese) ha detto in occasione della Giornata delle Nazioni Unite di solidarietà con i palestinesi: “Io sono il negoziatore più svantaggiato nella storia del mondo, non ho nessun esercito, nessuna marina, nessuna forza aerea, nessuna frontiera, non ho economia.” http://www.nytimes.com/2013/12/05/world/middleeast/us-stepping-up-role-will-present-west-bank-security-proposal-to-israel.html?ref=todayspaper

    Siria: Diplomatico USA dobbiamo riprendere i rapporti con Assad
    Il New York Times, 04 dicembre 2013: “Dobbiamo iniziare a parlare di nuovo con il regime di Assad” su controterrorismo e altre questioni di interesse comune, ha detto Ryan C. Crocker, un diplomatico veterano che ha servito in Siria, Iraq e Afghanistan. “Deve essere fatto molto, molto tranquillamente. Per quanto Assad può essere un male non lo è quanto lo sono i jihadisti che avrebbero preso il sopravento in sua assenza.” http://www.nytimes.com/2013/12/04/world/middleeast/jihadist-groups-gain-in-turmoil-across-middle-east.html?ref=todayspaper&_r=1&

    (Saleh Zaghloul)

  • OLI 384: ESTERI – Voci dalla stampa internazionale

    I militari USA in Africa
    Reuters, articolo di Peter Apps: “Tuttavia, con circa 4000-5000 persone a terra in ogni momento, gli Stati Uniti ora hanno più truppe in Africa che in qualsiasi altro tempo dal suo intervento in Somalia due decenni fa.” “Ci sono due ragioni principali: per contrastare al Qaeda e altri gruppi militanti, e per aumentare la propria influenza in un continente che potrebbe diventare una destinazione sempre più importante per il commercio e gli investimenti americani, vista la crescita della presenza della Cina in Africa (…) Altri temono che l’influenza militare degli USA possa essere utilizzata per portare via le risorse”. http://www.reuters.com/article/2013/06/27/us-usa-africa-military-idUSBRE95Q1EZ20130627

    L’abdicazione di un capo di una dinastia (di un sovrano assoluto) a favore di suo figlio è considerata riforma.
    The Economist, 29 giugno 2013: “Altri motivi possono aver spinto Hamad a dimettersi. Ora sessantunenne, ha a lungo sostenuto le riforme in altre parti del mondo arabo, al punto da finanziare generosamente le rivoluzioni in Libia e Siria. Tuttavia sentiva un certo disagio per non riuscire a praticare in casa ciò che predicava fuori”. http://www.economist.com/news/middle-east-and-africa/21580197-remarkable-emir-bows-out-hard-act-follow

    Razzismo in Israele: le ragazze ebree non devono uscire con i neri.
    MondoWeiss, 30 giugno 2013, articolo di David Sheen: “Aggressione a Tel Aviv: Le ragazze ebree non devono uscire con i neri!” “Questa è la stessa reazione che mia nonna ha affrontato in Germania, quando i nazisti hanno impedito ai tedeschi di camminare con lei, perché era ebrea.” http://mondoweiss.net/2013/06/attack-jewish-blacks.html

    Chi sono le principali minacce alla sicurezza per gli arabi?
    The New York Times, 01 luglio 2013, articolo di Mark Landler e Jodi Rudoren: “Un recente sondaggio di 20.000 persone in 14 Paesi fatto dal Centro Arabo per la Ricerca e gli Studi Politici in Doha ha trovato che Israele e gli Stati Uniti sono visti come le principali minacce alla sicurezza.” http://www.nytimes.com/2013/07/02/world/middleeast/mideast-chaos-grows-as-us-focuses-on-israel.html?ref=todayspaper&_r=2&
    (Saleh Zaghloul)

  • OLI 379: ESTERI – Voci dalla stampa internazionale

    Violenza sessuale contro le Colf in Medio Oriente
    Il sito (7daysindubai) ha pubblicato martedì 16 maggio un articolo nel quale si legge: “Una colf è stata salvata dalla minaccia di ulteriori abusi per mano del suo datore di lavoro dopo aver chiesto aiuto su Facebook.
    Cristine Dumo fu salvata dalla casa in Ras Al Khaimah dagli assistenti sociali, martedì sera, ed è ora sotto la tutela del Consolato delle Fillippine a Dubai.
    Un funzionario del Consolato ha detto a 7DAYS: “L’abbiamo accolta nel nostro centro per i lavoratori migranti la scorsa notte. Lei è traumatizzata, ma stabile. Si è sollevata per essere sicura e non dovrà tornare dal datore di lavoro.”
    La ventitreenne filippina, che aveva lavorato per il suo datore di lavoro per otto mesi, ha descritto come il suo datore di lavoro ha cercato più volte di aggredirla sessualmente, ma lei ha reagito. “Ha detto che lui la schiaffeggiò e tentò di violentarla – ha detto il funzionario del Consolato – è riuscita a resistere. Ha detto che aveva paura di gridare aiuto perché il datore di lavoro la minacciava di mandarla in prigione se ne avesse parlato con qualcuno”.
    http://www.7daysindubai.com/Abused-maid-Ras-Al-Khaimah-rescued-facebook-plea/story-18992673-detail/story.html

    Deportazione a Dubai
    Dall’articolo di Brian Whitaker, di domenica 26 maggio 2013, sul sito (al babadi Dubai): “Decine di lavoratori edili immigrati che hanno aderito allo sciopero all’inizio di questo mese a Dubai stanno ora affrontando la deportazione. Migliaia di lavoratori principalmente asiatici impiegati da Arabtec – una delle più grandi imprese di costruzioni del Golfo – hanno iniziato uno sciopero, il 18 maggio, ma ritornati al lavoro dopo quattro giorni in seguito all’intervento della polizia. Sindacati e scioperi sono illegali negli Emirati Arabi Uniti e altri stati del Golfo, e alcuni degli scioperanti identificati sono stati arrestati per essere interrogati”.

    http://www.al-bab.com/blog/2013/may/migrant-workers-in-dubai-face-deportation.htm

    Il futuro della Siria
    The Economist, del 23 maggio 2013, pubblica “Un’intervista con Jabhat al-Nusra”: ” Domanda: che  dire degli Alawiti?” Risposta: “Solo Allah sa cosa sarà di loro. C’è una differenza tra i Kuffar (gli infedeli) di base e quelli che si sono convertiti dall’islam. In quest’ultimo caso, bisogna punirli. Alawiti inclusi. Anche i sunniti che vogliono la democrazia sono kuffar come lo sono tutti i sciiti. Non si tratta di chi è fedele e di chi non è fedele al regime, si tratta della loro religione. La Sharia dice che non ci può essere punizione per gli innocenti e che ci deve essere punizione per i malvagi, ed è questo che noi seguiamo”.

    http://www.economist.com/blogs/pomegranate/2013/05/syrias-fighters-0
    (Saleh Zaghloul)

  • OLI 378 – ESTERI: Voci dalla stampa internazionale

    1) The Economist, 18 maggio 2013: Israele è uno Stato ebraico e gli ebrei hanno diritti superiori ed i Karaiti non sono ebrei. Se così sono visti gli ebrei karaiti, si può immaginare come sono visti cristiani e musulmani.
    Nell’articolo intitolato “Chi è l’ebreo?” si legge tra l’altro quanto segue: “Quando è che un Ebreo non è un Ebreo? Quando egli è un Karaita. O almeno così dice il capo del Rabbinato di Israele che, dopo 65 anni di relativa armonia con un’antica setta ebraica, riapre uno scisma vecchio e amaro. Negli ultimi mesi, i rabbini che lavorano per il ministero israeliano della religione hanno ritenuto invalidi i matrimoni Karaiti, multato i macellai per pretesa di essere kosher ed hanno chiesto agli uomini Karaiti che sposano donne ebree ortodosse di convertirsi, e a volte di dover subire Tavila o il battesimo. “Israele è uno Stato ebraico e gli ebrei hanno diritti superiori – dice il portavoce del capo del Rabbinato -, ed i Karaiti non sono ebrei”. “Siamo già ebrei – protesta Moshe Firrouz, un ingegnere informatico che è a capo del Consiglio dei Saggi dei Karaiti – il Rabbinato ci sta negando la nostra libertà religiosa.”
    http://www.economist.com/news/middle-east-and-africa/21578098-old-religious-argument-once-again-rears-its-angry-head-whos-jew

    2) The Financial Times, 16 maggio 2013: Il ruolo del Qatar nella crisi siriana, come comprare una “rivoluzione” affinché non diventi una rivoluzione. Nell’articolo di Roula Khalaf e Abigail Fielding Smith si legge, tra l’altro, quanto segue: “Qatar ha speso fino a 3 bilioni di dollari nel corso degli ultimi due anni, sostenendo la ribellione in Siria, una spesa di gran lunga superiore a qualsiasi altro governo”. “Il piccolo stato con un appetito pantagruelico è il più grande donatore per l’opposizione politica, fornendo generosi pacchetti ai disertori (si parla di circa 50.000 dollari l’anno per un disertore e la sua famiglia)”.
    http://www.ft.com/intl/cms/s/0/86e3f28e-be3a-11e2-bb35-00144feab7de.html#axzz2U0q6R0Up

    3) www.cdc.gov : Il 58% delle piscine pubbliche (negli USA) sono contaminate.
    In un comunicato stampa dei CDC ( Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie) in Atalanta (USA) si legge che: “Uno studio delle piscine pubbliche svolto durante la stagione di nuoto dell’estate scorsa, ha scoperto che le feci sono spesso introdotti nell’acqua delle piscine dai bagnanti.” “Lo studio ha trovato che il 58 per cento dei campioni dei filtri delle piscine esaminate sono risultati positivi per E. coli, batteri normalmente presenti nell’intestino umano e nelle feci.”
    http://www.cdc.gov/media/releases/2013/p0516-pool-contamination.html
    (Saleh Zaghloul – immagine di Guido Rosato)