Categoria: Sesso

  • OLI 403: SOCIETA’ – Ceronetti, il sesso e la vecchiaia

    “Asessuate? Hai capito? E’ una palla formidabile, scoperesti tutti i giorni, e chi ce l’ha detto a noi? Che nostra nonna aveva voglia di scopare?”
    Nel gruppo ‘Generazioni di donne’ (*) del sesso in vecchiaia abbiamo iniziato a discutere da tempo, ed ora ecco un articolo di Ceronetti che si presenta come un invito a nozze, perché Ceronetti solleva un problema verissimo, ma lo declina, senza l’ombra di un dubbio, interamente al maschile.
    L’articolo, comparso su La Repubblica di martedì 1 aprile sotto il titolo di ‘Mettiamo fine alla barbarie della vecchiaia senza sesso’, si apre con una citazione da Sofocle che nell’Edipo a Colono sintetizza perfettamente la cultura del suo tempo facendo dire al suo eroe che “la più grande sciagura per un uomo è una lunga vita”.
    Affermazione rivoluzionaria oggi, tempi in cui invecchiamenti interminabili si accompagnano a infiniti escamotage tecnici, estetici, sociali per negare l’esistenza della vecchiaia.
    Ora però, dice Ceronetti, questi vecchi che sempre più popolano le nostre città, e che “La geriatria contemporanea non abbandona neppure al di là dei cento”, sono le vittime di una barbarie medica, politica e sociale, che li esclude dal sesso, o dall’amore a sfondo sessuale, “a partire da un’età prossima alla settantina”.
    Che fare? Ceronetti prende atto che è stata data qualche risposta alla solitudine sessuale dei disabili e dei carcerati, ma si chiede con inquietudine: “per i vecchi maschi, eterosessuali, coniugati o soli, si muoverà mai qualcuno?”

    Domanda interessante e legittima, ma zoppa senza la sua gemella speculare: “per le vecchie femmine, eterosessuali, coniugate o sole, si muoverà mai qualcuno?”.
    Tale asimmetria non può che condurre a soluzioni sociali e politiche sghembe, come le ipotesi evocate dallo scrittore che, mentre allontana da sé il ricorso alla prostituzione “perché degrada l’uomo molto più della donna”, vagheggia una rinascita in forma moderna delle ierodule, le schiave sacre “che compivano un servizio presso tutti gli antichi templi d’Occidente come d’Oriente”, affidando la sua speranza al “riemergere secondo una socializzazione d’anno Duemila di quella sacralità femminile del corpo offerto liturgicamente per amore delle Divinità, che certissimamente non è mai morta”.
    Ma le vecchie donne di oggi non hanno nella loro storia né ‘ieroduli’ da rievocare in forma moderna, né – più prosaicamente – prostituti.
    E allora? Un’amica dice che non si può saltare questo passaggio, perché altrimenti l’uguaglianza tra i sessi non potrà davvero compiersi. Quindi bisognerà avere fantasia, essere capaci di ‘inventare’, perché finché persiste la prostituzione femminile come dato sociale unilaterale, tutto il resto non basta per parificare la situazione, né a livello concreto, né a livello simbolico. Si potrebbero immaginare dei luoghi dove è garantito che lì sesso è giusto, è corretto, che vi si può accedere senza umiliare gli uomini, come invece sono state umiliate le donne?
    Luoghi che rappresentino pubblicamente la libertà delle donne di praticare il sesso potrebbero essere una tappa nel viaggio verso l’uguaglianza.
    (*) Per notizie sul gruppo ‘Generazioni di donne: www.generazioni-di-donne.it 
    (Paola Pierantoni – Fotografie dell’autrice)

  • OLI 359: RELIGIONE – Il diavolo è all’opera?

    “Troppi indemoniati a Milano. Così Scola ha raddoppiato gli esorcisti”, è il titolo dell’articolo di Paolo Rodari (*) su il Foglio del 30 novembre 2012.  L’articolo parla della decisione dell’arcivescovo di Milano nonché cardinale Angelo Scola di raddoppiare il numero degli esorcisti in servizio presso la diocesi da sei a dodici. Il titolo di The Independent del 30 novembre (**) sottolinea l’attivazione di un centralino per rispondere alle richieste: “La Chiesa cattolica ha istituito una hotline esorcista a Milano, la sua più grande diocesi, per far fronte alle richieste ha detto Monsignor Angelo Mascheroni, esorcista capo della diocesi dal 1995, la curia ha anche raddoppiato il numero degli esorcisti per far fronte al raddoppio, in 15 anni, del numero di richieste di aiuto”. Mentre Padre Amorth, che è stato il capo degli esorcisti del Vaticano per 25 anni ha detto che ha avuto a che fare con 70.000 casi di indemoniati. Ed ha anche dichiarato che lo scandalo degli abusi sessuali nella Chiesa cattolica romana sono la prova che “il diavolo è all’opera all’interno del Vaticano”
    Un articolo del 29 novembre di The Guardian paragona il livello di tolleranza sessuale tre USA e Germania. L’America, scrive Jennifer Abel, non è più il faro della libertà e della tolleranza per quanto riguarda il liberalismo sessuale, è molto indietro a nazioni come la Germania. Fino a nove anni fa, non solo l’omosessualità, ma anche il sesso orale e anale (e anche la tradizionale posizione del missionario se effettuata tra persone non sposate) erano illegali in vari stati degli Stati Uniti. La cosa stupefacente è che l’articolo di Jennifer Abel parte dalla notizia molto sorprendente sul recente divieto in Germania del sesso con animali. Chi faceva sesso con animali in Germania non aveva certo una buona reputazione ma avrebbe evitato – fino ad ora – ripercussioni legali. “Ora la Germania istituisce il divieto di praticare il sesso con animali che era legale nel paese dal 1969. La motivazione di tale divieto riguarda il consenso che gli animali non sono in grado di dare. Le persone che hanno rapporti con gli animali hanno protestato e fatto causa al governo tedesco chiedendo di continuare a praticare la bestialità.” 

    (*) http://www.paolorodari.com/2012/11/30/troppi-indemoniati-a-milano-cosi-scola-ha-raddoppiato-gli-esorcisti
    (**) http://www.independent.co.uk/news/world/europe/hi-deliver-me-from-evil-catholic-church-sets-up-an-exorcist-hotline-to-deal-with-demand-8368988.html
    (***) http://www.guardian.co.uk/commentisfree/2012/nov/29/german-bestiality-ban-us-sex-laws
    (Saleh Zaghloul)