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(Genova, 6 marzo 2013 – Spianata Castelletto – Foto di Giovanna Profumo) |
Categoria: OLI 401
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OLI 401: PAROLE DEGLI OCCHI – Il ritorno del sole
6 marzo 2013: Torna il sereno a Genova, dopo le piogge invernali definite davvero eccezionali dal sito Meteogiornale che ci informa che a Genova dal 1873 che non c’era un inverno così piovoso. -
OLI 401: POLITICA – La vittoria delle donne sconfitte
Dunque, in Parlamento donne di diverso orientamento hanno stretto un’alleanza, contrapponendosi alle decisioni e alle omissioni dei rispettivi partiti di riferimento, rappresentandola simbolicamente con la scelta del colore bianco, usato nel recente passato nelle manifestazioni contro il femminicidio.
In questo modo hanno dimostrato che le donne sono ancora capaci di atti di ‘disubbidienza’, e che la disubbidienza è necessaria se si vuole almeno tentare di inceppare il meccanismo di una politica fondata su accordi tra uomini fermamente e trasversalmente schierati a difesa della conservazione del loro status opponendosi, come osserva Chiara Saraceno (La Repubblica 11 marzo) a quelle che dovrebbero essere definite non ‘quote rosa’, ma “norme antimonopolistiche che impediscono la formazione di un ‘cartello’ basato sul sesso”.
Le donne si sono pubblicamente esposte, e sono state sconfitte.
Non ce l’hanno fatta contro l’attacco concentrico dell’incredibile ambiguità intrinseca al Partito Democratico, della deprimente viltà di menare la botta col volto coperto dal voto segreto (proposta da Forza Italia ma certo accolta con segreta gratitudine da molti del PD), e della desolante logica dei Cinque Stelle che giocano a fare gli alieni invece di diventare attori efficaci di democrazia.
Ma è avvenuto un importante fatto politico e culturale: le donne hanno messo in scena, pubblicamente, quello che lo storico Giorgio Galli – citato su La Repubblica del 11 marzo da Filippo Ceccarelli – definisce “un conflitto che non è stato oggetto in quanto tale di attenzione da parte degli storici. Come se fosse un fenomeno sociale secondario, ed è il conflitto maschile-femminile; ed è proprio da questo perenne, sommerso e indicibile incontro-scontro che vengono a crearsi le condizioni per la vita stessa degli uomini e delle donne”.
Se a seguito di questa vicenda riescono a filtrare sui giornali pensieri e consapevolezze figli della cultura femminista, c’è, nonostante tutto, da gridare alla vittoria, e da aprirsi alla speranza che, carsicamente, un cambiamento culturale sia dopotutto possibile.
Il fatto che le parlamentari abbiano condotto questa battaglia, e siano andate incontro a questo scacco, può aiutarle nel futuro a rafforzare la propria autonomia di pensiero, a rinunciare alla gratificazione dell’approvazione maschile, a non abbandonarsi alla illusione che i conflitti siano alle spalle. E non solo in merito di leggi elettorali.
Certo, sarebbe stato bello vedere circolare questo brivido di autonomia anche tra le ministre. Speriamo che non si buttino questa giornata alle spalle, e che ripensino a quel che è avvenuto.
(Paola Pierantoni – immagine da internet) -
OLI 401: REGIONALI 2015 – Etty Hillesum alle primarie
(Etty Hillesum) E’iniziata la rumba e in Liguria, fino al 2015, gli appassionati di politica ne vedranno delle belle. Per ora la discussione democratica è particolarmente interna al Pd, partito geneticamente modificato, dove solidarietà e rispetto per i compagni non escludono colpi bassi che, in un paese normale, dovrebbero essere riservati all’opposizione. Ma questo passa il partito. Lo sanno bene Enrico Letta, Romano Prodi. E le parlamentari del Pd.
La campagna delle elezioni regionali è iniziata con la discesa in campo per le primarie del centro-sinistra di Raffaella Paita. Il sito, già operativo, vanta una citazione di Etty Hillesum …questa vita, la vita interiore e la vita esteriore, in ogni singola sfaccettatura, non mi rimane estranea e non lo rimarrà mai.
Difficile comprendere la ragione che tiene insieme, in questa fase, la candidata del Pd con una delle figure più belle e complesse della Shoah, se non quella del marketing politico che da anni saccheggia il passato più nobile per utilizzarlo in campagna elettorale.
Il sito tratteggia uno schietto profilo di Raffaella Paita, che rivendica idee ed una storia culturale, politica e dice di essere abituata ad affrontare la vita a viso aperto in un percorso che darà spazio a tutti. Come non crederle quando la frase che sovrasta la home page è Piedi per terra, occhi nel cielo. Tocca a noi Liguria!
Paita detesta la demagogia, nemica degli ultimi a favore dell’impegno appassionato per i sogni concreti e realizzabili. Da qui la necessità di adeguare i nostri servizi di sostegno sociale, modernizzare gli ammortizzatori sociali, riformare i nostri strumenti di welfare. La sua è una Liguria che saprà dare risposte a tutti e si farà laboratorio nazionale ed europeo di nuove politiche e azioni contro il dissesto idrogeologico e di cura dell’ambiente di fronte ai cambiamenti climatici. Per il passato lo dimostrano la prossima inaugurazione del nuovo Outlet di Brugnato e Fabio Vincenzi, Sindaco di Borghetto Vara che aveva depositato e poi ritirato le proprie dimissioni per “stress da alluvione”.
Se spostare il treno deragliato ad Andora costa appena 2,5 milioni di euro e la Liguria è stata vittima di oltre 100 frane, difficile sperare che basti essere laboratorio di nuove politiche contro il dissesto idrogeologico per sanare un’emergenza prossima all’intervento della protezione civile. Ma questo la candidata lo saprà perché in Regione Liguria è assessore e capogruppo del suo partito .
Chi sembra non farsi una ragione di questa candidatura, oltre ai segretari di sezione molto critici per tempi e metodo, è il collega di giunta e partito Pippo Rossetti che il 7 marzo dalle pagine de Il secolo XIX trionfa con un radioso primo piano ed invita la Paita ad una frenata. Quattro colonne nelle quali si passa dalle elezioni europee alle porte, all’invito al Pd a lavorare per una candidatura unica alle primarie – magari la sua – affinché non avvenga come tra Pinotti, Vincenzi e Doria. L’assessore al bilancio però per il bene del PD mette in guardia la compagna di partito e dichiara se la campagna per le regionali decolla davvero, io come altri potremmo scendere in campo. A quel punto scatterebbe una competizione tesissima, con il rischio di andare tutti a sbattere.
Sfaccettature della vita. Parafrasando Hetty
(Giovanna Profumo – foto da internet) -
OLI 401: ESTERI – Voci dalla stampa internazionale
Afghanistan
l New York Times, 27/02/2014: “I comandanti militari e gli esperti di politica dicono che senza la permanenza di un nucleo di truppe occidentali a sostenere il governo afgano e continuare la formazione delle forze di sicurezza, le ci sono alte probabilità che aree significative del paese cadano sotto il controllo dei talebani, proprio come lo erano prima degli attacchi del 11 settembre 2001”. http://www.nytimes.com/2014/02/27/world/asia/hard-talk-aside-little-desire-by-west-to-leave-afghanistan.html?ref=todayspaper&_r=1Sud Sudan
Il New York Times, 27/02/2014: “I ribelli entrano nelle case, uccidono uomini e ragazzi, prendono i telefoni cellulari e soldi e ora uccidono le donne”, ha detto la signora Akuoch, 43 anni, insegnante di scuola secondaria che ha lasciato il marito dietro in Sud Sudan. “Anche all’interno della chiesa”, ha aggiunto. http://www.nytimes.com/2014/02/27/world/africa/civilians-flee-as-violence-worsens-in-south-sudan.html?ref=todayspaperPalestina
Il New York Times, 28/02/2014: “Palestinese trovato morto dopo un scontro con gli israeliani” http://www.nytimes.com/2014/02/28/world/middleeast/palestinian-man-found-dead-after-standoff-with-israeli-forces.html?ref=todayspaper&_r=1Israele: Gli Studenti di Harvard raccolgono testimonianze di apartheid
Electronic Intifada, 26/02/2014: “Dalle strade, autobus e territori separati, ai posti di blocco, alla massiccia barriera di separazione, alla più grande prigione a cielo aperto del mondo a Gaza, è diventato abbastanza difficile non dichiarare Israele uno stato di apartheid.” http://electronicintifada.net/blogs/nora-barrows-friedman/harvard-students-collect-testimonies-apartheid-palestine-usVenezuela: il leader dell’opposizione
Alternet, 20/02/2014: “Oltre ad essere il figlio di un agente della CIA che ha incanalato soldi da oligarchi venezuelani ai Contras del Nicaragua, Halvorssen è anche cugino di primo grado di Lopez” http://www.alternet.org/world/meet-venezuelas-opposition-leader?paging=off¤t_page=1%20-%20bookmark#bookmarkGlenn Greenwald
The Intercept, 24/02/2014: “Sunstein , uno stretto consigliere di Obama ed ex capo della Casa Bianca dell’Ufficio di Informazione e Regulatory Affairs della Casa Bianca, ha anche proposto l’invio di agenti segreti in “stanze di chat, social network online o anche gruppi dello spazio reale”, che sviluppano ciò che egli vede come falsi e dannosi “teorie della cospirazione” sul governo . Ironia della sorte , lo stesso Sunstein è stato recentemente nominato da Obama nel comitato di riesame NSA creata dalla Casa Bianca” https://firstlook.org/theintercept/2014/02/24/jtrig-manipulation/Ucraina: antisemitismo
Algemeiner, 21/02/2014: “Uno dei Rabbini Capi dell’Ucraina, Moshe Reuven Asman, ha esortato gli ebrei a lasciare la capitale Kiev a seguito di un attacco antisemita contro due studenti di yeshiva Chabad in città il mese scorso, ha riferito il quotidiano israeliano Ma’ariv” http://www.algemeiner.com/2014/02/21/chief-rabbi-of-ukraine-urges-jews-to-flee-kiev-after-attack-on-students/Il volo da Amsterdam a Newcastle
The Daily Mail, 20/02/2014: “Un volo è stato lasciato a terra per due ore dopo che un avviso di sicurezza è stata innescato quando alcuni scolari hanno riferito di aver visto un uomo che scrive in arabo in un notebook.” http://www.dailymail.co.uk/news/article-2563194/Security-scare-delays-EasyJet-flight-two-hours-schoolboy-saw-passenger-writing-Arabic.htmlUganda: leggi contro gli omosessuali
The Guardian, 25/02/2014: “In questi estratti dal documentario “God Loves Uganda” diretto da Roger Ross Williams, riprese sotto copertura da un sacerdote anglicano Kapya Kaoma di Boston, si vede come gli attivisti evangelici anti-gay degli Stati Uniti sono stati influenti nel dibattito, spingendo l’Uganda a passare misure che sarebbero impensabili negli Stati Uniti” http://www.theguardian.com/world/video/2014/feb/25/us-evangelical-missionaries-gays-uganda-videoIntervista a David J. Hand autore di “The Improbability Principle”
Il New York Times, 28/02/2014: “Sei abbastanza duro con le persone che credono che ci sia un qualche tipo di intervento magico o divino che fa accadere queste coincidenze”.
http://www.nytimes.com/2014/02/23/magazine/david-j-hands-lottery-tips.html?ref=todayspaper&_r=0Ucraina: la principessa del Gas
Il New York Times, 27/02/2014: “Nel 1990 post-sovietico, (Yulia V. Tymoshenko) è diventata estremamente ricca nel settore dell’industria energetica, prima come amministratore delegato di una società e poi come presidente di un altra.” http://www.nytimes.com/2014/02/24/world/europe/fresh-from-prison-former-prime-minister-re-emerges-on-political-stage.html?ref=todayspaper(Saleh Zaghloul)
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OLI 401: ECONOMIA – Al circolo Zenzero il conflitto capitale
“VOGLIAMO VEDERCI CHIARO!”secondo ciclo di incontri di EconomiaProgettiamo un mondo diverso, in cui l’economia e la finanza siano al servizio dei bisogni delle persone e non delle regole del mercato. Un mondo in cui la gestione dei beni comuni sia finalizzata al benessere di tutti e non al profitto di pochi, nel rispetto degli equilibri naturali e dei diritti delle generazioni future.La crisi economica, esasperata dalla finanziarizzazione, ha evidenziato i limiti dell’Unione europea e della sua moneta unica. Per superare la crisi bisogna agire sulla moneta o sulle politiche europee?Venerdì 14 marzo 2014, ore 18Il conflitto capitale-lavoronell’epoca della globalizzazioneRelatori: Deborah Lucchetti e Sergio CofferatiL’incontro si terrà presso il Circolo ARCI Zenzero, via Torti 35, Genova. Per info nuovafinanzapubblicagenova@gmail.com -
OLI 401: TEATROGIORNALE – Il gioco
Pavia, ore 1, 25.
Matteo è andato a prendere Guido alla scuola materna e lo ha portato a mangiarsi una cioccolata calda da Luigi, il bar in piazza dove comprava le chewing gummma quanto aveva l’età di Guido e le chewing gummma costavano 20 lire.
– Papà, perché vieni tu a prendermi e non la nonna?
– Non sei contento?
Dice Matteo asciugandogli il muso col tovagliolo.
– Cosa hai fatto oggi a scuola?
– Ho fatto il libro dei grandi, quello per andare in prima elementare: devo passare sopra le righe con pennarello.
– Bravo!
Matteo conta gli spiccioli che gli sono rimasti in tasca dopo aver pagato la cioccolata.
– Vuoi fare un gioco con papà?
La cioccolata è finita metà nella pancia di Guido e metà sulla sua giacca, Matteo la pulisce con alcuni fazzoletti che abbandona dentro la tazza vuota. Padre e figlio si siedono su degli sgabelli alti di fronte a un computer colorato.
– Come si gioca papà?
– Bene, allora noi mettiamo questo soldino qua dentro e poi schiacciamo il pulsante così.
Il computer si illumina, Guido ride, Marco trattiene il respiro, gli occhi si dilatano e il battito cardiaco aumenta.
… Oggi ha piovuto tutto il giorno, È arrivata la bolletta del gas, Cinzia è incazzata, è sempre incazzata e non si capisce perché, la mamma non può più andare a prendere il bambino scuola perché ha la sciatica, magari però succede qualcosa di buono…
Il computer lampeggia, una musichetta trilla, sullo schermo sono comparsi tre limoni, Guido batte le mani e chiede:
– Abbiamo vinto?
– Sì.
Dice Marco soddisfatto.
– Abbiamo vinto un’altra partita: schiaccia!
– Questo qui?
Chiede Guido con orgoglio indicando il pulsante rosso.
– Con forza, al mio tre: uno, due, tre! Il bambino schiaccia con un’aria seria seria: il presidente degli Stati Uniti non avrebbe avuto un’espressione diversa se avesse lanciato la bomba atomica.
A Matteo gli si ferma di nuovo respiro
… come diceva quel film di quando ero ragazzino: non può piovere per sempre…
Accenna un sorriso, gli occhi fissi sullo schermo colorato.
– Ho vinto?
Chiede Guido guardando il padre. Marco ha la gola secca: non ha vinto! Infila un’altra monetina nella fessura e schiaccia il pulsante rosso.
– Io, papà. Io devo schiacciare il pulsante.
– Aspetta.
Il bambino è aggrappato al braccio del padre. La macchina lampeggia, sembra che gli sorrida.
– E io papà?
Il giallo, il rosso, il verde gli ballano davanti invitandolo a continuare, la macchina gli sussurra ancora e la sua voce è un linguaggio morse luminoso. Il braccio del bambino è pesante. La frutta balla leggera davanti ai suoi occhi mentre schiaccia automaticamente il pulsante di puntata massima, le monetine scivolano dentro la sua fessura sempre accogliente, il bambino è caldo, appiccicoso, lo trascina verso il basso.
– Sì, aspetta. Lo vuoi un gelato?
… Dentro le vene l’adrenalina corre contro Cinzia, contro la paura. Ma di cosa ha paura? Che la mamma muoia? Che Cinzia lo lasci? Di svegliarsi un giorno ed essere solo. Deve smettere di correre (devo smettere di correre), deve respirare (devo respirare), non può piovere per sempre (non può piovere per sempre). Una voce dentro di sé gli dice di smettere! (Smettila!)
Si ferma, si guarda intorno con nonchalance, si asciuga le mani sui jeans, fa un passo in dietro tanto che il bambino si sbilancia, lui lo sostiene prontamente, gli sorride.
– Dai forza, l’ultima monetina è tua.
La monetina scompare nella fessura, Guido schiaccia il pulsante rosso guardando il padre, la macchina sembra delusa e pigramente mostra tre frutti disuguali.
– Ho vinto?
– No.
– Ma io volevo vincere!
Matteo prende in braccio Guido.
– Domani.
– Ma io volevo vincere oggi.
Matteo apre il portafoglio: c’erano 30 euro.
– Bisognerà passare da un bancomat. Andiamo dai, se no la mamma si preoccupa.
Fuori piove, Guido saluta la slot-machine con la mano:
– Ciao, ciao.
Matteo gli tira su il cappuccio, la macchina sorride, tre ciliegie scendono come palpebre luminose.
(Arianna Musso)