Film. La stampa che muore non fa ridere

“Viva Zapatero” di Sabina Guzzanti non è un capolavoro. Niente a che vedere con Fahrenheit 9/11. Di Michael Moore nemmeno l’ombra.


I più sofisticati dicono sia montato male. Troppo concentrato su di lei. Viva Zapatero è una lapide a memoria per i più distratti. Marmo bianco per ricordare chi ci governa da più di quattro anni. E’ una scritta sul muro che sorprende. E’ il ricordo privato di chi ha partecipato ai movimenti. Documentario crudele sulla stampa italiana, silente e annichilita. E’ il Corriere della Sera che affonda con un giornalista in lacrime davanti ai suoi colleghi. Ancora una volta, niente da ridere.