| Londra agosto 2011 – Spiaggia libera lungo il Tamigi Foto Giovanna Profumo |
Autore: Redazione
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OLI 311: LETTERE – Cup, lo sfacelo organizzativo della Asl 3
Lunedi: come si sa, giorno dell’ottimismo e delle buone intenzioni. Poiché non fumo e non sono sovrappeso, non mi resta che ripromettermi di affrontare l’impegno di una prenotazione al Cup.Intanto ho già fatto una telefonata per scoprire che l’esame che devo fare non è prenotabile per telefono e un’altra per chiedere a un istituto privato il prezzo da pagare per intero: 350 euro superano il mio budget mensile. E anche una inutile corsa all’ufficio Asl che nel frattempo scopro che si è spostato in un’altra sede, con orario solo mattutino. Stamattina alle 8,10 mi presento alla nuova sede.Un atrio di ingresso di appena 10 metri quadrati chiamato “ufficio prenotazioni”, qualche sedia sparsa in bel disordine sul passaggio, un cartello che avvisa dello sciopero di domani che accolgono i soliti pensionati in attesa del turno, già una decina. Il distributore di numeri nuovo di zecca (come tutto il resto) è già restio a distribuire, e mi assegno automaticamente l’epiteto di “ultima della fila”.Una signora si accorge che a lei non serve il numero, e “molto” democraticamente lo cede all’ultimo arrivato (…), che dal 14 fa un balzo in avanti all’8. Ho già un sussulto di ingiustizia.L’impiegata, barricata dietro un “paravento” improvvisato, evidentemente non avendo altro modo si alza 3 volte per chiedere alla collega della stanza di fronte informazioni utili alla prenotazione (“ma tu quando vai in ferie?”) portando con sé la borsa, casomai uno degli astanti avesse intenzione di portargliela via, di fronte a una decina di testimoni …Comincio il conto alla rovescia: se fra 15 minuti devo andare a lavorare, e in 7 minuti solo una persona è riuscita ad avere la sua prenotazione, che ci sto a fare qui? A parte il signore poco udente che continua a chiedermi quando tocca a lui, ormai sappiamo tutti qualcosa di più del fortunato arrivato ultimo e passato per primo, del tipo tipo “quando dovrà fare le analisi, quali, quanta pipì dovrà portare, che è diabetico e cosa gli ha detto il dottore”, e anche della sua signora, perchè con un numero regalato sono riusciti a passare in due, tra gli sguardi per niente rassegnati di chi era arrivato lì un’ora prima.Basta, non ce la faccio più.Non ho più tempo, non ho voglia di conoscere le malattie di altre 9 persone, e tantomeno di far conoscere le mie.Finirà come al solito che dovrò rimandare le visite mediche perché chi ha la fortuna di lavorare in proprio deve aspettare di poter prendere mezza giornata libera per pagare un ticket esoso per una prestazione che aspetterà per mesi.
(Cristina Capelli) -
LE CARTOLINE DI OLI 6: SOCIETA’ – Il lusso tra diritti e privilegi
E’ apparsa anche per le strade di Genova la campagna pubblicitaria della nuova Lancia Ypsilon. Protagonista l’attore francese Vincent Cassel, già interprete maschile del film “Il cigno nero”, nel ruolo dello spregiudicato e sadico coreografo. La campagna è realizzata dall’Agenzia Marco Testa. Singolari tre elementi. Il primo che dopo aver imposto la rinuncia a molti diritti ai propri dipendenti, il gruppo Fiat se ne esca, a ferite aperte, con una pubblicità di questo tipo. Il secondo che – in tempi di tagli, finanziarie, sacrifici – la casa automobilista evochi il lusso come diritto. Il terzo che ci si rivolga agli strati più colpiti dalla crisi con un messaggio pubblicitario che tende a cancellare preoccupazioni reali facendo leva sul sogno di far parte di élites che non conoscono crisi, precariato, disoccupazione. Cose che capitano in un mondo in cui privilegi e diritti vengono quotidianamente confusi fino a smarrirne il significato. Vincent Cassel nel film il Cigno Nero condurrà la protagonista al suicidio. Il cartellone è stato fotografato a Genova Campi.
(Giovanna Profumo)
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LE CARTOLINE DI OLI.5: SOCIETA’ – I desilenziatori
Su Radio 3 questa estate, dal 2 luglio al 25 settembre, ogni sabato e domenica mattina alle 9.30, splendide lezioni di musica, da scaricare e risentire con calma, d’inverno:
http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/PublishingBlock-4e02a2ec-4046-486f-b7b2-54b8a5ab86ab.html?refresh_ce
Si tratta di ventisei lezioni curate da Giovanni Bietti, tenute da grandi musicologi e musicisti
italiani; un’iniziativa divulgativa rielaborata per la radio, promossa dalla Fondazione Musica per Roma e dall’Accademia di Santa Cecilia.
Bene, durante una di queste lezioni il docente, di cui purtroppo non ricordo il nome, parlava dell’importanza del silenzio nella musica. E nel discorso citava il suo incontro, avvenuto qualche tempo fa, con una strana parola: il “desilenziatore”. Aveva scoperto, con una stretta al cuore, che questo era il termine usato per definire la musica di fondo che viene immessa ormai ovunque. L’orrore, la minaccia, del silenzio, horror vacui sensoriale da cui difendersi con accanimento.
Scopro che dei “desilenziatori” aveva parlato un articolo della sezione domenicale di La Repubblica del 2 luglio 2006. Ve ne propongo l’interessante lettura:
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/07/02/dal-supermarket-all-aeroporto-prigionieri-della-musica-flebo.html
(Paola Pierantoni)
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LE CARTOLINE DI OLI.4: STAMPA – Distrazioni estive del Secolo XIX
Il Secolo XIX ci ricade con il video-esclusiva di Lady Gaga estate 2011: il filmato è stato sospeso su Youtube per violazione dei termini di copyright, ma la pagina del giornale non viene aggiornata.
http://www.ilsecoloxix.it/p/cultura/2011/08/17/AO0y9Nv-nuovo_video_anticipa.shtml
(Stefano De Pietro) -
LE CARTOLINE DI OLI.3: AMBIENTE – E’ calata la sera sugli ombrelloni comunisti
Ikaria, luglio 2011. L’isola, governata fino allo scorso novembre, e dal tempo dei tempi, dal KKE (partito assimilabile alla nostra Rifondazione Comunista) ha cambiato amministrazione: ora il nuovo sindaco è sostenuto da “un governo di larghe intese”, cioè tutti tranne il KKE. Una ragione ci deve essere, e vari commenti isolani rivelano colpe ed errori, favoritismi e rigidità, per cui la gente alla fine si è stancata.
Piccola (?) trasformazione visibile anche al turista ignaro dei fatti locali è la sparizione degli “ombrelloni comunisti”, di cui avevamo parlato in Oli 271 ed Oli 235.
Al loro posto sono sorti ombrelloni neo-liberisti, a pagamento. Chi vuole però può portarsi il suo: liberi ovunque dieci metri dal bagnasciuga, e interamente circa metà della spiaggia. Dalle parti nostre sarebbe socialismo reale.(Paola Pierantoni)
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LE CARTOLINE DI OLI.2: CITTA’ – Corso Carbonara: i tagli del cantiere
Genova, 8 agosto 2011 – Un comunicato stampa del Comune di Genova datato 4 agosto 2011 avvisa gli abitanti di quanto avverrà a decorrere dal giorno 8 fino al 1 agosto 2012, in Corso Carbonara a Genova.
Il cantiere deve essere attivato per “la realizzazione di un pozzo di ventilazione della galleria ferroviaria San Tommaso” ed è previsto “nell’ambito della realizzazione del sestuplicamento della tratta Genova Principe – Genova Brignole del nodo ferroviario di Genova”
Il comunicato informa che l’allestimento del cantiere prevede la rimozione delle alberature di “scarso pregio presenti su entrambi i lati della carreggiata”, intervento necessario per garantire durante i lavori il “doppio senso di circolazione nel tratto indicato”.
Viene garantita la sostituzione degli alberi a fine lavori. Ma non viene scritto il numero di piante da abbattere.
Nemmeno un cenno relativo ai posti auto di cui i residenti dovranno fare a meno, nonostante il rinnovo del permesso – in scadenza il 30 luglio – sia stato appena effettuato.
Pare che gli alberi da eliminare siano 30 (ma 6 giovani piante dovrebbero essere graziate e messe a ricovero in vivaio). Una ventina di alberi sono stati abbattuti questa mattina. I parcheggi di cui fare a meno, dice un abitante, sembra siano 85.(Giovanna Profumo)




