Domenica 27 prima di andare al seggio sono andata a comprare il giornale dal mio edicolante di Prato. Si è presentato come candidato per il Comune, lista Ds. Lo ho visto indaffarato a distribuire giornali, a informarsi su chi fossero i presidenti di seggio della scuola di zona, fremendo perché arrivasse in fretta l’ora di chiusura dell’edicola per poter vedere come andavano le cose. Ma il lavoro viene prima di tutto: la rivendita non può chiudere causa elezioni.
Questa constatazione mi ha portato all’ultimo momento a modificare le mie preferenze elettorali e a dargli il mio voto, per la prima volta non scontato.
Autore: Redazione
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Elezioni – Chi non ha capito e chi non sente
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Maldipancia – Lo faccio anch’io se lo fai tu
Venerdì 1° giugno la stampa ha dato notizia della presentazione del piano elaborato da Linda Lanzillotta, ministro degli affari regionali, col collega G. Santagata, ministro per l’attuazione del programma, su incarico del governo in preparazione di un ddl governativo da varare entro metà giugno. Il piano, che prevede la riduzione di 283 consiglieri regionali, di alcune province e del 25% dei consiglieri comunali, è stato presentato in una conferenza ai rappresentanti degli enti locali ma ha trovato la strada sbarrata. I presidenti delle regioni Emilia e Liguria (Errani e Burlando) hanno fatto notare, con osservazioni ironiche e sferzanti (Burlando), che se di riduzioni si doveva discutere allora bisognava anche mettere in causa Camera e Senato. Più costruttivi i comuni e, tra i sindaci, Veltroni che ha dichiarato che i comuni possono prendere le loro decisioni anche da soli e che “nessuno deve dire lo faccio io se lo fai anche tu”.
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Lettere/1 – Comportamenti virtuosi, tanto per cominciare
In merito a “Quanto ci costano le micro-Iri locali?”, riceviamo:
Gentile Redazione,
in qualità di vostro assiduo ed attento lettore che condivide pienamente il sacrosanto richiamo ad una piena trasparenza dei compensi degli amministratori di società pubbliche e partecipate. Al di là delle questioni squisitamente etiche, ritengo che ciò sia assolutamente necessario se si vuole recuperare credibilità e legittimità dell’agire pubblico in senso lato; ergo, in attesa che gli enti locali genovesi provvedano come previsto dalla Finanziaria 2007, Vi comunico quanto riguarda il sottoscritto. -
Lettere/2 – A tapparsi il naso non si respira
Riceviamo:
Cari amici di OLI , leggo l’articolo di m.c. sui 40.000 che hanno dato forfait elettorale e raccolgo l’invito a spiegarne i motivi (miei).
Viaggio verso i 59 e ciò vuol dire che avevo 20 meravigliosi anni nell’altrettanto meraviglioso 68 che mi vanto di non aver “superato” come auspica Sarkozy : perchè mai superare la passione, l’impegno, il rigore, la partecipazione? Se ne devono superare gli eccessi giovanili, forse, ma non l’essenza!
E’ tutta qui la ragione della mia astensione: -
Lettere/3 – Dal waterfront al dietrofront
Riceviamo:
31 maggio 2007: sulla prima pagina del Secolo XIX Giuliano Galletta nota che alcuni figli d’operai, terminati gli studi, tornano a fare i contadini. “Oggi infatti la condizione di operaio è considerata residuale…mentre quella di contadino…oltre ad essere uno sbocco occupazionale si è caricata di significati positivi”. In questa Genova post-industriale, mentre ci si preoccupa del Waterfront qualcuno fa Dietrofront, sicuramente senza seguire l’ennesima moda, forse per trovare nella terra valori solidi e dignità, per uscire dall’anonima condizione di lavoratore consumista, senza compiti e chiamate responsabilizzanti. E’ un segnale che i lungimiranti non devono trascurare.
(Marcella Rossi) -
Anno zero – Faccio un programma, poi mi intervisto
“Anno zero”, la trasmissione di Santoro dedicata al silenzio della Chiesa su preti e pedofilia, seguita da 5 milioni di telespettatori, ha ricevuto abbondanti commenti dalla stampa tutta. Anche preventivi: Fassino (segretario Ds) ha invitato Santoro “al massimo equilibrio e alla massima prudenza”. A trasmissione avvenuta, invece, il presidente della Commissione di vigilanza della Rai, Mario Landolfi (An) ha dichiarato che “quel filmato non andava neanche acquistato perché finalizzato ad attaccare la Chiesa in quanto Istituzione ed il Papa in quanto suprema autorità morale e spirituale del mondo cristiano”, mentre che Enrico La Loggia, vicepresidente dei deputati di Fi, ha espresso “amarezza per il tentativo di gettare discredito sulla Chiesa”.
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Nuovi pigmalioni – Mito, letteratura o politica?
La sindrome di Pigmalione, estrema ancora di salvezza maschile per cui il valore della donna deriva comunque dall’uomo che, a suo tempo, l’ha “scelta”, deve aver colpito anche Burlando che nella sua intervista su Repubblica del 2 giugno dichiara: “Con Marta andrà benissimo, le persone intelligenti insieme si trovano nelle emergenze. E poi Marta aveva cominciato con me. La scelsi insieme a Paola Balbi come assessore in Comune, due donne toste…”
(p.p.) -
Dopo università – Quando il lavoro è gratuito
Uno cerca di pensare positivo: ok, all’università per venire preparati in maniera approssimativa si doveva anche pagare una retta; adesso quantomeno vengo preparato gratis. Consolatorio solo se si è disposti a credere a storielle tipo quella del Topolino del dentino o dell’interessamento della classe politica al destino lavorativo della mia generazione.
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Cartoline – Se la politica risponde con il silenzio
Due notizie che ti complicano la vita. Quella civile, intendo. Perché tocchi con mano il degrado della politica e della sua gestione, il degrado della giustizia e della sua amministrazione.
La prima. Il presidente del consiglio viene contestato dai “No Dal Molin” durante un convegno. Intelligentemente, il moderatore De Bortoli dà la parola a una rappresentante dei manifestanti che spiega le ragioni della protesta e il rifiuto di concedere altre basi militari a Bush e agli USA. Prodi fa finta di ascoltare e quando la portavoce ha terminato, con totale disinteresse prosegue la sua relazione dal punto in cui si era interrotto. Allucinante, umiliante. Un altro mito, se tale era, che finisce sotto le scarpe. Alla fine esce da una porta secondaria e alla tv dice che la decisione presa non cambia. Ancora più allucinante, se si collega l’atteggiamento di Prodi al fatto che la protesta non ha inciso sul voto di maggio. -
VERSANTE LIGURE
METTERCI UNA PIAZZA
In ottant’anni e rotti
la destra i propri vizi
non li ha guariti tutti
ma di provar dà indizi:
adesso a Matteotti
fa solo dei comizi.
Enzo Costa
enzo@enzocosta.net
www.enzocosta.net