“Quando il papa chiama si risponde“, sono le parole pronunciate da monsignor Bagnasco nella conferenza stampa indetta per comunicare l’accettazione della nomina alla presidenza della CEI (Repubblica-Lavoro, 8 marzo 2007).
Un vescovo, già ordinario militare, non poteva certo rispondere “Ecce ancilla Domine“, né il troppo secco “Obbedisco” di sapore garibaldino. Anche il “Fiat voluntas tua” rischiava ormai un’assonanza indebita con l’azienda torinese.
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Cei – Accentramento e/o collegialità
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Minori – Tra ostruzionismo e vuoto la Regione latita
Continuando la nostra peregrinazione nel mondo dei minori immigrati vi proponiamo un’altra immagine che potrebbe farle da sfondo: quella del Consiglio Regionale il giorno di avvio della discussione della legge sulle Norme per l’accoglienza e l’integrazione sociale delle cittadine e cittadini stranieri immigrati (1° febbraio 2007).
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Linguaggio politico – L’elevata diatriba su chi fa schifo
E’ possibile che a qualcuno sia sfuggito perché non tutti i lettori arrivano in fondo al resoconto di una riunione di partito; e la “perla” era proprio nell’ultima riga, dove si riferiva (Secolo XIX del 6 marzo) l’exploit di Biasotti all’inaugurazione del point di Forza Italia per le prossime amministrative: dopo il Comune e la Provincia “sarà facile riprenderci la Regione, liberandola -ha sentenziato l’ex governatore- da questa sinistra che fa schifo”. Espressione elegante ma niente affatto originale, essendo solo una ripetizione della precedente invettiva rivolta a Berlusconi dal segretario dei comunisti italiani, Diliberto.
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Trovate – Un pensatoio alla Camera ci mancava proprio
Dove pensiamo? Esiste un luogo nel quale le nostre idee prendono corpo meglio che in altri? Per strada forse? O davanti a un caffè? E quando si tratta di pensare al “senso dell’esistenza” e ai conflitti che affliggono il mondo, abbiamo a nostra portata uno spazio dove meditare?
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Amministrative/1 – Erzelli, per cominciare a parlare di cemento
Fino alla settimana scorsa la campagna elettorale ha vissuto sui sorrisi dei candidati e su alcuni modesti confronti tra loro. Ai margini, ma non troppo, i clan: professionali, politici, territoriali e buon ultimo quello accomunato dal mezzo di trasporto. Si tratta dei motociclisti che, acquisito di fatto il diritto a circolare oltre la doppia striscia centrale, vogliono conquistare, de iure, quello di utilizzare le corsie gialle: hanno dichiarato che voteranno per il candidato sindaco che gliele riserverà!
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Amministrative/2 – Il partito trasversale attorno al mattone
Di operazioni, anzi speculazioni, immobiliari ha scritto Adriano Sansa su Repubblica del 9 marzo. Parla della torre di Fuksas a Savona e, specialmente, del processo inesorabile con cui le aree di pregio vengono sottratte alla comunità e consegnate alla speculazione; risorse di tutti cedute a pochi in nome del “sovrano mattone di cui un partito trasversale si serve”. Partito trasversale di cui anche la sinistra -“indecorosa” e propensa al “pateracchio”- fa parte. Dopo aver lasciato ad altri le battaglie contro l’inquinamento, la speculazione edilizia, le comunicazioni paralizzate, considerati ormai segni d’un patetico attaccamento al passato.
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Acciaierie – Se il problema Ilva diventa scommessa
C’è un bellissimo numero in carta patinata del Liguria Business Journal titolato “Il patto d’acciaio”. C’è un programma dettagliato degli interventi, una mostra sulla trasformazione delle aree industriali e finanche il filmino delle interviste ai cassintegrati a far da prologo al convegno sulla siderurgia genovese lunedì 12 marzo.
In carne e ossa sono presenti Emilio Riva con il giovane figlio Daniele, Francesco Grondona segretario Fiom, Sergio Migliorini stessa carica per la Cisl, Mario Ghini responsabile Siderurgia Uilm, Claudio Burlando, presidente della Regione, gli assessori comunali Bruno Gabrielli, Mario Margini, Giovanni Facco, Piero De Biasi, responsabile p.r. industriali dell’Ilva, Alberto Ghio, a.d. di Sviluppo Genova, il presidente della Provincia di Genova Alessandro Repetto, e infine il ministro del Lavoro Cesare Damiano. -
Anteprima – Il porto di dentro, film proibito
“De mä – trasformazione o declino” è un documentario sul porto di Genova e sul lavoro portuale, che fa discutere. L’anteprima di alcune parti a bassa risoluzione che gira su internet, ha già provocato scontri accesi e reazioni a dir poco furibonde. A San Benigno sono comparsi cartelli e graffiti intimidatori: “infame”, “okkio al kranio”. Indirizzati a quei portuali che, intervistati, avevano criticato la attuale gestione della Compagnia. Pietro Orsatti, autore del film, ha detto che si aspettava critiche, anche polemiche feroci e che è “consapevole che in ogni caso il film ha per la prima volta svelato interamente un mondo assolutamente sconosciuto se non al ristretto ambito degli addetti ai lavori”. Comunque, Orsatti ha dovuto tornare al montaggio per “apportare modifiche funzionali alla tutela delle persone minacciate” per aver collaborato con il film (http://orsatti.blogspot.com/index.html).