SCESO IN PIAZZETTA
Il Cavalier rilancia:
tra le riforme sue
lifting alla Provincia
di cui, top delle idee,
il nuovo nome annuncia:
“E’ Portofino due!”.
Enzo Costa
enzo@enzocosta.net
www.enzocosta.net
SCESO IN PIAZZETTA
Il Cavalier rilancia:
tra le riforme sue
lifting alla Provincia
di cui, top delle idee,
il nuovo nome annuncia:
“E’ Portofino due!”.
Cara Marta, benvenuta. Certo, sarà indispensabile una gran dose di energia per mettere insieme i cinque anni di “casino” che hai promesso per il risveglio della città. Che sia un “baillame” creativo, fecondo di progetti, con “un’area vasta” nella quale lavorare ad una politica migliore. Più vicina alla gente. Non è di questo che si tratta? Della gente. Dei suoi personalismi, del diritto ad essere ascoltata, della mancanza di democrazia, di un senso di collettività che scricchiola, dei comitati, e perché no, delle mamme nelle scuole, degli asili che non bastano, dei nonni, degli immigrati. E di quei ragazzi indifferenti e di una generazione precari. E degli immigrati. Un corteo immenso che metaforicamente viene verso di te con questo groviglio, come un gomitolo annodato di richieste, aspettative, pretese. Faranno casino loro? E in che modo?
Domenica 27 prima di andare al seggio sono andata a comprare il giornale dal mio edicolante di Prato. Si è presentato come candidato per il Comune, lista Ds. Lo ho visto indaffarato a distribuire giornali, a informarsi su chi fossero i presidenti di seggio della scuola di zona, fremendo perché arrivasse in fretta l’ora di chiusura dell’edicola per poter vedere come andavano le cose. Ma il lavoro viene prima di tutto: la rivendita non può chiudere causa elezioni.
Questa constatazione mi ha portato all’ultimo momento a modificare le mie preferenze elettorali e a dargli il mio voto, per la prima volta non scontato.
Venerdì 1° giugno la stampa ha dato notizia della presentazione del piano elaborato da Linda Lanzillotta, ministro degli affari regionali, col collega G. Santagata, ministro per l’attuazione del programma, su incarico del governo in preparazione di un ddl governativo da varare entro metà giugno. Il piano, che prevede la riduzione di 283 consiglieri regionali, di alcune province e del 25% dei consiglieri comunali, è stato presentato in una conferenza ai rappresentanti degli enti locali ma ha trovato la strada sbarrata. I presidenti delle regioni Emilia e Liguria (Errani e Burlando) hanno fatto notare, con osservazioni ironiche e sferzanti (Burlando), che se di riduzioni si doveva discutere allora bisognava anche mettere in causa Camera e Senato. Più costruttivi i comuni e, tra i sindaci, Veltroni che ha dichiarato che i comuni possono prendere le loro decisioni anche da soli e che “nessuno deve dire lo faccio io se lo fai anche tu”.
In merito a “Quanto ci costano le micro-Iri locali?”, riceviamo:
Gentile Redazione,
in qualità di vostro assiduo ed attento lettore che condivide pienamente il sacrosanto richiamo ad una piena trasparenza dei compensi degli amministratori di società pubbliche e partecipate. Al di là delle questioni squisitamente etiche, ritengo che ciò sia assolutamente necessario se si vuole recuperare credibilità e legittimità dell’agire pubblico in senso lato; ergo, in attesa che gli enti locali genovesi provvedano come previsto dalla Finanziaria 2007, Vi comunico quanto riguarda il sottoscritto.
Riceviamo:
Cari amici di OLI , leggo l’articolo di m.c. sui 40.000 che hanno dato forfait elettorale e raccolgo l’invito a spiegarne i motivi (miei).
Viaggio verso i 59 e ciò vuol dire che avevo 20 meravigliosi anni nell’altrettanto meraviglioso 68 che mi vanto di non aver “superato” come auspica Sarkozy : perchè mai superare la passione, l’impegno, il rigore, la partecipazione? Se ne devono superare gli eccessi giovanili, forse, ma non l’essenza!
E’ tutta qui la ragione della mia astensione:
Riceviamo:
31 maggio 2007: sulla prima pagina del Secolo XIX Giuliano Galletta nota che alcuni figli d’operai, terminati gli studi, tornano a fare i contadini. “Oggi infatti la condizione di operaio è considerata residuale…mentre quella di contadino…oltre ad essere uno sbocco occupazionale si è caricata di significati positivi”. In questa Genova post-industriale, mentre ci si preoccupa del Waterfront qualcuno fa Dietrofront, sicuramente senza seguire l’ennesima moda, forse per trovare nella terra valori solidi e dignità, per uscire dall’anonima condizione di lavoratore consumista, senza compiti e chiamate responsabilizzanti. E’ un segnale che i lungimiranti non devono trascurare.
(Marcella Rossi)
“Anno zero”, la trasmissione di Santoro dedicata al silenzio della Chiesa su preti e pedofilia, seguita da 5 milioni di telespettatori, ha ricevuto abbondanti commenti dalla stampa tutta. Anche preventivi: Fassino (segretario Ds) ha invitato Santoro “al massimo equilibrio e alla massima prudenza”. A trasmissione avvenuta, invece, il presidente della Commissione di vigilanza della Rai, Mario Landolfi (An) ha dichiarato che “quel filmato non andava neanche acquistato perché finalizzato ad attaccare la Chiesa in quanto Istituzione ed il Papa in quanto suprema autorità morale e spirituale del mondo cristiano”, mentre che Enrico La Loggia, vicepresidente dei deputati di Fi, ha espresso “amarezza per il tentativo di gettare discredito sulla Chiesa”.
La sindrome di Pigmalione, estrema ancora di salvezza maschile per cui il valore della donna deriva comunque dall’uomo che, a suo tempo, l’ha “scelta”, deve aver colpito anche Burlando che nella sua intervista su Repubblica del 2 giugno dichiara: “Con Marta andrà benissimo, le persone intelligenti insieme si trovano nelle emergenze. E poi Marta aveva cominciato con me. La scelsi insieme a Paola Balbi come assessore in Comune, due donne toste…”
(p.p.)
Uno cerca di pensare positivo: ok, all’università per venire preparati in maniera approssimativa si doveva anche pagare una retta; adesso quantomeno vengo preparato gratis. Consolatorio solo se si è disposti a credere a storielle tipo quella del Topolino del dentino o dell’interessamento della classe politica al destino lavorativo della mia generazione.