Categoria: Città

  • Sos verde. Quando l’urbanistica fugge di mano

    Dopo lunghe e diatribose discussioni e stante l’indisponibilità degli assessori competenti a ricevere i cittadini ( “non posso dire niente perchè non c’è alcun atto depositato” dice la Morgano ass. edilizia privata ) un gruppo di ambientalisti decide di indire una assemblea pubblica sulla speculazione in corso in molte aree verdi del levante genovese.

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  • Da uno stupore all’altro

    Raccolgo volentieri la provocazione (OLI Newsletter n. 66, 14/07/05- http://www.olinews.it/mt/archives/2005/07/affresco2_stupi.html) e confido nel diritto di replica

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  • Città. Che fantasia limitata sulla mobilità

    Sono stato a vedere i progetti di soluzioni per la mobilità urbana elaborati dagli studenti che si laureano in Disegno Industriale presso la Facoltà di Architettura di Genova. Le idee prodotte erano ovviamente numerose. Numerosi anche gli assessori comunali presenti: Guerello, Merella, Gabrielli, Morgano oltre al sindaco Pericu.

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  • Affresco/1. Stupiti: un imprenditore

    Tra gli stupiti per le parole di Piano c’è (Repubblica 24 giugno) il sig. Bandera, padrone della Vivilmare Srl che a fine 2002 ha presentato all’Autorità Portuale il progetto – concessione per 99 anni, attualmente all’esame del Cipe – di un porticciolo turistico.

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  • Affresco/2. Stupiti: un Presidente

    Tra gli stupiti anche Giancarlo Bonifai, avvocato, storiche frequentazioni extraparlamentari, dalla metà degli anni 80 avvocato di fiducia delle associazioni ambientaliste, assessore, indipendente in quota Rifondazione, ai lavori pubblici a Genova nella prima giunta Pericu.

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  • Affresco/3. Offesi ma contenti

    Sono stati molti a sentirsi offesi delle esternazioni di Piano. Ad esempio Bruno Gabrielli, assessore all’urbanistica del Comune di Genova e uomo di fiducia del sindaco, che, cogliendo occasione dell’articolo di Anselmi, ne scrive a Repubblica (2 luglio). Gabrielli si dice contento del dibattito; osserva però che quasi tutte le valutazioni emerse sin qui gli paiono prive di fondamento e gli piacerebbe che per parlare si aspettasse il risultato dal “Comitato di valutazione” presieduto dall’ing. Vinelli. Curioso! Come se tacendo e aspettando, dalla presentazione dell’Affresco non fosse già passato un anno!

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  • Affresco/4. Un dibattito infinito?

    Piero Ottone (Repubblica 9 luglio): è un bene che finalmente si discuta l’affresco e che le varie posizioni siano uscite allo scoperto. “Purché – aggiunge – il dibattito che giustamente si è acceso non diventi un dibattito infinito… Le discussioni devono avere un limite temporale”.

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  • Affresco/1. I piedi nel piatto

    E’ il 22 giugno 2005 quando Piano dice la sua (OLI n. 64). Fa osservare che da un anno – è il tempo trascorso dalla presentazione del suo progetto Waterfront – non si è mossa foglia. Anzi, per dire la verità di foglie se ne son mosse ma nella direzione opposta al suo progetto.

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  • Affresco/2. Il deserto intorno a Piano

    Ma di cosa si sta discutendo? Se Piano è un presuntuoso? Un capriccioso, che sbatte la porta perché non realizzano le cose che ha proposto con lo “affresco”? O invece sono in discussione questioni chiave per la città (che l’Affresco ha avuto il merito di mettere sotto il naso di tutti) con cui la politica dovrebbe decidersi a fare i conti?

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  • I muri parlano

    Lettera aperta affissa e distribuita nel centro storico in occasione del Festival Interetnico organizzato a Giugno nella Loggia dei Banchi dall’Associazione 3 Febbraio. La lettera è stata inviata alle maggiori testate cittadine senza mai essere pubblicata.

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