Categoria: 198

  • VERSANTE LIGURE



    FUGA PER LA TISANA

    Il nodo è aggrovigliato
    e va sciolto da te
    che sei inadeguato?
    Un bel rimedio c’è:
    vai con volo di Stato
    a un Centro Méssegué.



    Coda allo sportello


  • Blog – “Trenette e mattoni”: oltre i confini della rete

    Pur essendo on-line da pochi giorni, dimostra già una notevole vitalità “Trenette e mattoni” (http://preve.blogautore.repubblica.it/), il nuovo blog di Marco Preve, coautore insieme a Ferruccio Sansa di “Il partito del Cemento” libro-denuncia uscito la scorsa estate. Il blog, raggiungibile attraverso le pagine di genova.repubblica.it, approfondisce i temi della tutela del paesaggio e della cementificazione selvaggia del nostro territorio.

    (altro…)

  • Precari – 87 mila insegnanti in meno per migliorare la scuola

    87 mila tagli nella scuola pubblica nei prossimi tre anni secondo il piano Gelmini che dovrebbero riguardare esclusivamente docenti con contratto a tempo determinato, attraverso l’utilizzo di diversi strumenti: aumento del rapporto alunni/classe, anticipo delle iscrizioni nelle sez. primavera per la scuola dell’infanzia, maestro unico per tutti per 24 ore settimanali nella primaria, tagli orari nella secondaria di primo e secondo grado (Il Sole 24 Ore, 25 settembre).

    (altro…)

  • Università – Il pane per la ricerca

    Estratto da Guido Barbujani (Domenica del Sole 24 Ore, 28 settembre 2008)(*)
    Da qui al 2012 il taglio delle risorse scoraggerà gli studiosi più meritevoli e accelererà il declino del nostro Paese

    È frustrante parlare dello stato di abbandono in cui versano Università e ricerca nel nostro Paese. Le cifre sono grottesche, nessuno ci fa più caso. Tanto per dirne una: per i diritti degli highlights della serie A, la Rai ha speso più di quanto nel 2008 l’Italia ha investito nella ricerca di base, i cosiddetti progetti Prin.

    (altro…)

  • Giustizia – Il Csm indaga su Sansa; l’Anm si difende

    Martedì 30 settembre. La sezione ligure dell’Anm (Associazione Nazionale Magistrati) ha convocato un’assemblea aperta per discutere sulla sempre più grave situazione in cui versa la giustizia. Tra gli invitati ad intervenire Claudio Castelli (già al ministero della Giustizia del governo Prodi), Pierfranco Pellizzetti (collaboratore di Micromega e del Secolo XIX), Stefano Savi (presidente dell’Ordine degli avvocati di Genova) e Adriano Sansa (presidente del Tribunale dei minori di Genova e ex sindaco).

    (altro…)

  • Informazione – La rapina del Secolo

    Se il cittadino ha bisogno di sicurezza, cosa di meglio di uno scoop con l’immagine del rapinatore in una lettiga, acciuffato di fresco dai carabinieri di Sarzana e ammanettato? Secolo XIX, 17 settembre: “A tu per tu col rapinatore – Dammi il cellulare, chiamo casa”, di Silva Collecchia.
    E poiché il codice deontologico stabilisce che il giornalista “non riprende, né produce immagini e foto di persone in stato di detenzione senza il consenso dell’interessato e non può presentare le persone con ferri o manette ai polsi”, il quotidiano ha optato per la pubblicazione della foto dell’arrestato oscurando le manette e lasciando il volto riconoscibile. No, non è un errore.

    (altro…)

  • Infortuni nel tempo – Infortunio TIS: la sentenza

    Torniamo sull’infortunio avvenuto il 9 marzo del 2004 su un viadotto della A10, di cui già abbiamo parlato in OLI 188 e 194, per dare conto delle motivazioni – ora pubblicate – della sentenza del giudice Lepri, che aveva ritenuto penalmente responsabili dell’accaduto il Direttore del primo Tronco della società Autostrade, il Direttore dei lavori della ditta TIS che eseguiva i lavori, e il Coordinatore per l’esecuzione dei lavori della ditta Spea.
    Ricordiamo che il lavoratore fu investito da un camion mentre sistemava le luci di un cantiere su un viadotto della autostrada A10. Il lavoro avveniva in regime di sola riduzione di carreggiata, anziché di chiusura di carreggiata e deviazione del traffico, come era stato previsto dal Piano di sicurezza e di coordinamento e dal contratto di appalto.
    Tra le molte considerazioni del giudice ne sintetizziamo due.

    (altro…)

  • Genova – La bandiera della pace scatena le proteste




    Una risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 2 di ottobre, giorno della nascita (nel 1869) di Mahatma Gandhi, la ’Giornata Mondiale della Non-violenza’.

    La giornata è stata celebrata in tutto il mondo e, nel suo piccolo, Genova a voluto essere presente. Così Luca Borzani, presidente della Fondazione per la cultura, ha disposto che sulla Torre Grimaldina di Palazzo Ducale, insieme alla insegna di Genova, fosse anche alzata la bandiera della pace. Secondo l’edizione locale del Giornale, il fatto ha infastidito quella parte di Genova che la considera “un simbolo non condiviso e pertanto non aveva senso che sventolasse sul Ducale” e, quindi, di fronte alle proteste, la bandiera della pace è stata rapidamente rimossa.

    Peccato! Anche se “è drammatico che il mondo di oggi abbia bisogno di una Giornata della Non-violenza. Il resto dell’anno come ci si comporta?” (EF’s Blog).

  • Cinema e verità

    “Gomorra”, il film di Matteo Garrone ispirato dal libro omonimo di Roberto Saviano, rappresenterà l’Italia sul red carpet di Los Angeles nella notte degli Oscar, categoria miglior film straniero. Da ex studente del Dams di Bologna non posso che congratularmi della scelta. Libro e film hanno avuto un lusinghiero successo: il libro ha superato il milione di copie, vendendo molto all’estero e il film ha vinto a Cannes il premio speciale della giuria.

    (altro…)

  • Università: considerazioni di una precaria

    Sono stata assunta una decina di anni fa per far lavori di segreteria in una struttura dell’Università. Precaria naturalmente. A capire che non ero proprio “necessaria” non ci ho messo molto. Avevo poco da fare ma alla struttura faceva comodo avere un dipendente in più (prestigio, maggior peso nella distribuzione dei finanziamenti ecc.). A me non mi piace stare con le mani in mano: mi sono data da fare, ho preso iniziative. Ho cominciato a fare lavori per cui non sono stata chiamata e, a poco a poco, sono diventata … indispensabile. So bene che nessuno lo è, ma sono sicura che se dovessi tornarmene a casa (insieme ai colleghi precari che, negli anni, si sono aggiunti) la mia struttura non sarebbe in grado di assicurare i già scarsi servizi che offre. E i primi ad accorgersene sarebbero gli studenti (a parte – ovviamente – io stessa, ora che sono sposata e con due figli da mantenere).

    (altro…)