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La redazione.
Categoria: 022
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Collaborazioni ma con misura
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Peperoncino e manganello in prima pagina sul TGR
Sabato 27 giugno. Forse era inevitabile che il TGR della Liguria delle 19.30 dedicasse il titolo di apertura alle indagini sul delitto del taxista. Ma gli altri titoli?
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L’imparzialità del TG3 sulle elezioni a Sanremo
A Sanremo il primo giorno di campagna elettorale è iniziato con un servizio di apertura del TG3 sulla floricoltura sanremese e sui soldi disponibili grazie all’assessorato regionale (titolare Giardino di Arma di Taggia); il telegiornale ligure è proseguito con soldi in arrivo sempre dalla Regione (stavolta Adolfo) per il trasporto pubblico locale (leggi RT/Conti, sempre su Sanremonews); e per finire il 25, 26 e 27 giugno, con le urne aperte, il commissario prefettizio, nella sua burocratica imparzialità, organizza una grande festa per gli anziani (ballare e mangiare gratis per tutti).
Se poi, nonostante tutto, le elezioni vanno male, c’è sempre il padrone della Casa delle libertà che può accusare l’opposizione di brogli.
(Info Tenda della pace) -
Informazione/1. A Genova la stampa elemento di turbativa
Due episodi di questa settimana.
La leggenda dei “trecento kamikaze ceceni telecomandati”, che ogni telegiornale italiano di domenica 20 giugno annunciava in apertura e che ogni giornale di lunedì pubblicava in prima pagina con caratteri cubitali, è stata smontata perché priva di fondamento da Adriano Sofri in un articolo apparso su “la Repubblica” del giorno successivo. -
Informazione/2. Giornalisti USA razza dannata?
Recentemente (maggio) il Pew Research Center for the People and the Press (una autorevole organizzazione non governativa statunitense) pubblicava i risultati di una inquietante inchiesta condotta tra 547 giornalisti statunitensi: il 51% considera che il giornalismo non sta bene; il 66% attribuisce i problemi alle indebite e sempre più forti pressioni e il 45% assicura che gli articoli pubblicati sono pieni di errori.
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Informazione/3. Dal NYT una lezione difficile da seguire
Il New York Times, archetipo negli U.S.A. di equilibrio e di indipendenza giornalistica, ha dovuto correggere una rotta che minacciava di travolgerlo. Dopo lo scandalo di Jayson Blair, il giornalista che si inventava le notizie, il giornale ha pubblicato, tra settembre 2002 e giugno 2003, una serie di servizi sull’Iraq basati esclusivamente su fonti che veicolavano gli interessi del Pentagono e dei falchi neo conservatori insediati nel governo.
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Nomine. E’ bravo, censurò Biagi e Montanelli
Maurizio Beretta, ex direttore del TG1, è stato nominato direttore generale di Confindustria: una notizia che non smuove più di tanto chi non è appassionato alle vicende interne della razza padrona, come si diceva polemicamente un tempo, o di lor signori, come preferiva appellarli Fortebraccio. E invece può essere interessante riprenderla, soprattutto per ricordare quanto i giornali hanno puntualmente ignorato sul “giornalista promosso all’importante incarico”.
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Integrazione. Ma perchè più immigrati tra le vittime del lavoro?
E’ in corso una particolarissima forma di integrazione degli immigrati nel nostro paese: muoiono sempre più spesso nei nostri cantieri. A Genova la nostra area portuale conta a distanza di pochi mesi due morti immigrati, l’albanese Albert Kolgjegja e il peruviano Fernandez Barbeton Josè Luis.
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Appello di Sant’Egidio.Lasciate che i ragazzi diventino italiani
La legislazione del nostro paese in tema di cittadinanza sostiene il principio di ius sanguinis, l’acquisto della cittadinanza quando almeno uno dei genitori sia cittadino, limitando a pochi casi lo ius soli, acquisizione della cittadinanza per nascita sul territorio. Un bambino che nasce in Italia da genitori stranieri non può diventare cittadino italiano fino al compimento della maggiore età, e perde definitivamente questo diritto se non lo esercita nei dodici mesi successivi.
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Piano/1.Il patto del moscardino meglio dei precotti
Dai quotidiani locali del 19 giugno. In un ristorante del Porto antico Biasotti, Pericu, Repetto, Novi e Renzo Piano, l’autore del progetto di Genova città portuale, hanno stretto tra loro un patto che, dal menu consumato nell’occasione, è stato chiamato “il patto del moscardino”.