Categoria: 241

  • Versante Ligure



    SEMPRE PIU’ IN ALTO


    Tolleranza sottozero?
    Il processo lungo un niente?
    Segna meno anche il futuro?
    Basso il Pil, fiducia assente?
    L’alta quota io respiro:
    è il centesimo versante. .





  • Università – Sei milioni (e mezzo) in fumo e dalle ceneri, il Museo Italia

    Vale la pena forse ricordare che il progetto “Museo Italia” (all’Hennebique, vd Qualche fischio turba gli osanna per Eataly) sarà possibile anche per una pesante debacle gestionale dell’Università di Genova che ha perso la concessione dell’area. L’università ha infatti avuto la concessione dell’Hennebique per circa una decina di anni. L’intenzione era di portarvi la facoltà di Ingegneria, poi indirizzatasi verso gli Erzelli, e parte della facoltà di Lettere. Vista l’impossibilità di sostenere costi e tempi di realizzazione del trasferimento, la concessione è stata revocata e l’Hennebique è tornata all’authority.

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  • Politica – Cardinal dinner

    Ottimo risultato: più di 200mila euro – destinati al terremoto in Abruzzo e ad altri interventi – raccolti con la cena di beneficenza organizzata venerdì 27 novembre a Palazzo San Giorgio dal Magistrato di Misericordia, istituzione fondata nel 1419 in un ancien régime in cui sembrava del tutto naturale che trono e altare dovessero procedere indissolubilmente legati.
    Sontuosa cena di gala nel Salone delle Compere, intitolata all’ospite d’onore cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei.
    Un eccellente parterre di partecipanti (con generosi esborsi di tasca propria o dell’ente o impresa di riferimento), tra cui il priore del Magistrato di Misericordia Marco Simeon (vicino all’Opus Dei e responsabile pure delle relazioni internazionali e istituzionali della Rai), Luigi Merlo presidente dell’Autorità Portuale, Claudio Burlando presidente della Regione e il suo sfidante Sandro Biasotti, Claudio Scajola ministro per lo Sviluppo Economico, Paolo Garimberti presidente Rai, Piero Gnudi presidente Enel, Giovanni Berneschi presidente Banca Carige, Flavio Repetto presidente Fondazione Carige.

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  • Civiltà – Chi costruisce le città e chi agita fantasmi

    Kibaru, cioff, beor, sadd, sesè bianco, sesè nero, skubia.
    I cartellini dei surgelati al mercato comunale di Prè sono in italiano: dentice, cernia, ombrina, luccio, barracuda, lecce, sugarelli, sgombri, ma il signore e la signora dietro al banco ormai li nominano nelle lingue parlate dai loro clienti abituali, e cioè in senegalese e nigeriano. Che a comprare siano soprattutto cittadini africani del resto lo si nota a prima vista, guardando i giganteschi pesci irrigiditi dal gelo, un panorama ittico molto diverso da quello che si vede in altre zone della città. I negozianti hanno individuato gli importatori in grado di procurare la merce richiesta dalla loro clientela, e col nominare i pesci nella lingua di chi acquista hanno reso il rapporto coi clienti accogliente, allegro, complice.

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  • Informazione – La demografia ingannevole che viaggia sul web

    Abbiamo ricevuto da un lettore un filmato che delineava la prossima fine della civiltà europea a causa della bassa natalità degli autoctoni a fronte della superiore natalità degli “islamici”.
    Tonalità terroristica, assenza di qualunque consapevolezza storica e falsità belle e buone che qualcuno progetta, mette in confezione regalo, e diffonde con l’aiuto di singoli che in buona fede le adottano e contribuiscono a metterle in circolo.
    Le preoccupazioni demografiche sulla “purezza” della razza o della cultura non sono nuove. Il problema è che a prestare attenzione a questa propaganda non sono in pochi, e non sono confinati tra i leghisti xenofobi di verde vestiti. C’è un convergere veramente preoccupante dell’informazione in questa direzione.
    A servizio di questa visione astorica che cancella la realtà passata, presente e futura di un continuo mescolarsi di popoli, di una continua creazione di nuove realtà umane ha largo corso, appunto, la falsità di facile presa di un tasso di fertilità “islamico” diabolicamente superiore al “nostro”.

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  • Diritti umani – Emergenza civiltà

    A Cosenza, il prefetto emana un ordine di espulsione nei confronti di un gruppo di rom rumeni colpevoli di essere poveri e di sopravvivere in baracche. Stando a quanto scrive l’appello redatto dall’Associazione Sucar Drom, la motivazione del prefetto è: “perché i rom costituiscono una minaccia concreta, effettiva e grave all’incolumità pubblica.”
    A Roma viene sgomberato il campo Casilino 900 con un plateale dispiegamento di forze mentre le ruspe passano sopra a tutto ciò che i rom non sono riusciti a portare con sè.
    Sono appena tornato dal quartiere napoletano di Ponticelli dove 400 rom rumeni vivono confinati in un terreno tra rifiuti, topi, baracche con tetti in eternit e con un tasso di tubercolosi che sfiora l’80%; l’unica acqua che arriva è quella portata dal tubo di un privato cittadino e a sue spese.

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  • Migranti – Mimetismo e ghetti culturali

    Capita di chiedere ad un genovese “ma come fai a dire che gli immigrati sono tutti delinquenti quando Mohammed è uno dei tuoi migliori amici?”, e di sentirsi rispondere: “Mohammad è bravo, ed è diverso dagli altri immigrati”.
    Specularmente, chi arriva intuisce subito che per farsi accettare dagli italiani deve lanciare il messaggio di essere “diverso” dagli altri migranti, e che occorre pagare il prezzo di dissociarsi dalla propria cultura e religione d’origine. E’ esperienza comune, che nasce dalle chiacchiere e dai rapporti quotidiani, ma in una ricerca di qualche anno fa si ritrovano, nero su bianco, le stesse cose. Nel gennaio 2001 nel corso della iniziativa “Schegge di Nord Africa” la Cgil presentò tredici interviste a donne nord africane: al centro c’era il loro rapporto con la città e i suoi abitanti. Bene, in dodici su tredici si trovano fasi come:

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  • Cultura – Orsi e uomini, abitanti della Terra

    Calcolando ad occhio, venerdì 6 novembre le persone che hanno partecipato al concerto “Uno stradivari per la luna” al Carlo Felice devono essere state poco meno di un migliaio. I biglietti andavano dai 10 ai 26 euro e il loro acquisto era finalizzato alla campagna di Animalsasia (http://www.animalsasia.org/) per il riscatto degli orsi imprigionati per l’estrazione della bile in Cina, Cambogia e Vietnam.
    Mille persone o giù di lì non sono poche: un successo che ha più di un motivo.
    Primo tra tutti l’enormità delle sofferenze inflitte a questi animali a fronte della futilità delle ragioni su cui si fonda questa pratica.

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  • Cinema – Un primo ministro tra catastrofi e risate

    Sabato sera al Porto antico, sala cinematografica affollata di famiglie e adolescenti: si proietta 2012, film catastrofico con effetti speciali spettacolari e trama debolissima. Insieme ai miei nipoti assisto alle vicissitudini della famigliola che è la protagonista del film e che fugge da un continente all’altro scampando per miracolo a crolli e terremoti, eruzioni vulcaniche e tsunami, voragini che inghiottono intere città e placche continentali che collidono come giganteschi autoscontri.
    I nostri sono diretti in Cina, dove i governi mondiali, informati per tempo della fine del mondo prossima ventura, hanno costruito gigantesche “arche” in grado di garantire la sopravvivenza della specie umana.

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  • Civiltà – Due volte genitori

    Il regista Claudio Cipelletti racconta che alla proiezione romana di “Due volte genitori”, rivolta ai parlamentari, ne erano presenti solo quattro. Tra loro Paola Concia che, a fine film, è scoppiata in lacrime. “Piangeva la perdita di un padre e di una madre avvenuta prima di poter dir loro di essere lesbica.”
    Circolo Zenzero, 25 novembre. La sala contiene a stento tutti i presenti. Ci si siede anche in terra. Nel documentario dell’AGEDO, l’esperienza di alcuni genitori di gay e lesbiche. Loro hanno saputo.

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