Ecco come Goffredo Parise in “Gioventù” tratto dai “Sillabari” descrive le donne di Forte dei marmi: “Erano donne ricche, o donne che giravano attorno ai ricchi, in calma attesa, parevano avvolte da un involucro di calcolo e di aria fredda che rendeva fredda, al tatto, anche la loro bella e bronzea pelle. Non c’era nessuna corposità in quelle donne, nessun desiderio fisico, nessun sentimento verso gli altri uomini e le altre donne: il loro modo di muoversi, di parlare e di guardare era come la superficie di un mare bello e limpido, di colore blu con trasparenze e schiume, attraverso cui si vedeva perfettamente il fondo: in quel fondo di mare blu, nel momento in cui le schiume si ritiravano, l’uomo vedeva sempre il denaro”.
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