Categoria: ESTERI

  • OLI 389: ESTERI – Voci dalla stampa Internazionale

    Un altro mondo è possibile: perché le scandinave sono invidiate da tutte le altre

    L’articolo della Reuters, ripreso dal Socialreader del 1 novembre 2013, parla di Islanda, Finlandia, Norvegia e Svezia dove le donne hanno raggiunto il livello di parità più alto al mondo e dove (Islanda) i poliziotti non portano armi. “Nel corso del tempo, i paesi scandinavi sono diventati moderni stati social democratici, dove la ricchezza è distribuita più uniformemente, l’istruzione è in genere gratuita fino all’università, e la rete di sicurezza sociale consente alle donne di lavorare comodamente e di costruire una famiglia. Le mamme scandinave non sono distrutte nel cercare l’equilibrio lavoro-famiglia: i genitori possono prendere un anno o più di congedo parentale retribuito. Ai papà è richiesto di essere partner alla pari nella cura dei bambini e pare che lo facciano con piacere.”
    Il Sud Africa (post apartheid) condanna il regime di apartheid israeliano
    L’articolo del Digitaljournal descrive la reazione della ministra degli esteri Sudafricana alla recente approvazione di Israele di 1.500 nuove case di coloni nella Gerusalemme Est occupata. Nkoana-Mashabane_ ha condannato la continua colonizzazione illegale di Israele nei territori palestinesi occupati, dicendo che le azioni dello stato ebraico la “tengono sveglia” durante la notte. ” L’ultima volta che ho guardato la mappa della Palestina non potevo andare a dormire. I suoi punti sono più piccoli di quelli delle homelands”, ha detto Nkoana-Mashabane riferendosi agli ex Bantustan, minuscole enclave dove milioni di sudafricani neri erano costretti a vivere durante la segregazione razziale dell’apartheid”. http://www.digitaljournal.com/article/361399

    Le reclute di al-Qaeda entrano in Siria attraverso nascondigli in Turchia
    L’articolo del Teleghraph, del 30 ottobre 2013, spiega come “Centinaia di reclute di al-Qaeda vengono nascoste in covi nel sud della Turchia, prima di essere infiltrati oltre confine a condurre “jihad” in Siria” (..) “La rete di nascondigli sta permettendo un costante flusso di combattenti stranieri – tra cui britannici – per unirsi alla guerra civile nel paese, secondo alcuni dei volontari coinvolti”. http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/middleeast/syria/10415935/Al-Qaeda-recruits-entering-Syria-from-Turkey-safehouses.html

    Teppisti buddisti
    L’articolo di Yahoo, del 3 novembre 2013, racconta della morte in mare (costa occidentale di Myanmar) di almeno 72 rifugiati musulmani in fuga da Myanmar a causa della violenza esercitata nei loro confronti da parte della maggioranza buddista: “La maggior parte delle vittime sono state della minoranza musulmana a lungo perseguitata nel paese, la Rohingya, con i teppisti buddisti che gli danno la caccia a colpi di machete, catene di ferro e bastoni di bambù. L’ONU prevede che quest’anno l’esodo sarà dei più grandi mai registrati a causa della violenza”.
    Il più devastante attacco tedesco ordinato dalla seconda guerra mondiale
    L’articolo di Spiegel, del 30 ottobre 2013, parla della causa civile contro l’ufficiale tedesco che quattro anni fa ha ordinato un attacco in Afghanistan nel quale sono stati uccisi 91 civili. “L’esplosione ha ucciso un gran numero di persone, ad oggi non si sa esattamente quanti. Le Bundeswehr, forze armate tedesche, dicono che ne sono state uccise 91. Un rapporto della NATO è arrivato ad almeno 142 tra morti e feriti. Secondo la ricerca condotta dagli avvocati che rappresentano le vittime, sono morte 137 persone. Ciò che è chiaro, senza dubbio, è che questo è stato il più devastante attacco tedesco ordinato dalla seconda guerra mondiale”.
    Il re saudita e il pugnale di Hitler
    L’articolo di Haaretz del 3 novembre 2013 racconta del pugnale donato da Hitler al re dell’Arabia Saudita: “Il rapporto originale circa il pugnale di Abdullah viene da un libro del 2004 (La battaglia per l’Arabia Saudita), del libanese-americano, professore di scienze politiche, As’ad AbhKhalil. Scrivendo sul breve flirt tra la Germania nazista e l’Arabia Saudita del primo monarca Ibn Saud, AbhKhalil cita una “fonte americana privata” che ha visitato il palazzo reale saudita diverse volte. Egli dice che Abdullah “mantiene nei suoi possedimenti visualizzati un pugnale datogli da Hitler.” “il pugnale è stato regalato a suo padre. La mia fonte è un ex ambasciatore americano in Arabia Saudita che spesso sedeva con il re nel suo studio privato, dove il re (principe ereditario al momento), fumava liberamente cosa che è contraria a quanto impone la morale islamica dei Wahabiti sauditi.
  • OLI 388: ESTERI – Voci dalla stampa internazionale

    Glenn Greenwald, il crollo di credibilità e la non obbiettività dei media occidentali
    “Il crollo di credibilità dei media deriva, più che dalla parzialità ideologica, da come aiutano il governo degli Stati Uniti a diffondere falsità che hanno portato alla guerra in Iraq e, più in generale, ad un servilismo lampante nei confronti del potere politico.” Leggete tutte le sette pagine di corrispondenza online tra Glenn Greenwald e Bill Keller del New York Times, leggete tutto quello che scrive Greenwald. http://www.nytimes.com/2013/10/28/opinion/a-conversation-in-lieu-of-a-column.html?pagewanted=1&_r=4&hp

    Suu Kyi, le daresti ancora il Nobel per la “pace”?
    L’articolo del Telegraph del 24 ottobre 2013 parla dell’atteggiamento ambiguo di Miss Suu Kyi verso la violenza contro le minoranza musulmana birmana che rischia di offuscare la sua reputazione. “Le sue parole sul programma Today di ieri erano profondamente deludenti. La signorina Suu Kyi ha cercato di spiegare la violenza collettiva, che ha costretto 140.000 musulmani ad abbandonare le loro case, come un prodotto della “paura” della maggioranza buddista. Più stridente di tutto era la sua risposta alla semplice domanda: “Condanni la violenza antimusulmana”, lei rispose: “Condanno qualsiasi movimento che si basa su l’odio e l’estremismo.” Quando un premio Nobel non può rispondere a questa domanda particolare con un dritto “Sì”, abbiamo il diritto di sentirci sgomenti.” http://www.telegraph.co.uk/comment/telegraph-view/10402311/Suu-Kyi-lets-us-down.html

    La condotta di Obama, un altro Nobel per la “pace”!
    “Vogliamo capire perché una nonna di 67 anni rappresentava una minaccia per uno dei paesi più potenti del mondo. Vogliamo capire come potrebbero nove bambini, alcuni di loro giocando nei campi, altri appena tornati da scuola, avere minacciato la sicurezza di coloro che vivono in un continente ad un oceano di distanza”. http://www.theguardian.com/commentisfree/2013/oct/25/president-us-assassinated-mother

    Lo spettro del razzismo si aggira per l’Europa. Quali significati e valori ci insegnano esattamente quando, almeno due volte all’anno, celebrano la memoria degli orrori nazisti?
    “In Irlanda – un paese con un record vergognoso di ostilità nei confronti di nomadi – una bambina di sette anni ed un bambino di due anni, sono stati strappati dalle loro famiglie, pur avendo i certificati di nascita e passaporti in perfetto stato. In Serbia, gli skinheads hanno cercato di portare via un bambino rom biondo dai suoi genitori. In Gran Bretagna, le emittenti e giornali hanno riscaldato gli animi dando notizie allarmistiche e, con minima evidenza, alimentando il fuoco della vita infernale delle famiglie dei bambini scomparsi, come Madeleine McCann.” (..) In Italia, dove i teppisti hanno attaccato i loro campi cinque anni fa, dove il primo ministro ha risposto nel modo più razzista, ordinando di prendere le impronte digitali di tutti i 150.000 Rom, e dove dell’acido è stato lanciata contro una madre e suo figlio all’inizio di questo mese. Nella Repubblica Ceca , i gruppi per i diritti umani hanno chiesto misure per proteggere i Rom dalle violenze e le intimidazioni dopo i disordini di questa estate. In Slovacchia, essi vengono segregati dietro imponenti pareti, un eco inquietante della storia lugubre recente”. http://www.independent.co.uk/voices/comment/the-grim-history-of-the-roma-is-no-fairy-tale-8906270.html

    Tra i profughi nella periferia di Roma
    “” Vivere qui è molto difficile, non abbiamo niente”, ha detto Ahmed dalla Somalia, 27, che ha tentato di iniziare una nuova vita in Norvegia e in Svezia ma è stato rimandato due volte. (…) “La vita era migliore quando ho vissuto in Libia sotto Gheddafi di quanto lo sia in Italia oggi”, ha detto Ahmed, che ha un lavoro occasionale nello scarico merci”. http://www.thelocal.it/20131024/life-was-better-when-i-lived-under-qaddafi

    Glenn Greenwald ed i “difensori” della libertà di stampa
    “Il direttore della NSA, il generale Keith Alexander, ha chiesto giovedì di fermare la copertura che i giornali di tutto il mondo stanno facendo su questo sistema di sorveglianza segreta.” http://www.theguardian.com/commentisfree/2013/oct/25/europe-erupts-nsa-spying-chief-government

    Immaginate le reazioni dei media se fosse stato un miliardario musulmano ad invitare alla distruzione di un paese occidentale.
    “Il proprietario di Casino, il miliardario Sheldon Adelson, ha detto a una folla di Yeshiva University di New York, martedì, che l’unica tattica di negoziazione con l’Iran sarebbe quella di sparare un missile nucleare nel paese e minacciare di spazzare via l’intera popolazione di Teheran, la capitale della nazione.” http://www.huffingtonpost.com/2013/10/23/sheldon-adelson-nuke-iran_n_4150237.html

    La democrazia in Medio Oriente non rientra negli obbiettivi USA
    “Gli Stati Uniti hanno al massimo tre interessi strategici in Medio Oriente. In primo luogo, vogliamo che il petrolio e il gas del Golfo Persico continui a fluire verso i mercati mondiali (..) una grave interruzione di fornitura di energia dal Golfo farebbe aumentare i prezzi mondiali e farebbe male ad una economia globale ancora fragile. In secondo luogo, vogliamo scoraggiare i paesi del Medio Oriente di sviluppare Armi di Distruzione di Massa , e in particolare armi nucleari. Sarebbe stato meglio che gli Stati Uniti avessero fatto di più per impedire ad Israele di ottenere la bomba (..). In terzo luogo, vorremmo ridurre la violenza estremista che proviene da questa regione, in forma di terrorismo. (Questa minaccia è di solito esagerata, a mio avviso, ma non è certo inesistente.)” http://walt.foreignpolicy.com/posts/2013/10/25/playing_hard_to_get_in_the_middle_east
    (Saleh Zaghloul)

  • OLI 387: ESTERI – Voci dalla stampa internazionale

    Titolo razzista del New York Times: “I Rom sono primitivi, o semplicemente poveri?”
    Immaginate se invece della parola “Rom” ci fosse la parola “Ebrei”, per rendervi conto di quanto è razzista il New York Times o semplicemente è stupido, o entrambi.
    Il titolo del New York Times è del 19 ottobre 2013.  http://www.nytimes.com/2013/10/20/sunday-review/are-the-roma-primitive-or-just-poor.html?hp&_r=3&

    La ragazzina dai capelli biondi tra i rom in Grecia: un articolo razzista della Reuters.
    L’articolo riguarda la scoperta di una ragazzina bionda tra i rom. Il razzismo dell’articolo è particolarmente grave considerando le attività violente di Alba Dorata contro i Rom, gli immigrati e la sinistra. La giornalista dà per scontato che la coppia Rom coinvolta sia colpevole. Non c’è alcun riferimento alla violenza della polizia e di Alba Dorata contro i Rom e l’articolo potrebbe essere preso per un pezzo di propaganda. L’articolo della Reuters del 19 ottobre 2013 è pubblicato da Yahoo http://news.yahoo.com/greece-riveted-mystery-blonde-angel-150842127.html

    II razzismo scioccante e crescente in Israele contro gli immigrati africani.
    Articolo di The Electronic Intifada del 18 ottobre sulla situazione degli immigrati africani in Israele: “Quando i ministri del governo israeliano incitano le folle infuriate, descrivendo gli africani come “cancro”, stanno semplicemente esprimendo un altro volto del razzismo che i palestinesi hanno sempre vissuto.” L’articolo è accompagnato da un video che, secondo l’autore, sarebbe stato commissionato dal New York Times ma, dopo averlo visionato, si sarebbe rifiutato di pubblicare. http://electronicintifada.net/blogs/ali-abunimah/watch-video-israeli-racism-new-york-times-didnt-want-you-see

    Ateismo in Egitto
    Ne parla Magdy Samaan in articolo su The ZAM Magazine del 17 ottobre 2013: “Ci sono decine di siti web e pagine di social media, in Egitto, che ora usano le parole atei e ateismo, tra i quali: «Atei egiziani», «Atei senza frontiere», «La Fratellanza degli Atei», «Atei contro le religioni», « Ateo e fiero», «Ateo egiziana» e «Io sono ateo». Internet, con aggiunta lo stato d’animo rivoluzionario, ha incoraggiato sempre più persone a rompere il silenzio in questo senso. Il movimento ha persino superato il relativo anonimato di Internet. Lo scorso febbraio, una delle moschee del Cairo ha ospitato un dibattito tra un gruppo di atei ed un gruppo di religiosi musulmani, la maggior parte dei partecipanti atei erano giovani.”
    http://www.zammagazine.com/chronicle-3/38-atheists-rise-in-egypt

    Due mesi di presidenza Rouhani (Iran), 5 anni di presidenza Obama
    Il New York Times, in un articolo del 17 ottobre, dice che gli iraniani, due mesi dopo l’insediamento del nuovo presidente Rouhani, sono ancora in attesa dei grandi cambiamenti: “Quattro mesi dopo l’elezione di Mr. Rouhani e due mesi dopo il suo insediamento come presidente, la gente qui nella capitale è ancora in attesa dei grandi cambiamenti alle quali aspira la maggior parte di loro.” Sono passati soltanto due mesi, ditemi se non è grossolana esagerazione? Ditemi, invece, se non si possa dire la stessa cosa, forse senza alcuna esagerazione, circa gli Stati Uniti: “Cinque anni dopo l’elezione di Obama ed il suo insediamento come presidente, la gente qui a Washington sono ancora in attesa dei grandi cambiamenti che aveva promesso.
    http://www.nytimes.com/2013/10/18/world/middleeast/hopeful-city-buoyed-by-campaign-vows-waits-for-change-in-iran.html?ref=todayspaper
    (Saleh Zaghloul)

  • OLI 385: ESTERI – Voci dalla stampa internazionale

    I Fratelli Musulmani non sono l’unica manifestazione di Islam politico. 

    New York Times, 09 luglio 2013, articolo di Robert F. Worth: “Se l’islam politico fosse quotato in borsa, sarebbe crollato drasticamente durante la scorsa settimana.”  http://www.nytimes.com/2013/07/10/world/middleeast/aid-to-egypt-from-saudis-and-emiratis-is-part-of-struggle-with-qatar-for-influence.html?pagewanted=2&_r=4&hp&

    Una cosa sulla quale sono d’accordo le due parti in conflitto in Egitto. 
    The Washington Post, 10 luglio 2013, articolo di William Booth e Michael Birnbaum: “C’è poco in comune tra i sostenitori arrabbiati dei Fratelli musulmani ed i laici, festaioli liberali di piazza Tahrir in questi giorni – tranne che per una cosa. Entrambi ritengono che il governo degli Stati Uniti stia cospirando contro di loro “. http://www.washingtonpost.com/world/middle_east/in-egypt-gripes-about-us-government-are-a-common-theme/2013/07/09/6cf7e44e-e8e6-11e2-818e-aa29e855f3ab_print.html

    Israele e l’esercito egiziano.
    Haartz, 9 luglio 2013, articolo di Barak David: “Israele la scorsa settimana ha invitato gli alti funzionari degli Stati Uniti a non bloccare la somma di 1,3 miliardi di dollari con cui l’America sostiene l’esercito egiziano ogni anno in risposta al colpo di stato in Egitto”. http://www.haaretz.com/news/diplomacy-defense/israel-urged-u-s-not-to-halt-aid-to-egypt-says-top-american-official.premium-1.534651

    L’amico di Netanyahu.
    Ahramonline, 07 luglio 2013, articolo di Bassem Aly: “Il governo di Netanyahu considerava il presidente islamista dell’Egitto come un potenziale amico, soprattutto dopo la cacciata di Mubarak, ex-tesoro strategico israeliano”. http://english.ahram.org.eg/NewsContent/2/8/75909/World/Region/The-US–Israel-What-to-do-on-Egypt.aspx

    La vera rivoluzione.
    Jadaliyya, 08 luglio 2013, articolo di Sarah Carr: “La vera rivoluzione avverrà quando il coinvolgimento militare in politica sarà un ricordo lontano nella storia”. http://www.jadaliyya.com/pages/index/12779/on-sheep-and-infidels

    I quattro motivi per i quali ad Israele mancherà Morsi
    Haartz, 03 luglio 2013, articolo di Anshel Pfeffer: “Ma negli ultimi anni, sotto il governo di Morsi, l’esercito è stato inviato su operazioni più mirate e forte contro gli elementi di Al-Qaeda che hanno preso il sopravvento in alcuni parti della penisola, e ancora più importante per Israele è il fatto che ha demolito gran numero di tunnel di contrabbando . La vicinanza tra Fratelli Musulmani e Hamas ha reso l’Egitto più determinato a combattere gli islamisti estremi nel Sinai e Gaza, nonché il contrabbando di armi.” http://www.haaretz.com/misc/article-print-page/four-reasons-why-israel-may-miss-morsi-after-all.premium-1.533603?trailingPath=2.169%2C2.216%2C2.217%2C
    (Saleh Zaghloul)

  • OLI 384: ESTERI – Voci dalla stampa internazionale

    I militari USA in Africa
    Reuters, articolo di Peter Apps: “Tuttavia, con circa 4000-5000 persone a terra in ogni momento, gli Stati Uniti ora hanno più truppe in Africa che in qualsiasi altro tempo dal suo intervento in Somalia due decenni fa.” “Ci sono due ragioni principali: per contrastare al Qaeda e altri gruppi militanti, e per aumentare la propria influenza in un continente che potrebbe diventare una destinazione sempre più importante per il commercio e gli investimenti americani, vista la crescita della presenza della Cina in Africa (…) Altri temono che l’influenza militare degli USA possa essere utilizzata per portare via le risorse”. http://www.reuters.com/article/2013/06/27/us-usa-africa-military-idUSBRE95Q1EZ20130627

    L’abdicazione di un capo di una dinastia (di un sovrano assoluto) a favore di suo figlio è considerata riforma.
    The Economist, 29 giugno 2013: “Altri motivi possono aver spinto Hamad a dimettersi. Ora sessantunenne, ha a lungo sostenuto le riforme in altre parti del mondo arabo, al punto da finanziare generosamente le rivoluzioni in Libia e Siria. Tuttavia sentiva un certo disagio per non riuscire a praticare in casa ciò che predicava fuori”. http://www.economist.com/news/middle-east-and-africa/21580197-remarkable-emir-bows-out-hard-act-follow

    Razzismo in Israele: le ragazze ebree non devono uscire con i neri.
    MondoWeiss, 30 giugno 2013, articolo di David Sheen: “Aggressione a Tel Aviv: Le ragazze ebree non devono uscire con i neri!” “Questa è la stessa reazione che mia nonna ha affrontato in Germania, quando i nazisti hanno impedito ai tedeschi di camminare con lei, perché era ebrea.” http://mondoweiss.net/2013/06/attack-jewish-blacks.html

    Chi sono le principali minacce alla sicurezza per gli arabi?
    The New York Times, 01 luglio 2013, articolo di Mark Landler e Jodi Rudoren: “Un recente sondaggio di 20.000 persone in 14 Paesi fatto dal Centro Arabo per la Ricerca e gli Studi Politici in Doha ha trovato che Israele e gli Stati Uniti sono visti come le principali minacce alla sicurezza.” http://www.nytimes.com/2013/07/02/world/middleeast/mideast-chaos-grows-as-us-focuses-on-israel.html?ref=todayspaper&_r=2&
    (Saleh Zaghloul)

  • OLI 383: ESTERI – Voci dalla stampa internazionale

    I jihadisti e l’Occidente
    The New York Review of Books, 24 giugno 2013, articolo di David Bromvic: “Ci siamo schierati con i ribelli islamici in Afghanistan, sotto il nome di combattenti Mujahideen, e contro gli stessi ribelli sotto il nome di Talebani e di al-Qaeda; abbiamo combattuto contro di loro in Iraq durante l’insurrezione del 2004, e ci siamo schierati al loro fianco come finanziatori e alleati quando, nel 2007, sono diventati il “Risveglio sunnita”; eravamo contro di loro in Mali, in Somalia e nello Yemen, ma alleati con loro come milizie coraggiose in Libia; e ora in Siria, siamo sia con loro che contro di loro, alleati nella misura in cui sono d’accordo con noi nel attaccare il governo, ma avversari perché vogliono dominare o uccidere i ribelli moderati ai quali intendiamo fornire armi. Faremo la guerra contro di loro dopo che ci hanno aiutato a vincere la guerra contro Assad.” http://www.nybooks.com/blogs/nyrblog/2013/jun/24/stumbling-into-syria/

    Se è laica, non può essere islamica (ebraica o cristiana). Se è islamica, non può essere laica.
    The New York Times, 23 giugno 2013, articolo di Bill Keller: “egli è a favore di una più laica democrazia islamica”. http://www.nytimes.com/2013/06/24/opinion/keller-inching-into-syria.html?hp&_r=3&pagewanted=all&

    Questo esercito (australiano) è in Afganistan per difendere le donne afghane
    ABC NET, 14 giugno 2013, articolo di Simon Lauder: “Dr Wadham, un ex soldato di fanteria, dice che l’uso di immagini per denigrare le donne è una tradizione di lunga data nelle Forze di Difesa Australiane, ma dice inoltre che il coinvolgimento del personale senior dimostra che il problema potrebbe essere molto peggio di quanto si pensi.” http://www.abc.net.au/news/2013-06-13/experts-say-sexism-is-deeply-ingrained-within-defence-force/4752658

    Razzismo in Italia
    Enca-AFP 14 giugno 2013: “Un consigliere appartenente al partito anti-immigrazione della Lega Nord Italia ha augurato al primo ministro nero del paese di essere violentata, scatenando una protesta e la sua espulsione dal partito.” “Kyenge, un’oculista e cittadina italiana originaria della Repubblica Democratica del Congo (RDC), è stata sottoposta a continui attacchi razzisti da quando è stata nominata ministro nel mese di febbraio.” http://www.enca.com/world/councillor-calls-black-italian-minister-be-raped

    Arabia Saudita, arrestate 100 studentesse saudite
    Arabia News MSN, 13 giugno 2013: “Arrestate 100 studentesse saudite che partecipavano a una “festa degli adulatori di Satana.” arabic.arabia

    Erdogan e la repressione dei giornalisti in Turchia
    Spiegel Online International, 12 giugno 2013, articolo di Michael Sontheimer: “Quando il cancelliere tedesco Angela Merkel ha visitato Ankara a fine febbraio, ha detto che aveva “sottolineato che vorremmo vedere giornalisti messi in condizione di lavorare liberamente senza essere arrestati per così tanto tempo.” Erdogan ha nettamente contraddetto la cancelliera in occasione della conferenza stampa congiunta. “Non più di una manciata di giornalisti erano stati arrestati in Turchia”, ha detto, e “non a causa dei loro articoli, ma perché sono golpisti, contrabbandieri di armi e terroristi.” http://www.spiegel.de/international/world/media-repression-in-turkey-intimidates-and-imprisons-journalists-a-905164.html

    “Gay-friendly”
    Y NET NEWS, 06 giugno 2013: “Solo il 40% degli israeliani ritiene che l’omosessualità è qualcosa che la società deve accettare”, “contro il 88% in Spagna.” http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-4391274,00.html

    Distrutte sculture peccaminose in Arabia Saudita
    France Presse, 12 giugno 2013: “l’Ultra-conservatrice Arabia Saudita ha fracassato sculture di cavalli costruite su rotatoria nel sud-ovest del paese dopo che la guida religiosa del regno le ha denunciate come peccaminose, hanno riferito i media locali mercoledì.” http://www.rawstory.com/rs/2013/06/12/saudi-government-smashes-sinful-statues-of-horses/
    (Saleh Zaghloul)

  • OLI 382: ESTERI – La Siria nella stampa internazionale

    Una conferenza di pace per la fornitura di armi?
    The New York Times, 12 giugno 2013, articolo di Mark Mazzetti e Michael R. Gordon: “La Gran Bretagna e la Francia hanno detto che potrebbero essere disposti a fornire armi ai ribelli in agosto, dopo la prevista conferenza di pace internazionale.”
    http://www.nytimes.com/2013/06/13/world/middleeast/syrian-forces-seen-stepping-up-air-attacks-on-rebels.html?_r=0

    L’ex ministro degli esteri francese Roland Dumas: La guerra in Siria è stato pianificata
    Global Research, 15 giugno 2013, articolo di Gearoid O Colmain: ”Ero in Inghilterra due anni prima della violenza in Siria per altri affari. Ho incontrato alti funzionari britannici, che mi hanno confessato che stavano preparando qualcosa in Siria. La Gran Bretagna stava organizzando un’invasione di ribelli in Siria.”. http://www.globalresearch.ca/former-french-foreign-minister-the-war-against-syria-was-planned-two-years-before-the-arab-spring/5339112?print=1

    Persino il conservatore Fox News vede i jihadisti in Siria come dei Robin Hood
    Fox News, 12 giugno 2013, articolo di Jamie Dettmer: “i combattenti siriani cercano di rovesciare l’uomo forte Bashar Assad, ha detto Foxnews.com. I jihadisti di Al Qaeda affiliati a Jabhat al-Nusra sono feroci in battaglia, ma poi dividono il bottino con gli abitanti di villaggi che soffrono, mentre altri insorti riempiono le tasche con il bottino”. “Non sono corrotti come gli altri. Ciò che catturano dalle basi governative lo distribuiscono. Sono corretti, molto corretti.”
    http://www.foxnews.com/world/2013/06/12/al-qaeda-linked-fighters-gain-respect-in-syria-with-social-outreach/

    Armi ai ribelli siriani “moderati”
    New York Times, 14 giugno 2013, articolo di Ben Hubbard: “Gli americani hanno detto che saranno armarti i battaglioni moderati”, ha detto.” Non so se il mio battaglione è moderato.” http://www.nytimes.com/2013/06/15/world/middleeast/syria-developments.html?pagewanted=2&ref=todayspaper&_r=1&

    YouTube dirà chi sono i moderati della “rivoluzione” siriana
    USA TODAY, 14 giugno 2013, Oren Dorell e Ahmad Kwidwe: “Sappiamo da fonti aperte, da video di YouTube e dalle interviste chi sono i laici amanti della libertà e chi sono quelli religiosi estremisti”, ha detto Harmer “.
    http://www.usatoday.com/story/news/world/2013/06/14/syria-rebels-weapons-logistics/2423185/
    (Saleh Zaghloul – immagine Guido Rosato)

  • OLI 381: ESTERI – Voci dalla stampa internazionale

    USA, PRISM, Infrastrutture di tirannia globale 
    The Atlantic, 7 giugno 2013, Conor Friedersdorf: “Bush e Obama hanno costruito infrastrutture che qualsiasi Diavolo avrebbe desiderato.”
    New York Times, 9 giugno 2013, articolo di Mark Mazzetti e Michael S. Schmidt: “Quando ti rendi conto che questo è il mondo che hai contribuito a creare, che sarà peggiore per le prossime generazioni e che estenderà le capacità di questa architettura di oppressione, allora realizzi che sei disposto a correre ogni rischio e non importa che cosa sarà il risultato”, ha detto il signor Snowden.

    Africa: Possesso della terra, dei semi e dei mercati dell’Africa
    The Guardian, 10 giugno 2013, articolo di George Monboit  intitolato “Africa, permettici di aiutarti – proprio come nel 1884”  “Uno degli scopi dichiarati della conferenza del G8, che sarà ospitata da David Cameron la prossima settimana, è quello di salvare i popoli dell’Africa dalla fame. Per assolvere a questa grave responsabilità, le potenze europee hanno scoperto, per la loro indubbia difficoltà, che le loro aziende devono estendere il proprio controllo e la proprietà in gran parte dell’Africa. Come risultato, essi si troveranno in possesso della terra, dei semi e dei mercati dell’Africa”.
    Palestina: Il 90% delle acque di Gaza è inadatto al consumo umano
    Reuters, 10 giugno 2013, articolo di Stephanie Nebehay : “Un investigatore dei diritti umani delle Nazioni Unite ha accusato Israele, lunedì, di imporre punizioni collettive su 1,75 milioni di palestinesi che vivono nella Striscia di Gaza”
    “Quarantasei anni fa, come oggi iniziava l’occupazione israeliana della Palestina. Sei giorni di guerra si sono trasformati in 46 anni di occupazione,” ha detto, al Forum di Ginevra, Falk, un ricercatore indipendente. “La viabilità di Gaza ha bisogno di urgente attenzione e non può essere lasciata alla mercé della continua occupazione israeliana”, ha detto.  La striscia di Gaza è governata dal movimento islamista Hamas, attorno alla quale Israele mantiene un assedio a causa di quello che considera problemi di sicurezza. Falk, che ha visitato Gaza lo scorso dicembre facendo ingresso attraverso l’Egitto, ha detto che il 70 per cento della popolazione di Gaza dipende dagli aiuti internazionali per la sopravvivenza e che il 90 per cento dell’acqua è “inadatta al consumo umano”. “Nel primo trimestre del 2013, Israele ha demolito 204 case e strutture palestinesi in Cisgiordania, spostando 379 palestinesi”, ha detto, citando dati Onu. “Israele detiene quasi 5.000 palestinesi, molti detenuti arbitrariamente e sottoposti a torture, confessioni forzate, isolamento e la negazione delle visite familiari”, ha detto.”
  • OLI 380: ESTERI – Voci dalla stampa internazionale

    La Siria rimprovera Erdogan per la violenza contro la rivolta turca
    New York Times, 1 giugno 2013 (Reuters): “La Siria ha allegramente rovesciato i tavoli sul primo ministro turco Tayyip Erdogan, sabato, per la sua risposta alle manifestazioni anti-governative, chiedendogli di fermare la violenta repressione delle proteste pacifiche o dimettersi” … “ le tv di stato siriane hanno trasmesso ore di filmati in diretta da Istanbul, dove migliaia di manifestanti si sono scontrati per il secondo giorno con la polizia che ha sparato gas lacrimogeni e cannoni ad acqua.” http://www.nytimes.com/reuters/2013/06/01/world/middleeast/01reuters-turkey-protests-syria.html?hp&_r=2&

    Erdogan definisce l’alcolismo:
    The Australian (APP): “Coloro che bevono sono alcolisti,” ha detto (Erdogan), prima di aggiungere: “Non voglio dire tutti, ma coloro che bevono regolarmente”
    http://m.theaustralian.com.au/news/breaking-news/erdogan-rejects-dictator-claims/story-fn3dxix6-1226655594916

    Erdogan: I social network sono la peggiore minaccia alla società.
    New York Times, 03 giugno 2013: “Ora abbiamo una minaccia che si chiama Twitter” ha detto. “I migliori esempi di bugie possono essere trovati lì. Per me, i social media sono la peggiore minaccia alla società.”
    http://www.nytimes.com/2013/06/03/world/europe/turkey-premier-says-protests-will-not-stop-plans-to-demolish-park.html?ref=todayspaper&_r=1

    Fosse accaduto in un paese musulmano sarebbe stato in prima pagina.
    The Times of Israel, 04 giugno 2013: “Una studentessa è stata espulsa da una scuola ultra-ortodossa per infermieri nel centro di Israele per aver messo in dubbio la sua fede.”
    http://www.timesofisrael.com/student-expelled-from-ultra-orthodox-school-for-loss-of-faith/

    Israele pianifica di espellere gli immigrati neri
    The Guardian, 03 giugno 2013: “Israele ha in programma di inviare migliaia di migranti africani in un paese non identificato, secondo un documento del tribunale, nel tentativo di affrontare una delle questioni più pressanti di Israele: cosa fare con un afflusso di circa 60.000 migranti africani che sono entrati di nascosto in Israele dall’Egitto nel corso degli ultimi otto anni.”
    http://www.guardian.co.uk/world/2013/jun/03/israel-plan-migrants-deport-east-africa
    (Saleh Zaghloul)  

  • OLI 379: ESTERI – Voci dalla stampa internazionale

    Violenza sessuale contro le Colf in Medio Oriente
    Il sito (7daysindubai) ha pubblicato martedì 16 maggio un articolo nel quale si legge: “Una colf è stata salvata dalla minaccia di ulteriori abusi per mano del suo datore di lavoro dopo aver chiesto aiuto su Facebook.
    Cristine Dumo fu salvata dalla casa in Ras Al Khaimah dagli assistenti sociali, martedì sera, ed è ora sotto la tutela del Consolato delle Fillippine a Dubai.
    Un funzionario del Consolato ha detto a 7DAYS: “L’abbiamo accolta nel nostro centro per i lavoratori migranti la scorsa notte. Lei è traumatizzata, ma stabile. Si è sollevata per essere sicura e non dovrà tornare dal datore di lavoro.”
    La ventitreenne filippina, che aveva lavorato per il suo datore di lavoro per otto mesi, ha descritto come il suo datore di lavoro ha cercato più volte di aggredirla sessualmente, ma lei ha reagito. “Ha detto che lui la schiaffeggiò e tentò di violentarla – ha detto il funzionario del Consolato – è riuscita a resistere. Ha detto che aveva paura di gridare aiuto perché il datore di lavoro la minacciava di mandarla in prigione se ne avesse parlato con qualcuno”.
    http://www.7daysindubai.com/Abused-maid-Ras-Al-Khaimah-rescued-facebook-plea/story-18992673-detail/story.html

    Deportazione a Dubai
    Dall’articolo di Brian Whitaker, di domenica 26 maggio 2013, sul sito (al babadi Dubai): “Decine di lavoratori edili immigrati che hanno aderito allo sciopero all’inizio di questo mese a Dubai stanno ora affrontando la deportazione. Migliaia di lavoratori principalmente asiatici impiegati da Arabtec – una delle più grandi imprese di costruzioni del Golfo – hanno iniziato uno sciopero, il 18 maggio, ma ritornati al lavoro dopo quattro giorni in seguito all’intervento della polizia. Sindacati e scioperi sono illegali negli Emirati Arabi Uniti e altri stati del Golfo, e alcuni degli scioperanti identificati sono stati arrestati per essere interrogati”.

    http://www.al-bab.com/blog/2013/may/migrant-workers-in-dubai-face-deportation.htm

    Il futuro della Siria
    The Economist, del 23 maggio 2013, pubblica “Un’intervista con Jabhat al-Nusra”: ” Domanda: che  dire degli Alawiti?” Risposta: “Solo Allah sa cosa sarà di loro. C’è una differenza tra i Kuffar (gli infedeli) di base e quelli che si sono convertiti dall’islam. In quest’ultimo caso, bisogna punirli. Alawiti inclusi. Anche i sunniti che vogliono la democrazia sono kuffar come lo sono tutti i sciiti. Non si tratta di chi è fedele e di chi non è fedele al regime, si tratta della loro religione. La Sharia dice che non ci può essere punizione per gli innocenti e che ci deve essere punizione per i malvagi, ed è questo che noi seguiamo”.

    http://www.economist.com/blogs/pomegranate/2013/05/syrias-fighters-0
    (Saleh Zaghloul)