Categoria: Siria

  • OLI 423: SIRIA – Cartoline da Genova per ricordare la guerra

    Domenica 15 marzo, Genova.
    Il pomeriggio è sospeso, con il cielo grigio gravido di acqua.
    Si incontrano in piazza Cernaia, nel cuore del centro storico, famiglie, ragazzi e ragazze che vogliono commemorare i 4 anni dallo scoppio della guerra siriana. Scambiano palloncini rossi, legano ai fili sagome di stoffa leggere che raffigurano bambini e bambine, che grazie a quei palloncini possono volare. Così li portano in processione per i vicoli bui del centro storico. La Siria sfila a Genova, grazie ad Alessandra Raggi animatrice di un movimento colorato di persone che non dimentica il conflitto che insanguina il suo territorio, un movimento che porta nelle piazze della città – San Lorenzo prima e Matteotti dopo – le voci e i corpi dei bambini siriani vittime di questa tragedia.
    Camminano tra i turisti, superano l’Acquario di Genova fino al punto in cui il molo si arrende al mare, e sotto la pioggia e mazzi di palloncini rossi, si fermano sul pontile per farne volare alcuni verso Sud.
    Le foto, scattate a dispetto del brutto tempo, sono le cartoline che Genova spedisce alla Siria e ai suoi figli più piccoli.

    Marco Doria ha dato la sua solidarietà tramite F.B. all’inziativa, ma l’evento non ha registrato la presenza di politici e assessori.
    Peccato, non sanno cosa si sono persi.

    (Giovanna Profumo – foto dell’autrice)

  • OLI 419: GUERRE – Siria, resistere in attesa d’aiuto

    Mentre Mazen Darwish, giornalista e direttore del Centro per i media e la libertà di espressione, così come centinaia di attivisti finiva in carcere, il regime con le amnistie liberava fondamentalisti e tagliagole .Questa prassi è confermata anche dalla scrittrice siriana Samar Yazbek, alawita come il presidente siriano e
    imprigionata come oppositrice. Quando si trovava nel Nord della Siria per dare sostegno alle donne dei campi profughi, racconta di avere parlato con diversi jihadisti:“Ho parlato con loro per un anno intero sulla linea del fronte… alcuni mi hanno detto che erano in prigione con me e che Bashar li aveva rilasciati nel mese di aprile 2011”.
    Un errore che  compie chi si  pone la domanda: “È meglio lo Stato Islamico o Asad?” sta nel considerare Asad il male minore, facendo una distinzione tra l’orco buono e l’orco cattivo. Lo sbaglio è porre come unica alternativa Asad all’Is: la Siria non è Asad, il pluralismo politico e il laicismo esistevano in Siria prima del colpo di stato di Hafez al Asad.
    Quello che non sapete e che non vi dicono è  inoltre che  in questo momento in Siria, sotto le bombe e sotto il giogo della dittatura e dei gruppi sedicenti islamici, una coraggiosa parte di cittadinanza resiste.
    Resistono documentando le atrocità, resistono scrivendo, resistono filmando, resistono riunendosi, resistono con la satira (cercate le meravigliose vignette quotidiane che arrivano dalla città di Kafranbel- www.occupiedkafranbel.com), resistono andando a scavare tra le macerie, resistono non scappando dal territorio siriano.
    Sono gli ultimi, sono il seme della speranza di un popolo .
    Se e quando questo genocidio cesserà torneranno i siriani scappati all’estero? Avranno voglia, avendone una minima possibilità, di ricominciare una nuova vita partendo da zero? Di certo torneranno quelli che hanno ora formato tendopoli grandi come città .Il campo profughi di Zaatari in Giordania è  la più grande città di quel paese, erano 25.000 mila unità tenda sparse in 5 km quadrati nel 2013.
    Il più grande esodo da quello del Ruanda, 6000 profughi in più ogni giorno.
    Diciassette milioni di persone pare abbiano abbandonato le proprie case, muovendosi dentro o fuori dal territorio siriano e questo su una popolazione di 22 milioni di abitanti!
    Dopo circa tre anni le tende fornite in parte dall’UNCR e dalla mezza luna rossa nei vari campi organizzati in Giordania, Libano e Turchia, non reggono più l’acqua. Basta poca pioggia e il terreno si trasforma in fango scivoloso come il sapone, quelli che hanno una stufa rischiano di morire bruciati, gli altri rischiano di morire di freddo in inverno e di caldo in estate.
    Abbiamo visto i campi spontanei lungo il confine con la Turchia. Cercate di immaginare cosa vuol dire stare in una tenda estate e inverno, con qualche materassino e qualche coperta, un paio di pentole, nessuna intimità, nessuna luce, nessuna possibilità di lavarsi . “Non conosco nessuno” dice una donna affranta. Sradicati da tutto. “Qui siamo più al sicuro, ma questa è vita ?.
    Anche per questo alcuni resistono in città bombardate quotidianamente come Aleppo (ma la lista è lunghissima). Una “roulette russa” in cui provi a vivere sapendo che presto potrebbe toccare a te o ai tuoi famigliari. Le bombe infatti cadono a “caso”, non ci sono zone sicure, non ci sono motivazioni plausibili se non l’intento “terroristico” del governo siriano. Nel mirino sono soprattutto gli ospedali e le zone dove le persone si raccolgono, come i mercati.
    Cosa si può fare?
    Intanto pretendere di essere informati su quanto accade. Considerare che ogni giorno arrivano profughi siriani sul territorio Italiano eppure non è stato istituito un canale particolare di protezione. Una famiglia è arrivata a piedi dalla Grecia! Solitamente transitano per Milano e hanno bisogno di tutto.
    Per quanto riguarda Genova esiste una piccola associazione, “Time for peace “, che è una vera rarità per il capitolo che affronta. Un piccolo gruppo di tecnici, ingegneri, ortopedici e di semplici volontari sono riusciti a creare delle validissime protesi ortopediche a basso costo per il terzo mondo. Si recano in Turchia, vicino al confine con la Siria e lì verificano le conseguenze dei bombardamenti indiscriminati. Una quantità vastissima di bambini, donne, anziani amputati e anche tra i giovani maschi coloro che hanno subito l’amputazione guerreggiando non sono la maggioranza. In dieci giorni, il tempo possibile che si può prendere di ferie dal lavoro, riescono a fare, quasi non dormendo, una decina di protesi. Dipende molto dalla complicazione dei casi che si presentano.
    Rendere autonoma una persona amputata libera un’intera famiglia dall’accudimento continuo. Per poter migliorare il loro lavoro avrebbero bisogno di fondi, per realizzare le protesi e finanziare lo stampo per produrre il nuovo ginocchio. Un ginocchio a basso costo, ma dalle prestazioni ideali  che potranno distribuire a tutti i gruppi che fanno protesi a basso costo.
    Per visionare i loro progetti : timeforpeacegenova.org.
    In questo momento mi ha telefonato una delle due o tre persone arabofone che in Italia sono state prese spontaneamente come riferimento da chi sta viaggiando nel mediterraneo verso le nostre coste. “Hanno chiamato dalle acque libiche che stanno imbarcando acqua e affogheranno. Sai quante volte non so poi più nulla di queste persone che chiamano? Una volta su dieci, una barca su dieci sparisce e l’unica cosa che rimane è una telefonata. Io non posso far altro che avvisare la capitaneria, ma se non ho le coordinate e sono in acque libiche sono certa che non ne sapremo più nulla”.
    (Alessandra Raggi – immagini da internet)

  • OLI 412: ESTERI – Voci dalla stampa internazionale

    23.000 persone hanno perso la vita nel tentativo di raggiungere l’Europa negli ultimi 14 anni
    Spiegel Online, 11 settembre 2014: “Non vi è praticamente alcun percorso legale verso l’Europa per i rifugiati: non per la maggior parte dei siriani, di cui solo pochissimi sono stati portati in Germania, sono i cosiddetti rifugiati contingenti, non per gli iracheni e non per le persone provenienti da paesi in difficoltà dell’Africa occidentale”. “Un consorzio di giornalisti europei ha scoperto che più di 23.000 persone hanno perso la vita nel tentativo di raggiungere l’Europa negli ultimi 14 anni.” http://www.spiegel.de/international/europe/europe-tightens-borders-and-fails-to-protect-people-a-989502.html

    Quello che Obama non sta dicendo al popolo americano
    Threat Matrix, 12 settembre 2014: “Il Fronte Moderato dei rivoluzionari siriani continua a sostenere al Qaeda”. “L’unico problema con questo esempio di alleato possibile degli Stati Uniti nella lotta in Siria è che Maarouf ha già dichiarato che non ha alcun problema con il ramo siriano di al Qaeda (al-Nusrah Front), ed ha ammesso di condividere le armi con esso. E questo esempio di cooperazione tra “moderati” e gruppi islamisti radicali non è un caso isolato”.
    http://www.longwarjournal.org/threat-matrix/archives/2014/09/an_article_in_yesterdays_new.php

    Gaza: Israele ha completamente distrutto 26 scuole e danneggiato 122 scuole 
    Irin Middle East, 13 settembre 2014: “Secondo un rapida valutazione di un rapporto dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA), 26 scuole sono state completamente distrutte negli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza, mentre 122 scuole sono state variamente danneggiate, tra cui 75 scuole dell’UNRWA”.
    http://www.irinnews.org/report/100607/back-to-school-in-gaza-amid-fear-hope#.VBWnWr0anqA

    Cuba invia più medici dei paesi ricchi per combattere Ebola in Africa
    Ruptly TV, 12 settembre 2014: parlando a Ginevra venerdì, Margaret Chan, direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha elogiato il contributo di Cuba nella lotta contro l’epidemia Ebola in Africa occidentale, definendolo come “la più grande offerta di medici, infermieri e altri specialisti” finora fornita da un stato-nazione. Gli USA sono il paese che ha mandato più soldati, come al solito.
    http://www.youtube.com/watch?v=B5hN93W-Ud4

    Le curiose risposte della senatrice americana Liz Warren a proposito di palestinesi e israeliani 
    The Weekly Standards, 15 settembre 2014: “Mi chiamo Eva Moseley, non sono una studentessa, non sono un ex allieva, ma ero nella vita della facoltà. Ero anche una rifugiata dell’olocausto e sono estremamente preoccupata che gli ebrei non facciano ad un altro popolo ciò che è stato fatto a loro”, ha detto l’attivista. “Penso che sia giusto,” ha risposto la senatrice Warren.
    “Lei ha recentemente affermato che Israele ha il diritto di difendersi”, ha continuato l’attivista. “Credi anche che i palestinesi hanno il diritto di difendersi?”
    “Naturalmente. Dunque, la risposta è sì”. 
    http://www.weeklystandard.com/blogs/liz-warren-says-its-fair-compare-israel-s-actions-gaza-holocaust_804951.html

    Gli USA e la loro coalizione di forze arabe secolari e illuminate per sconfiggere ISIS 
    Newsweek, 11 settembre 2014: “Gli stessi sauditi sono quelli che hanno nutrito il marchio dell’Islam integralista che ha dato vita ad al Qaeda ed al suo satanico figliastro Stato Islamico. Denunciando la sua ferocia sembra parecchio ipocrita da parte della famiglia reale: soltanto nel mese scorso, i carnefici del regno hanno decapitato 19 persone in Piazza Chop-Chop, il forum della giustizia medievale di Riyadh, quasi la metà per crimini non violenti”.
    http://www.newsweek.com/saudis-tip-toe-war-isis-269674

    (a cura di Saleh Zaghloul – immagine di Guido Rosato)

  • OLI 411: ESTERI – Voci dalla stampa internazionale

    Vorrei dedicare questa puntata di ripresa della rubrica “Voci dalla Stampa Internazionale” alla ripubblicazione di articoli già segnalati dalla stessa da almeno un anno. Questi articoli riguardano i mostri jihadisti ISIS ed altri e dimostrano che la stampa occidentale sapeva della presenza del mostro da almeno un anno e sapeva come entravano le reclute jihadiste (comprese quelle occidentali) in Siria dal confine con la Turchia (un paese che appartiene alla NATO), lasciato aperto apposta. Alcuni di questi articoli umanizzavano e romanticizzavano gli jihadisti descritti come dei Robin Hood o dei moderati “rivoluzionari”. Noi di OLI c’eravamo ed abbiamo segnalato tutto a suo tempo. Messaggi dal passato. Buona lettura.

    Giovedì 20 giugno 2013 OLI 382: ESTERI – La Siria nella stampa internazionale
    Una conferenza di pace per la fornitura di armi?
    The New York Times, 12 giugno 2013: “La Gran Bretagna e la Francia hanno detto che potrebbero essere disposte a fornire armi ai ribelli in agosto, dopo la prevista conferenza di pace internazionale.” http://www.nytimes.com/2013/06/13/world/middleeast/syrian-forces-seen-stepping-up-air-attacks-on-rebels.html?_r=0

    L’ex ministro degli esteri francese Roland Dumas: La guerra in Siria è stata pianificata
    Global Research, 15 giugno 2013:”Ero in Inghilterra due anni prima della violenza in Siria per altri affari. Ho incontrato alti funzionari britannici che mi hanno confessato che stavano preparando qualcosa in Siria. La Gran Bretagna stava organizzando un’invasione di ribelli in Siria.”. http://www.globalresearch.ca/former-french-foreign-minister-the-war-against-syria-was-planned-two-years-before-the-arab-spring/5339112?print=1

    Persino il conservatore Fox News vede i jihadisti in Siria come dei Robin Hood
    Fox News, 12 giugno 2013:”i combattenti siriani cercano di rovesciare l’uomo forte Bashar Assad, ha detto Foxnews.com. Gli jihadisti di Al Qaeda affiliati a Jabhat al-Nusra sono feroci in battaglia, ma poi dividono il bottino con gli abitanti di villaggi che soffrono, mentre altri insorti riempiono le tasche con il bottino”. “Non sono corrotti come gli altri. Ciò che catturano dalle basi governative lo distribuiscono. Sono corretti, molto corretti.” http://www.foxnews.com/world/2013/06/12/al-qaeda-linked-fighters-gain-respect-in-syria-with-social-outreach/

    Armi ai ribelli siriani “moderati”
    New York Times, 14 giugno 2013:”Gli americani hanno detto che saranno armarti i battaglioni moderati”, ha detto”. Non so se il mio battaglione è moderato”. http://www.nytimes.com/2013/06/15/world/middleeast/syria-developments.html?pagewanted=2&ref=todayspaper&_r=1&

    Youtube dirà chi sono i moderati della “rivoluzione” siriana
    USA TODAY, 14 giugno 2013, Oren Dorell e Ahmad Kwidwe: “Sappiamo da fonti aperte, da video di YouTube e dalle interviste chi sono i laici amanti della libertà e chi sono quelli religiosi estremisti”, ha detto Harmer “. http://www.usatoday.com/story/news/world/2013/06/14/syria-rebels-weapons-logistics/2423185/

    Venerdì 6 dicembre 2013 OLI 393: ESTERI – Voci dalla stampa internazionale
    Siria: Jihadisti inglesi
    Il Daily Mail del 30 novembre 21013: “un inglese che era stato ucciso combattendo a fianco degli estremisti legati ad al Qaeda in Siria, aveva finanziato il suo viaggio con rapine a persone in una zona ricca di Londra.” http://www.dailymail.co.uk/news/article-2516137/The-Al-Qaeda-fanatic-Britain-funded-jihad-trip-Syria-mugging-Londoners-Taser.html

    Siria: “da un gruppo di fratelli a signori di guerra”
    Il Telegraph, 30 novembre 2013: “L’Esercito Siriano Libero che ha iniziato come un semplice gruppo di combattenti contro Assad, sta ora facendo milioni con corruzione ed estorsione”
    http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/middleeast/syria/10485970/Syria-dispatch-from-band-of-brothers-to-princes-of-war.html

    Venerdì 20 dicembre 2013 OLI 395: ESTERI – Voci dalla stampa internazionale
    Siria: è scomparsa una leader pacifista della protesta, sospettati i ribelli islamici.
    Il Washington Post, 10 dicembre 2013: “Il sequestro di Razan è stato come uno schiaffo in faccia, abbiamo bisogno di svegliarsi e riconoscere ciò che è diventato questo conflitto. E’ diventato una regionale guerra settaria, un gigante mostro sanguinario nascosto dietro le nostre legittime richieste di democrazia”. Ha detto Rami Nakhla, rifugiato politico siriano negli USA che, oggi, lavora all’U.S. Institute of Peace di Washington. http://www.washingtonpost.com/world/middle_east/peaceful-protest-leader-in-syria-disappears-islamist-rebels-suspected-of-role/2013/12/10/8d1e3364-61d0-11e3-a7b4-4a75ebc432ab_story.html

    Siria: Diplomatico USA dobbiamo riprendere i rapporti con Assad
    New York Times, 04 dicembre 2013: “Dobbiamo iniziare a parlare di nuovo con il regime di Assad” su controterrorismo e altre questioni di interesse comune, ha detto Ryan C. Crocker, un veterano diplomatico che ha servito in Siria, Iraq e Afghanistan. “Deve essere fatto molto, molto tranquillamente. Per quanto Assad possa essere un male non lo sarebbe quanto i jihadisti che prenderebbero il sopravvento in sua assenza.”
    http://www.nytimes.com/2013/12/04/world/middleeast/jihadist-groups-gain-in-turmoil-across-middle-east.html?ref=todayspaper&_r=1&

    (a cura di Saleh Zaghloul)

  • OLI 405: ESTERI – Voci dalla stampa internazionale

    Bangladesh: la tragedia del Rana Plaza
    Daily News, 21/04/2014:
      “A dodici mesi dalla tragedia del crollo della fabbrica nel  Bangladesh, dove sono rimasti uccisi 1.138 lavoratori tessili, la maggiore parte dei  sopravvissuti sono ancora troppo traumatizzati o feriti per poter ritornare a lavorare”
    http://www.hurriyetdailynews.com/most-bangladesh-factory-survivors-still-too-sick-to-work-survey.aspx?pageID=238&nID=65322&NewsCatID=356

    Ucraina
    The Washington Post, 22/04/2014: “Biden ha concluso la sua visita annunciando che gli Stati Uniti fornirà un ulteriore 50 milioni di dollari di aiuti all’Ucraina, di cui 11.4 milioni di dollari per aiutare a svolgere le elezioni”. http://www.washingtonpost.com/world/biden-pledges-us-support-for-fair-elections-in-ukraine-and-to-weather-russian-economic-pressure/2014/04/22/461781ee-c9dd-11e3-95f7-7ecdde72d2ea_story.html

    Siria: le sofferenze dei rifugiati siriani, le donne vulnerabili agli abusi
    The Economist, 21/04/2014: “Nadine era preoccupata ed indecisa a prendere il lavoro. “Gli uomini del Golfo hanno una cattiva reputazione ed io sarei stata lì da sola” ha detto. “Ma ho dovuto pensare alla mia famiglia e al mio futuro; non ci sono opportunità in Siria”. Dopo poche settimane il capo di Nadine ha cominciato ad assalirla sessualmente fino allo stupro. In risposta alla sua protesta ha minacciato di annullare il visto : “Se non ti piace, tornare alla guerra.”” http://www.economist.com/blogs/pomegranate/2014/04/syrian-refugees

    Israele: due diverse categorie di legge
    The Washington Post, 20/04/2014: “Minori israeliani e palestinesi accusati di crimini in Cisgiordania sono soggetti a due diversi categorie di leggi”. http://www.washingtonpost.com/world/middle_east/a-look-at-the-dual-justice-system-in-the-west-bank/2014/04/20/d3b004a6-c8be-11e3-b81a-6fff56bc591e_print.html

    Qatar: le lavoratrici domestiche
     Amnesty International, 23/04/2014: “donne che sono stati reclutati per lavorare in Qatar sulla base di false promesse sui salari e sulle condizioni di lavoro, per farle lavorare ore infinite per sette giorni alla settimana. Alcune donne hanno detto che sono state sottoposte a terribili episodi di violenza sessuale e fisica.” http://www.amnesty.org/en/news/foreign-domestic-workers-qatar-shocking-cases-deception-forced-labour-violence-2014-04-23

    Libia
    The Economist, 19/04/2014: “All’inizio di questo mese un negozio di parrucchiere e una caffetteria sono state bombardate. C’è stata un’ondata di omicidi. Tra le recenti vittime, oltre alle forze di sicurezza che sono spesso sotto tiro, ci sono operai egiziani, un ingegnere francese e un molto amato poeta locale famoso per aver recitato pubblicamente le sue poesie durante la rivoluzione.”  http://www.economist.com/news/middle-east-and-africa/21601023-countrys-eastern-capital-mishmash-hope-and-fear-if-only-bombs?frsc=dg%7Ca

    Palestina: Il luogo di nascita di Gesù è sempre più accerchiato
    The Economist, 19/04/2014: “Beit Skaria, per la gente di Betlemme, è un esempio desolante di quello che potrebbe ancora accadere a loro. Da tutti i lati, Betlemme viene anche circondato da strade di collegamento per coloni e da muri di cemento più alti di quelli che dividevano Berlino durante la guerra fredda. All’inizio di questo mese, il ministero della difesa di Israele ha confiscato il più grande pezzo di terra privata palestinese nella parte sud di Betlemme per allargare piccoli insediamenti, precedentemente non autorizzati dal governo israeliano. La popolazione di Beitar Illit, un insediamento ultra-ortodosso ad ovest di Betlemme, nel blocco di Gush Etzion, è destinato a crescere da circa 45.000 a 100.000 nei prossimi sei anni.”
     http://www.economist.com/news/middle-east-and-africa/21601021-birthplace-jesus-increasingly-hemmed-no-room-new-inn

    Siria: “Linee guida per una posizione di sinistra sulla Siria”
    Al-Akhbar, 22/04/2014: “E’ ormai usuale per la sinistra occidentale essere d’accordo con la destra sulla Siria. Non c’è alcun dibattito sulla Siria nei paesi occidentali.”
    http://english.al-akhbar.com/content/guidelines-formation-leftist-stance-syria

    L’amore al tempo del petrolio
    Gulfbusiness; 20/04/2014: “Mi piacerebbe dire che amo tutti i paesi del Golfo, e che tutti mi amano: l’Arabia Saudita, il Kuwait, gli Emirati Arabi Uniti, Oman e Bahrain. Io li considero un unico paese e una unica casa, ha detto.” http://gulfbusiness.com/2014/04/influential-cleric-attempts-soothe-gulf-rift/
    (Saleh Zaghloul)

  • OLI 402: ESTERI – Voci dalla stampa internazionale

    Ucraina
    The Los Angeles Time, 13/03/2014: “E’ cosi difficile da capire lo shock dei russi per il fatto che alti funzionari statunitensi (come il senatore John McCain, l’assistente del Segretario di Stato Victoria Nuland) flirtano con estremisti che sono stati denunciati come antisemiti, xenofobi e persino neonazisti da numerosi gruppi per i diritti umani e anti-diffamazione?”. http://www.latimes.com/opinion/commentary/la-oe-english-ukraine-neofascists-20140313,3347970,5402504.story#axzz2wDbBYdkq

    Stati Uniti e Russia esportano il 56% delle armi nel mondo
    Stockholm International Peace Research Institute, 17/03/2014: “I cinque principali fornitori d’armi durante il quinquennio 2009-2013 sono gli Stati Uniti (29% delle esportazioni mondiali), Russia (27%), Germania (7 %), Cina (6%) e Francia (5%). Questi 5 topo fornitori rappresentano il 74% del volume totale delle esportazioni di armi nel mondo. Gli USA e Russia insieme rappresentano il 56% per cento del volume delle esportazioni di armi.” http://www.sipri.org/media/pressreleases/2014/AT_march_2014

    Siria: il New York Times spiega perche la città di Yabrud è caduta nelle mani del regime
    The New York Times, 16/03/2014: “Si è lamentato amaramente della coalizione di opposizione in esilio, che recentemente aveva promesso denaro per sostenere i combattenti ribelli e il governo locale, e per la costruzione di una panetteria. Il denaro non è mai arrivato, ha detto, chiamando gli esuli un branco di bugiardi e ipocriti.” http://www.nytimes.com/2014/03/17/world/middleeast/syria.html?ref=todayspaper&_r=2

    Marocco: La disuguaglianza di genere
    The New York Times, 17/03/2014: La : “La disuguaglianza di genere in Marocco continua”. La disuguaglianza di genere è forse finita in qualche altro paese? http://www.nytimes.com/2014/03/17/world/africa/gender-inequality-in-morocco-continues-despite-amendments-to-family-law.html?ref=todayspaper

    Afghanistan: Hamid Karzay dice che non vuole più alcune truppe USA nel paese
    The Huffington Post, 15/03/2014: «Ma negli ultimi anni ha sposato un nazionalismo combattivo”. Dopo aver respinto il prolungamento della presenza militare americana, i media si sono rivolti all’improvviso contro di lui. http://www.huffingtonpost.com/2014/03/15/karzai-us-troops_n_4971735.html

    Africa: la presenza della NATO
    Reuters, 13/03/2014: “Un numero crescente di nazioni europee che partecipano mostrano la loro crescente preoccupazione per la sicurezza in Africa Occidentale. Centrale per lo sforzo internazionale è il fiorente rapporto tra gli Stati Uniti e la Francia, ex potenza coloniale e “poliziotto” tradizionale della turbolente regione.” http://www.reuters.com/article/2014/03/13/us-africa-usa-security-analysis-idUSBREA2C1G420140313

    Russia/USA: sospensione dalla FIFA e divieto di partecipare ai mondiali di calcio
    Cbs Sports, 13/03/2014: “La risposta della Russia si legge: “Alla luce delle aggressioni militari degli USA nei confronti di vari Stati sovrani come la Jugoslavia (senza motivo particolare), l’Iraq e la Libia (presunta presenza di armi chimici), del tentativo di invadere e occupare la Siria e dei numerosi casi di violazioni dei diritti umani in tutto il mondo rivelati da E. Snowden, noi rispettosamente chiediamo di convocare d’urgenza una sessione di emergenza della Fifa per prendere in considerazione la sospensione adesione degli USA dalla FIFA negando alla squadra degli Stati Uniti il diritto di partecipare alla prossima Coppa del Mondo 2014 in Brasile.” http://www.cbssports.com/general/eye-on-sports/24481105/us-senators-to-fifa-kick-russia-out-of-2014-world-cup

    Iraq
    Reuters, 08/03/2014: Circa due dozzine di donne irachene hanno dimostrato il Sabato a Baghdad contro un progetto di legge approvato dal gabinetto iracheno (…) dispone che le ragazze raggiungono la pubertà a nove anni, il che li rende pronte per il matrimonio, rende il padre unico custode dei figli e condona il diritto del marito di insistere nel rapporto sessuale con la moglie quando vuole.” http://www.reuters.com/article/2014/03/08/us-iraq-women-islam-idUSBREA270NR20140308

    Russia: una sofisticata analisi di politica internazionale del senatore McCain
    The Huffington Post, 17/03/2014: “La Russia è un distributore di benzina mascherato da paese”, ha detto McCain a Candy Crowley del programma “Stato dell’Unione” della CNN.” http://www.huffingtonpost.com/2014/03/16/mccain-russia_n_4974361.html

    Gran Bretagna
    The Telegraph, 13/03/2014: “Uno dei più grandi comandanti militari della Gran Bretagna, Viscount Slim, è stato accusato di aver molestato bambini in una scuola per i giovani disagiati mentre prestava servizio come rappresentante della regina in Australia.” http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/australiaandthepacific/australia/10696544/Britains-finest-WWII-general-accused-of-child-sex-abuse-in-Australia.html

    Mondo: cosa si mangia per colazione nel mondo
    Yahoo, 14/03/2014: “Questo sguardo a ciò che nel mondo si mangia per colazione è incredibilmente delizioso”. https://www.yahoo.com/food/this-look-at-what-the-world-eats-for-breakfast-is-79560875552.html?soc_src=mags

  • OLI 391: ESTERI – Voci dalla stampa internazionale

    Affinità tra l’antifemminismo israeliano e quello saudita
    Il giornale israeliano Haaretz del 14 novembre 2013 dice che un “importante rabbino israeliano” ha sentenziato che “le donne non devono guidare”.
    Bambini di tutto il mondo unitevi
    Lindsay Abrams su Saloon del 15 novembre scrive di lavoro agricolo minorile negli USA: “Bambini di 12 anni stanno lavorando – e morendo – nelle fattorie americane.” La legge non tutela i giovani lavoratori e la loro sicurezza: ” è inoltre legale che un bambino di 12 anni possa lavorare 70 ore settimanali in un campo di tabacco.”
    Il Sunday Times rivela un piano israeliano-Sauduta di colpire l’Iran
    Il Sunday Times dice che “il Mossad israeliano sta lavorando con funzionari sauditi su un piano di emergenza per un eventuale attacco contro l’Iran se il suo programma nucleare non fosse significativamente frenato in un accordo che potrebbe essere firmato a Ginevra questa settimana.” Molte ormai le affinità tra Arabia Saudita e Israele.
    “L’Arabia Saudita è il paese più accusato di diffondere il settarismo”
    Nell’ultimo numero di European Council on Foreign Relations, Fatima Ayub, esplora il fenomeno del settarismo nel Golfo e spiega come i governi della regione coltivano e manipolano le agende settarie per perseguire obiettivi politici strategici.
    Sciacalli nelle Filippine
    CSMONITOR del 13 novembre 2013 dice che: “la devastazione provocata dal tifone Haiyan – arrivato sulla scia di un terremoto micidiale in un’altra parte del paese – potrebbe favorire una grande presenza militare degli Stati Uniti, ora non solo meno desiderabile, ma addirittura auspicabile.” http://www.csmonitor.com/World/Security-Watch/2013/1113/US-military-footprint-on-Philippines-could-grow-after-typhoon-Haiyan-video
    Jehadisti occidentali
    “Ho visto ceceni, norvegesi, belgi e persino uno che diceva di essere somalo che parlava con un stretto accento di Bermingham. Questi combattenti vengono da ogni posto. Secondo gli analisi del controterrorismo gli occidentali sono circa il 10% dei combattenti stranieri in Siria. Gli ufficiali europei ed americani hanno lanciato l’allarme sull’aumento del numero dei loro cittadini che partecipano al combattimento.”  http://world.time.com/2013/11/14/jihad-for-beginners-westerners-fighting-with-al-qaeda-in-syria/
    Diplomatico saudita a Londra avrebbe schiavizzato le sue domestiche
    L’articolo di London Evening Standard del 13 novembre 2013 dice che “Un diplomatico saudita e la moglie avrebbero costretto due donne a lavorare in condizioni di schiavitù nella loro casa di Londra.” Il diplomatico saudita trattava le due lavoratici domestiche in base alla legge saudita sul lavoro dei migranti dove vige il cosiddetto “kefala system” in base al quale i datori di lavoro sauditi (anche in Qatar) controllano totalmente i loro dipendenti. Vedi articolo su OLI 390.
    Giustizia razzista negli USA: la popolazione carceraria
    “Al 2000, il 3 per cento della popolazione degli Stati Uniti è stato rinchiuso in carcere o è stato in libertà vigilata, un tasso senza precedenti in tutto il mondo. Michelle Alexander, autore di The New Jim Crow, ha dimostrato che questa tendenza colpisce in modo sproporzionato le persone di colore (il Dipartimento di Giustizia ha stimato che un terzo degli uomini neri e quasi un quinto degli uomini Latini nati nel 2001 andranno in carcere nel corso della loro vita), e rafforza la disuguaglianza razziale esistente in tutta la società degli Stati Uniti”. A che serve avere un presidente nero? Cosa sta facendo esattamente Obama?
    Un ribelle siriano decapitato per errore dagli stessi ribelli
    Il New York Times del 16 novembre dice che i ribelli siriani vicini ad al Qaeda hanno tagliato la testa di un oppositore del regime siriano per errore pensando fosse sciita.
    Il traffico internazionale di jehadisti
    La CNN dice che “è straordinario osservare questo volume di traffico internazionali da paesi dove Al Qaeda ha una confermata e consistente presenza verso uno stato membro della NATO”. “Viaggiare attraverso la Turchia è diventato così facile e confortevole che è il percorso preferito dei jehadisti.” “Ci sono persone che arrivano da Olanda, Germania e persino dal Perù” ha detto affermando che il numero delle reclute europee alla jihad sta superando quelle arabe.” 
    (Saleh Zaghloul)
  • OLI 382: ESTERI – La Siria nella stampa internazionale

    Una conferenza di pace per la fornitura di armi?
    The New York Times, 12 giugno 2013, articolo di Mark Mazzetti e Michael R. Gordon: “La Gran Bretagna e la Francia hanno detto che potrebbero essere disposti a fornire armi ai ribelli in agosto, dopo la prevista conferenza di pace internazionale.”
    http://www.nytimes.com/2013/06/13/world/middleeast/syrian-forces-seen-stepping-up-air-attacks-on-rebels.html?_r=0

    L’ex ministro degli esteri francese Roland Dumas: La guerra in Siria è stato pianificata
    Global Research, 15 giugno 2013, articolo di Gearoid O Colmain: ”Ero in Inghilterra due anni prima della violenza in Siria per altri affari. Ho incontrato alti funzionari britannici, che mi hanno confessato che stavano preparando qualcosa in Siria. La Gran Bretagna stava organizzando un’invasione di ribelli in Siria.”. http://www.globalresearch.ca/former-french-foreign-minister-the-war-against-syria-was-planned-two-years-before-the-arab-spring/5339112?print=1

    Persino il conservatore Fox News vede i jihadisti in Siria come dei Robin Hood
    Fox News, 12 giugno 2013, articolo di Jamie Dettmer: “i combattenti siriani cercano di rovesciare l’uomo forte Bashar Assad, ha detto Foxnews.com. I jihadisti di Al Qaeda affiliati a Jabhat al-Nusra sono feroci in battaglia, ma poi dividono il bottino con gli abitanti di villaggi che soffrono, mentre altri insorti riempiono le tasche con il bottino”. “Non sono corrotti come gli altri. Ciò che catturano dalle basi governative lo distribuiscono. Sono corretti, molto corretti.”
    http://www.foxnews.com/world/2013/06/12/al-qaeda-linked-fighters-gain-respect-in-syria-with-social-outreach/

    Armi ai ribelli siriani “moderati”
    New York Times, 14 giugno 2013, articolo di Ben Hubbard: “Gli americani hanno detto che saranno armarti i battaglioni moderati”, ha detto.” Non so se il mio battaglione è moderato.” http://www.nytimes.com/2013/06/15/world/middleeast/syria-developments.html?pagewanted=2&ref=todayspaper&_r=1&

    YouTube dirà chi sono i moderati della “rivoluzione” siriana
    USA TODAY, 14 giugno 2013, Oren Dorell e Ahmad Kwidwe: “Sappiamo da fonti aperte, da video di YouTube e dalle interviste chi sono i laici amanti della libertà e chi sono quelli religiosi estremisti”, ha detto Harmer “.
    http://www.usatoday.com/story/news/world/2013/06/14/syria-rebels-weapons-logistics/2423185/
    (Saleh Zaghloul – immagine Guido Rosato)

  • OLI 379: ESTERI – Voci dalla stampa internazionale

    Violenza sessuale contro le Colf in Medio Oriente
    Il sito (7daysindubai) ha pubblicato martedì 16 maggio un articolo nel quale si legge: “Una colf è stata salvata dalla minaccia di ulteriori abusi per mano del suo datore di lavoro dopo aver chiesto aiuto su Facebook.
    Cristine Dumo fu salvata dalla casa in Ras Al Khaimah dagli assistenti sociali, martedì sera, ed è ora sotto la tutela del Consolato delle Fillippine a Dubai.
    Un funzionario del Consolato ha detto a 7DAYS: “L’abbiamo accolta nel nostro centro per i lavoratori migranti la scorsa notte. Lei è traumatizzata, ma stabile. Si è sollevata per essere sicura e non dovrà tornare dal datore di lavoro.”
    La ventitreenne filippina, che aveva lavorato per il suo datore di lavoro per otto mesi, ha descritto come il suo datore di lavoro ha cercato più volte di aggredirla sessualmente, ma lei ha reagito. “Ha detto che lui la schiaffeggiò e tentò di violentarla – ha detto il funzionario del Consolato – è riuscita a resistere. Ha detto che aveva paura di gridare aiuto perché il datore di lavoro la minacciava di mandarla in prigione se ne avesse parlato con qualcuno”.
    http://www.7daysindubai.com/Abused-maid-Ras-Al-Khaimah-rescued-facebook-plea/story-18992673-detail/story.html

    Deportazione a Dubai
    Dall’articolo di Brian Whitaker, di domenica 26 maggio 2013, sul sito (al babadi Dubai): “Decine di lavoratori edili immigrati che hanno aderito allo sciopero all’inizio di questo mese a Dubai stanno ora affrontando la deportazione. Migliaia di lavoratori principalmente asiatici impiegati da Arabtec – una delle più grandi imprese di costruzioni del Golfo – hanno iniziato uno sciopero, il 18 maggio, ma ritornati al lavoro dopo quattro giorni in seguito all’intervento della polizia. Sindacati e scioperi sono illegali negli Emirati Arabi Uniti e altri stati del Golfo, e alcuni degli scioperanti identificati sono stati arrestati per essere interrogati”.

    http://www.al-bab.com/blog/2013/may/migrant-workers-in-dubai-face-deportation.htm

    Il futuro della Siria
    The Economist, del 23 maggio 2013, pubblica “Un’intervista con Jabhat al-Nusra”: ” Domanda: che  dire degli Alawiti?” Risposta: “Solo Allah sa cosa sarà di loro. C’è una differenza tra i Kuffar (gli infedeli) di base e quelli che si sono convertiti dall’islam. In quest’ultimo caso, bisogna punirli. Alawiti inclusi. Anche i sunniti che vogliono la democrazia sono kuffar come lo sono tutti i sciiti. Non si tratta di chi è fedele e di chi non è fedele al regime, si tratta della loro religione. La Sharia dice che non ci può essere punizione per gli innocenti e che ci deve essere punizione per i malvagi, ed è questo che noi seguiamo”.

    http://www.economist.com/blogs/pomegranate/2013/05/syrias-fighters-0
    (Saleh Zaghloul)

  • OLI 378 – ESTERI: Voci dalla stampa internazionale

    1) The Economist, 18 maggio 2013: Israele è uno Stato ebraico e gli ebrei hanno diritti superiori ed i Karaiti non sono ebrei. Se così sono visti gli ebrei karaiti, si può immaginare come sono visti cristiani e musulmani.
    Nell’articolo intitolato “Chi è l’ebreo?” si legge tra l’altro quanto segue: “Quando è che un Ebreo non è un Ebreo? Quando egli è un Karaita. O almeno così dice il capo del Rabbinato di Israele che, dopo 65 anni di relativa armonia con un’antica setta ebraica, riapre uno scisma vecchio e amaro. Negli ultimi mesi, i rabbini che lavorano per il ministero israeliano della religione hanno ritenuto invalidi i matrimoni Karaiti, multato i macellai per pretesa di essere kosher ed hanno chiesto agli uomini Karaiti che sposano donne ebree ortodosse di convertirsi, e a volte di dover subire Tavila o il battesimo. “Israele è uno Stato ebraico e gli ebrei hanno diritti superiori – dice il portavoce del capo del Rabbinato -, ed i Karaiti non sono ebrei”. “Siamo già ebrei – protesta Moshe Firrouz, un ingegnere informatico che è a capo del Consiglio dei Saggi dei Karaiti – il Rabbinato ci sta negando la nostra libertà religiosa.”
    http://www.economist.com/news/middle-east-and-africa/21578098-old-religious-argument-once-again-rears-its-angry-head-whos-jew

    2) The Financial Times, 16 maggio 2013: Il ruolo del Qatar nella crisi siriana, come comprare una “rivoluzione” affinché non diventi una rivoluzione. Nell’articolo di Roula Khalaf e Abigail Fielding Smith si legge, tra l’altro, quanto segue: “Qatar ha speso fino a 3 bilioni di dollari nel corso degli ultimi due anni, sostenendo la ribellione in Siria, una spesa di gran lunga superiore a qualsiasi altro governo”. “Il piccolo stato con un appetito pantagruelico è il più grande donatore per l’opposizione politica, fornendo generosi pacchetti ai disertori (si parla di circa 50.000 dollari l’anno per un disertore e la sua famiglia)”.
    http://www.ft.com/intl/cms/s/0/86e3f28e-be3a-11e2-bb35-00144feab7de.html#axzz2U0q6R0Up

    3) www.cdc.gov : Il 58% delle piscine pubbliche (negli USA) sono contaminate.
    In un comunicato stampa dei CDC ( Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie) in Atalanta (USA) si legge che: “Uno studio delle piscine pubbliche svolto durante la stagione di nuoto dell’estate scorsa, ha scoperto che le feci sono spesso introdotti nell’acqua delle piscine dai bagnanti.” “Lo studio ha trovato che il 58 per cento dei campioni dei filtri delle piscine esaminate sono risultati positivi per E. coli, batteri normalmente presenti nell’intestino umano e nelle feci.”
    http://www.cdc.gov/media/releases/2013/p0516-pool-contamination.html
    (Saleh Zaghloul – immagine di Guido Rosato)