Categoria: Redazione

  • LE CARTOLINE DI OLI

    (Immagine di Guido Rosato)

    La newsletter Oli sarà in ferie fino a fine settembre, ma potrà capitare a qualcuno di voler condividere un’immagine, un’esperienza, una testimonianza, o qualsiasi spunto di riflessione in cui si è imbattuto durante l’estate.
    Per questo abbiamo pensato di proporre anche quest’anno la rubrica estiva “Le cartoline di Oli” che inizieremo a pubblicare, senza alcuna periodicità, seguendo le occasioni che via via si presenteranno.
    Chi lo desiderasse potrà inviare le proprie cartoline all’indirizzo mail della redazione.
    Con i nostri auguri,
    (La Redazione – immagine di Guido Rosato)

  • OLI 325: RAZZISMO – I sette secondi di Youssou N’Dour

    Offriamo con piacere la canzone Seven seconds di Youssou N’Dour e Neneh Cherry come migliore augurio che con il nuovo anno possa trovare finalmente una soluzione il clima di razzismo che ha portato ai molti spiacevoli episodi nel mondo ed in Italia in particolare. Gli ultimi due casi di Torino e Firenze ci hanno riempito di amarezza per la gravità dei fatti e per la gratuità della violenza subita da persone inermi, pacifiche e che chiedono solo alla vita di poter migliorare di quel tanto la propria condizione lavorativa e personale.
    “Quando un bambino viene al mondo non ha il concetto del colore della pelle nella quale dovrà vivere dentro”, è il messaggio di Youssou e Neneh, che riassume l’incolpevolezza di nascere in una parte del mondo (felice) piuttosto che in un’altra (massacrata di guerre), e ci ricorda che il nostro piacere, prima ancora che il nostro dovere, è quello di aiutare chi ha più bisogno di noi e cercare di creare, con la forza delle idee e non delle armi, un mondo migliore per tutti.
    (La redazione di Oli)

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    Boul ma sene, boul ma guiss madi re nga fokni mane
    Khamouma li neka thi sama souf ak thi guinaw
    Beugouma kouma khol oaldine yaw li neka si yaw
    mo ne si man, li ne si mane moye dilene diapale

    Roughneck and rudeness,
    We should be using, on the ones who practice wicked charms
    For the sword and the stone
    Bad to the bone
    Battle is not over
    Even when it’s won
    And when a child is born into this world
    It has no concept
    Of the tone the skin is living in

    It’s not a second
    7 seconds away
    Just as long as I stay
    I’ll be waiting
    It’s not a second
    7 seconds away
    Just as long as I stay
    I’ll be waiting (x3)

    J’assume les raisons qui nous poussent de changer tout,
    J’aimerais qu’on oublie leur couleur pour qu’ils esperent
    Beaucoup de sentiments de race qui font qu’ils desesperent
    Je veux les portes grandements ouvertes,
    Des amis pour parler de leur peine, de leur joie
    Pour qu’ils leur filent des infos qui ne divisent pas
    Changer

    And when a child is born into this world
    It has no concept
    Of the tone of the skin he’s living in
    And there’s a million voices
    And there’s a million voices
    To tell you what she should be thinking
    So you better sober up for just a second

    (Traduzione in italiano)

    (a cura di Stefano De Pietro)

  • OLI 305 – INFORMAZIONE: class action contro la Rai

    L’associazione Altroconsumo ha deciso di adire una class action contro “mamma” Rai. Ecco la spiegazione che si trova sul loro sito (www.altroconsumo.it):


    Nel corso del 2010, la Rai non ha rispettato gli obblighi di realizzare un’informazione obiettiva, imparziale ed equilibrata assunti attraverso il Contratto di Servizio Pubblico e imposti dalla disciplina sulla par condicio. Su questo si basa la class action che stiamo promuovendo contro Rai e sulla quale continuiamo a raccogliere adesioni.


    Le adesioni alla data del 13 giugno 2011 sono 37.000. C’è da sperare che il giudice dia ragione ai consumatori, potremo finalmente levarci di torno tutta la dirigenza in un sol colpo:


    La pubblicità di Altroconsumo su Facebook

    Il 1 giugno si terrà la prima udienza davanti al Tribunale di Roma. Con l’azione collettiva risarcitoria chiediamo che il Tribunale riconosca a ciascun abbonato RAI che ne faccia richiesta, un risarcimento minimo di 500 euro, come risarcimento del danno subito dagli utenti che pur pagando il canone non hanno potuto fruire di un’informazione obiettiva, imparziale e equilibrata.


    In un certo senso questo provvedimento, se fosse ritenuto applicabile dal giudice, sancirebbe una volta per tutte che la televisione di stato appartiene ai cittadini, non ai partiti. Nel frattempo, la data dell’udienza preliminare è stata spostata al 22 giugno.
    In un blog di commento all’informazione, è doveroso segnalare l’iniziativa ai propri lettori.
    (La redazione di Oli)