“Quest’inverno, una persona, bramosa di visibilità per le sue idee politiche, ha pensato d’imbrattare un muretto che delimita la Passeggiata a Mare di Voltri con la scritta “forza nuova”.
Categoria: OLI 406
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		OLI 406: PAROLE DEGLI OCCHI – Voltri, alimenti antifascistiUn lettore di Oli ci ha scritto:
 “Quest’inverno, una persona, bramosa di visibilità per le sue idee politiche, ha pensato d’imbrattare un muretto che delimita la Passeggiata a Mare di Voltri con la scritta “forza nuova”.Un’altra persona, decisa a non fargliela “passare liscia”, ha pensato di rispondere alla provocazione.Se vi capita di camminare per la Passeggiata a Mare di Voltri, potrete ammirare, vergata su un muretto che la delimita, la scritta “FORZA UOVA” a perenne testimonianza dell’importanza di uno dei principali alimenti per la sopravvivenza del genere umano”.
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		OLI 406: PARCHI di NERVI – Questione di culturaAlla voce Musei di Genova, Musei di Nervi, Galleria d’Arte Moderna, GAM, si legge: “Varcato l’ingresso principale del parco all’inizio della via Capolungo, un arcone sormontato da alcune sculture del secondo Settecento, a sinistra si trova l’antica cappella gentilizia, che ancora conserva all’interno una decorazione a stucchi monocromi settecenteschi con l’arma della famiglia Serra, riprodotta, tra gli artigli di un grifo, anche sulla cancellata di cinta del parco. Di particolare qualità il pavimento in ardesia e marmo dall’articolato disegno risalente al XVIII secolo; alla stessa epoca sono da riferirsi la balaustra e l’altare in marmi policromi. La pala raffigurante la Madonna col Bambino e, da destra, Sant’Orsola, San Sebastiano, San Giovanni Battista e un quarto santo non identificabile, è stata restaurata nel 2004, è di ambito genovese del XVIII secolo e ascrivibile al XVIII secolo…” 
 La cappella gentilizia è stata restaurata contemporaneamente alla GAM, ha un portone in legno ed una porta in vetro: ogni giorno dovrebbe essere aperta la porta in legno per rendere visibile l’altare, la pala. E’ chiusa da anni ed adibita a magazzino e la direttrice del Gam si giustifica dicendo che “la galleria non ha ripostigli…”
 Le foto mostrano come viene tenuta e l’ingresso inaccessibile ostruito dalle auto. La Gam è all’interno dei parchi di Nervi ed in questi giorni si chiede parere ai Municipi sul nuovo La Gam è all’interno dei parchi di Nervi ed in questi giorni si chiede parere ai Municipi sul nuovo
 Regolamento dei Parchi Storici, che a Genova sono una dozzina, da Villa Pallavicini a Pegli, da Villa Gambaro in Albaro, ai Parchi di Nervi appunto.Si chiede un parere sulla circolazione delle biciclette, che si propone non più soltanto under 12, magari ci si potevano aggiungere mamma e papà soltanto, così avremo biciclettai che scorrazzeranno sui vialetti con buona pace di passeggini, anziani e bambini, insieme al trenino elettrico, un’ideona dei commercianti, come a Gardaland; si permetterà la circolazione di veicoli in deroga per tutto l’anno e non ci si riferisce ai veicoli di manutenzione o di servizio ai parchi, ma ad altri, previo parere, ecc. Per fortuna tanti paletti ma intanto, come si vede dalle foto, le auto sono posteggiate davanti alla cappella gentilizia.
 Si sono finalmente introdotte sanzioni, che chissà mai se qualcuno applicherà, la polizia municipale è a ranghi ridotti e ha da fare altrove, mentre ancora non è prevista alcuna cauzione per chi vuole la location- parchi: cinquanta euro per il rilascio dell’autorizzazione e per i danni eventuali, speriamo siano educati.
 Per i cani invece ci si affida al buon cuore dei padroni.
 Vivere e far vivere i parchi è giusto, sono un bene di tutti, ma con il doveroso rispetto appunto verso un bene comune da lasciare ai nipoti e ai nipoti dei nipoti.
 (Bianca Vergati – foto di Betty Taglioretti)
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		OLI 406 – CORNIGLIANO: Sul ciglio della stradaPuò capitare, la mattina, che le donne allattino i bambini. Se c’è il sole ne vedi sempre una che stende: strizza i panni e li dispone sulla corda tesa lungo la cancellata. Gli uomini spiluccano la colazione nel déhors mentre le ragazze sparecchiano. 
 Dopo le cinque, nel pomeriggio, la comunità si fa più numerosa, bambini di diverse età corrono lungo la strada, vanno in bici, giocano, mentre gli uomini si fanno un giro di carte, le sedie messe in cerchio. A quell’ora una lunga fila di macchine fiancheggia il parcheggio accanto ai giardini di Villa Bombrini per svoltare a destra proprio davanti al campo che campo non è, ma è un domino di una quindicina di vecchie roulotte parcheggiate davanti alla carreggiata. I bambini sgusciano rapidi accanto alle auto, e chi è alla guida deve prestare attenzione a non investirli.
 Marco Doria, in occasione dell’incontro con Marco Revelli e la Lista Tsipras il 28 aprile u.s. riflettendo su sinistra e rappresentanza ha così descritto la situazione: “gli stessi operai dell’Ilva sono quelli che, magari – perché hanno due roulotte di rom fuori dalla strada di accesso allo stabilimento – mi dicono sul tema dei Rom delle cose che è veramente faticoso ricondurre a degli orizzonti di sinistra”. E’assolutamente vero. Anni di Lega Nord, anche nella roccaforte di Lotta Comunista, hanno prodotto narrazioni, parafrasando Vendola, di stampo profondamente razzista. Ma è legittimo chiedersi perché in questo ragionare su civiltà, sinistra e solidarietà, nell’orizzonte di un sindaco sia invece accettabile, ormai da mesi, che dei bambini vivano in quelle condizioni: sul ciglio della strada incastrati tra roulotte e traffico di pendolari senza nulla che li protegga e in assenza delle condizioni igieniche minime. I sentimenti che la comunità Rom genera nel quartiere sono quelli di cui Doria parla e basta un’occhiata ad un articolo apparso negli ultimi mesi per capire che in quella posizione i Rom non sono protetti; né da se stessi, né dalla deriva estrema che una certa politica può produrre.
 Oltre ad essere la dimostrazione plastica del fallimento di un progetto che doveva restituire aree alla città e lavoro all’Ilva, il campo rom in quelle condizioni ci ricorda che questa non è la politica di sinistra che vogliamo.
 Come ulteriore beffa, alle spalle di quella strada, da anni, moltissimi metri quadri sono transennati, occupati dal nulla.
 (Giovanna Profumo – foto dell’autrice)
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		OLI 406: COMUNE – Distrazioni, leggerezze, fretta: i pilastri della P.A. La Giunta comunale in Consiglio a Genova Capita di leggere notizie sugli errori degli uffici dell’amministrazione pubblica, di contratti imprecisi che danno origine a danni vinti da chi, di quelle imprecisioni, fa motivo di ricorso in tribunale. Così troviamo, in giro per l’Italia, cantieri edili che operano senza permessi, e tanto più grandi sono le opere, tanto più spesso questo caso pare verificarsi. 
 Anche a Genova abbiamo ottimi esempi, come permessi a costruire distrattamente “venduti” per buoni prima della necessaria preventiva delibera di consiglio comunale, poi non approvata e quindi, zac!, arriva la causa e la necessaria delibera, ad approvazione obbligatoria, di riconoscimento del debito fuori bilancio per sanare una causa persa. Ma sempre senza un responsabile che rifonda i cittadini.
 Poi c’è la fretta. La fretta pare essere la benzina degli uffici comunali. Non esiste una sola convocazione del consiglio comunale che non sia fatta, da tempo immemorabile, con la “procedura d’urgenza”, anche quando di urgente non pare esserci proprio nulla. L’urgenza è la prassi, serve a coprire la strategia della disinformazione, per la quale spessissimo le delibere di giunta sono transitate dal consiglio e dalle commissioni come il fulmine a mezzanotte. Si sa che in Italia quando c’è un problema si fa prima una legge e dopo nulla: infatti il consiglio comunale ha preso provvedimenti proprio per evitare questa fretta, ed ora nel suo regolamento le delibere iscritte al consiglio devono transitare almeno 15 giorni prima nei gruppi consiliari, per consentirne lo studio. Fatte salve, manco a dirlo, le urgenze. Chissà che presto non troveremo anche la procedura di emergenza, dove la funzione dei consiglieri sia una semplice ratifica obbligatoria di quanto già deciso e messo in atto dalla giunta (in effetti già oggi esiste la “somma urgenza”, per i lavori edili che abbiano a che fare con l’incolumità pubblica, e che meriterebbe una chiacchierata a parte per le stranezze che genera nella gestione dei soldi pubblici).
 E poi c’è la leggerezza. La leggerezza fa un po’ parte del modo di essere dell’italiano. “Si, va beh, poi vediamo, altrimenti non si va avanti, ma si dai, è ovvio”. E’ ovvio e normale, ad esempio, che in una delibera che parla di una cessione del diritto di superficie di un terreno comunale a dei privati, si citi un contratto che, a sua volta, ha un allegato grafico non fornito nella documentazione, ma vah, proprio il disegno dell’area ceduta. Ma si, dai, è ovvio che la cartina che manca è quella di un’altra delibera di due anni fa. E’ tutto ovvio, quando il risultato deve essere scontato. Si tratta di un problema di “copia incolla”, parola che evoca il modo di lavorare moderno, che tenta di assemblare pagine spesso vuote di significati tanto per dare uno spessore ad un testo: peccato che lo spessore sia solo materiale, di un tomo magari pieno di errori e di imprecisioni.
 Così, martedi scorso, in consiglio, si decide di elevare una eccezione per non far passare tanto liscia l’ennesima imprecisione della giunta, suggellata dalla segreteria generale con uno splendido “parere tecnico favorevole” su un documento che presenta così tante imprecisioni che quelle da copia incolla impallidiscono. Errori già segnalati in commissione, per i quali non era stato preso alcun provvedimento prima di giungere in consiglio comunale.
 Alla fine, dopo mezz’ora di tentativi sugli specchi dei proponenti per cercare di far passare comunque il documento così com’era, ma senza riuscire a spuntarla, si trova la soluzione, semplice, troppo semplice per riuscire ad uscire dagli uffici stessi come una proposta, infatti arriva dallo stesso consigliere che aveva bloccato la pratica per incompletezza documentale: fare un emendamento per correggere l’errore.
 Davvero, non ci aveva pensato nessuno.
 Stay tuned!
 (Stefano De Pietro – foto da internet)
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		OLI 406: ESTERI – Voci dalla stampa internazionaleUcraina: le parole del presidente dell’Ucraina sembrano le stesse del regime siriano 
 The Washington Post, 02/05/2014: “ Il Presidente in carica dell’Ucraina, Oleksandr Turchynov, ha detto, venerdì, che l’attacco militare contro la città orientale di Slovyansk era finalizzato a proteggere i civili da “mercenari di stati stranieri, terroristi e criminali che stanno prendendo ostaggi, uccidendo e torturando le persone e che minacciano l’integrità territoriale e la stabilità dell’Ucraina”.” http://www.washingtonpost.com/world/ukraine-army-launches-assault-on-rebel-stronghold/2014/05/02/b1c589e8-be8f-43a1-9927-13310c24b653_story.htmlInghilterra: il rispetto britannico per Ronald Reagan 
 The Daily Beast, 30/04/ 2014: “i file governativi declassificati a Londra, mercoledì, espongono un profondo disprezzo britannico per il presidente che è stato descritto in documenti ufficiali come omofobo, disinformato, disinteressato” “I file Foreign Office britannico visti da The Daily Beast mostrano che il primo ministro Thatcher è stato messo in guardia in merito al fatto che il presidente Reagan aveva poco interesse nelle questioni internazionali e che era incapace di sostenere una conversazione seria sulla politica contemporanea.” http://www.thedailybeast.com/articles/2014/04/30/british-officials-portrayed-reagan-as-a-bozo.htmlSud Sudan: Più di 9.000 bambini sono stati reclutati come soldati 
 Yahoo, 30 aprile 2014: “Più di 9.000 bambini sono stati reclutati come soldati nella brutale guerra civile che dura da quattro mesi nel Sud Sudan sia dalle forze governative che dai ribelli, ha detto il responsabile dei diritti umani delle Nazioni Unite”. http://news.yahoo.com/9-000-child-soldiers-fighting-south-sudan-war-090719807.htmlLibia: Un muro per separare studenti e studentesse 
 France24, 01/05/2014: “un muro per separare studenti e studentesse”. http://observers.france24.com/content/20140430-wall-male-female-students-libyaSiria: Assad si ricandida 
 The New York Times, 28/04/2014: “anche se molti siriani sono attaccati a lui (Assad), vedendolo come un simbolo della nazione o temendo che la vittoria dell’opposizione possa portare ad un governo islamista”. http://www.nytimes.com/2014/04/29/world/middleeast/syria-announces-assads-bid-for-re-election-as-war-rages.html?ref=todayspaper&_r=1Palestina/Pink Floyd 
 Salon, 01/05/2014: “noi, i due fondatori superstiti dei Pink Floyd, siamo uniti nel sostegno del movimento di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS), un crescente movimento globale nonviolento per i diritti umani creato dalla società civile palestinese nel 2005 per porre fine all’occupazione israeliana, alla discriminazione razziale ed alla negazione dei diritti dei palestinesi. Il movimento BDS si ispira ai vittoriosi movimenti nonviolenti che hanno contribuito alla fine di Jim Crow nel Sud Mericano ea alla fine dell’apartheid in Sud Africa”. http://www.salon.com/2014/05/01/pink_floyds_roger_waters_and_nick_mason_why_rolling_stones_shouldnt_play_in_israel/Venezuela: 2.3 milioni di dollari a gruppi dell’opposizione venezuelana 
 Venzuelanalysis, 25/04/2014: “Secondo il rapporto annuale NED del 2013, l’agenzia ha incanalato più di 2,3 milioni dollari per i gruppi ed i progetti dell’opposizione venezuelana. All’interno di questa cifra, 1.787.300 dollari è andato direttamente ai gruppi anti-governativi in Venezuela, mentre un altro 590 mila dollari è stato distribuito alle organizzazioni regionali che lavorano con l’opposizione e che finanziano la stessa. Più di 300.000 dollari sono stati dedicati agli sforzi per sviluppare una nuova generazione di giovani leader oppositori della politica del governo Maduro” http://venezuelanalysis.com/analysis/10641Repubblica Centrafricana 
 The New York Times, 29/04/2014: “Miliziani cristiani hanno decapitato un giovane musulmano nella capitale, Bangui”. http://www.nytimes.com/2014/04/30/world/africa/muslim-man-is-beheaded-in-central-african-republic.html?ref=todayspaper&_r=1USA 
 Science, 28/04/2014: “Ogni 25 criminali imputati che sono stati condannati a morte negli Stati Uniti, uno è stato probabilmente erroneamente condannato.” http://news.sciencemag.org/social-sciences/2014/04/more-4-death-row-inmates-may-be-innocent(Saleh Zaghloul) 
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		OLI 406: BENI COMUNI – Sono parchi!Va in onda in rete venerdì 16 maggio alle ore 21.00 su PAN PAN PAN segnale di urgenza una diretta streaming sui parchi cittadini genovesi.
 Per chi sa e vuole approfondire, per chi non sa e si vuole informare su GenoVirus




