Dibattiti – Dalla finanza creativa alla crescita zero 2005

Folto pubblico ed attenzione elevata al dibattito che vedeva impegnati un grande giornalista e due esperti di economia e finanza, uno a livello nazionale ed uno a livello Ligure: Scalfari, Visco, Berneschi.


I quotidiano locali, per ragioni di spazio e di tempo, hanno sintetizzato i servizi circoscrivendoli alle informazioni essenziali fornite magistralmente dal giornalista e tecnicamente, ma con efficacia, dall’ex ministro. Ai lettori interesserà altresì conoscere alcune cose omesse quali, ad esempio, il “chiamarsi fuori” del fondatore di Repubblica dal centrosinistra con un ostentato e ripetuto “Voi dovreste” – “i vostri partiti dovrebbero”; il minor ottimismo, rispetto a qualche mese fa, su una possibile vittoria dell’ulivo alle prossime politiche; la ostentata avversione al mondo vegetale in genere ed alla “margherita” o al simbolo dell’ ”ulivo” in particolare; la vivace presa di posizione nei confronti delle proposte utopistiche di Berneschi.
Proprio sugli interventi del presidente della Carige gli inviati dei quotidiani locali hanno voluto stendere un generoso velo. Nel primo intervento il finanziere ligure ha accreditato ai banchieri genovesi del medio evo i prodotti finanziari odierni (anche i bond Parmalat, il falso in bilancio e gli altri travagliati eventi finanziari liguri?). Nella seconda tornata il nostro banchiere ha invocato “regole chiare ed efficaci, anche a livello internazionale, sui capitali e sui mercati”. Di qui la reazione di Scalfari sull’inutilità e conseguente ridicolizzazione della richiesta. Del resto dove esistono tali regole vengono ignorate, come si è visto recentemente e proprio nel settore bancario.
Più incisiva la terza risposta al quesito del moderatore: “Nel 2005 prevede sviluppo o crescita zero?” “Sero” è stata la risposta senza argomentazione di sorta. Sorge il dubbio che la ”gestione nella continuità” dell’importante istituto di credito ligure (oggetto di riserve nei rapporti degli istituti di controllo) non sia la più efficace per assicurare una politica di sviluppo ed un sostegno effettivo alla media e piccola impresa, il vero ed unico elemento propulsivo dell’economia ligure.
(Vittorio Flick)