Cortei – Se i tamburi risuonano insieme alle campane

Il primo dicembre i migranti scenderanno nelle piazze di diverse città italiane per manifestare in difesa dei propri diritti. A Padova, Cgil, Cisl e Uil insieme alle associazioni degli immigrati saranno in corteo per una rapida approvazione della legge Amato-Ferrero e per il superamento della convenzione con le Poste per il rilascio dei permessi. Con gli stessi obiettivi nel capoluogo lombardo, la Rete Migrante Milano promuoverà la Giornata di mobilitazione nazionale (Metropoli, 25 Novembre, “In piazza per i diritti dei migranti”).


Anche a Genova i sindacati e le associazioni di immigrati scenderanno in piazza, come pianificato da tempo (vedi OLI 164). Ma un incidente diplomatico ha rischiato di sgretolare la compattezza del coordinamento tra le associazioni aderenti, che proprio con l’organizzazione dell’evento sta muovendo i primi passi.
La data del primo dicembre si accavalla infatti con il saluto ufficiale del cardinale Bagnasco alla città, gli orari delle manifestazioni sono all’incirca gli stessi, ed il corteo degli immigranti non è rinviabile, perché già rimandato più volte e perché dai primi di dicembre in poi le associazioni saranno impegnate nello smaltimento delle pratiche per il decreto flussi 2007.
Nella riunione per decidere il da farsi, serpeggiano stati d’animo differenti: veti granitici che puntano sull’inopportunità politica di uno “sgarbo” al neocardinale e sulla probabile invisibilità al cospetto di un evento istituzionale di tale portata, fiduciose proposte di far convergere corteo e processione, suggerimenti di un rinvio per non costringere associazioni e privati a fare una scelta per un le campane di San Lorenzo o per la multietnica Banda di Piazza Caricamento, richieste di tener ferma la data per non far passare sempre in secondo piano le esigenze ed i problemi dei cittadini immigrati, specie in un periodo che ha visto un accostamento costante e a volte strumentalizzato tra sicurezza e immigrazione.
Dopo un faticoso lavoro di mediazione tra le parti, la soluzione arriva, salomonica: la manifestazione si tiene il 1° Dicembre, alle 13.30, in Piazza Acquaverde (Stazione Principe). Difficile l’esordio per il coordinamento genovese, che, appena partito, incappa suo malgrado nel rosso porpora cardinalizio.
(Eleana Marullo)