Burocrazia – Manuale di sopravvivenza per coppie miste

Tra i vari manuali che le librerie propongono e che dovrebbero insegnarci a fare questo e quello, purtroppo non si trova questa bibbia delle procedure per vivere felici con un partner straniero: “Manuale di sopravvivenza burocratica per italiani con partner straniero”, di Amedeo Intonti (http://www.tuttostranieri.it/Manuale-Amedeo.htm, attenzione è in ristampa). L’autore, dopo le vicissitudini che hanno reso assai difficile la sua storia con una donna straniera, ha cominciato a scrivere su un blog/forum (www.moldweb.it). Sulla base delle molte testimonianze raccolte ha quindi messo insieme questo manuale, un vademecum utilissimo per chi si dovesse mettere sulla strada minata di un matrimonio “misto”.


Non ci sono molte parole per descrivere quello che avviene nei vari Consolati Italiani in giro per il mondo, né tantomeno si possono trovare parole per uno Stato che costringe i suoi cittadini a denunciare le stesse istituzioni per far valere i suoi diritti, perché in effetti a quanto si apprende si devono usare diffide legali anche solo per presentare domande o per opporsi a inspiegabili risposte negative di uffici che non conoscono le leggi e procedono “per sentito dire” o per “tradizione tramandata”. L’unica parola che viene in mente è “MALE!”. Vale la pena di scorrere rapidamente l’indice, che propone come già detto alcune storie, elenco di leggi, di risorse web, modulistica e tanti tanti consigli utili: Gli amori senza frontiere, Utilità, i Visti, Le espulsioni; Ricorsi e revoche, Legalizzazioni e certificati, Il matrimonio in Italia, Il matrimonio all’estero, Il permesso di soggiorno, La carta di soggiorno, La cittadinanza italiana, La regolarizzazione completa del partner, I parenti del partner straniero, Il ricorso alla Corte europea, La modulistica, Bibliografia web, Indice normativo sul web.
Un aneddoto che li vale tutti: stanco di essere respinto dai muri di gomma degli uffici e dei consolati, un intraprendente italiano ha fatto arrivare la sua ragazza moldava in Croazia, dove il visto per soggiorno è semplice da ottenere. Quindi è andato in Croazia a prelevare la sua amata, noleggiando una barca battente bandiera croata in modo che la Guardia costiera italiana non potesse esercitare alcuna opposizione alla presenza della ragazza a bordo. Tutto calcolato, è arrivato in Italia di domenica, trasformando la traversata in una bellissima occasione per prendersi gioco di leggi e regolamenti. La Capitaneria, di domenica, è chiusa, quindi nessun problema allo sbarco. Il permesso di soggiorno per 8 giorni rinnovabile è d’obbligo per chi approda in Italia da una barca da diporto. Il resto va da sé … l’attesa delle pratiche è diventata un gioco nelle cento necessità della felice convivenza da clandestini in Italia. Alla faccia della Costituzione italiana tanto pubbli cizzata e così poco applicata.
(Stefano De Pietro)