Sanità/1 – Le non notizie da conoscere

Fra gli ultimi provvedimenti che il Governo si è apprestato ad approvare prima delle elezioni vi è il Decreto attuativo -firmato il 2 aprile- di una legge che prevede il passaggio della Medicina penitenziaria dal ministero della Giustizia al Servizio sanitario nazionale. Questa legge è la 230 del 1999, ed è stata promulgata con l’intento di rispettare tanto la normativa europea quanto l’art. 32 della Costituzione Italiana che prevedono che ogni cittadino abbia diritto alle stesse cure qualsiasi sia il suo stato sociale ed economico. Dopo otto anni quindi la gestione degli interventi sanitari e del personale medico e infermieristico non dipenderà più dagli Istituti di detenzione e passerà al SSN, quindi alle Regioni. Potrebbe sembrare un’informazione destinata ad un pubblico ristretto, ‘tecnico’, a chi in carcere ci lavora o ha a che fare con esso; ma in realtà tocca ugualmente tutti i cittadini, visto che in seguito al decreto la regione Liguria si troverà a dover gestire un centinaio di dipendenti in più e assicurare lo stesso livello di assistenza dentro e fuori il carcere, e senza che per questa operazione siano stati assegnati fondi aggiuntivi. Si parla di posti di lavoro, di appalti dei servizi infermieristici, di soldi che la Regione potrebbe dover integrare per assicurare il servizio: cose che, ad oggi, non hanno ancora trovato posto sulla nostra stampa locale.
(Maria Cecilia Averame)