Operatori telefonici – Te la do io la carta di credito

Quando la signora decide di cambiare il proprio operatore telefonico per passare ad Infostrada, rifiuta la contestuale offerta di dotarsi anche di una carta di credito “Barclays”: di carte di credito ne ha già due e pensa che bastino ed avanzino. Nessun problema, dice l’intermediario, il contratto Infostrada verrà firmato senza questa opzione. Ma pochi giorni dopo arriva la prima telefonata di un call center che “si complimenta della scelta fatta” e rassicura che la carta Barclays arriverà prestissimo. La cliente avverte che c’è un errore: lei non vuole la carta Barclays. Risposta conciliante della operatrice: va bene, avvertirò.


Ma nei giorni successivi la cosa torna a ripetersi finché, un bel giorno la carta arriva, fisicamente, per posta e arriva anche la comunicazione della banca che chiede di essere autorizzata a caricare automaticamente i costi della carta sul conto corrente. Immediato precipitarsi allo sportello per scrivere un chiaro no, e successiva chiamata al “numero verde” indicato sulla indesiderata scheda di plastica. Qui inizia la schermaglia con l’operatrice all’altro capo della linea: la tesi è che, se la signora non vuole la carta di credito, allora deve procedere a “disattivarla”. La contro tesi è che non si disattiva una cosa che non è mai stata attivata: disattivarla, anzi, sostiene l’involontaria cliente, finirebbe per essere una pericolosa forma di accettazione indiretta. Qualche parola di reciproca comprensione viene spesa dalle due donne, con prudenza però: la telefonata, dice un annuncio, potrebbe essere registrata a fini di “controllo della qualità”. A questo punto si passa di grado, la telefonata viene dirottata ad una operatrice più esperta ed assertiva che dice che, comunque, i trenta euro della attivazione toccherà pagarli. Proteste all’altro capo del filo: io non pagherò mai per una cosa che non voglio e che non ho mai chiesto. Replica della operatrice: lei, firmando il contratto Infostr ada, ha sicuramente firmato anche la richiesta della carta di credito. Del resto, altrimenti, come faremmo ad avere tutti i suoi dati, incluse le sue coordinate bancarie? Già. Incertezza, senso di colpa per l’eventuale dabbenaggine, ed immediato controllo del contratto dove, da nessuna parte, compaiono le parole “carta di credito Barclays”. Nuova telefonata al numero verde, per chiarire alla operatrice del momento che – a controllo effettuato – nessuna firma compare sotto una qualsiasi forma di richiesta di questa indesiderata carta di credito.
I dati bancari sono evidentemente stati scorrettamente forniti da Infostrada, senza alcuna autorizzazione. Replica minatoria della operatrice che puntualizza che se non si “disattiva” la carta, questi trenta euro saranno dovuti ogni anno che passa, e che se non si pagano si sarà ritenuti debitori e…
Nei mesi successivi nella cassetta delle lettere iniziano ad accumularsi richieste di pagamento dal tono sempre meno conciliante… “ti invitiamo a contattare urgentemente il numero verde 800 914 637 … ti informiamo che il mancato pagamento potrà essere segnalato alla CRF (Centrale Rischi Finanziari)”. Il “tu” è perentorio. Servirà un avvocato?
(Paola Pierantoni)