Lettere – Se la garanzia viene da Scajola…

Se i genovesi hanno letto l’intervento di Sandro Biasotti su un giornale cittadino in data 30 ottobre dal titolo “Ecco perché vincerò le elezioni”, in risposta all’articolo del giorno prima di Luigi Leone, avranno modo di riflettere sul rischio che corrono votando per lui alla prossime regionali. L’articolo è così povero di concetti, idee, proposte politiche e così marcatamente anticomunista, antiverdi, anti tutto, da essere letto come una pallida fotocopia di tutti i luoghi comuni dei discorsi di Berlusconi in questi anni. Non una proposta innovativa per la futura Regione, non l’abbozzo di un progetto di sviluppo, bensì la sicumera, espressa fin dalle prime righe che, in quanto presentato da Claudio Scaiola, Biasotti sarà vincente per definizione.


Chi ha mai detto che i liguri, i genovesi in particolare, stimino a tal punto il ministro imperiose da dare per scontato che quelli che lui raccomanda usciranno eletti?
Chi tra noi ha la memoria buona ricorda il determinante contributo di Scaiola alla riuscita del G8, quando Genova fu messa a ferro e a fuoco dai Black blok e lui, allora ministro dell’interno, a Genova non si fece neppure vedere, quando, invece dei vari Fini, Bornacin, Ascierto, a “confortare” le forze dell’ordine nelle caserme prima della dimostrazione, avrebbe dovuto andarci lui. Ovviamente per ricordargli che dimostranti e cittadini erano in mano loro e quale avrebbe dovuto essere la condotta da tenere.
Quello che è successo lo sappiamo tutti e le ferite sono ancora oggi aperte. La povertà di linguaggio dell’intervento di Biasotti fa il resto. Se questi sono i presupposti per raccomandarsi ai liguri, credo che Biasotti possa fin d’ora prepararsi a disfare la valigia.
(Giovanni Meriana)