Lo stile di B. Elezioni in vista Apocalypse Now

“Miseria, terrore e morte” è quel che ci attende se Berlusconi (il Bene, cominciano tutti e due per B: come dubitarne?) non vincerà sul Male (rappresentato per l’occasione da Prodi).


Nella misura in cui le gente prenderà sul serio questa ipotesi, un’onda anomala di panico si abbatterà sul nostro Paese, nessuno investirà più un centesimo, miliardi e miliardi di euro fuggiranno all’estero a trovar riparo nelle accoglienti banche svizzera. (Qualche superficiale scoliasta annoterà che fu proprio durante un governo di sinistra che Berlusconi, grazie a vari compagni di merenda certamente più a sinistra di Prodi, costruì la sua fortuna. Ma ora che pur con un centrodestra al governo su quella fortuna si tenta di far qualche luce, Berlusconi ha cambiato idea, e di qui dunque il grido di allarme di cui sopra.)
A questo punto, bisognerebbe proprio che qualcuno denunciasse Berlusconi per il reato – ben previsto dalla legge – di “diffusione di notizie atte a turbare l’ordine pubblico”: con l’aggravante degli straordinari mezzi di comunicazione di cui lo stesso dispone, e dell’autorevole carica che ricopre e di cui si avvale. Che cosa farebbe un GIP di fronte a una denuncia del genere? I casi sono due: o la accoglie (con l’avvio di una causa destinata alla prescrizione, o fino all’avvento di una ennesima leggina ad hoc), o la archivia come priva di ogni fondamento. In questo caso, però, implicitamente degradando il grido d’allarme di Berlusconi a clamorosa e delirante cazzata che neppure Bondi e Cicchitto possono prendere sul serio e alla quale non è neppure il caso di rispondere. Nell’un caso e nell’altro – comunque – la conferma di quanto sia vano opporsi con gli strumenti ingenui della democrazia ad un potere gestito con demagogia e malafede.
(Luigi Lunari)