Genova parcheggi. Poteri forti sotterranei

Esistono a Genova i “poteri forti”? Quelli oscuri quanto basta per lasciar intendere che possono molto. Che influenzano la politica dalla città infischiandosene dei partiti e alla faccia delle maggioranze politiche e delle scelte dei cittadini perché, per affermare i loro interessi, possiedono argomenti irresistibili…


Se esistono è probabile che a Genova si occupino di posteggi. In città è il grande affare dell’ultimo ventennio. D’accordo: c’è la bonifica Ilva ma se ne parlerà a suo tempo. Lo stesso per Erzelli. Ci sono anche le banchine del porto ma lì i personaggi sono altri e schierati da tempo.
I posteggi invece sono il business, e non da oggi. Così allettante da provocare l’arrivo a Genova di un commissario governativo e lo scioglimento del consiglio comunale (Giunta Burlando, 1993). E poi un processo con relative condanne e poi un altro processo e poi… E poi, dopo un periodo di bocce ferme per far dimenticare ai genovesi questi trascorsi imbarazzanti, la giostra ha ricominciato a girare.
Del posteggio da costruirsi sotto l’Acquasola la nostra NL si è già occupata (NL 36 e 40) . La notizia dell’estate 2004 era: l’Acquasola sarà sventrata dalla “Sistema Parcheggi” (nata nel 1989, organizza il Gotha del mattone cittadino: Ansaldo Spa, Genova Sviluppo, Cons. Genova Domani, Gepco, Soc. Gen. Progettazione Costruzioni, Coopsette e altri) per la costruzione di un posteggio sotterraneo. Sono seguiti sei mesi di proteste da parte di una infinità di associazioni e cittadini: “è un giardino storico protetto da una infinità di leggi, i lavori lo comprometteranno forse in modo definitivo…”.
“Ma per carità -risposta, a novembre, di Giunta e sindaco- l’opera è una opportunità irripetibile di riqualificazione del Parco”. Nuove obiezioni dei comitati: “Riqualificazione? Ma chi ha detto che è necessaria?”. Nessuna risposta! Mentre i lavori stanno per iniziare, parte il siluro. Il 22 dicembre ’04 la maggioranza regionale di Centro destra si rimangia (cucina elettorale, ovvio) il finanziamento da tempo deliberato per il Park Acquasola. Dalla maggioranza di centro sinistra del Comune arriva l’accusa: “Traditori. Andremo avanti da soli, comunque”. Nostro commento (NL 40) “La Sistema Parcheggi… avendo incassato dalla giunta Pericu la delibera per la costruzione del Park, non rinuncerà facilmente a un progetto da circa 12 milioni di €.”
Troppo facile vero? C’era però quella palla degli ambientalisti, di quei noiosi difensori del verde urbano e degli infiniti comitati di mamme e di frugoli che ripetevano: “il parcheggio finirà per distruggere il parco, gli alberi più antichi non si riprenderanno e alla fine, come sempre, ci sarà più cemento e meno alberi”. Risposta-soluzione politica! (C’è sempre!). La Giunta comunale costituisce (30. XII ’04) un “osservatorio sugli aspetti vegetazionali connessi alla realizzazione dell’autoparcheggio interrato” dell’Acquasola. L’Osservatorio, oltre ad esprimersi sulla “fattibilità degli aspetti progettuali” (ma non era già decisa? Boh!) controllerà e “monitorerà” le “operazioni” (chirurgiche?) riguardanti gli aspetti vegetazionali” ecc. ecc. Una bella commissione e che bei nomi! Botanici, architetti… Tutti in carica fino al collaudo finale senza limiti al numero di riunioni. Una vera pacchia. Gli ansiosi, i critici, gli strenui oppositori potevano ottenere di più? Un particolare: chi pagherà le spese della commisione (gettoni ecc.)? Ma la “concessionaria”, cioè la stessa Sistema Parcheggi. Fantastico: i monitorati che pagano quelli che dovrebbero controllarli. Domanda: che la Sistema Parcheggi sia uno dei poteri forti?
(Manlio Calegari)