Regione Liguria – Premio dei poveri al re di denari

Tutti i quotidiani locali hanno dato notizia del “Premio regionale ligure 2005” conferito il 25 novembre scorso a Palazzo ducale nella sala del Maggior Consiglio. Un premio per la solidarietà, uno per la creatività, uno per lo spettacolo, uno per la letteratura, uno per lo sport. Il “Premio speciale del presidente della regione Liguria” è andato a Giovanni Berneschi, presidente della banca Carige.


La Carige – definita dallo stesso Berneschi – “la cassaforte dei liguri”, è il quattordicesimo gruppo bancario italiano il che vuol dire che dispone di un sacco di soldi, fa un sacco di affari (quotidiani del 26 luglio 2005, “Carige tutti d’accordo: BNL sarà un affare. Da ieri è ufficiale: Carige sta correndo con Unipol”) ed è in grande salute. L’opposto di quello che succede alla Liguria e a Genova in particolare che, nella classifica stilata dal Sole 24 Ore in collaborazione con Legambiente (Repubblica 22 novembre 2005), risulta al 70esimo posto per l’economia!
La Regione annaspa, i comuni vendono un pezzo dopo l’altro del loro patrimonio, ma la Carige scoppia di salute. Berneschi non perde occasione per farlo notare. In una intervista rilasciata al Lavoro nel 2004 (9 settembre) aveva detto “Qui c’è un mare di soldi e la Liguria non ne approfitta”. A fronte della stasi imprenditoriale la sua Carige registrava un aumento del 6% nella raccolta. E il 30 settembre scorso (sempre su il Lavoro):”Siamo a 103 milioni di utile, viaggiamo verso 130,140″.
Il successo finanziario della Carige fa tutt’uno con la crescita di prestigio di Berneschi in città e in regione. La sua fama di banchiere sembra non aver risentito delle vicende connesse al fallimento Poulides e alle tristi storie di Cirio, Parmalat e bond argentini. Le sue opinioni sono sempre accolte con deferenza; ogni sua parola è letta e pesata con attenzione. Figurarsi quando di qualcosa dice di non voler parlare. L’estate difficile di Fiorani e Fazio? “Il sistema bancario si è dato una regola: il riserbo…. guai al paese e al governo che sparano troppo sulle proprie istituzioni: non ci guadagna nessuno”(Lavoro 30 settembre). Una vera massima, no? L’incompatibilità di Lorenzelli, presidente della Fondazione Carige, con la presidenza del Gaslini? “Ma quale incompatibilità! Il cardinale lo ha scelto perché è una persona onesta e nell’ospedale c’è molto da mettere in ordine”. Anche Berneschi stima molto Lorenzelli tanto che a Repubblica (1° dicembre) risulta che ne abbia chiesto e ottenuto la riconferma negli incontri che ha avuto coi vertici degli enti locali. Scambi? Ma per carità; proprio il 15 novembre scorso Carige ha firmato con Comune e Provincia, il protocollo della pace circa la Fondazione. Che si è impegnata a tirare fuori un po’ di soldi per rimpinguare le casse pubbliche. Si capisce: in cambio di qualcosa sennò che affari sarebbero. Quotidiani del 2 dicembre: il comune di Genova vende villa Cambiaso alla Fondazione Carige per 8 milioni di euro. Per dirla con le parole di Berneschi: i soldi dei genovesi comprano dal Comune, cioè dai genovesi, beni pubblici (cioè dei genovesi) in cambio di soldi che saranno spesi per…
Fantastico no? Dev’essere per questo che a Berneschi hanno dato il premio.
(Manlio Calegari)