Università – Se un primario non riesce a superare i test

Sono attanagliato da un amletico dubbio e Vi chiedo lumi.
Da un pò di tempo andavo leggendo lettere su lettere relative a queste cose strane (per me che ho un luminoso futuro… dietro alle spalle) che si chiamano test d’ingresso per l’Università. Sicché ho provato ad eseguirne alcuni online finalmente utilizzando il computer per qualcosa di diverso dalla posta per me, dai viaggi virtuali, dalle delizie della musica di Pandora.
Mal me ne incolse!!!


Non solo non sono mai riuscito ad essere ammesso a Medicina ma neppure a Veterinaria. Ora, ho un autentico rovello morale: sono stato per 10 anni primario di una Divisione di San Martino sino a quando, a 48 anni, ho lasciato l’incarico poiché i libri non letti si accumulavano intollerabilmente nella mia libreria e i figli crescevano troppo in fretta per le nostre “corrispondenze d’amorosi sensi”.
Peraltro il perdurante successo della mia libera professione (e già, perchè pensavo che il mercato dicesse sempre la verità) mi aveva sinora fatto pensare d’essere un normale buon Professionista cui i Cittadini potevano affidarsi con fiducia. Ma ora? Non sarà bene ch’io apponga un avviso in sala d’attesa per avvertire i Pazienti sul mancato superamento dei test d’ingresso all’Università?
E, di più: non sarà forse bene che mi faccia controllare da un collega neurologo dal momento che, lo confesso, alcune domande dei test le devo capire ancora adesso?
Vi ringrazio per l’attenzione e colgo l’occasione per esprimerVi la gratitudine per una newsletter che mi fa spesso scoprire “cosa c’è dietro”.
Beninteso, sino a quando riuscirò a comprendere!
(Roberto De Marchi)
S.Margherita Ligure