Carige/2 – Carote e bastone per i giornalisti

L’Ansa (Agenzia nazionale stampa associata) ha diramato nei giorni scorsi la seguente nota che – salvo errori – non è stata pubblicata da alcun giornale.
“È lecito fare del giornalismo investigativo e interessarsi delle vicende di un istituto bancario e di una fondazione, come accaduto nel caso della Carige? È giusto, è lecito e si potrebbe anche dire, citando il Vangelo, che è cosa buona e giusta”. E´ il commento di Marcello Zinola, segretario dell’Associazione ligure dei giornalisti e della giunta del sindacato stesso, in merito alle iniziative della banca e della Fondazione Carige che hanno presentato esposti e annunciato querele contro i giornalisti.


“Perché non è accettabile la reazione di chi (Carige) – prosegue Zinola – ha citato in giudizio per i danni di immagine provocati, chi ha `toccato´ il santuario delle banche liguri e chi ha ripreso le notizie di quella inchiesta”.
“Tutto nasce – spiega Zinola – dall’ inchiesta giornalistica pubblicata sull’ inserto di economia del lunedì del Corriere della Sera: al collega, autore dell’ inchiesta, e al Corriere della Sera va la solidarietà, non solo di principio, dell’Associazione ligure dei giornalisti. Perché sono inaccettabili gli attacchi al collega e al giornale protagonisti della vicenda”. “Non toccare i poteri forti? No, meglio toccarli – aggiunge – tutti senza timore e con la logica del non cantare tutti in coro davanti all’ altarino di turno”.
Zinola sottolinea ancora che: “la magistratura, dopo la pubblicazione dell’ inchiesta, ha aperto un’ inchiesta. Il sindaco di Genova Giuseppe Pericu ha chiesto un’indagine interna. La Carige ha presentato proprie denunce all’ autorità giudiziaria”. “È lecito che la Carige abbia agito come meglio ha ritenuto di fare – conclude -. Ma preoccupano il tipo di reazione, i giudizi che sono stati espressi, e deve fare riflettere anche il fatto che un’ indagine giornalistica di questo tipo sia arrivata da un giornale senza presenze dirette nella realtà ligure”.
Sono cambiati i tempi, si capisce, e anche i modi. Qualche anno fa, nell’agosto del 2003, la Carige aveva regalato ai giornalisti presenti ad una sua conferenza stampa un bell’orologio Lorenz. Un gesto che l’Associazione Ligure dei giornalisti aveva stigmatizzato. La speranza, scriveva l’Associazione, era che si fosse trattato solo di una isolata caduta di stile. Purtroppo, la caduta non è rimasta isolata e, viste le recenti minacce – sotto forma di esposti e querele – di Carige e Fondazione contro i giornalisti rei di occuparsi di loro, si può osservare che invece lo stile è cambiato. Carote e bastone.
(Oscar Itzcovich)