Chi è l’Assessore alla circolazione in Genova?
1 – Genova è una città che “privilegia la sosta rispetto alla circolazione”, vedi Via P. Giacometti
2 – l’uso di rotonde, normale in Europa, da noi è sconosciuto; perché a Corvetto non c’è la rotatoria? forse perché 5 semafori rendono a qualcuno?
3 – perché vengono aggiunti semafori pedonali (p.es. Via P. Giacometti e Via Torti)? si disimpara a rispettare le strisce e si intralcia i l traffico. Ma qualcuno avià a sò conveniensa?
4 – perché le fermate degli autobus AMT sono sempre dopo i semafori e non prima? così si fermano 2 volte.
A chi devo inviare questi mugugni?
(Gin Migone)
Blog
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Lettere – Circolazione in città
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Che fine hanno fatto i verdi?/1
Pubblichiamo il dibattito seguito all’articolo di Bianca Vergati Che fine hanno fatto i verdi, pubblicato su Oli 256.
Attribuire la quasi scomparsa dei “Verdi” alla politica dei no è scorretto e funzionale a chi vuole sostenere proprie tesi (tipo decrescita slow dell’articolista bv). Da anni nel partito della Federazione dei Verdi avvengono abbandoni e fuoriuscite (l’ultima a novembre verso Sinistra e Libertà) dovute alle furibonde lotte per le segreterie. Non sono molti gli ambientalisti che si riconoscono nell’attuale gruppo dirigente (forse solo alcuni animalisti): in particolare in Liguria l’operato di Cristina Morelli ha alienato tutte le residue simpatie. Cordiali saluti e grazie per l’ottimo lavoro che fate.
(Marco Gegoli) -
Lettere – Che fine hanno fatto i Verdi? /2
Cara Bianca,
Con tristezza leggo l’articolo che mi hai gentilmente inviato e la lettera del lettore
L’immagine dei Verdi sta naufragando spesso per mancanza di contatti
diretti con i cittadini sulle questioni territoriali ed ambientali, a volte
per mancanza di presenze costanti sul territorio, spesso ‘accaparrate’ da
altre forze politiche che con grinta riescono bene ad intervenire sui
problemi della gente (vedi Lega per Moschea o sicurezza a Sampierdarena), o
da comitati che con forza portano avanti iniziative sopra le parti con
grande merito e con scarsa fiducia nelle amministrazioni (Gronda e
Scarpino). -
Lettere – Che fine hanno fatto i verdi? /3
Cara Ester,
ero all’estero per cui sono un po’ in ritardo nella risposta che comunque
limiterò ad alcuni flash: ti pregherei di inoltrarla poi tu agli amici
estensori della lettera in questione.
1- sono, e mi vanto di esserlo, fondatore dei Verdi in Italia in quanto
partito o Federazione delle Liste regionali: per quanto non abbia mai
rivestito cariche a livello nazionale, per il fatto di essere sempre stato
iscritto, eletto a livello istituzionale a Genova, rappresentante in
Piemonte ecc. credo di poter dire senza tema di smentita che non ci sono mai
state lotte per la segreteria che non fossero motivate da scelte politiche
diverse. Il posto di segretario di un partito come i Verdi non ha mai potuto
essere appetibile per motivi di potere: credo che lo scarso appeal dei Verdi
vada ricercato in altre direzioni. Ad esempio non abbiamo mai avuto
individualità forti in grado di “bucare lo schermo” visto che adesso la
politica si fa in TV: penso ai radicali che invece hanno forti figure come
Bonino e Pannella, per restare a fare i confronti con un altro piccolo
partito. -
Versante Ligure
FEDERALISMO “MORALE”
Progresso oppur deriva,
dà sensazioni hard
poi il compromesso arriva,
fra il nuovo e l’amarcord:
la pillola abortiva
ricetta avrà in lumbard.

Enzo Costa
email: enzo@enzocosta.net; http://lanterninoenzocosta.blogspot.com
Illustrazione di Aglaja
email: aglaja@fastwebnet.it; http://proveaglaja.blogspot.com
Migranti – Morire per un tesserino scaduto
Il presidente della più grande potenza mondiale Barak Obama ha dedicato la grande parte dei suoi sforzi durante il primo anno della sua amministrazione alla riforma sanitaria. La sua preoccupazione era garantire il diritto alla cura ed alla salute anche alla parte più povera dei cittadini americani. Gli Stati Uniti, per quanto riguarda il diritto alla salute, diventano più europei, più italiani. Eppure sembra che la causa della morte di Rachel, una bimba di 13 mesi, avvenuta il mese scorso a Cernusco sul Naviglio (Milano) sia proprio la scadenza della carta sanitaria del padre nigeriano e le cure rifiutate alla piccola. Una grande tragedia ed una grande sconfitta di ogni cittadino e di ogni responsabile nel campo della burocrazia sanitaria.
Comunicazione – Il ghetto della parola

Bulimi-anoressico, bi-omo-transessuale, extra-comunitario nelle sue innumerevoli declinazioni. Parole digrignate, gettate fuori dalle bocca di tutta fretta, non scusate, ostentate dal piccolo schermo dinnanzi alla scrivania con la scaletta in mano. Parole pensate, misurate, collocate responsabilmente in un contesto. Parole scritte in grassetto, corsivo, stampatello. Parole su fogli ciclostilati in proprio, pagine di giornale, parenti del piombo, dal formato maneggevole. Parole cliccabili, linkabili, inviabili alla tua email a partire dalla homepage di un sito.Dopo-elezioni – Che fine hanno fatto i Verdi?
Mentre alle amministrative francesi accanto alla grande astensione Europe écologie arriva ad essere il terzo partito, in Italia i Verdi, già scomparsi in Parlamento , ma ancora presenti nelle giunte regionali, con le recenti elezioni sono spariti. Cavalcando noTav, Rifiuti zero, Acqua pubblica in un moto di protesta generale i Grillini hanno incassato l’1,7% dei consensi nazionali, pur presenti in sole cinque Regioni: il loro 4,08% ha determinato la sconfitta della sinistra in Piemonte, fuoco amico a parte, anche se in questi giorni litigano per entrare nelle giunte come fa tutta la casta.
Servizi pubblici – Ora illegale
Una delle cose che lascia trasparire la distanza percorsa da un computer che arriva dalla Cina, è che alla sua prima accensione ti trovi di fronte l’ora del paese di partenza. Fino a che i sistemi operativi non si sono evoluti potendo approfittare della connessione a internet per reimpostare l’ora in modo autonomo, il compito era delegato al tecnico. E allora cosa c’era di più comodo che rinunciare a cercare il cellulare fino chissà dove e guardare fuori dalla finestra l’orologio pubblico, una delle poche cose antiche ancora funzionanti del nostro Comune, l’orgoglio delle visite al centro storico per amici e turisti.
Scuola – La Don Milani ricorda Carlo Mereta
A un anno dalla scomparsa la scuola media Don Milani di Genova lo ha ricordato.
E’ successo lunedì 12 aprile, nell’atrio dell’istituto che, terminate le lezioni pomeridiane, era pieno di adulti e ragazzi. Chi con un frammento, chi con un percorso, chi con una vita condivisa con Carlo Mereta, professore di lettere.
E se spesso capita, durante le rievocazioni, di essere colti da quel senso di vuota banalità che le può imprigionare, in questo caso, in quell’atrio, si poteva sentire l’autentico affetto che ognuno provava per lui.