Politica – Cardinal dinner

Ottimo risultato: più di 200mila euro – destinati al terremoto in Abruzzo e ad altri interventi – raccolti con la cena di beneficenza organizzata venerdì 27 novembre a Palazzo San Giorgio dal Magistrato di Misericordia, istituzione fondata nel 1419 in un ancien régime in cui sembrava del tutto naturale che trono e altare dovessero procedere indissolubilmente legati.
Sontuosa cena di gala nel Salone delle Compere, intitolata all’ospite d’onore cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei.
Un eccellente parterre di partecipanti (con generosi esborsi di tasca propria o dell’ente o impresa di riferimento), tra cui il priore del Magistrato di Misericordia Marco Simeon (vicino all’Opus Dei e responsabile pure delle relazioni internazionali e istituzionali della Rai), Luigi Merlo presidente dell’Autorità Portuale, Claudio Burlando presidente della Regione e il suo sfidante Sandro Biasotti, Claudio Scajola ministro per lo Sviluppo Economico, Paolo Garimberti presidente Rai, Piero Gnudi presidente Enel, Giovanni Berneschi presidente Banca Carige, Flavio Repetto presidente Fondazione Carige.


Tra le assenze di spicco, la sindaco Vincenzi, il presidente della Provincia Repetto e l’intera Udc.
Il cardinal Bagnasco è tornato su uno dei temi d’attualità: «E’ vero che il crocifisso è il segno più grande della nostra fede di cristiani. Il figlio di Dio che dà la vita per noi. Allo stesso tempo è anche vero, la storia lo dimostra, che il crocifisso ha ispirato i valori espressi nella croce, cioè ha ispirato civiltà, cultura, sia in Italia, sia in Europa, ha quindi anche una valenza culturale».
Sacrosante parole, ma ci permettiamo di aggiungere che l’icona dell’uomo-dio crocifisso assume valori diversi a seconda del contesto in cui è inserita: nei luoghi di culto e nelle case dei fedeli è simbolo sacro da rispettare; nel patrimonio culturale e nel paesaggio è segno di civiltà che va tutelato; ma negli edifici pubblici – scuole, tribunali, ospedali e uffici vari frequentati da chiunque – la sua presenza è quasi blasfema, ridotto a simbolo dell’egemonia di una confessione religiosa, a strumento per “marcare il territorio” della Chiesa cattolica, come bene ha argomentato un lettore (Walter Peruzzi in OLI 240) Molti guardano con ammirazione simili eventi, magari anche rammaricandosi di esserne esclusi. Ma molti altri provano forte disagio.
Troppo spesso iniziative per raccoglier fondi a fini benefici – siano cene, balli o quant’altro – sono in realtà gratificanti occasioni mondane per sentirsi parte di un’élite, per esibire tale appartenenza agli ambienti che contano, per strombazzare con understatement il proprio potere e la propria ricchezza che consentono così generose elargizioni.
Viene allora in mente chi disse: «Quando adunque tu fai elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere onorati dagli uomini» e ancora «non sappia la tua sinistra quel che fa la tua destra, affinché la tua elemosina rimanga in segreto; e il Padre tuo che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa» (Matteo: 6, 2-4).
Forse bene fece chi disertò.
Sul Magistrato di Misericordia e la cena di gala:
http://www.magistratodimisericordia.it/node/56
Cronaca dell’evento:
http://diocesi.riviera24.it/articoli/2009/11/26/73842/torna-il-cardinal-dinner-per-raccogliere-fondi-da-destinare-in-beneficenza
http://www.primocanale.it/news.php?id=59433
http://www.ilgiornale.it/genova/udc_assenze_rilevanti/29-11-2009/articolo-id=402855-page=0-comments=1
Sul Cardinal dinner 2008:
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/11/27/una-serata-di-gala-da-200-mila.html
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/11/27/indovina-chi-non-viene-cena.html
Sulla Santa Alleanza a Genova:
http://www.antimafiaduemila.com/content/view/7262/48/
(Ferdinando Bonora)