Il caffè ha aperto recentemente in un vicolo del centro, attiguo a Strada Nuova. L’atmosfera è sobria ma accogliente. Sedie imbottite con braccioli, tavolini abbelliti da tovagliette dai colori tenui. Sala affrescata che invita alla lettura e al chiacchiericcio a bassa voce. A vederla dalle vetrine ci si intristisce un po’ a vederla sempre vuota. E’ strano perché, dal vicolo buio, pare accogliente e calda. Diversa.
Autore: Redazione
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Parole degli occhi – L’amore vince sull’odio
a cura di Giorgio Bergami
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© foto: Giorgio Bergami
Lettere – Auguri
Settimana Pasquale. Settimana post – elettorale.
Settimana di passione.
Per la confusione e per la delusione (parziale per carità), una poesia di Hermann Hesse, da Il canto degli alberi.Versante Ligure
Speranza accesa
Ai Suoi interessi attento,
ha spento (adora il vuoto!),
oltre che il Parlamento,
chi Gli è poco devoto
nel video (Suo elemento
che ormai controlla in toto).
Ma a me Lui non mi ha spento:
lo capirà col voto.

Enzo Costa
email: enzo@enzocosta.net; http://lanterninoenzocosta.blogspot.com
Illustrazione di Aglaja
email: aglaja@fastwebnet.it; http://proveaglaja.blogspot.com
Elezioni – Lo Stato della scuola
“Somari e sconnessi”, così titolava il Corriere della Sera del 22 marzo. Traendo spunto dai nuovi dati de “La cultura degli italiani” di Tullio De Mauro, secondo cui il 70% degli italiani pare sia pressochè analfabeta, ovvero fatica a comprendere i testi, non legge niente, nemmeno i giornali, Giovanni Sartori afferma che per la politica ciò costituisce un ensemble travolgente o facile da travolgere: homo videns e zappiens, esagerando un po’.
Trasporti – La Valbisagno furibonda
Non fosse per la cementificazione anni ’60 e ’70, la Volpara e l’autostrada che la solca con i suoi pilastri, la si potrebbe chiamare a diritto la valle degli orti. Si tratta della Valbisagno. Non casuale l’assonanza con besagnino, fruttivendolo in genovese. Ormai valle fiorita di supermercati con parcheggi annessi e connessi, indicativi di un’alta densità di abitanti. Il verde resiste sui monti che la circondano, primo fra tutti il Diamante, e sul greto del torrente Bisagno, invaso di canne, arbusti e passiflora, oltre a reperti di archeologia contemporanea.
Cornigliano – Qualche legittima riflessione
E’ legittimo chiedersi se al termine della campagna politica per le regionali i candidati abbiano formulato un pensiero complesso, o anche semplice, relativamente alle aree di Cornigliano e al loro futuro utilizzo. La stampa non ne ha praticamente parlato ed i lavoratori coinvolti sono sedati da cassa integrazione straordinaria e ordinaria fino alla prossima scadenza estiva, 31 agosto.
Elezioni – L’astensionismo visto dai migranti
L’astensionismo è una questione che interessa in modo particolare i cittadini immigrati che non avendo il diritto al voto sono costretti ad astenersi. L’80% degli immigrati genovesi sono residenti in città da oltre 10 anni ed hanno imparato col tempo l’importanza della partecipazione alla vita pubblica cittadina, regionale e nazionale. Il diritto al voto per loro è prioritario, indispensabile strumento d’integrazione e di democrazia. Il forte desiderio di partecipare alle scelte di governo della propria città, della propria Regione e del loro nuovo paese (Italia) fa trovare loro molto strano che il 20-25% dei cittadini italiani si astenga dal voto.
Costume – La “praivasi” nel mondo reale
L’Italia si fregia di possedere la legislazione sulla tutela delle informazioni riservate più avanzata d’Europa. La legge 675/96 e le relative modifiche intervenute nel 2001 descrivono un esempio di società perfetta, o quasi.
Ben diversa la realtà che ci troviamo di fronte quando si scende poi nel mondo reale di uno stato con due facce, come il dio Giano dal quale sembra Genova prenda il nome.Società – Stelle di latta
“RingraziandoLa per l’impegno profuso, siamo lieti di invitarLa al rinfresco a lei dedicato. E non dimentichi di portarsi da bere e da mangiare!”. Ecco, più o meno avrà suonato così nella mente dei Vigili del Fuoco la notizia che la medaglia per il lavoro svolto a L’Aquila i nostri eroi se la devono pagare centotrenta euri di tasca propria, da versare ad un’azienda privata invece che allo stato.