Autore: Redazione

  • Regione – “Grande coalizione” per i rimborsi spese

    “Siamo il Consiglio regionale che in tutta Italia spende meno per queste cose” Se a dirlo – su Repubblica del 22 ottobre ’08 – è Ronzitti, persona ammodo e degna di fiducia che del Consiglio regionale è il presidente, bisogna crederci. Ma questo non esime da osservare che la notizia relativa ai rimborsi spese dei consiglieri regionali sia a dir poco imbarazzante. Specie di questi tempi e proprio il giorno in cui un rapporto de l’Ocse (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) ha indicato l’Italia come un paese “al top della disuguaglianza”, dove il divario tra ricchi e poveri è aumentato e continua ad aumentare (Repubblica dello stesso giorno: “Il dossier”).

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  • Trasparenza – “Cosa sarebbe Cornigliano senza le associazioni?”

    Molti sono ancora i problemi che preoccupano gli abitanti di Cornigliano: traffico, ospedale, depuratore, polo scolastico, inquinamento. Si tratta della riqualificazione del tessuto urbano in un contesto dove la presenza dell’Ilva, per quanto riconvertita al freddo, non è affatto rassicurante.
    In una intervista su Repubblica-Lavoro del 6 ottobre l’assessore comunale ai lavori pubblici Mario Margini risponde all’attacco delle associazioni di Cornigliano che contestano al Comune un “eccesso di ottimismo” nel bilancio di quanto è stato fatto verso la riqualificazione urbana. Margini lo rivendica e insiste nella necessità di affrontare i problemi ancora esistenti insieme agli abitanti: “l’intero quartiere deve essere coinvolto nell’operazione di risanamento”, “l’apporto dei cittadini è fondamentale”.

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  • Traffico – Vigili in borghese e codice etico

    Ma guardate in che tempi viviamo; che ci vuole un prefetto per dire che la repressione di chi viola il codice della strada deve seguire la strada della legalità (Repubblica 23 ottobre ’08). E che per sanzionare i comportamenti illegali non c’è bisogno di vigili in borghese o mimetizzati. In altre parole che i verbali redatti stando alla finestra o osservando il traffico da un autobus – come pare che già succeda – non sono una cosa da paese civile.

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  • Centro storico – Il linguaggio del quartiere e quello del Comune

    “Ruolo progettuale e di connettivazione sociale”, “installazione di segni urbanistici”, “tavoli di lavoro multiattoriali”, piani che “attualizzano ed orientano l’operatività presente e futura”, “sedimentazioni del processo in atto”: questo è il linguaggio utilizzato dal Comune per presentare alla stampa il “Piano per lo sviluppo locale” finalizzato a rilanciare l’area della Maddalena e sostenuto da un consistente finanziamento: un milione di euro dati alle imprese in conto capitale o interessi per “mantenere, valorizzare e potenziale attività commerciali, artigiane, turistiche e di servizio”,

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  • La parità a norma CE

    Da sempre mi sono chiesto come mai nel mondo del lavoro esistesse tanto interesse ad affermare la parità tra uomo e donna, al punto che oggi anche un semplice complimento, diciamo “galante”, in ufficio è in odore di denuncia, mentre dall’altra parte nessuno protesta quando all’ingresso delle discoteche la differenza di trattamento economico sia considerata normale e, anzi, sacrosanta.

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  • VERSANTE LIGURE



    STONATE ASSONANZE

    Beffarde, le parole

    che han similari suoni

    ma insieme stanno male

    tipo “genial Gelmini”

    o “affondar” le scuole

    mediante “Fondazioni”.


    Ossimoro


  • Web 2.0 – Quando è vero soltanto ciò che vince

    Se avete un profilo su Facebook, se leggete ed interagite con la nostra newsletter, se comprate su e-bay o partecipate ad un forum di cucina regionale, se scrivete un blog invece del diario segreto, siete approdati anche voi, magari senza saperlo, allo Web 2.0.
    Si tratta, secondo la definizione di Wikipedia, di “uno stato di evoluzione di internet”, ovvero “l’insieme di tutte quelle applicazioni online che permettono uno spiccato livello di interazione sito-utente”. L’utente si sposta al centro dei servizi e dei contenuti, li modifica a proprio piacimento, ne influenza l’evoluzione, insomma, crea un mondo virtuale che rispecchi fedelmente le proprie preferenze e convinzioni.

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  • Università – Il tempo di un progetto

    Genova, Italia: 40 anni
    La Facoltà di Ingegneria cerca una sistemazione definitiva. Da decenni è intollerabilmente sparsa tra varie sedi. Quella della Fiera del mare da 40 anni è una sede provvisoria.
    Nel 2005, l’annuncio, “Ingegneria si riunifica e sale agli Erzelli con una dote di 120 milioni (Secolo XIX, 13 novembre). Centoventi milioni a carico dello Stato, della Regione e dell’Università che subito diventano 140. L’operazione di spostare un’intera facoltà divise in varie sedi a Ponente appare complessa. Nel 2008 si complica ulteriormente con la richiesta da parte di aziende private, Confindustria, Regione, Comune, di trasformare contestualmente Ingegneria in Politecnico. In pratica, una seconda università per la Liguria.

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  • Carceri – Un calore che non scalda

    Pensiamo a un’ora. E inquadriamola nella nostra vita. In quello che facciamo. Se la buttiamo o la mettiamo a frutto.
    E poi immaginiamo quest’ora come fosse la più preziosa della settimana, la sola ora disponibile per dare un senso alla relazione con i figli. Il solo tempo godibile. Nulla di più. Per vederli crescere, per incontrarli e coprirli di carezze.
    E l’umore di entrambi sia il migliore possibile, perché, altrimenti, passeranno altri giorni prima che ci si riveda.
    Ecco, dovremmo indossarli un po’ questi sessanta minuti, immaginandoli nel nostra vita. Ci accorgeremmo che la mente non riuscirà a metterli a fuoco, allontanandoli con fastidio, come molte cose che non stanno nelle nostra esistenza, che ci vengono raccontate, ma non fanno per noi.

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  • Amianto – Il silenzio del TGR e l’ignoranza del dirigente

    Nessun accenno sui TGR del 10 ed 11 ottobre a un episodio drammatico che ha occupato per più giorni e con grande rilievo le pagine di Secolo XIX, Repubblica, Corriere Mercantile e Corriere della Sera: il suicidio di un giovane ingegnere dell’Inail, indagato nell’ambito delle indagini sulle false pensioni dell’amianto.
    Il direttore regionale dell’Inail Liguria, intervistato dalla stampa, ha affermato di non essere stato a conoscenza dell’avviso di garanzia ricevuto dal suo funzionario in quanto “da poco alla direzione ligure”. In realtà la delibera di “incarico di funzione dirigenziale di livello generale” del Dr. Emidio Silenzi risale a quasi un anno fa: 20 dicembre 2007; e l’inchiesta sulla concessione dei benefici pensionistici per l’amianto era partita solo due mesi prima della sua nomina, il 17 ottobre 2007.

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