Autore: Redazione

  • Pavarotti in prima serata

    Ho letto dai giornali che nel proprio testamento spirituale Luciano Pavarotti chiede di essere ricordato come “cantante d’opera”. Forse allora, per ricordarlo, si potrà trasmettere un’opera lirica in prima serata: ce ne sono anche di popolari. Finora è stato trasemsso solo il Concerto delle terme di Caracalla a margine dei Mondiali di Italia ’90, in cui Pavarotti cantò prevalentemente canzoni insieme ad altri. Neppure la morte di un personaggio come Pavarotti riesce a far sì che l’arte e la cultura vadano in onda in prima serata.
    (Luca Guardina Cristofani, Palermo, Repubblica, 9 settembre)

  • Adsl in G.B.

    Per comprendere bene quale sia la qualità del servizio Adsl in Italia, è bene che si faccia un confronto con realtà di altri paesi.
    In Gran Bretagna le cose funzionano così: se un utente non è soddisfatto del servizio del proprio provider, può disdire il contrratto di punto in bianco, e rivolgersi ad un altro provider (ve ne sono tanti) perchè subentri. Il nuovo provider riattiva il servizio entro 24 ore; l’assistenza è continua 24 ore su 24, sabati e domeniche compresi. Se, per qualsiasi motivo, si verificano discontinuità di funzionamento, l’utente riceve – senza alcun sollecito da parte sua – un risarcimento pari a quella parte di canone equivalente al tempo di interruzione che si è verificato.
    Perchè in Italia tutto ciò non si verifca è un mistero. O forse lo sa il Garante delle Comunicazioni ma non ce lo dice.
    (Carlo Izzo, Napoli, Repubblica, 9 settembre)

  • Silenzio sulle slot-machine

    Egregio Signor Presidente del Consiglio dei Ministri, da mesi Il Secolo XIX conduce un’inchiesta in cui si parla di 98 miliardi di euro che, invece di finire allo Stato, sarebbero rimasti nelle casse delle società concessionarie di slot-machine. Si tratta di tasse non pagate e multe non riscosse. Secondo la commissione d’inchiesta che mesi fa ha consegnato un rapporto al suo ministro Visco e secondo la guardia di Finanza, alcune di queste società avrebbero rapporti con Cosa Nostra; altre sarebbero guidate da uomini vicini ai partiti politici. Il ministro Visco non si è mai degnato di dare una spiegazione. Ma noi, come cittadini, abbiamo diritto di sapere dove sono finiti i nostri soldi. Confidiamo in lei perché possa finalmente chiarire questo mistero. Distinti saluti.
    (Roberto Santi, e-mail)
    P.S. Invito a fare altrettanto a r.prodi@governo.it

  • VERSANTE LIGURE

    TORNA A CASA MUSSO
    Piantato aveva in asso
    il popolo perplesso
    “Mi assento, non mi eclisso!”
    lui via, e Tursi rosso:
    ma or tornato è Musso!
    (pazienza, fa lo stesso).


    Enzo Costa
    enzo@enzocosta.net
    www.enzocosta.net

  • Cartoline – I giorni della memoria: Genova G8

    Siamo arrivati a luglio. Ancora? Ancora in piazza Alimonda? Sì, certo. Smetteremo quando ci avranno dato un processo, quando avranno offerto qualche sprazzo ampio di verità e non solo quei lumini che si sono accesi sotto il buio dei silenzi, degli imbrogli, delle smentite, delle reticenze, delle omertà. E continuiamo a farlo non per Carlo, al quale bastano l’affetto e il ricordo di coloro che lo hanno conosciuto, di quanti hanno voluto capire ciò che è successo a Genova, delle persone oneste e pulite di questo Paese: continuiamo a farlo, appunto, per il Paese, per i suoi cittadini, per i loro diritti.

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  • Terzo Valico/1 – Quel che è stato è stato

    Più che un convegno, un appello a favore della “realizzazione del terzo valico che si trascina ormai da troppo tempo, mettendo in discussione il futuro stesso della città di Genova, della Liguria e dell’intero Nord Ovest”. Organizzato da “La Maona” il 9 luglio, il convegno “Terzo Valico e dintorni” ha registrato significative adesioni di rappresentanti delle istituzioni (sindaci e assessori di molti comuni e delle regioni Liguria e Piemonte, Autorità portuale), dell’Assindustria e della Camera di Commercio.
    E’ stato un convegno “bipartisan”, all’insegna dell’armonia e del bon ton, dove poteva perfino far piacere vedere seduti uno accanto all’altro i senatori Grillo (FI) e Mazzarello (Ds) che si scambiavano complimenti anziché recriminazioni.

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  • Terzo Valico/2 – Poca trasparenza, molti problemi

    Eppure, il convegno “Terzo Valico e dintorni” non è stato una semplice passerella.
    Il tracciato: “connessione tra porto e retroporto” (Maresca), ma un retroporto che ancor oggi non si sa dove sarà. Il finanziamento: accantonato il “miracoloso” piano dei privati di un prestito a interessi maggiori di quelli correnti (“proposta molto carente”, assessore della regione Liguria Merlo), restano per ora solo i soldi che lo Stato non ha (quelli provenienti dal federalismo fiscale nella versione Burlando, il cosiddetto “extra gettito portuale”, sarebbero pure soldi dello Stato).

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  • Porto – A Genova non fanno nomi, a Livorno sì

    Novi: “Con il mio lavoro recuperati 11 milioni di euro. Mi muovo per il porto, ma a qualcuno arreco disturbo” (Repubblica-Lavoro, 17 luglio 2007). E’ la ragione per cui nel 2008, a fine incarico, Novi tornerà a casa. Durante il suo incarico non ha trovato il favore dei governi di centro sinistra: regione, comune e provincia, e si è fatto nemici tra quelli che l’avevano proposto. La sua iniziativa per vederci chiaro nelle concessioni (che ha avuto conferme clamorose a livello giudiziario) e il conseguente scontro con Carena, il potente segretario del Consorzio, e con il gruppo di funzionari che a lui facevano riferimento, lo ha isolato. Il suo entusiasmo per il waterfront di Piano – osteggiato, sin dall’inizio, da riparatori navali, terminalisti, armatori, agenti e altre categorie – lo ha messo definitivamente ai margini. Il suo ciclo è dato ormai per concluso.

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  • Studi di settore – Pagare tasse senza guadagnare

    In epoca di dichiarazione dei redditi assisto ai disagi fiscali, sconfinanti nel dramma, dei miei giovani amici con partita IVA. Tre architetti sui trenta anni, tutti ex compagni di corso che oggi svolgono, in diversi studi professionali, un lavoro oggettivamente dipendente per redditi netti che si aggirano sui 1200 euro al mese, ed una grafica che sbarca il lunario affiancando alla sua attività libero professionale quattordici ore settimanali di supplenza in due scuole (una pubblica e una privata), per un reddito complessivo sui 1900 euro mensili.

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  • Lavoro – La sicurezza non si fa sui giornali

    Ho lavorato per un po’ di anni in sicurezza, avendo seguito la Direttiva Seveso sui rischi di incidenti rilevanti, fino a vedere l’invenzione della 626/94 con la quale condivido la data di nascita (…), e tutta la normativa conseguente, sia impiantistica che organizzativa.
    Volendo riassumere, l’importante oggi in Italia è che ci sia un responsabile dell’infortunio, non che il ferito venga evitato. Altrimenti non si capirebbe come mai nei cantieri si continui a lavorare col morto, come si fa a briscola chiamata.

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