Autore: Redazione

  • Precari ed ex – Quell’incerto destino ai margini del lavoro

    Che clima c’è alla scuola edile di Borzoli lunedì 19 dicembre? E’ arrivato il freddo. In sala molti cassintegrati che entrano e escono, parlano, fumano nella zona esterna. Sono operai e impiegati Ilva pronti a sentire notizie sulla tredicesima – che nessuno riconoscerà loro – sul rientro alle Acciaierie di Cornigliano, e sui nuovi impianti promessi nell’accordo. Certo non è semplice. Più di seicento persone fuori dall’azienda che Comune, Provincia e Regione si sono presi in carico, con quel senso di carità che in nessun accordo è stato esplicitato ma che aleggia nell’aria da quando sono entrati negli enti locali a ritmo di trecento, cinquanta alla volta, da più di un anno. “Ancor grazie”, sembrano dire sindacati e istituzioni, “perché senza di noi chissà cosa sarebbe successo”.

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  • Bambini – Il bonus del cavaliere girato ad Ahmad

    L’anno scorso Riccardo, mio figlio, ha ricevuto questa letterina da parte di Silvio Berlusconi:“Felicitazioni per il tuo arrivo! È il Presidente del Consiglio a scriverti per porti probabilmente anche la prima domanda della tua vita: lo sai che la nuova legge finanziaria ti assegna un bonus di 1.000 euro? I tuoi genitori potranno riscuoterlo presso quest’ufficio postale (segue indirizzo) e troveranno tutte le informazioni necessarie nell’allegato a questa lettera. Ti invio i più affettuosi auguri per una vita lunga, serena, piena di soddisfazioni e di successi, e porgo ai tuoi genitori le più cordiali felicitazioni. Un grosso bacio”, firmato Silvio Berlusconi

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  • Replica – Shuttle e non solo per l’aeroporto

    Spiace dover constatare che l’attenzione di OLI [n° 123] si sia soffermata su un solo aspetto della proposta che, insieme all’arch. Alberini, abbiamo sviluppato al fine di richiamare l’attenzione di chi ha responsabilità gestionali dello scalo genovese sulla possibilità di rilancio del nostro aeroporto.

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  • Cronaca – Tanto futuribile e poco presente

    La politica, i politici sono piuttosto impegnati a prospettare il futuro. Il che mette la stampa quotidiana in una condizione schizofrenica. Perché da una parte accetta il ruolo di stampella della politica: festosa alle inaugurazioni quotidiane, fa da cassa di risonanza alle sue parole; disposta a scambiare le promesse per realtà. Ma dall’altra, la stampa deve anche fare (almeno un poco) i conti con la cronaca, con i fatti che smentiscono le dichiarazioni ottimistiche, offrono della realtà aspetti inquietanti, rivelano complessità che la politica o ignora o – peggio – finge di ignorare. Uno scarto che spinge il lettore dei quotidiani a dire: cari signori che fate i giornali, metteteci una pezza. O abolite i fatti – e già siete molto avanti su questa strada – o provate a incalzare di più la politica; trattatela come un normale fatto di c ronaca, analizzatela, interrogatela e non state lì a prendere per oro colato le cose che vi vengono dette.

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  • Aeroporto – L’assessore si sdoppia per la monorotaia

    Un lieve sdoppiamento di identità deve avere recentemente colpito l’assessore Arcangelo Merella trasformatosi in “privato cittadino” per sostenere al Tgr di qualche giorno fa la “nuova idea per migliorare l’offerta dell’aeroporto di Genova” dell’architetto Carlo Alberini. Lo spazio che il nostro organo di informazione televisivo ha dedicato ai due privati cittadini Alberini e Merella è stato ampio, ma la cosa indubbiamente meritava: si tratta della creazione, nel nostro aeroporto, di un nuovo “terminal executive” per “viaggiatori di lusso”. Un intervento, viene detto, “di alto profilo, un servizio a cinque stelle” che offrirà a questi viaggiatori di lusso private lounge, ristoranti, ed un department store (leggi aera commerciale). Non pochi i metri quadri previsti: 4.800 per il nuovo terminal e 9.000 per l’area commerciale, ma l’idea più strepitosa è senz’altro quella dello “shuttle su monorotaia che collegherà l’aeroporto alla stazione ferroviaria di Sestri Ponente e a quella di Cornigliano”. Necessità finanziarie complessivamente previste: 20-25 milioni di euro.

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  • Sanità Non si sa nemmeno se uno è morto

    Chi nasconde per anni il numero dei pazienti deceduti nella nostra regione e perché lo fa ? E’ quanto intende far emergere la Fimmg (Federazione italiana medici di famiglia)sindacato che in Liguria raggruppa gli oltre 1.400 medici di famiglia attraverso una denuncia per omissione di atti d’ufficio che verrà presentata dall’ufficio legale nei confronti di Comuni, Asl, Regione e Datasiel che non hanno provveduto nel corso degli ultimi dieci anni a depennare dall’anagrafe sanitaria molti liguri non più in vita. Ma a chi tocca aggiornare questi elenchi? Non certo ai medici.

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  • Premio a Carmi – Gli artisti in fabbrica; breve fu la stagione

    Sala piena a Villa Croce per il conferimento del premio della fondazione “Mario Novaro” a Eugenio Carmi. Manca solo il sindaco, la cui presenza era stata annunciata dalla stampa. L’assessore Borzani sottolinea la svolta nei rapporti tra impresa e cultura, inaugurata all’Italsider dall’allora direttore generale Gian Lupo Osti, realizzata grazie alle intuizioni del “art director” Eugenio Carmi ed al lavoro dei funzionari e consulenti addetti alle relazioni pubbliche.

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  • Caso Sme – Come uccidere le sentenze

    Su Repubblica del 9 dicembre Franco Cordero spiega come è stato relativamente facile cancellare un processo durato undici anni. Condannati due volte per corruzione, gli imputati contestano ancora una volta la competenza del tribunale di Milano: la Cassazione accoglie la loro richiesta.

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  • Libera Tv – Arte in tutta Europa meno che in Italia

    L’Italia è l’unico paese della Comunità europea escluso da Arte, il canale televisivo, dal nome nostrano, ma di lingua franco-tedesca, dedicato ai temi della cultura e privo di pubblicità. Inizia con queste parole l’appello lanciato, già alcuni anni fa, da Claudio Abbado e rimasto finora senza esito. Non senza risposte, perché alla firma dell’illustre musicista se ne sono aggiunte numerose altre e sono seguite anche assicurazioni ufficiali, come quella del ministro dei beni culturali del tempo, Urbani, che nel 1994 definiva la possibilità di inserire il programma nel digitale terrestre “una grande occasione da non perdere”. Puntualmente perduta.

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  • Equivoci – Sbaglia il tutor non l’anagrafe

    Nei giorni che precedono l’ultima data utile per la consegna del piano di studi universitari, l’attività del tutor diventa frenetica: via uno studente e subito si siede un altro e avanti così per tutto il turno; a volte anche oltre. Con le gambe anchilosate e gli occhi in fico, dopo tre ore passate a smanettare al computer e a rassicurare matricole (con un molestissimo tono paternalistico che detesto), mi alzo per chiedere un codice allo sportello dello studente. Torno in postazione e, appena alzo lo sguardo per stimare i ragazzi ancora in attesa, lo vedo: il più sublime dei fondoschiena (lo so, “culo” rende meglio, ma non sta bene) che abbia mai avuto il privilegio di contemplare. Distolgo lo sguardo, per non passare da erotomane e torno allo computer: il tempo di inserire il codice… Forma rotonda, piena ma non sporgente. Lo studente al quale cerco di compilare il piano di studi mi parla; provo a concentrarmi … Consistenza marmorea; i capelli, fluent i di un bel colore fulvo, quasi lo sfiorano. Arriva finalmente il suo turno. Si accomoda mentre io cerco di assumere un contegno decoroso. I tratti del viso non sono troppo delicati e magari il trucco è un po’ troppo, ma ci sono i suoi gesti e il tono quasi impercettibile della sua voce: una femminilità calda, rassicurante.

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